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La teoria di Kant sulla proprietà e il dovere di entrare in una società civile

Quindi Kant sostiene che avere qualcosa di esterno come proprio è possibile soltanto in una società civile. Questo differisce dalla teoria di Locke, in cui la proprietà è già costituita. Per Kant, la proprietà è costituita soltanto provvisoriamente.

Inoltre, Kant sostiene che il dovere di entrare in una società civile è in realtà un dovere giuridico. Questo significa che se il mio vicino contesta la titolarità di una fragola che ho raccolto su un terreno res nullius e minaccia di usare la violenza, posso chiamare la polizia. In altre parole, posso costringerlo ad entrare con me in una costituzione civile o a rispettare il mio diritto di proprietà.

"civile devi evitare ad avere rapporti con me", perché appena provi ad avere rapporti con me e ti comporti da fuorilegge, quindi pretendendo di farti giustizia da te, io che cosa faccio? Io chiamo se posso la polizia e ti faccio mettere in prigione, anche se tu non riconosci la società civile perché dici di essere allo stato di natura. Se non funzionasse in questa maniera, quindi se l'ingresso nella società civile non fosse oggetto di coercizione ma fosse solo facoltativo mi troverei in una situazione asimmetrica. Perché? Perché io sarei vincolato dal pactum unionis civilis, quindi non potrei mettere le mani addosso al mio vicino per difendermi, se non nei casi particolari della legittima difesa, perché appunto ho firmato idealmente il pactum unionis civilis, mentre il mio vicino invece potrebbe in qualsiasi momento farsi giustizia da sé. Quindi, se insorge tra noi una controversia sulla titolarità della famosa fragola,"

Il vicino è rimasto giudice in causa propria, quindi quando io dico "ma veramente era mia", il vicino tira fuori la pistola e mi fa fuori. Io chiaramente non voglio avere un vicino fuorilegge, quindi quando ho un vicino fuorilegge io lo costringo ad entrare nella società civile (se ci sono entrato anch'io chiaramente). Detto in concreto io appena possibile chiamo la polizia. Quindi, cosa significa questo? Significa che per Kant l'ingresso in una società civile è un dovere giuridico, quindi un dovere a cui si può essere costretti. Perché? Perché se mancasse questa costrizione e l'ingresso fosse un ingresso facoltativo, ci troveremmo in situazioni in cui ci sono persone che hanno rinunciato al loro diritto di essere giudice in causa propria e invece persone che in qualsiasi momento possono comportarsi da fuorilegge. Quindi, come ci spiega il paragrafo 9, che è l'ultimo paragrafo di questo primo capitolo

Della dottrina del diritto, il mio e il tuo esterno dello stato di natura sono giuridici ma soltanto provvisori. Vediamo che cosa vuol dire. Nella costituzione civile il mio diritto viene reso perentorio. Per Kant quale sia il mio diritto dev'essere conforme al diritto di natura, quindi dev'essere conforme al diritto secondo ragione. Quindi, non è qualcosa che viene distribuito e inventato dal diritto positivo, perché come sappiamo le leggi statutarie che vengono promulgate all'interno di una situazione di diritto positivo sono legittime soltanto nella misura in cui sono conformi al diritto secondo ragione, o almeno, come abbiamo visto, sono emanate - quando sono meramente positive come il codice della strada - da un'autorità che è legittimata dal diritto secondo ragione. Quindi, per quanto concerne il mio e il tuo esterno, quali sono i diritti che io ho nello stato di natura? (Quindi, senza la presenza del giudice terzo fra le parti).

dotato di potere coercitivo che viene istituito dalla società civile) Fondamentalmente due. 1. È l'appropriabilità degli oggetti dovuta al postulato giuridico della ragion pratica, che mi permette di trattare gli oggetti esterni a me come appropriabili anziché come res nullius, quindi oggetti che non possono essere fatti propri da nessuno. 2. L'altro diritto è il diritto del primo occupante. Quindi, il diritto una volta che io ho messo le mani su un oggetto di chiedere agli altri di astenersi dall'uso di questo oggetto non autorizzato da me perché l'ho occupato per primo io. Manca in questa situazione però la volontà collettiva, la volontà comune, che garantisce a me come agli altri ciò che spetta loro di diritto. Perché manca questa volontà comune o collettiva? Perché la società civile non è ancora stata istituita. Il pactum unionis civilis non è stato ancora

Idealement firmato. Quindi che possesso giuridico ho nello stato di natura? Kant chiama questo possesso giuridico possessogiuridico provvisorio. Vi ricordate nella società civile il possesso giuridico è perentorio perché è assicurato giuridicamente da una volontà collettiva che si incarna nelle garanzie date da un giudice terzo fra le parti; in uno stato di natura invece il giudice terzo fra le parti manca. Questo possesso è giuridico perché? Perché potenzialmente concordo con una legge di una volontà comune che viene istituita all'interno di una società civile. Quando io nello stato di natura raccolgo la fragola e dico è mio, cosa sto dicendo? Se sto facendo una rivendicazione giuridica non sto dicendo è mio perché se tu provi a metterci le mani io ti picchio, questa non è una rivendicazione giuridica, ma sto dicendo qualcosa di simile a questo: se tu stai contestando la titolarità.

di questo oggetto su una ragione di natura giuridica, quindi non darmelo a me perché sennò iopicchio te (questo non è un argomento giuridico), allora dovresti essere d'accordo con me ad entrare in una società civile e far decidere la questione da un giudice terzo fra le parti dotato di un potere coercitivo che applichi una legge uguale per tutti. Quindi, se tu contesti la mia proprietà io ti dico risolviamo la questione civilmente. Per risolvere la questione civilmente però bisogna entrare in una società civile e dare il potere di risolvere la questione non a noi due, che ciascuno dei quali agisce come giudice in causa propria, quindi in conflitto di interessi, ma al famoso giudice terzo fra le parti. Se tu mi dici di no perché sei il mio vicino fuorilegge che vuole rimanere allo stato di natura, allora io ti rispondo che la tua contestazione non è giuridica neanche potenzialmente. Perché? Perché tu staisemplicemente agitando contro di me la tua volontà unilaterale. Quindi cosa ho diritto di fare in una simile situazione? Io posso fare una di queste tre cose: 1. Ho il diritto di costringerti ad entrare in una costituzione civile. 2. Ho il diritto di chiederti di allontanarti da me perché un altro modo per risolvere le controversie è non averle proprio. 3. Ho il diritto di resisterti. Quindi se tu, vicino allo stato di natura, mi dici "io non voglio entrare in una costituzione civile con te, dammi quella fragola sennò ti picchio", l'ultima opzione che ho è quella di resisterti. Quindi anch'io provo a picchiare te. Questo possesso che io rivendico nello stato di natura, quindi il diritto del primo occupante fondato sul postulato giuridico della ragion pratica, è però provvisorio. Ed è giuridico soltanto in un senso comparativo, cioè relativo. Perché provvisorio? Perché senza garanzie, manca la garanzia.del giudice terzo fra le parti; se io scelgo la terza opzione (di resistere al vicino) alla fine la controversia si conclude sulla base della legge del più forte, quindi la garanzia in questo terzo caso è la legge del più forte che non è una garanzia giuridica (chi decide è più forte, non chi ha ragione). E nello stato di natura il mio possesso è sempre esposto ad essere contestato da parte di chi è altrettanto allo stato di natura e agisce come giudice in causa propria, in conflitto di interessi. Quindi, tutto ciò che io mi procuro nello stato di natura è sempre strutturalmente provvisorio, perché sempre strutturalmente provvisorio? Perché manca appunto un'autorità terza dotata di potere coercitivo in grado di derimere le controversie. Dirimere le controversie significa fare qualche cosa che nello stato di natura è impossibile, cioè imporre l'ultima parola. Quindi, il mio e il

Tuo esterno sono potenzialmente giuridiche, però soltanto in via provvisoria. Perché diventi un mio e tu esterno perentorio è indispensabile il passaggio allo stato di natura, quindi che cosa otteniamo nello stato di natura? In Locke otteniamo una proprietà già costituita, senza neppure la necessità di avere il consenso degli altri, in Kant otteniamo una collezione di rivendicazioni che però possono essere sanzionate definitivamente, perentoriamente, soltanto nella misura in cui noi siamo disposti a discuterne all'interno della società civile, il che significa davanti a un giudice. Quindi, se notate, nello stato di natura di Kant non si costituiscono degli assetti proprietari originari già pronti che devono essere semplicemente garantiti, ma si costituiscono semplicemente delle rivendicazioni che possono trovare perentorietà esclusivamente all'interno di una società civile. Quindi si costituiscono soltanto

delle rivendicazioni provvisorie. Quindi l'appropriazione originaria non è in realtà un diritto di proprietà originario, è un diritto di produrre delle rivendicazioni provvisorie che possono però trovare garanzie, certezza giuridica, soltanto nella società civile. L'unico vero diritto originario innato, indipendente da qualsiasi atto giuridico in senso proprio, quindi non solo provvisorio ma anche perentorio, è come sappiamo già la libertà. Quindi non esiste una proprietà originaria; il contratto di Kant, il pactum unionis civilis, non è un fatto storico ma è un'idea della ragione, quindi pensiamo all'acquisizione originaria come provvisoria e pensiamo come provvisoria anche un'acquisizione originaria che ipoteticamente fosse andata oltre l'acquisizione originaria individuale e avessi costituito delle comunioni provvisorie. Quindi una soluzione naturale in cui la

proprietà non è individuale, ma è una proprietà collettiva comunista. A maggior ragione in una situazione provvisoria in cui manca un giudice terzo fra le parti, una proprietà collettiva sarebbe provvisoria, anzi sarebbe ancora più provvisoria perché appunto ci sarebbe anche il problema di
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Publisher
A.A. 2020-2021
189 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/01 Filosofia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorenzoloru42 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di filosofia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Pievatolo Maria Chiara.