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La musica e la fusione delle arti

H. Heine: musica e pubblico (Prima metà '800) termine romanticismo polivalente perché italiano/francese non coincide con tedesco (rifiuto sistematicità/insofferenza critica erudita/esperienza diretta arte; Germania: tendenza a sistematicità). Significativi scritti Heine → forse più ricollegato a illuministi francesi che romantici tedeschi: primato sensibilità nel giudizio opera d'arte (più simile a Diderot che Kant). Affidarsi all'impressione/esaltare sensibilità (confronto anche altrui)/scarse conoscenze tecniche (giudizio più genuino): rivalutazione soggetto come unico punto di riferimento di fronte all'opera/abbandonarsi a fantasticherie. Corrispondenze musicali Heine con Meyerbeer → riassume contraddizioni epoca; H. affascinato dalla coralità potente di alcune sue opere; rapporto particolare con il pubblico: di consonanza (medio/alto borghese). Heine attratto dall'aspetto rifiutato da

Schumann; prima opposti poi stessi elementi. Heine confronta poi Meyerbeer (di natura estroversa/facile a entusiasmi) con Rossini (inclinazioni intimistiche/sognanti): adesione oscillante (tipicamente romantica) traspensieratezza rossiniana (predomina melodia, cioè voce interiorità) e esteriorità Meyerbeer (supremazia armonia, cioè collettivo/sociale) → vecchio conflitto ’700 armonia/melodia sopravvive in Heine (anche se con problemi diversi). Vive totalmente contraddizioni romantiche (sente vicino Chopin e Berlioz; anche se poi preferisce di più Berlioz e rifiuto arte classica). Vede rivoluzione musica: nuovo rapporto con un nuovo pubblico (pubblico di massa nascente società industriale, che chiede effetti diversi). In realtà lontano da entusiasmi perché avverte che tempi nuovi non favorevoli a arte; musica ormai è vaga intermediaria tra spirito e materia. Accento di Heine su valenza sociale de musica/attenzione rapporti.

pubblico (rispettovalenza intimistica). Accento su arte porta accento su valore "nazionale": attenzione implicazioni politiche(si pensa subito a Wagner). Persino in Italia echi→Mazzini ne sua Filosofia della musica idea centrale èsocialità de arte; arte è espressione dell'Ideale, è la tappa per realizzarlo (s'inserisce polemica Mazzini controfrivolezza musica/opera come pura distrazione). Mazzini vagheggia sintesi mondo germanico (vi è pensierosociale)/italiano (individualità che trasforma in azione) per rinnovamento artistico/sociale della stessamusica, di portata universale. Forse Verdi possibile incarnazione sintesi mazziniana de anni '30 (più diWagner).La musica a programmaIn molti musicisti romantici centrale problema potere descrittivo musica (con sviluppo de musica aprogramma). Intenzione descrivere avvenimento/fenomeno naturale senza aiuto testo letterario non assolutanovità: VivaldiStagioni/Beethoven Pastorale, ma sporadico. Romanticismo diventa genere a sé (in forma poema sinfonico). Scritti Liszt significativi → sua aspirazione unione musica e poesia/musica che attinge a opere letterarie (unite ne melodramma ma mai fusa completamente). Musica strumentale pura è incompleta/manca di comunicabilità (solo suoni quindi compresa da pochi; espressione astratta animo umano). Solo musicista-poeta può con programma dare contenuto più determinato a sue idee/indicarci loro direzione (universalità concreta caratteri). Musica deve dipingere/descrivere: altrimenti solo tecnica; invece deve essere riempita da idee da esprimere/contenuto/no fine a se stessa. Si delineano due correnti estetica musicale: estetica de forma (accento su aspetto asemantico/ambiguo musica)/de sentimento (accento su espressione/come linguaggio sentimento). Arte come espressione sentimento/espressione infinito sviluppato da Schumann/Liszt/Wagner. Wagner: arte erivoluzione Prima metà '800 numerose correnti di pensiero: Wagner riassume. La sua concezione dell'arte/musica è simile a quella di Liszt e dei contemporanei, anche se più complessa intellettualmente. La base del suo pensiero è il concetto romantico dell'arte come espressione e convergenza di tutte le arti sotto la musica (anche Beethoven e il melodramma di Weber: "poeta e compositori legati l'uno all'altro"). Il concetto di Gesamtkunstwerk (già presente con la musica a programma) in Wagner si lega all'idea di rivoluzione. Il Gesamtkunstwerk è il Dramma (non l'opera tradizionale: corruzione e parodia; "la musica è diventata il mezzo dell'espressione, e lo scopo dell'espressione [il dramma] è diventato il mezzo"): unica arte completa, vera e possibile. La musica per sé non è autosufficiente e non esprime l'individualità, solo sensazioni generali. Il dramma wagneriano ha lo scopo di reintegrare la musica. Beethoven aveva concepito la frattura ma non rappresentato il soggetto in forma ordinata (solo l'"inno alla gioia" musica epoesia legate: per Wagner è puntoriferimento fisso).Concezione wagneriana dramma→ a base de Gesamtkunstwerk c'è credenza de origine comune di parola emusica ne linguaggio primitivo (ereditata da Illuminismo con Rousseau/Kant/Herder): base vocalica è parteemotiva/musicale; consonanti determinano/fissano/concretizzano. Situazione oggi diversa: poeta conlinguaggio si riferisce a intelligenza, mentre musicista dà sentimento in modo indeterminato.Dramma wagneriano vuole reintegrare linguaggio ne sue antiche proprietà. Finora musica considerataautosufficiente ma questo è suo limite. Per uscire da questa impotenza espressiva poeta dovrà ricorrere alingua dei suoni. Dramma può nascere se: accenti parole sono punto di partenza dove lingua passa acanto/melodia (momento culminante espressione sentimentale)→ da qui metafora "organismo musicale èfemminile; può concepire ma non procreare; forza produttiva

È fuori di lui ed è la parola (della poesia, per esprimersi in modo determinato). Bisogna tornare allo stato originario di poeta e musicista, la stessa cosa che forma l'uomo artistico completo. Ricorre spesso il termine "rivoluzione" associato al concetto di rigenerazione: purificazione, rinascita, redenzione (prima dell'umanità, poi del popolo tedesco), che in primo luogo è estetica; il nuovo mondo deve recepire la nuova arte. La rigenerazione è poi anche politica ed etica (il razzismo è parte integrante e attiva della sua opera di musicista). Nei suoi scritti del 1848/50 prende gli ideali neoclassici (poi ripresi 20 anni dopo da Nietzsche): la vera arte è solo greca (domina la giustizia e il senso di bellezza). Da qui l'attacco al mondo cristiano, giustifica la misera esistenza in cui in realtà Dio ci ha rinchiuso per prepararci alla morte; ostile alla vita e l'arte è vita. Immagina Wagner come anticristiano da conciliare con Wagner sostenitore della redenzione attraverso la rinuncia (di Parsifal) (poi rifiutato da Nietzsche).

Distinzione figura Gesù (eroe solitario, accostato a Apollo; è il redentore, adempiendo funzione dell'arte) e cristianesimo. In questa visione l'arte ha in vista la redenzione del popolo, come comunità razziale/mistica, con un patrimonio di sangue (il cristianesimo invece promuove l'indifferenziata fratellanza). Solo Gesù, unito ad Apollo, riscatta il popolo. Perciò, secondo l'ideologia wagneriana, se l'arte greca è in armonia con la società, nel mondo contemporaneo l'unica possibilità per l'arte è svilupparsi in antitesi con la società stessa (cioè essere rivoluzionaria → la rivoluzione che è regressione: razza/germanesimo sono per Wagner una fuga dal presente e un rifugio nella natura originaria). Nietzsche: la crisi della ragione romantica La sua prima opera, dedicata a Wagner, è "La nascita della tragedia" → l'arte/musica in una dimensione metafisica privilegiata; l'estetica nietzscheana: "l'arte come compito supremo della nostra vita". Prende spunto dalla sua visione del mondo greco per fondare il suo.concetto musica→Apollo (arte figurativa) e Dioniso (non figurativa demusica), in contrasto (discordia/eccitazione). Come in Schopenhauer, musica è categoria spirito umano, una costante spirito umano (no arte tra le arti)→parlare di spirito musicale. Ma non scaturisce sempre da spirito dionisiaco: perde suo carattere dionisiaco quando suscita nostro diletto solo costringendoci a trovare analogie esteriori tra caso de vita e de natura ecerte figure ritmiche→ quando prevale elemento figurativo/pittorico ne musica, vittoria spirito antidionisiaco(cultura musicale moderna sopravvento musica esteriorizzata, stile rappresentativo, solo divertimento,elimina spirito dionisiaco). Quando Nietzsche indica in Wagner rinascita spirito dionisiaco, appare ciò che li dividerà: diversorimprovero a melodramma settecentesco→ Nietzsche musica è autosufficiente (Wagner musica è mezzo). Nemelodramma ‘700 musica è sottratta a sua dignità.cioè a essere specchio dionisiaco universo; mentre solomusica può ciò. 1876 scrisse Wagner a Bayreuth (sua ultima opera wagneriana) → arte come redenzione (strumento riscatto per attuale decadenza). Artista deve redimere uomo mostrandoli verità originaria. Qui dissidio con Wagner: venuto meno a sua missione → con Parsifal tradisce dovere artista (distacco iniziato ne 1876 → Wagner accondiscende a antisemitismo). 1888 Il caso Wagner: scritto antiromantico; Wagner come commediante ne musica/teatralità/rinuncia verità trasformando musica in strumento consolatorio. Wagner è come malattia da cui si deve guarire, ma tempo stesso riassume modernità. Obiettivo in realtà è ciò che Wagner rappresenta: decadenza. Parsifal rappresenta accettazione modernità/rinuncia a vita. Bizet (musica ricca/precisa/costruisce. Riconquista apollineo/intelligenza spettatore; ritorno virtù) in quel momento è

Antitesi a Wagner (grande stile menzognero, "melodia infinita") (Carmen de Parsifal). Concetto presente Nietzsche e Wagner: redenzione (anche se Nietzsche no secondo modello cristiano, cioè con rinuncia). Wagner ha tradito ideali romantici, cioè musica come principio metafisico/conoscitivo. Tre fasi che chiudono Il caso Wagner → "teatro no signore delle arti; commediante no seduttore de esseri genuini; musica no arte de menzogna". In Nietzsche forma (apollineo) e espressione (dionisiaco) portati a estremo/problema enfatizzato. Amore-odio per Wagner è espressione problema estetico (come anche ambiguità de musica stessa). Thomas Mann mostra che Wagner influenzato estetica '900: da sua ambiguità scaturita dodecafonia schönberghiana/degenerazioni nazionalistiche e razzistiche europee.

CAPITOLO 5

LA REAZIONE AL ROMANTICISMO E IL POSITIVISMO

Hanslick e il formalismo

Romanticismo grande varietà ma stessi problemi di fondo.

o Hanslick) aveva sviluppato una teoria musicale basata su principi formali e intellettuali. Hanslick era contrario all'approccio wagneriano alla musica, che considerava eccessivamente romantico e basato sull'espressione dei sentimenti. La sua teoria musicale si concentrava invece sull'analisi delle strutture formali e delle qualità intellettuali della musica. Prima della metà del XIX secolo, c'erano diverse fonti di pensiero sulla musica, ma nessun musicologo aveva ancora sviluppato una teoria simile a quella di Hanslick.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
23 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/04 Estetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher EmmaVit di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia ed Estetica Musicale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Scalfaro Anna.