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CAPITOLO PRIMO: CHI È IL GIURISTA
1.Un'arte con radici lontane
Il termine giurista accomuna tutti coloro che si dedicano alle attività professionali riguardanti la
formazione, l'applicazione, l'esposizione e la trasmissione del diritto.
La sapienza giuridica romana è stata in buona parte edificata dal lavoro del giureconsulto che,
definito da Cicerone come l'esperto delle leggi e delle norme consuetudinarie che i cittadini
osservano in quanto privati, da pareri ed allestisce schemi negoziali o processuali.
Una delle opere che meglio tratta la storia della giurisprudenza romana pone al centro l'arte dei
giuristi e in particolare il responsum ovvero il parere con cui il giureconsulto forniva gratuitamente
all'interrogante, che poteva essere un privato oppure un magistrato o un giudice, la soluzione
tecnica di un quesito giuridico.
L' opera dei giuristi ha contribuito alla nascita delle università, come lo studium di Bologna la cui
nascita si deve al glossatore Irnerio e il quale avrebbe dato origine all'Alma mater studiorum,
l'ateneo più risalente d’Occidente.
Le figure professionali del giurista nella realtà contemporanea si inseriscono in una tradizione
millenaria che ne ha modellato stili culturali e completamente, ma allo stesso tempo sono
soggette a profonde trasformazioni a causa di alcuni significativi cambiamenti che caratterizzano
l'era contemporanea.
Al giorno d'oggi, essere giurista, significa anche saper coniugare gli insegnamenti del passato con
la necessità di rapportarsi alle evoluzioni che il progresso ci impone.
Gli elementi di innovazione sono in particolare due: la dimensione transnazionale del lavoro del
giurista e l'impatto della rivoluzione informatica e telematica sul lavoro del giurista.
La dimensione transnazionale del lavoro del giurista riguardando l’apparenza dell’Italia all’Unione
europea, l'internazionalizzazione dell’economia, la globalizzazione (…) fa si che il giurista debba
confrontarsi con problemi che trascendono i confini nazionali.
La legislazione in vigore trova sempre più frequentemente origine da istanze sovranazionali e in
particolare dalle norme di derivazione comunitaria, ma non solo:infatti, basta pensare alle
convenzioni internazionali di cui l’Italia è parte.
Anche sul piano giurisprudenziale e sempre relativamente all’ordinamento italiano numerose sono
le decisioni prese da organi non nazionali come le pronunce delle corti di giustizia comunitarie.
Se si vuole capire la reale portata di una disposizione comunitaria occorre, spesso, fare riferimento
alla versione tedesca o inglese di un medesimo provvedimento senza considerare omologhi, sul
piano del significato, termini foneticamente simili (property non significa proprietà).
Non e possibile accostarsi al fenomeno giuridico senza possedere gli strumenti di base della
colorazione dal momento che questa consente di padroneggiare meglio le innovazioni.
Inoltre, le innovazioni incidono anche sul modo di lavorare dei giuristi, come ad esempio accade in
caso di collaborazione internazionale di magistrati e forze di polizia nella repressione di gravi reati.
Quanto all'impatto della rivoluzione informatica e telematica sul lavoro del giurista occorre
sottolineare che oggi esiste uno stretto rapporto tra diritto e tecnologie: infatti, il diritto
disciplina le tecnologie e si serve di queste per perseguire i propri fini.
Le tecnologie informatiche stanno cambiando le regole operazionali giuridiche relative alla tutela
della riservatezza, alla documentazione, alla sottoscrizione, ai titoli di credito, al contratto , al
diritto d’autore.
Si assiste, quindi, alla nascita di un diritto dell'era digitale.
Se nell'impostazione tradizionale gli atti normativi e le pronunce giurisprudenziali venivano
conservati e diffusi su supporti cartacei quali libri, riviste (…) oggi è possibile consultare i materiali
giuridici servendosi dei computer grazie alle edizioni elettroniche.
Gli avvocati devono misurarsi con innovazioni che vanno dalla possibilità di fornire consulenze
online alla possibilità di creare reti di professionisti.
Avvocati e magistrati sono coinvolti dall'introduzione del processo civile telematico.
Computer e telematica mettono a disposizione strumenti in grado di integrare gli insegnamenti
tradizionali e capaci quindi di sviluppare modalità di apprendimento innovative.
2.Le professioni giuridiche
● Avvocato
L'avvocato è la figura di giurista numericamente più corposa e in Italia esercitano questa
professione circa 200mila persone le quali sono iscritte agli albi.
L’attività che spetta all'avvocato è la difesa in giudizio del cliente.
Sempre con maggiore frequenza, l’avvocato svolge anche un’attività consulenziale e stragiudiziale
(redazione di pareri, stesura di negozi giuridici, intervento a consigli, assemblee, adunanze…).
L’avvocato agisce in forza di un contratto di mandato e sotto compenso.
L’avvocatura è una libera professione intellettuale che può essere esercitata da coloro che hanno
conseguito un diploma di laura in giurisprudenza e superato l’esame di stato che costituisce il
titolo per richiedere l’iscrizione all’albo degli avvocati.
Gli iscritti negli albi degli avvocati costituiscono l’ordine forense che si articola negli ordini
circondariali e nel consiglio nazionale forense.
Presso ogni tribunale è tenuto un albo degli avvocati ed è costituito l’ordine circondariale degli
avvocati al quale sono iscritti tutti gli avvocati aventi il principale domicilio professionale nel
circondario.
L’ordine circondariale ha in via esclusiva la rappresentanza istituzionale dell’avvocatura a livello
locale e promuove i rapporti con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni.
Gli iscritti all’ordine circondariale aventi diritto, eleggono il consiglio dell’ordine.
Tra i molteplici poteri che la legge attribuisce al consiglio dell’ordine vi è quello della tenuta degli
albi.
Il consiglio nazionale forense, invece, è un organo centrale che ha sede a Roma presso il ministero
della giustizia.
le principali attribuzioni del consiglio nazionale forense sono. la rappresentanza istituzionale
dell’avvocatura a livello nazionale, la promozione dei rapporti con le istituzioni e le pubbliche
amministrazioni competenti, l’aggiornamento e l’emanazione del codice deontologico, la funzione
giurisdizionale che si realizza nel giudicare sui ricorsi proposti contro le decisioni degli ordini
territoriali in materia disciplinare, di tenuta degli albi e di reclami elettorali, la tenuta dell’albo
degli avvocati abilitati al patrocinio innanzi le magistrature superiori.
L’ art. 82 del codice di procedura civile disciplina l’onere del patrocinio per cui le parti devono
stare in giudizio con il ministero di un avvocato legalmente esercente, salvo il caso di cause il cui
valore non eccede i 1100 euro in cui le parti possono stare in giudizio davanti al giudice di pace
personalmente.
Per stare in giudizio l’avvocato deve essere autorizzato con apposita procura alle liti, atto
unilaterale con cui la parte designa il difensore che dovrà rappresentarla nel processo, che deve
essere indicata nell’atto di citazione.
Nel processo penale, invece, l’imputato ha diritto di nominare un proprio difensore e nel caso in
cui non si avvalga di tale facoltà deve comunque essere assistito da un difensore d’ufficio.
Accesso alla professione forense
Ogni anno il ministero della giustizia emana un bando per l’abilitazione professionale all’attività
forense che stabilisce le modalità e i requisiti per poter partecipare al concorso.
E’ necessario essere in possesso della laurea in giurisprudenza.
Le prove scritte sono tre e hanno per oggetto:
▪ la redazione di un parere motivato, da scegliere tra due questioni in materia regolata dal codice
civile
▪ la redazione di un parere motivato, da scegliere tra due questioni in materia regolata dal codice
penale
▪ la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e processuale, su
un quesito posto in materia scelta dal candidato tra diritto privato, diritto penale e diritto
amministrativo.
La prova orale richiede di illustrare la prova scritta e di dimostrare la conoscenza delle seguenti
materie: ordinamento e deontologia forense, diritto civile, diritto penale, diritto processuale civile,
diritto processuale penale.
Il candidato, inoltre, dovrà dimostrare la conoscenza di altre due materie, che ha la facoltà di
scegliere tra le seguenti: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto
commerciale , diritto comunitario e internazionale privato, diritto tributario, diritto ecclesiastico,
ordinamento giudiziario e penitenziario.
L’attestazione relativa al superamento dell’esame costituisce il titolo per richiedere l’iscrizione
all’albo degli avvocati.
Per esercitare la professione innanzi alle giurisdizioni superiori (corte costituzionale, corte di
cassazione..) è necessario avere una certa anzianità.
● Notaio
Il notaio è un libero professionista, ovvero un privato cittadino, che svolge in proprio un’attività di
consulenza giuridica qualificata e che assume la qualifica di pubblico ufficiale in forza delle
funzioni attribuitegli dallo stato (esercita una pubblica funzione).
Secondo la legge notarile i notai sono ufficiali pubblici istituiti per ricevere gli atti tra vivi e di
ultima volontà, per attribuire loro pubblica fede, per conservarne il deposito e per rilasciarne
copie, certificati ed estratti.
Il notaio, comunque, non si limita a una mera ricezione passiva di atti, ma svolge un’attività di
consulenza e di garanzia con riferimento alla predisposizione e al contenuto degli atti che riceve.
La funzione propria del notaio è anti processuale dal momento che egli è tenuto a predisporre un
atto che possa realizzare gli interessi delle parti evitando, nei limiti del giuridicamente possibile,
qualsiasi clausola che possa dar vita a dubbi interpretativi e ad incomprensioni che possano far
sorgere controversie tra le parti.
La stessa legge notarile impone al notaio di indagare la volontà delle parti e di curare la
compilazione integrale dell’atto.
Ai notai è, poi, concessa la facoltà di: ricevere con giuramento atti di notorietà in materia civile e
commerciale, ricevere le dichiarazioni di accettazione di eredità con beneficio d’inventario,
compiere attività su delega dell’autorità giudiziaria (apposizione e rimozione di sigilli, redazione di
inventari, svolgimento di incanti e divisioni giudiziali).
La legislazione civile pone a carico del notaio le p