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CICR
rientrano sia atti amministrativi in senso stretto, sia provvedimenti amministrativi, aventi contenuto normativo.
Il ha il potere di convocare e presiedere il CICR, adottare in caso di urgenza
Ministro dell'Economia e delle Finanze
tutti i provvedimenti di competenza del CICR, determinare i requisiti di onorabilità dei soci e degli esponenti aziendali
delle banche e decretare l'avvio delle procedure di amministrazione straordinaria e liquidazione coatta delle banche.
La emana regolamenti, impartisce istruzioni e adotta i provvedimenti di carattere particolare di
Banca d'Italia
competenza. Essa determina e rende pubblici i principi e i criteri dell'attività di vigilanza.
L'attività bancaria consiste nella raccolta del risparmio tra il pubblico, sotto forma di depositi o altra tipologia, con
obbligo di restituzione e congiuntamente nell'esercizio del credito. L'attività bancaria è sottoposta a norme specifiche
concernenti l'autorizzazione allo svolgimento, vincoli all'attività svolta, requisiti minimi patrimoniali, obblighi
informativi verso la Banca d'Italia, obbligo di adesione a strumenti di vigilanza protettivi.
Il Nuovo (accordi che hanno introdotto requisiti specifici in termini di dotazione patrimoniale sulle
Accordo di Basilea
banche attraverso coefficienti patrimoniali) chiede che le banche detengano un livello di patrimonio di vigilanza
(aggregato patrimoniale che comprende tutte le poste contabili pienamente disponibili da parte della banca per essere
usate senza limitazioni ai fini della copertura dei rischi e delle perdite aziendali), cioè una dotazione patrimoniale
minima, almeno pari all'8% del totale dell'attivo (insieme delle attività iscritte in bilancio e
ponderato per il rischio
fuori bilancio, il cui valore è espresso in funzione del rischio di credito, cioè il rischio di perdita per inadempimenti dei
debiti). Le tipologie di rischio considerate ai fini della determinazione della dotazione minima patrimoniale sono il
rischio di credito, il rischio di mercato e il rischio operativo.
13.Compagnie di assicurazione e fondi pensione
La funzione principale delle è quella di risarcire singoli individui e società (assicurati) al
compagnie di assicurazione
verificarsi di un evento negativo prestabilito, a fronte del pagamento di un premio da parte dell'assicurato.
Le tipologie oggetto di copertura sono classificate in classi, alle quali è attribuita la denominazione di "rami
assicurativi"; questi ultimi sono distinti in due macrocategorie: il ramo vita e il ramo danni.
Le forniscono protezione, in forma di capitale o di rendita, al verificarsi di un evento attinente
assicurazioni sulla vita
alla vita umana ossia in caso di morte, malattia e ritiro dall'attività lavorativa.
Le svolgono una funzione di reintegrazione del patrimonio per i danni subiti o dei quali si
assicurazioni contro i danni
è responsabili e per le perdite derivanti da infortuni, furti, incendi e altre catastrofi.
Le principali caratteristiche delle compagnie assicurative sono:
le dimensioni e la composizione del settore;
• la struttura di bilancio e le recenti tendenze del mercato assicurativo;
• la regolamentazione.
•
Le comprendono: le polizze tradizionali di assicurazione ordinaria sulla
assicurazioni sulla durata della vita umana
vita, offerte su base individuale; le assicurazioni collettive sulla vita; le assicurazioni vita a copertura di un credito.
1) Le possono essere distinte a seconda del rischio
polizze tradizionali di assicurazione ordinaria sulla vita
assicurativo in: che corrisponde al beneficiario una prestazione, sotto forma di capitale, in
assicurazioni per il caso di morte:
• caso di morte dell'assistito, e si divide in due sottogruppi:
la (term life), che non presenta componenti di risparmio e
polizza temporanea caso morte
prevede che il beneficiario riceva un indennizzo assicurativo nel caso in cui il decesso
dell'assistito avvenga entro una data determinata, nell'ipotesi che quest'ultimo continui ad
effettuare i versamenti; se alla scadenza (tra 1 e 40 anni) l'assistito è ancora in vita la
compagnia non dovrà erogare nessuna prestazione;
la (whole life) protegge l'individuo durante tutta la vita, in quanto non
polizza a vita intera
prevede alcuna limitazione ad uno specifico periodo di copertura (quindi l'indennizzo è
certo): il beneficiario, a fronte di versamenti di premi periodici dell'assistito (che nei primi
anni sono maggiori, rispetto alle polizze temporanee caso morte, per creare un
accantonamento, o cash value, dal quale gli assicurati possono attingere in prestito,
indebitandosi ad un tasso da pagare alla compagnia di assicurazione), siano essi vitalizi e
temporanei, riceverà il valore nominale dell'assicurazione sulla vita.
che pagano una prestazione qualora l'assicurato sia in vita ad una data prestabilita;
assicurazione caso vita:
• tale prestazione può assumere la forma di capitale differito (comporta la corresponsione di un indennizzo in un
unica soluzione, o lump sum a una data certa, nel caso l'individuo sia ancora in vita) o di rendita (comporta
l'erogazione al beneficiario dei ricavi derivanti dal fondo per un lungo periodo di tempo, e possono decorrere
immediatamente o essere differiti; le prestazioni possono cessare con la morte dell'assistito o continuare ad
essere erogate ai beneficiari per un certo numero di anni dopo il decesso; si dividono in che a
rendite vitalizie,
fronte del pagamento di un unico premio, l'assicurato garantisce a se stesso o altro beneficiario una rendita
pagabile fino alla sua morte, e in che è pagabile solo entro una data prestabilita o fino
rendita temporanea,
alla morte dell'assicurato, laddove questa sopraggiunga prima di tale data).
assicurazione mista: include un elemento di assicurazione puro (temporaneo) e un elemento di risparmio,
• garantendo un indennizzo ai beneficiari della polizza nel caso in cui il decesso dell'assicurato si verifichi entro
una data prestabilita; l'assicurato che risulti ancora in vita alla data prestabilita riceve il valore nominale della
polizza.
2) Le coprono, in un'unica polizza, una pluralità di individui, che di solito sono
assicurazioni collettiva sulla vita
rivolte ai dipendenti delle società. Esse possono essere contributive (il datore di lavoro copre una quota del costo che il
dipendente paga per l'assicurazione) o non contributive (il datore di lavoro copre interamente il costo
dell'assicurazione). Il vantaggio di tali assicurazioni risiede nelle economie di costo, dovute all'amministrazione in
massa dei piani, ai costi inferiori per l'accertamento delle condizioni di saluta degli assistiti e ai costi ridotti di vendita e
di commissione.
3) Le (credito life insurance) proteggono i mutuati in caso di decesso
assicurazioni sulla vita a copertura di credito
del mutuatario prima del rimborso di un debito contratto per l'acquisto dell'abitazione o di un autoveicolo. Di solito, il
valore nominale della polizza riflette la quota capitale e l'interesse sul prestito.
Le prevedono polizze legate agli eventi matrimonio e nascita.
assicurazioni di nuzialità e di natalità
Le sono delle assicurazioni di cui ai rami sulla durata sulla vita, qualora le prestazioni
polizze unit link e index link
principali siano direttamente legate al valore di quota di organismi di investimento collettivo del risparmio o di fondi
interni all'impresa di assicurazione (unit link) oppure a indici, ovvero ad alti valori di riferimento (index linked). Si
tratta di polizze in cui il rischio di investimento è a carico dell'assicurato, poiché il loro andamento varia in funzione del
valore di mercato dell'attività di riferimento.
Le sono polizze che garantiscono una prestazione
assicurazioni malattia e contro rischio di non autosufficienza
mediante contratti di lunga durata, non rescindibile, per il rischio di invalidità grave dovuta a malattia o ad infortunio o
a longevità. Tale ramo include le polizze dread discase, che tutela dal rischio di malattie particolarmente gravi, e le
polizze long term care, relative al rischio di perdita dell'autosufficienza.
Le comprendono le polizze rivalutabili, che prevedono la partecipazione dei soggetti
polizze di capitalizzazione
assicurati ai risultati prodotti dall'impresa di assicurazione, attraverso la gestione finanziaria dei premi incassati (totale
dei premi incassati sui contratti di polizze assicurative). L'impresa di assicurazione costituisce un fondo specifico (fondo
della gestione separata), che include gli investimenti a copertura degli impegni assunti nei confronti degli assicurati,
gestiti separatamente rispetto alle altre attività dell'impresa di assicurazione. Una percentuale del rendimento di tali
investimenti è corrisposta agli assicurati.
Le costituiti per l'erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita,
operazioni di gestione di fondi collettivi,
oppure in caso di cessione o riduzione dell'attività lavorativa, riguardato l'offerta da parte delle compagnie di
assicurazioni di numerosi piani di pensionamento alternativi ai datori di lavoro, nel tentativo di sottrarli alla concorrenza
delle altre società di servizi finanziari, come le banche commerciali e le società di intermediazione finanziari.
Alcuni di questi piani di pensionamento si basano su contratti di investimento garantiti (GIC): l'assicuratore garantisce
non soltanto il tasso di interesse accreditato ad un piano di pensionamento (documento che programma il
funzionamento di un fondo pensione) per un dato periodo, ma anche i tassi delle rendite sui contratti stipulati dai
beneficiari. Altri piani comportano la partecipazione immediata a piani di contabilità separata (programmi di rendite
promossi dalle compagnie di assicurazione del ramo vita in base ai quali il risarcimento della polizza è legato alle
attività nelle quali sono investiti i premi delle polizze) che prevedono l'investimenti dei premi in fondi comuni di
investimento azionario con scopo specifico.
La direttiva 1991/674/CEE, recepita in Italia dal d.lgs. 173/1997, ha introdotto uno schema specifico di bilancio per le
imprese di assicurazione, che ne riflette la peculiarità del processo produttivo
Le compagnie di assicurazione sulla vita, per la natura a lungo termine delle loro passività (derivante dalla
Attività
natura a lungo termine delle polizze) e per la necessità di generare rendimenti concorrenziali sulle componenti di
risparmio dei prodotti offerti, concentrano i propri investimenti nelle attività che figurano nella parte più lunga dello
spettro delle scadenze (come obbligazioni societarie, azioni e titoli di stato). La perdita del valore di mercato delle
partecipazioni azio