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IN ET IN ET

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IL DISANCORAGGIO DALLO SPAZIO FISICO

Conseguenze del distacco delle transazioni commerciali dalla dimensione territoriale:

le regole tradizionali (di provenienza statuale e destinate ad operare in ambiti spaziali definiti) si

• mostrano inidonee a governare il carattere aterritoriale della rete e ad assicurare l'enforcement dei

precetti normativi; si affermano approcci alternativi per disciplinare il commercio elettronico.

17

Tra questi: i modelli normativi delle organizzazioni internazionali, i codici deontologici e di

condotta, la certificazione di qualità, la negoziazione diretta tra le parti;

possibilità di colmare il digital divide: per «divario digitale» si intende la frattura sociale che le

• moderne tecnologie digitali causano fra coloro che hanno accesso ai nuovi strumenti di

informazione e comunicazione, con la capacità di utilizzarli, e chi, invece, non potendo

beneficiare di tali risorse, ne resta escluso. Il commercio elettronico può incrementare questo

divario, ma può anche contribuire a colmarlo se saranno adottate iniziative opportune.

IL RUOLO DEI SOGGETTI TERZI CHE RILASCIANO MARCHI DI QUALIT À

Certificazione di qualità: soggetti terzi e indipendenti che si assumono il compito di garantire che i

siti di e-commerce siano adeguati a precisi standard, concedendo a essi un marchio di qualità

garantita (labels). A volte sono le stesse associazioni professionali a definire codici di condotta, a

cui sono associati i cosiddetti trustmarks schemes (marchi di fiducia).

Euro-label: marchio di fiducia assegnato ai siti web commerciali che aderiscono al codice di

- condotta europeo e garantisce l'affidabilità delle transazioni internazionali e nazionali.

QWeb: certificato Italiano fornito da I per il tramite di numerosi enti certificatoti.

- QNET

Scopo del marchio di qualità è accrescere la fiducia degli acquirenti nei confronti del commercio

elettronico, attestando che il fornitore on-line certificato si attiene a determinati principi e criteri nel

condurre operazioni commerciali. I vantaggi riguardano anche le imprese che operano in rete le

quali, vedendosi attestata da un organismo terzo che la propria attività di e-business è conforme ai

più elevati standard, godono di un vantaggio competitivo derivante dalla fiducia riposta dal cliente

nei confronti dell'azienda.

ASTE «ON-LINE» E «E-PROCUREMENT»

L'asta on-line può svolgersi anche tra individui che si trovano fisicamente in luoghi diversi. Diversi

tipi d'asta: aste all'inglese; aste all'olandese; aste al secondo prezzo.

Art. 51, lett. e, del codice del consumo circoscrive l'oggetto del divieto alle sole aste che

intercorrano tra professionista e consumatore (B2C). Ne risulta la legittimità delle aste che

intercorrano tra consumatori (C2C) o tra professionisti (B2B).

E-procurement: processi di acquisto di beni o servizi, sia da parte di soggetti pubblici che privati.

Public e-procurement: commercio elettronico tra p.a. e privati, si tratta dell’acquisto on-line di beni

e servizi da parte della p.a. I compiti di gestire le varie fasi del processo di acquisto sono affidati

alla Consip s.p.a., società a capitale pubblico: le singole pubbliche amministrazioni che intendano

procedere all'acquisto di beni e servizi devono ricorrere a questa struttura societaria.

Procedimento proprio della Consip può essere distinto in due fasi:

si procede ad una selezione dei potenziali fornitori tramite un bando di abilitazione;

1. i soggetti abilitati possono partecipare ai bandi di gara, al termine dei quali viene selezionato il

2. partecipante che ha presentato l'offerta più vantaggiosa.

Finalità che si è cercato di realizzare attraverso il sistema Consip sono quelle di una maggior

efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione nei processi di acquisto dei beni e servizi

necessari per la propria azione.

Il fenomeno è disciplinato da: legge finanziaria del 2000, D.M. 24 febbraio 2000, D.M. 2 maggio

2001, legge finanziaria del 2004. 18

Capitolo 8

Il diritto d'autore dell'era digitale

L’avvento dell’era digitale

La disciplina delle opere dell’ingegno è legata a filo doppio all’evoluzione tecnologica:

le prime regole a tutela del diritto d’autore vengono formulate in corrispondenza con la nascita

• delle tecnologie che consentono la copia in serie;

il modello tradizionale di diritto d’autore ha subito i primi contraccolpi quando è divenuto

• estremamente facile riprodurre opere protette; 19

oggi l’evoluzione tecnologica consente di riprodurre e distribuire con estrema facilità le opere

• protette: crisi del modello tradizionale.

TRASFORMAZIONI DEL PRODOTTO INTELLETTUALE

«Era digitale» identifica almeno tre fenomeni concreti: la possibilità di rappresentare testi letterari,

suoni, immagini in file di codice binario; la possibilità di elaborare quei file; la possibilità di

trasmettere detti file in frazioni di secondo da un capo all'altro del globo grazie alla rete Internet.

La sfida che l’era digitale porta ai modelli tradizionali di tutela del diritto d’autore si sostanzia in

tre aspetti: estrema facilità di riproduzione delle opere, impossibilità di distinguere la copia

dall’originale sul piano qualitativo; facilità di distribuzione delle opere. L’utilizzo della tecnologia

fa evolvere i concetti di opera, di autore e di creatività e ridefinisce le regole di tutela del diritto

d’autore.

Nel corso del tempo la tutela del diritto d'autore è stata più correttamente inquadrata in ragione

dell'opportunità di contemperare l'interesse del pubblico ad accedere alle opere creative con la

necessità di apprestare incentivi alla produzione delle stesse assicurando all'autore il monopolio

sullo sfruttamento economico della propria opera.

Concetto di opera dell’ingegno: ogni risultato raggiunto mediante il prevalente impiego delle facoltà

della mente umana, ogni frutto di attività psichica, dove prevalga la psicologia della conoscenza

ovvero quella del sentimento; che appartenga cioè al campo dell'«utile», o al campo del «bello».

Elementi costitutivi dell’opera dell’ingegno sono: creatività, originalità, novità.

Sono tutelate (opere protette): opere letterarie, musicali della pittura; ma anche software, banche

dati, opere multimediali e siti web (protetti i programmi per elaboratore come opere letterarie ai

sensi della Convenzione di Berna sulla protezione delle opere letterarie ed artistiche ratificata e

resa esecutiva con l. 399/1978).

L’informatica libera l’opera dal suo supporto materiale e accentua l’esigenza di proteggere il diritto

dell’autore sulla sua creazione, distinto dai diritti di proprietà sui supporti materiali.

Le tre caratteristiche strutturali dell'opera multimediale sono: 1) il formato digitale; 2) la

multimedialità: 3) l'interattività (grazie a un software di gestione).

Diritti dell’autore: con la creazione dell’opera l’autore acquista su di essa un fascio di diritti:

morali: irrinunciabili, inalienabili e imprescrittibili (es. diritto alla paternità dell’opera);

- patrimoniali: esclusivi e autonomi, durano fino al 70° anno successivo alla morte dell’autore. I

- diritti patrimoniali sono tra loro indipendenti. La rinuncia ad esercitare un diritto non esclude

l’esercizio esclusivo di ciascuno degli altri diritti. Essi hanno ad oggetto l’opera nel suo insieme

ed in ciascuna delle sue parti.

Il concetto di esclusiva: il titolare può lecitamente compiere certe azioni, tutti gli altri hanno

l’obbligo di astenersene. Il titolare ha a disposizione certi rimedi giuridici contro chi viola le sue

esclusive.

Diritti patrimoniali si risolvono nel diritto esclusivo di utilizzare economicamente l’opera in ogni

forma e modo, originale o derivato, ovvero di trarre da essa ogni possibile utilità economica,

all’autore spettano il diritto di pubblicazione, di riproduzione, di distribuzione, ecc..

Diritti patrimoniali di sfruttamento economico dell’opera posso concedere l’utilizzo attraverso le

licenze, contratto che regola l’utilizzazione del software.

L'evoluzione del concetto di autore

L’opera spesso non è più frutto del lavoro del singolo, ma di più soggetti (es. opere multimediali); le

macchine stesse accrescono le potenzialità creative (es. software di navigazione e strumenti di

information retrieval).

Le tecnologie ridefiniscono il rapporto tra autore e fruitore dell’opera (es. nell’ipertesto è il lettore

che decide i percorsi).

L'evoluzione del concetto di creatività 20

La digitalizzazione permette di creare nuovi contenuti attraverso combinazioni diverse di elementi e

dati noti.

Il diritto (d'autore) dell'era digitale deve tutelare:

i diritti degli autori evitando in ogni caso di creare ostacoli all'utilizzo degli elementi di base

- che, coniugati con altri, possono far raggiungere nuovi risultati;

l'attività di coloro che «mettono insieme i pezzi», in quanto anche tali soggetti svolgono

- un’attività creativa e di progresso.

Esempi dell’evoluzione del concetto di creatività:

sampling: quando si genera (tramite computer) il codice digitale di un determinato brano

• musicale al fine di incorporare quel codice in un nuova composizione musicale ovvero al fine di

combinare o manipolare quel codice binario (o più codici binari) per creare una nuova

composizione musicale. Diviene necessario contemperare il rispetto dei diritto dell’autore

dell’opera originaria con lo sviluppo e la tutela di nuove esperienze creative. In taluni casi il

sampling potrà essere considerato alla stregua delle variazioni musicali costituenti di per sé opera

originale. In altri casi il sampling potrà essere considerato variazione non costituente opera

originale (cd. opera derivata). Possono sorgere problemi di tutela del diritto morale: l’autore può

opporsi alle alterazioni che possono essere di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione;

banche dati: si tratta di «raccolte di opere, dati o altri elementi indipendenti sistematicamente o

• metodicamente disposti e individualmente accessibili grazie a mezzi elettronici o in altro modo»

(Direttiva 96/9/CE) es. elenchi telefonici. La copertura del diritto d'autore viene estesa alle

raccolte di dati che nella loro struttura sono originali, al fine di evitare che lo sforzo necessario

per realizzare banche dati, il cui contenuto non

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Publisher
A.A. 2013-2014
31 pagine
30 download
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Informatica Giuridica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Sartor Giovanni.