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11.3 I NUTRIENTI O PRINCIPI ALIMENTARI FONDAMENTALI
(la mancanza di uno di essi porterebbe alla morte)
Ogni principio alimentare ha una sua funzione fisiologica più specifica rispetto alle altre,
pertanto possiamo in generale considerare fattori ad azione prevalentemente energetica i glucidi
e i lipidi; ad azione plastica, soprattutto i protidi, i sali e l'acqua; ad azione regolatrice i processi
metabolici le vitamine e alcuni sali minerali.
11.4 I CARBOIDRATI costituiscono un gruppo molto vasto di composti chimici denominati
pure GLUCIDI o zuccheri. I principali carboidrati alimentari sono i monosaccaridi (glucosio,
fruttosio e galattosio), i disaccaridi (saccarosio, lattosio e maltosio) e i polisaccaridi (amido e fibra
l’espressione “fibra
alimentare). In realtà con alimentare” si comprende oltre la cellulosa,
l'emicellulosa, le pectine e una varietà di gomme vegetali, la lignina, che hanno in comune la
proprietà di non essere digerite dagli enzimi presenti nel tratto gastrointestinale.
I mono/di-saccaridi si trovano nella frutta, nel latte, nelle bevande dolci analcoliche, nelle
marmellate, caramelle e nei dolci. Gli amidi/i polisaccaridi si trovano soprattutto nelle farine, nel
pane, nelle paste e altri prodotti a base di cereali, nei legumi e in poche verdure e ortaggi (patate).
Essendo i costituenti principali degli alimenti vegetali, i carboidrati hanno rappresentato da
sempre la fonte più abbondante e importante di energia per l'uomo. Anche lo zucchero (ricavato
dalla canna) è conosciuto fin dai tempi di Alessandro Magno, ma il suo uso nei prodotti che oggi
conosciamo è divenuto comune solo nel secolo scorso.
Direttamente utilizzata come fonte energetica dai tessuti dell'organismo è però solo la
molecola del glucosio. Ciò implica che per poter essere usati a scopo energetico i vari carboidrati
devono fornire glucosio all'organismo, per scissione o trasformazione metabolica. Perciò seppur da
un punto di vista fisico tutti i carboidrati sono energeticamente equivalenti, essendo in grado di dare
ca 4 Kcal/g, da un punto di vista fisiologico-nutrizionale possono differire per prontezza e livello dì
utilizzazione. Così infatti, mentre la complessità degli amidi richiede una più lunga digestione
enzimatica intestinale, con demolizione delle molecole di polisaccaridi, la struttura degli zuccheri
semplici non richiede in genere tale digestione, e sono più prontamente disponibili.
11.5 I GRASSI alimentari o LIPIDI rappresentano una quota importante della razione
alimentare nell'uomo Il loro ruolo, una volta assorbiti nell'org., è vario, ma può essere così distinto:
➢ ruolo di deposito di riserve energetiche;
➢ ruolo strutturale e funzionale in tutte le cellule, soprattutto a livello della membrana;
➢ ruolo speciale a livello cerebrale specie nella fase dello sviluppo.
Essi sono importanti veicoli di alcune vitamine liposolubili (A e D).
Vengono usualmente ingeriti sotto forma di trigliceridi e vengono classificati in base alle
caratteristiche degli acidi grassi in essi contenuti. A seconda del numero dei doppi legami presenti
nella catena di atomi avremo grassi saturi, mono-insaturi e poli-insaturi.
Generalmente nei grassi di origine animale prevalgono gli acidi grassi saturi (che di solito
hanno una consistenza solida); in quelli di origine vegetale quelli insaturi (generalmente con
L'olio d’oliva è l’olio/quello
consistenza liquida). prevalentemente mono-insaturo; mentre di palma
contiene larghe componenti di grassi saturi; invece i grassi degli animali marini sono largamente
poli-insaturi. 11.6 PROTEINE O PROTIDI
Gli organismi viventi hanno una notevole flessibilità metabolica che consente loro di adattarsi
alla qualità e quantità dei vari nutrienti di volta in volta disponibili. La flessibilità dipende dalla
delle proteine dell’organismo
caratteristica peculiare di andare soggette a un continuo processo di
demolizione e sintesi ("turnover"). Esso consente all'organismo di modulare la sintesi delle
proteine in dipendenza dell'evolversi delle sue esigenze. La sua velocità varia da tessuto a tessuto.
Teoricamente sono disponibili delle metodologie per valutare il bisogno in proteine, tra le
altre quella del "metodo del bilancio dell'azoto" (un componente caratteristico delle proteine).
Il bisogno in proteine di un individuo, quindi, non può che essere definito sulla base del più basso
livello di assunzione di proteine, di alto valore biologico, capace di mantenere l'equilibrio
dell'azoto. Il livello di proteine così calcolato è qll che corrisponde a un consumo di sicurezza in p.
Le p. della dieta sono tanto più utilizzabili dall'o. quanto più il loro contenuto in aminoacidi,
specie quelli essenziali, corrisponde a quello necessario per la sintesi delle proteine corporee.
11.7 SALI MINERALI
La presenza dei macroelementi ha significato plastico e/o catalitico, regolatore dei processi
metabolici.
La funzione plastica del calcio riguarda principalmente il tessuto osseo. La piccola quantità
che non fa parte delle strutture scheletriche si trova nei liquidi organici: ha grande importanza nella
coagulazione del sangue, nella funzione del cuore, dei muscoli e dei nervi.
Il fosforo ha funzione plastica come costituente del tessuto osseo e dei fosfolipidi presenti in
tutte le cellule e specialmente nel tessuto nervoso.
Il magnesio insieme al calcio e al fosforo partecipa alla costituzione dello scheletro: il 70% di
quello presente nell'organismo si trova nelle ossa.
Sodio e potassio sono presenti negli organismi quasi esclusivamente in forma ionica, ovvero
in soluzione (il potassio predomina nelle cellule, il sodio si riscontra di preferenza nei liquidi
extracellulari). Importanti funzioni del sodio sono il mantenimento della pressione osmotica dei
liquidi corporei, la protezione dell'organismo contro eccessive perdite idriche, la regolazione della
normale eccitabilità dei muscoli. La funzione intracellulare del potassio corrisponde a quella del
sodio nei liquidi extracellulari (equilibrio acido-base, pressione osmotica, ritenzione idrica).
Il cloro è presente nell'organismo soprattutto come cloruro di sodio; come il sodio
ha funzioni di regolazione del bilancio idrico, della pressione osmotica e dell'equilibrio
acido-base. E' presente nel succo gastrico in cui si trova sotto forma di acido cloridrico (HCI).
Ognuno di questi microelementi (o oligoelementi: Ferro, Iodio, Zinco, Rame, Manganese,
Selenio, Cromo, Fluoro, ecc.) svolge funzioni specifiche e insostituibili, pertanto una loro carenza
nella dieta può essere responsabile di particolari situazioni morbose.
11.8 LE VITAMINE liposolubili (A, E, D, K) possono essere depositate e accumulate nei
lipidi di organi e tessuti creando possibili effetti di ipervitaminosi, mentre le idrosolubili (del
gruppo B; C, altre) vengono facilmente sciolte ed escrete con le urine e non presentano quindi
pericoli da eccesso di consumo.
Vitamine liposolubili. La vitamina A è essenziale per la visione, la crescita e la
differenziazione cellulare, la riproduzione e l'integrità del sistema immunitario.Sono biologicamente
attivi come v. A il retinolo e vari carotenoidi, fra i quali il più attivo è il beta-carotene.
In generale è comunemente accettato che la funzione principale della vitamina E è quella di
a causa dell’azione
proteggere l'integrità delle membrane cellulari, forse antiossidante esplicata.
La vitamina D promuove l'assorbimento del calcio dall'intestino e ha un ruolo importante nel
meccanismo di mineralizzazione delle ossa. Non è un componente della dieta assolutamente
essenziale: può essere sintetizzata dal 7-deidrocolesterolo nella pelle tramite esposizione ai raggi uv
La vitamina K è essenziale per la formazione di fattori proteici coinvolti nel processo di
coagulazione del sangue.
Vitamine idrosolubili. Vitamine del gruppo B, vitamina C, ed altre: sono indispensabili
per il normale svolgimento di varie reazioni metaboliche. Una loro deficienza si ripercuote,
in vario modo, sul livello di salute dell'individuo. Sono peraltro ben diffuse in natura, soprattutto
negli alimenti di origine vegetale.
11.9 Tutti i processi metabolici e le varie reazioni chimiche dell'organismo avvengono in un
mezzo fluido il cui componente principale è l'ACQUA.
Considerando un maschio adulto normale, giovane, il 18% del peso corporeo è costituito da
proteine e sostanze affini, il 7% da minerali e il 15% da grassi. Il rimanente 60% è acqua (40%
acqua intracellulare e 20% extracellulare). Tutto ciò spiega l'importanza fondamentale di questo
"elemento-alimento".
11.10 Per L'ALCOOL non si può parlare di fabbisogno perché esso non risponde a
un’esigenza specifica dell'organismo (non è un nutriente), ma come diversi altri principi nutritivi
concorre alla copertura del fabbisogno energetico. L'alcool è una sostanza ad alto contenuto
energetico: un g apporta 7 Kcal. L'alcool è pure una sostanza che svolge un'intensa e specifica
azione farmacologica sul sistema nervoso e come tutte le sostanze farmacologiche, oltre una certa
dose, risulta chiaramente tossica.
11.11 DIETA EQUILIBRATA/ADEGUATA/OTTIMALE è quella che determina il miglior
accrescimento, la miglior riproduzione, e il mantenimento del miglior stato di salute possibile.
Una volta stabilita la quantità di energia necessaria per un individuo, non è indifferente sotto
quale forma queste calorie vengono somministrate; per evitare conseguenze dannose dovute ad
un’alimentazione inadeguata, occorre che tutti i sei nutrienti siano presenti nella dieta.
Per dieta equilibrata si intende pertanto uno schema alimentare che contiene tutti i fattori
nutritivi nelle proporzioni giuste per una nutrizione corretta e adeguata.
Non esiste, né come prodotto naturale né come trasformato, "l'alimento completo" che cioè
contenga tutti i principi nutritivi nella giusta quantità e che sia quindi in grado di soddisfare da solo
tutte le nostre necessità nutritive. Di conseguenza, il modo più semplice e sicuro per garantire, nella
misura più adeguata, l'apporto di tutte le sostanze indispensabili, rimane quello di ricorrere alla più
possibile di scelta e all’opportuna
ampia varietà combinazione di alimenti diversi.
La quota energetica da introdurre con la dieta giornaliera dovrebbe essere così distribuita:
➢ Proteine 10-12% (2/3 di origine vegetale; 1/3 di origine animale)
➢ (nell’età adulta; 30% nell’infanzia e adolescenza)
Grassi 20-25%
➢ Carboidrati 65-70%
Dal punto di vista quantitativo l'apporto lipidico ritenuto adatto