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RP
b) Soluzione blanda: che consiste nel finanziare la maggiore domanda di liquidità, ma allo stesso
tasso i . Di conseguenza aumenterà l’offerta interbancaria.
RP
Assecondare la tendenza all’aumento dei tassi
2. , innalzando il tasso i e lasciando invariata la quantità
RP
di liquidità
Se il tasso di interesse (e la domanda di liquidità) DIMINUISCE la BC deve assecondare tale diminuzione,
perché un aumento aggraverebbe la crisi depressiva
3) Il nuovo ruolo della ROB nell’indirizzo della liquidità del sistema economico
Nel nuovo sistema economico la ROB ha minore ruolo di garanzia per i depositanti, questo perché
sarebbe comunque inadeguata a fronteggiare le crisi di fiducia e perché vi sono altri strumenti che
possono contribuire a garantire la liquidità dei prelievi (assicurazione sui depositi, rete dei prestiti
interbancari, ricorso ai finanziamenti della BC).
Questo ha portato alla riduzione del coefficiente della ROB dal 2% all’1%. Ciò non ha però diminuito la
centralità della ROB nell’azione politica, anzi è aumentata con il passaggio da un ruolo passivo di
strumento di garanzia a un ruolo attivo di stabilizzazione dei mercati monetari.
4) Elementi determinanti della domanda di liquidità bancaria
d
LB = ROB + RL riserve libere
Le sono:
Influenzate negativamente da:
Influenzate positivamente da: •
• Tassi su operazioni di finanziamento
Tasso di remunerazione RL •
• Rendimento attività finanziarie alternative
Aspettative di tasso su operazioni di finanziamento
• Rischio sistemico
• Rischio attività finanziarie alternative
• Costi di transazione 3
CAPITOLO 8: TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA
1) Delineare schematicamente ma con precisione il meccanismo di base di trasmissione della
politica monetaria
2) Breve panoramica storica degli approcci teorici al tema della trasmissione della politica monetaria
1. Modello pre-keynesiano: Money View
2. Modello IS-LM standard (da metà anni ’40)
3. Modello IS-LM: casi particolari e Monetarismo (da metà anni ’50)
4. Presenza di incertezza (anni ’70)
5. Presenza di informazione asimmetrica e Credit View (anni ’80)
3) Trasmissione della politica monetaria: rappresentazione della Money View
M↑ C↑ AD↑ P↑
1. Un aumento della quantità di moneta M determina un effetto delle scorte liquide reali (real balance
effect), ovvero un aumento delle risorse spendibili e conseguentemente della domanda di consumi C
2. Segue un aumento della domanda aggregata AD
3. Le imprese cercano di soddisfare la domanda, ma l’output è al livello di piena occupazione, quindi ciò
determina incremento dei prezzi P
4. La dinamica ha termine quando l’aumento dei prezzi è proporzionalmente identico all’aumento della
quantità di moneta con variabili reali allo stesso livello ante politica monetaria
4) Trasmissione della politica monetaria: modello IS-LM standard
Nel modello IS-LM le combinazioni di tasso d’interesse e output in corrispondenza delle quali si ha
equilibrio sia nel mercato dei beni sia in quello della moneta (e per la legge di Walras anche in quello
dei titoli) sono determinate dal punto di incontro della curva IS e della curva LM.
i LM 0
IS LM 1 Effetti di un’espansione monetaria
i
0
i
1 Y
Y Y
0 1
Il confronto tra il modello pre-keynesiano e il modello di Keynes è possibile integrando il modello IS-LM
con il mercato della produzione:
- a prezzi stabili, la politica monetaria determina un aumento dell’output e dell’occupazione
- a prezzi flessibili, la BC può comunque determinare un aumento dell’output e dell’occupazione, pur
inducendo un aumento dei prezzi 4
5) In quali casi, all’interno dello schema IS-LM si può interrompere il meccanismo di trasmissione
della politica monetaria?
È possibile che la politica monetaria non sia in grado di influire sul livello della produzione aggregata nei
seguenti casi:
- caso della trappola della liquidità (LM orizzontale)
- caso di inelasticità al tasso di interesse della domanda di investimenti (IS verticale).
In questi casi dunque la politica monetaria è inefficace perché si interrompe il meccanismo di
trasmissione (la liquidità immessa viene totalmente drenata e non si determina un aggiustamento del
tasso d’interesse sul mercato dei titoli).
Mentre la politica fiscale è totalmente efficace perché non determina alcun effetto spiazzamento stante
la rigidità del tasso d’interesse.
r IS
1 LM LM Caso della trappola della liquidità
0 1
IS
0
r min Y
*0 *1
Y Y
6) Principali problemi aperti rispetto alla trasmissione di politica monetaria nel modello IS-LM
Il modello IS-LM diviene poco adatto per analizzare gli effetti delle politiche economiche quando:
1. l’instabilità è di natura monetaria (anziché prevalentemente reale)
2. il moltiplicatore monetario è instabile
3. il contesto è inflazionistico (e l’inflazione viene determinata dal lato dell’offerta)
4. le variazioni del tasso d’interesse non stabilizzano l’economia perché agiscono in modo pro-ciclico
7) Trasmissione della politica monetaria: monetarismo
Secondo i monetaristi è la moneta che determina l’inflazione, non l’output.
I 3 principali canali di trasmissione di politica monetaria, secondo i monetaristi sono:
- AGGIUSTAMENTI DI PORTAFOGLIO:
La trasmissione dipende dalle preferenze individuali dei soggetti. A livello aggregato i diversi
comportamenti dei soggetti conducono ad un aumento della domanda aggregata sia di consumi che di
investimenti.
- EFFETTI-RICCHEZZA:
Un aumento della quantità di moneta induce i soggetti a maggiori acquisti di attività finanziarie e
reali. Conseguentemente il prezzo di tali attività tende ad aumentare e così anche i consumi.
- ASPETTATIVE SUI PREZZI FUTURI:
Un aumento dell’inflazione attesa implica una diminuzione della domanda di moneta in termini reali.
Ne deriva uno squilibrio nel mercato della moneta.
8) Incertezza e trasmissione della politica monetaria: incertezza reale VS incertezza monetaria
INCERTEZZA/INSTABILITA’ MONETARIA (sul
INCERTEZZA/INSTABILITA’ REALE (sul mercato finanziario):
mercato dei beni): Una migliore stabilizzazione del reddito si
Una migliore stabilizzazione del reddito si ottiene mantenendo il controllo sul tasso
ottiene mantenendo il controllo sulla base d’interesse
monetaria 5
9) Trasmissione della politica monetaria: informazione asimmetrica e rappresentazione della Credit
View
- In presenza di asimmetrie informative, per un’impresa il finanziamento esterno è + costoso del
finanziamento interno.
Secondo Bernanke e Gertler gli impulsi monetari si propagano (oltre che attraverso variazioni del tasso
d’interesse) attraverso variazioni del differenziale di costo tra finanziamenti esterni ed interni e
quantità di finanziamenti disponibile.
Il differenziale tra il tasso d’interesse sui prestiti e tasso d’interesse di mercato monetario cambia in
propensione delle banche ad erogare credito.
- Ad ogni politica monetario si associa un meccanismo di trasmissione + ampio (pro-ciclico) che prende
il nome di acceleratore finanziario ed è tale da produrre variazioni di reddito > a fronte di variazioni di
tasso d’interesse <, se comparate con il caso di Money View.
10) Rappresentare graficamente e commentare brevemente la principale differenza fra meccanismo
di trasmissione di politica monetario della Money View e della Credit View
Si differenziano principalmente per il modo in cui rappresentano la “specialità” delle banche nella
categoria degli intermediari finanziari:
- la Money View associa la specialità delle banche alla loro funzione monetaria (lato passivo
moltiplicatore dei depositi)
- la Credit View associa la specialità delle banche alla loro funzione creditizia, soprattutto in presenza
di asimmetrie informative (lato attivo moltiplicatore del credito)
Si differenziano anche per la diversa caratterizzazione del meccanismo di trasmissione, che a sua volta
giustifica il passaggio:
- da un obiettivo di stabilizzazione della massa monetaria (MV)
- ad un obiettivo di stabilizzazione del tasso d’interesse (CV) 6
CAPITOLO 9: CONDUZIONE DELLA POLITICA MONETARIA TRA REGOLE E DISCREZIONALITA’
1) Indicate sinteticamente, ma con precisione, che cosa siano gli strumenti, obiettivi e indicatori
della politica monetaria Vedi domanda 1 cap.8
In politica monetaria si distingue tra:
- strumenti (…) che possono essere manovrati tempestivamente allo scopo di controllare gli
- obiettivi operativi (…), immediatamente realizzabili ed in grado di influire sugli
- obiettivi intermedi (…), controllati dalla BC, conseguiti con un certo ritardo ed in grado di influire sugli
- obiettivi finali (…)
Per fare ciò la BC si avvale di indicatori (il + noto: indicatore di condizioni monetaria ICM).
2) Quale problema può essere associato alla conduzione discrezionale della politica monetaria?
- La variabilità dei ritardi con cui gli impulsi monetari si riflettono sulle variabili reali
- La critica di Lucas
- Il problema dell’incoerenza temporale
3) Le regole sono preferibili alla discrezionalità nella conduzione della politica monetaria.
Commentate
(vedi domanda 4)
4) In che cosa consiste il problema dell’incoerenza temporale?
La BC sfruttando la sorpresa inflazionistica e ingannando i privati può stimolare la produzione portando
il livello di disoccupazione al di sotto del livello naturale.
Pertanto la politica monetaria discrezionale ha una deriva inflazionistica e ad essa si preferisce una
politica monetaria dettata da regole.
Inoltre in contesti di politica monetaria discrezionale:
- i privati sono portati ad aspettarsi politiche monetarie espansive anche laddove non siano state
programmate
- le aspettative di inflazione sono riviste al rialzo
- per evitare che i salari reali aumentino e la disoccupazione si riduca, le BC intervengono con politica
accomodante (generando inflazione)
- le aspettative in questo modo si auto-realizzano.
5) In che cosa consiste la critica di Lucas?
Consiste nel fatto che gli individui modificano il proprio comportamento in relazione alle loro
aspettative.
Di qui la scarsa attendibilità delle previsioni dei modelli macroeconomici basati su parametri
comportamentali fissi.
Conseguenza è che solo le politiche monetarie non annunciate possano avere effetto, ma se tale
comportamento costituisce la norma per l’autorità, viene mes