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MA
se la formulazione on e’ un atto neutro e’ difficile sostenere che il giurista possa svolgere il ruolo di mero
depositario delle tecniche atte a risolvere il problema = nel momento in cui formula in fermini giuridici un
problema (o accetta la formulazione altrui) e’ all’interno delle dinamiche proprie del problema e ne
accredita un’impostazione, quindi una soluzione piuttosto che un’altra
= GIURISTA PORTA CON SE’ UNA PROPRIA VISIONE DEL MONDO (es formalismo giuridico)
4. PER RISOLVERE I PROBLEMI IN MANIERA EFFICIENTE CONVIENE PRENDERE IN
CONSIDERAZIONE TUTTI GLI INTERESSI IN GIOCO = immediatamente coinvolti/in via mediata
→ capire quali siano antitetici → diritto guarda a interessi, soggetti, metodi di tutela
5. MODO MIGLIORE per prendere in considerazione tutti gli elementi del problema e’ cercare di VEDERE IL
PROBLEMA DA DIVERSI PUNTI DI VISTA = capacita’ di reinquadrare il problema e le relative soluzioni
→ forse creativita’ consiste nel trovare soluzioni che soddisfino tutti gli interessi in conflitto per quanto
possibile → agevolata dal porsi le domande giuste in ordine ai reali contenuti del problema
6. anche VEDERE IL PROBLEMA DAL PDV DI UN ALTRO SAPERE → approccio interdisciplinare
7. nella soluzione dei problemi occorre RIFLETTERE SU
a. COSA SI STA FACENDO (conoscenza del funzionamento cognitivo proprio e altrui)
b. COME (controllo abilita’ di valuzione e monitoraggio della propria attivita’ cognitiva)
→ se le soluzioni permettono davvero di perseguire l’obettivo = metacognizione → altrimenti,
cambiare strategia, ristrutturare il problema
6 - Il dialogo con gli altri saperi.
Tendenza del giurista a perseguire uno spinto specialismo ( Giugni )
→ diritto si misura con altri saperi in una duplice direzione
1. acquisizioni di altri saperi servono al giurista per operare
2. altri saperi aiutano a capire meglio come funziona il lavoro del giurista
○ DIRITTO / ECONOMIA → portata di alcune norme del codice
○ DIRITTO / BIOLOGIA → clonazione, procreazione assistita
○ DIRITTO / MEDICINA → trapianto d’organi
○ DIRITTO / INFORMATICA → privacy
○ DIRITTO / INGEGNERIA → danni cagionati dalla rovina dei edifici (2053)
Perizie
⇒ iperspecializzazione
➢
dialogo tra saperi produce conoscenza → es Nash = studi matematici applicati alla teoria dei giochi
➢ → ingredienti del lavoro interdisciplinare
a) UMITA’ = ci si accosta ad altri saperi con un senso di superiorita’
b) RICERCA DI TASSONOMIE COMUNI = non sempre gli stessi termini sono utilizzati con le stesse
accezioni in discipline diverse
c) ASSUNZIONE DELLA COMPLESSITA’ = consapevolezza della complessita’ → i diversi oggetti
della conoscenza possono essere indagati da saperi diversi
d) LOGICA DELLO ZOOM = occorre avere
1) visione d’insieme
2) capacita’ di approfondire i dettagli
e) EVITARE ALCUNI PERICOLI → es specialista che perde di vista l’insieme e dilettante che si
ritiene onnisciente
f) FORMAZIONE A “T” = modernizzazione dell’universita’ → occorre aggiungere ai curriculi relativi a
tutti i livelli di qualifica competenze trasversali e trasferibili e nozioni base di economia e tecnologia
→ curriculi radicati nella propria disciplina accademica, ma interagiscono e cooperano con i
partner di altre discipline e altri settori
g) IMPORTANZA DEI MEDIANI = persone in grado di capire i modi di ragionare dei diversi aspetti,
che colgano limiti e punti di forza dei diversi modi di ragionare per cogliere cosa c’e’ di positivo
= METODOLOGI DEL DIALOGO che si muovono non verso l’eccellenza nel singolo sapere, ma in
orizzontale tra i diversi saperi, alla ricerca delle risposte che possono venire solo dal collettivo
risposte presuppongono le capacita’ di porre le domande giuste
⇒
h) LAVORO DI SQUADRA
7 - Apprendere per problemi.
CASE METHOD
➢ PROBLEM BASED LEARNING (Maastricht)
➢ a. approccio modulare e tematico incentrato su problemi
b. autonomia relativamente ampia degli studenti
c. processo di apprendimento interattivo in piccoli gruppi sotto la supervisione di un tutor (per
supervisione/spiegazione)
d. applicazione di una procedura sistematica per la formulazione e analisi dei problemi
e. incontri di 2 ore, 2 volte in settimana (almeno 75% frequenza)
→ in 10 settimane bisogna discutere quesiti secondo una procedura standard
1. CHIARIFICAZIONE DI PAROLE E CONCETTI
2. DEFINIZIONE DEL PROBLEMA
3. ANALISI DEL PROBLEMA
4. INVENTARIO DELLE SPIEGAZIONI TROVATE nella fase precedente
5. FORMULAZIONE DELGI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO o definizione dei compiti che gli
studenti si autoimpongono (ultima attivita’ del primo incontro della sessione)
6. RICERCA delle informazioni necessarie per risolvere il problema
7. SINTESI DELLE INFORMAZIONI TROVATE DAGLI STUDENTI PER VERIFICA → se sono in
grado di risolvere i problemi formulati (prima parte del secondo incontro)
→ presidente e segretario (futuro presidente) eletti all’inizio di ogni sessione
8 - Euristiche e distorsioni nelle decisioni.
Soluzione di problemi e assunzione di decisioni si traducono in processi di scelta → impostazione classica = scelte
degli individui sempre razionali → PROCESSI DECISIONALI sono
- CONSEQUENZIALI = azione dipende dalle aspettative sui futuri effetti di un’azione
- BASATI SULLE PREFERENZE = conseguenze valutate sulla base delle preferenze individuali
E’ razionale una procedura che segue una logica della conseguenza = scelta in relazione alla risposta a 4
questioni
1. problema delle ALTERNATIVE = quali azioni possibili
2. problema delle ASPETTATIVE = quali conseguenze, quale probabilita’
3. problema delle PREFERENZE = valore delle alternative
4. problema della REGOLA DECISIONALE = come si compie una scelta fra diverse alternative tenuto conto
del valore delle conseguenze che ciascuna produce
→ schema razionalistico = base per la normale spiegazione del comportamento
Simon → studi sui PROCESSI DECISIONALI REALI = persone affrontano problemi e decidono in modo differente
RAZIONALITA’ LIMITATA = anche quando cercano di essere razionali, le persone sono vincolate da capacita’
⇒
cognitive limitate e informazioni incomplete
a) VINCOLI DI ATTENZIONE = troppe informazioni
b) VINCOLI DI MEMORIA = memoria limitata
c) VINCOLI DI COMPRENSIONE = difficolta’ a organizzare/riassumere/usare informazioni → si traggono
inferenze arbitrarie dalle informazioni possedute di cui a volte non si comprende l’importanza
d) VINCOLI DI COMUNICAZIONE = culture, generazioni
Kahneman = PSICOLOGIA DELLE DECISIONI → studiate e categorizzate EURISTICHE = strategie cognitive
semplificate che le persone adottano per risolvere problemi decisionali compatibilmente con i limiti di elaborazione
e immagazzinamento del sistema cognitivo → 3 figure principali
1. EURISTICA DELLLA RAPPRESENTATIVITA’ = tendenza ad attribuire caratteristiche simili a oggetti simili
2. EURISTICA DELLA DISPONIBILITA’ = tendenza a stimare la probabilita’ di un evento sulla base della
vividita’ e dell’impatto emotivo di un ricordo, piuttosto che sulla probabilita’ oggettiva
3. EURISTICA DELL’ANCORAGGIO = tendenza a farsi influenzare in una stima di un termine di paragone
→ ricadute anche sullo studio dei procedimenti che i giuristi adottano per risolvere problemi giuridici
→ es assegni di mantenumento
→ come le E agiscono nelle decisioni di natura giuridica e come cio’ si riflette sugli istituti di diritto sostanziale
CAPITOLO QUARTO - LA REDAZIONE DEL TESTO
1 - La scrittura.
La scrittura è una delle modalità che abbiamo per elaborare, rappresentare e trasmettere il ragionamento giuridico.
Una comparsa conclusionale, la motivazione di una sentenza, un saggio dotto costituiscono altrettanti modi di
trasmettere e rendere esplicito agli altri il ragionamento giuridico. Infatti la scrittura è stata creata dall'uomo per
perseguire obiettivi fondamentali per il diritto. Il processo di scrittura si articola in 3 fasi principali:
1. PIANIFICAZIONE = si specifica nelle seguenti sottofasi
a. determinazione degli obiettivi;generazione di idee e contenuti
b. organizzazione degli stessi in una struttura coerente;
2. TRADUZIONE = trasformazione in testo scritto delle idee recuperate dalla memoria;
3. REVISIONE = valutazione, da parte dell'autore, della corrispondenza del proprio prodotto alla
rappresentazione che era stata fatta di ciò che si sarebbe voluto produrre.
La buona scrittura è certamente debitrice anche nei confronti di una delle scienze più antiche della
civiltà occidentale: la RETORICA.
La tradizione greco- latina (Cicerone) divide la retorica in 3 parti:
1. INVENTIO → si sostanzia nel trovare le cose da dire e le prove della propria tesi (uso di esempi);
2. DISPOSITIO → consiste nel mettere in ordine le parti
a. esordio
b. narrazione dei fatti
c. esposizione degli argomenti
d. epilogo
3. ELOCUTIO → riguarda la recitazione del discorso con attenzione al linguaggio e alle figure.
2 - Come si redigono i saggi giuridici: dalla tesi di laurea alla monografia scientifica.
Alla redazione della tesi di laurea Umberto Eco ha dedicato un libro in cui individua 5 fasi fondamentali:
1. la scelta dell'argomento;
2. la ricerca del materiale;
3. il piano di lavoro e la schedatura;
4. la stesura;
5. redazione definitiva.
Il procedimento di scrittura dovrebbe articolarsi nelle seguenti fasi:
A. CHIARIFICAZIONE DI PAROLE E CONCETTI = è importante avere chiaro il significato del termine della
traccia in modo da evitare fraintendimenti spiacevoli: necessaria una prima indagine tesa a chiarire
eventuali aspetti oscuri
B. DEFINIZIONE E ANALISI DEL PROBLEMA = definire correttamente il problema ed eventualmente a
scomporlo nelle diverse componenti così da affrontarle singolarmente
C. FORMULARE GLI OBIETTIVI DELLA RIFLESSIONE = bisogna aver chiaro che tipo di scritto si ha
intenzione di redigere e quali tesi si vuole esporre;
D. RICERCA DI INFORMAZIONI = vanno ricercate tutte le informazioni utili e necessarie ad affrontare il
problema;
E. EVENTUALE RIFEFINIZIONE E AFFINAMENTO DEI PUNTI A/B/C ALLA LUCE DEI DATI DEL PUNTO
D;
F. ENUCLEAZIONE DEGLI ELEMENTI UTILI A SOSTENERE LA PROPRIA TESI = le conoscenze
pregresse ci consentono di costruire un ragionamento che si snoda in tappe e passaggi composti dagli
argomenti che si intendono sostenere;
G. ELABORAZIONE E SINTASSI = SCRITTURA DEL TESTO → occorre utilizzare un linguaggio il più
possibile preciso e asciutto;
H. LE NOTE E LA BIBLIOGRAFIA = attraverso le note a piè di pagina si fa fronte alla necessità di
richiamare, di volta in volta, uno scritto di un diverso studioso cui si è