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Matematica Generale
moda elementare
moda descrittiva
Dicasi sottinsieme ogni elemento contenuto in B che in A
Due insiemi vuoti quando non contano nulla
formiamo un'unione operazioni di unione
Intersezione
Differenza
Saranno affrontati nel campo degli insiemi numerici:
N numeri naturali {0, 1, 2, 3, 4} rappresentati da retta
infinito discreto
è possibile la somma e la moltiplicazione NO DIFFERENZA
Z numeri interi {-2, -1, 0, 1, 2} rappresentati da retta
infinito discreto
è possibile la somma e la moltiplicazione e la differenza
Q numeri razionali Q= n/d, n e d ∈ Z, d ≠ 0
rapporto
infinito non discreto denso tra due e un infinito frazioni
è possibile somma divisione moltiplicazione e differenza
le forme decimali può essere limitato (1.5) o illimitato 1.833, 1.429473...
R numeri reali infinito e continuo (più che denso)
Disequazioni
aX²+ bx + c ≤ 0 x ≥ a > 0 (eliminiati I grado)
x < a < 0 cambia segno di coefficienti e verso
assocare numeri in cui la Y ha segno implicito
y 1 = aX²+ bx+c
Δ < 0 - intervalli
Δ > 0
x≥0
a2-bx-x≤0
∆=b2-4ac
x=−b±√∆/2a
V x ∈ R
V x ∈ R
a2≤bx≤2a
3x2-5x≤0
3x≤5x≤2
- x1=3/2
[3⁄2, 2]
- oppure
[−4, 3⁄2]
la soluzione è un intervallo: chiuso aperto
Definizioni relative agli insiemi numerici (maggiorante, minorante, minimi, massimi)
Se A ammette almeno un numero maggiorante e almeno un numero minorante, e se c’è almeno un numero reale interno ad A, si dice che A è limitato.
Se A ammette maggioranti e minoranti ma non ammette nessun numero finito reale interno, è detto limitato superiormente e inferiormente.
Sia A={1,x∈R|1⪯x⪯2}.
Se x⪰xi allora x è un maggiorante.
[1,3] x ∈ R
[3⁄2, 2]
Se a ammette maggioranti e minoranti ma non ammette un numero finito minore di ogni elemento a ∈ A, allora è detto limitato.
Non è detto che A prenda sempre la forma minorante e maggiorante. E.g. [−1, 5⁄3] non ha maggiorante.
[−∞, −2⁄3] non ha minorante.
E’ detto massimo a∈A→[max(a)] e un numero reale tolto che è maggiore di A∈A∈P.
A={−3⁄2, 1, 2}
x ⪯3/2
E detto minimo a∈A = minore di A e A ∈ P
x2−5x−3⁄2⪚3
minore e minimo.
{−3⁄2, −3⁄2}
non e massimo e −3⁄3 non e minimo.
E’ detto estremo superiore detto un estremo inferiore:
+∞xnon ammette maggioranti
[−3⁄2, 1]
w cronico superiore [in questo caso limitato]
E estremo inferiore detto
−∞xnon ammette minori se non denominati minoranti e A ammette minoranti
massimi diventa minimo minore di minorante e A ammette minoranti
Esercizio: Considera A
A=
x⩽3
B=
∆=25-24=1
x₀=5±√5+x^−
x⩾1 V x⩽3
x₁=3/2 x=6
De=B∴3x
x⩾1
S=4x3x
3x⩽2 e x⩾2
S sia 5⪚9
x⩽2 e x⩾2
I1
x⩽4⩽4Vx⩽4⩾
I2={2,3}
[2,3]
max was.
sup I1=infinito
I=1⟶∞
[ ] estremo compresi
[ ] per estermi
[ ] estremo non compresi
La trigonometria
OP = 1 circonferenza trigonometrica
r MOV= n antiorario e -x associati
Misura di archi e angoli in radianti e gradi.
Il valore della misura in radianti è unico e l’arco di circonferenza
è lungo un’area pari al raggio della circonferenza trigonometrica.
Il grado è 1/360 dell'angolo giro e la corrispondenza tra gradi e radianti:
- 0° x= 360° x 2π
- θ= 180° rad x : π
- θ= 360° rad x
- α= 270° rad x
- 0°= 0 rad 0
- φ= 180° rad π
- ϕ= 360° rad 2π
- φ= 270° rad 3/2 π
Seno e coseno relative funzioni
sin x = PP’ (1) (considera OP’)
cos x = OP’ (x)
OP^2 = PP’^2 + OP’^2
dove
1 = (sin x)2 + (cos x)2
SENO
- f: R → R
- c.e. o → R
- imm: [-1, +1]
COSENO
- f: R → R
- c.e. o → R
- imm: [-1, +1]
TANGENTE
tan x = PP [oppure] sin x / cos x
AT: PP = OP: OP’
tan x : sin x : cos x : 1 : cos x
tan x . cos x = sin x
tan x = sin x / cos x
- f: R → R
- y = tg x
- c.e. x ∈ R π/2 x /=- kπ
- insieme di numeri reali ℝ
E periodo per π
Div x ∈ Z
Entambe le funzioni vanno da - ∞ a +∞
Sono periodiche
un periodo OTT; è limitato poci
range dell’immaginazione: [-1, +1]
Δ OFT = OP’
Formula:
- OB.-. OP
- OB = o . OP
- OB = cosa . OP
- OB = OC . OP
- OB = OC - OP’
Dal grafico si deduciamo anche f(-x) = e-x
perché se è stata necessario un dopo rilettamento
primo attorno a x, secondo pi attorno a x, sinistra
stante trasformazione numerica per la riscrescita dei valori ampli
x1
attenzione non è la stima cosa
come unione di y
in questo caso si rispettata all‟intera funzione
È il simmetrico di f(x) rispetto a
quando f(x)
trasformazioni geometriche elementari
1) traslazione lungo l‟asse x
y=f(x) y=f(x+c) a∈ℝ verso destra e a>0 e
a sinistra punti a x>0
2) traslazione lungo l‟asse y
verso l‟alto e positivo verso il basso e negative
lim g(x)b: lim g(x)c: log f(x)a
lim g(x)-: log f(x)0+
F.I. 0:0 g(x):0 log f(x):0
f(x):0
lim g(x): log f(x)
permettono di rompere il calcolo dei limiti, i singoli limiti altrimenti apparentemente del formse interamente definito.
lim f(x) apparente
il continuo della funzione anche in punti specifici nel loro intervallo.
Una funzione f detta di R -> R tale che y x = f(x)
continua in xo se
limx->x0 f(x)c
lim f(x)
x appare f(xs), il comune
non deve essere uguale al valore che hanno in quel punto.
f: R -> R γx x2 - 1, x + 1
[grafico]
xc 0,1
xo = 1
limx->x0 f(x)c è continua
f è continua negli intervalli I e f continua su
[grafico]
lim f(x) = f(x)c a
appartenenti agli intervalli.
Definiamo f se continua in xo deve accadere che f è
lim f(x) = lim f(x)c limite detro e sinistra devono essere finiti.
uguali tra loro, e il valore comune è proprio quello assunto da f(xo).
Continuum della funzione
anche a una tale definita non è oscillatorio in f(xs), implica una continuità che viene spesso dimostrata in più.
Capacità della funzione continua nel punto
f, g, h con volume -> derivata piccola di differenza tra le due è stata
a e una funzione anche un continua.
Le funzioni elementari apparente una continua nel loro campo di indefinizione (i radicali
con quadrabili pilvere esponenziali, equazioni traigonometricsi, funzioni di punto e C E).
Non bisogna perdere in considerazione che una funzione definita da
un'altra funzione continua definita in un intervallo breve [a;b].
a, b E R
a, b E
TEOREMA DI WEIERSTRASS
f(x) continua in un intervallo [a;b] allora f
ammette almeno una volta il valore minimo e massimo
TEOREMA DEI VALORI INTERMEDI
f continua in [a;b] allora f assume almeno una volta tutti i valori compresi tra il valore minimo e il valore massimo