Estetica della musica
Quando affrontiamo la storia della musica o delle arti in generale, ci imbattiamo spesso nel concetto di estetica. Diversamente che nella storia politica, nella storia della musica le principali fonti del passato (opere d'arte musicale per esempio) sono in primo luogo oggetti estetici e, come tali, rappresentano parte del nostro presente (es - oggi Mozart lo ascoltiamo con una prospettiva diversa).
L'estetica è la conoscenza sensibile delle cose - significa (dal greco) provare sensazioni - il primo ad utilizzarla fu Alexander Baumgarten nel 1750 per designare la dottrina della conoscenza sensibile che ha una sua autonomia rispetto a quella intellettuale (quella per cui, se ascolto un brano musicale, reagisco con il senso dell'udito e provo piacere ad ascoltare il brano senza avere indicazioni su storia, composizione del brano) - la conoscenza sensibile trova la sua massima espressione nelle rappresentazione estetiche o belle.
Abbiamo però
Bisogno del supporto della conoscenza intellettuale
Per poter arricchire, accompagnare e comprendere a fondo la conoscenza sensibile.
Conoscenza sensibile
Agisce al di là dei concetti linguistici, si appoggia all'impressione sensibile, sulla sensazione di bello o di brutto.
Conoscenza intellettuale
È di tipo astratto e cerca di ricercare le ragioni del perché qualcosa piace o non piace. È necessaria per poter comprendere appieno la conoscenza sensibile.
Triangolo assiomatico di Philip Tagg
Con questo schema il musicologo Philip Tagg ha voluto riassumere i fenomeni musicali in 3 grandi categorie:
Cultura alta
Si riferisce alla musica colta, sia classica che d'avanguardia. Debussy, Schoenberg e Stravinsky sono considerati i primi musicisti d'avanguardia.
Popular music
È importante utilizzare l'inglese per sottolineare il concetto di una musica di ampia diffusione e NON una musica popolare come.
Potrebbesembrare dal nome; vi rientra la musica pop, rock, mainstream, elettronica, la musica per i film, è un calderone ampio che contiene molto
Folklore - questa è la vera musica popolare, è la musica di tradizione popolare, la tradizione della tarantella per esempio
Alcuni termini principali
- Altezze - termine tecnico per le note che possono essere acute (alte) o gravi (basse);
- Melodia - la melodia è un elemento importante, che spicca, la voce principale; la melodia è una successione di altezze differenti
- Intervallo - distanza tra due altezze
- Ritmo - Il ritmo riguarda la differente durata delle note, alcune possono durare di più o di meno. Il rapporto fra loro è proporzionale: una nota, ad esempio la semibreve, vale il doppio della minima, che vale il doppio della semiminima. Le differenti durate di una melodia, il suo ritmo cioè, si inserisce in una sequenza temporale ordinata di accenti forti e deboli (il metro).
- Battuta
- spazio di musica diviso da stanghette
Metro - è una struttura basata sulla ricorrenza di elementi accentuativi. In breve, si tratta di quanti accenti sono presenti in una battuta; esempio sono i 2/4 in cui in ogni battuta ci sono due accenti, il primo sempre forte e il secondo debole; nel 3/4 ci sono 3 accenti
Tonalità - modo di organizzare la melodia che si basa su regole di tensione e distensione - guarda slide
Distensione - punto da cui siamo partiti e a cui arriviamo (do maggiore per esempio)
Melodia tonale - è una melodia che si presta ad essere seguita, è prevedibile e facilmente memorizzabile
Sonata - composizione del 700-800 per uno o pochi strumenti (sonata per violino o sonata per violino e pianoforte) - pochi strumenti, per questo è anche chiamata musica da camera
Sinfonia - composizione per orchestra
CONCETTO DI MELODIA
La melodia è una successione lineare, nel tempo, di altezze (note) dotata di fisionomia
ritmica.
Melodia vocale - quando viene eseguita dalla voce umana
Melodia strumentale - quando è eseguita da uno o più strumenti musicali
Solitamente ha senso compiuto, è piacevole, cantabile e facile da memorizzare. Ha un chiaro senso di inizio e di fine.
Se ha queste caratteristiche di compiutezza, molto probabilmente la melodia è scritta secondo le regole della tonalità.
CONCETTO DI RITMO
Il ritmo riguarda la differente durata delle note, alcune possono durare di più o di meno. Il rapporto fra loro è proporzionale: una nota, ad esempio la semibreve, vale il doppio della minima, che vale il doppio della semiminima.
Le differenti durate di una melodia, il suo ritmo cioè, si inserisce in una sequenza temporale ordinata di accenti forti e deboli (il metro).
TONALITÀ E MODALITÀ
La tonalità è il modo di organizzare il discorso musicale, di mettere in relazione le note tra di loro attraverso regole di tensione
E distensione, dissonanza e consonanza, avvicinamento e allontanamento. La tonalità si basa sulla scala maggiore e minore. La tonalità è stata utilizzata per un periodo che va dal '600 al '800 per la musica colta per poi essere ripresa anche oggi nella popular music. Nella storia della musica si chiama "tonale" il periodo compreso tra l'inizio del XVII e la fine del XIX secolo (es. Beethoven, Mozart).
La regola della modalità, invece, si basa su molte più scale rispetto alla tonalità e veniva utilizzata prima del '600. Si basa sui metodi antichi di greci e gregoriani; si parla di modalità per ogni sistema musicale estraneo alla tradizione occidentale colta (musica colta).
TESTIMONIANZE DI MUSICA
IL CANTO GREGORIANO, UNA MONODIA - Il canto gregoriano è una delle prime manifestazioni musicali (VIII-IX secolo) a noi giunta, grazie soprattutto a copisti che scrivevano la musica - anche solo guardando
lo spartito del canto gregoriano notiamo molte differenze con la musica più recente (le note sono quadrate). Il canto gregoriano ascoltato a lezione è una monodia, una melodia libera, fluida, che rimane aperta, non finisce e non ricomincia non è una melodia compiuta che finisce e ricomincia - il canto gregoriano è legato molto alla tradizione religiose. Quando parliamo di questa monodia gregoriana è più corretto parlare di modalità piuttosto che di tonalità.
IL MADRIGALE, UNA POLIFONIA - Diverso è invece il madrigale, una composizione rinascimentale realizzata per più voci. Il madrigale Madonna, sua mercé a una sera di Luca Marenzio che abbiamo ascoltato, è un madrigale a 4 voci, ciò significa che sono presenti 4 linee melodiche e NON che sono presenti 4 voci umane. Per lo stesso motivo, in questo caso non possiamo parlare di monodia perché sono presenti più voci, bensì
Definiamo una polifonia. Le 4 voci che incontriamo nel brano sono:
- Canto
- Alto
- Tenore
- Basso
Queste 4 voci cantano melodie differenti che si sovrappongono tra di loro rendendo difficile l'ascolto; questo viene eseguito per permettere di riconoscere le singole voci. Talvolta le voci vanno ritmicamente insieme, altre volte le voci seguono ritmi più vari - in questo caso parliamo di CONTRAPPUNTO (più melodie incontemporanea che si sovrappongono).
L'OPERA LIRICA, UNA MELODIA - a lezione abbiamo anche ascoltato un'opera lirica del '700 di Pergolesi, La serva padrona, in particolare l'estratto Stizzoso mio stizzoso. Si tratta di un'opera a carattere buffo, tratto che emerge dalla messinscena e dal carattere della musica. Qui abbiamo una melodia che spicca, quella della voce della cantante (che è una sola, quindi, non è una polifonia), con un accompagnamento musicale - per questo motivo parliamo più precisamente melodia accompagnata.
Questa melodia è inoltre TONALE e non modale poiché si tratta di un discorso musicale organizzato e direzionato.MUSICA D'AVANGUARDIA - con questo termine ci riferiamo ad alcuni compositori che, all'inizio del '900, radicalizzarono il modo di scrivere musica, tra questi troviamo Schoenberg.
Le radici dell'avanguardia si ritrovano nella musica romantica della seconda metà dell'Ottocento e in particolare in alcuni musicisti che misero in discussione i capisaldi del linguaggio musicale armonico-tonico tradizionale (Mozart è il massimo esponente della musica tonale):
- Prima avanguardia - primo Novecento
- Seconda avanguardia - secondo dopoguerra
La musica di Schoenberg non è musica tonale (perché manca un senso armonioso, una linearità, il discorso di tensione e distensione) ma è musica dodecafonica, una dissonanza continua - Schoenberg, essendo un musicista d'avanguardia, credeva che la dissonanza si
dovesse emancipare.
RIASSUMENDO
- Monodia - linea melodica singola
- Contrappunto - la sovrapposizione di melodie differenti
- Polifonia - più voci che si uniscono insieme - nei secoli 400 e 500 la polifonia è molto utilizzata, sono presenti numerosi componimenti polifonici
- Melodia accompagnata - insieme simultaneo di più voci, umane o strumentali, situate ad altezze e gerarchie diverse
- Musica tonale - musica caratterizzata da un senso armonioso, da una linearità, da un'armonia
MUSICA VOCALE VS MUSICA STRUMENTALE
Uno dei più grandi studiosi di musica è stato sicuramente il filosofo francese Jean Jacques Rousseau. Egli sosteneva che la musica doveva essere esclusivamente vocale, la melodia andava cantata dalla voce perché la melodia rappresentava l'emotività dell'essere umano.
In questo modo, ragione ed emozione, caratteristiche primitive dell'uomo che si erano perse con la civilizzazione, potevano riunirsi.
insieme:
- Le parole rappresentavano i concetti, la ragione
- La melodia rappresentava l'emotività e arricchiva il significato delle parole
Per questo motivo la musica solamente strumentale non era considerata valida da Rousseau.
Tuttavia, nel '700, quando si scrive la musica strumentale, si cominciò a scrivere una musica che avesse un forte potere descrittivo. Un esempio sono le 4 stagioni di Vivaldi, musiche strumentali che però si rifanno a testi scritti; per l'appunto Vivaldi inserisce dei versi nella partitura.
Nell'800 la musica strumentale comincia ad assumere un'importanza fondamentale, processo favorito dal fatto che, attraverso la tonalità che si rinforza e di un discorso musicale organizzato, direzionato, la musica assume un senso talmente forte che non è necessario l'utilizzo della parola - l'inverno di Vivaldi si struttura come una specie di dialogo tra tutti gli strumenti e il violino che diventa la
a dell'importanza della musica nella nostra vita. La musica è un linguaggio universale che ci permette di esprimere emozioni, comunicare con gli altri e connetterci con il mondo che ci circonda. La musica ha il potere di influenzare il nostro umore, di ispirarci e di darci conforto. Ci fa sentire vivi e ci aiuta a superare momenti difficili. La musica può essere un'ancora di salvezza in tempi di stress e ansia, offrendoci un momento di distrazione e di sollievo. Inoltre, la musica ha un impatto positivo sul nostro cervello. Studi scientifici hanno dimostrato che l'ascolto della musica stimola l'attività cerebrale, migliorando la memoria, la concentrazione e la creatività. La musica può anche aiutare a migliorare le capacità linguistiche e matematiche, soprattutto nei bambini. La musica è anche un mezzo di espressione artistica. Attraverso la musica, gli artisti possono condividere le loro emozioni, le loro storie e le loro idee con il pubblico. La musica ci permette di connetterci con gli altri, di condividere esperienze e di creare legami. In conclusione, la musica è molto più di un semplice intrattenimento. È un elemento fondamentale nella nostra vita, che ci arricchisce e ci fa sentire vivi. Quindi, non dimentichiamoci mai di dedicare del tempo alla musica, di ascoltarla, di suonarla e di apprezzarla in tutte le sue forme.Scarica il documento per vederlo tutto.
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