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=> I CERTIFICATI DI DEPOSITO

I certificati di deposito sono titoli di credito emessi da una banca per reperire risorse finanziarie e scadenza

fissa e rappresentano una forma moderna di raccolta di risparmio vincolato più vicina agli strumenti del

mercato finanziario che non alle altre tipologie di depositi. (Ritenuta 26%)

Sono titoli trasferibili, una forma di raccolta vincolata a tempo con un rendimento superiore rispetto alle

altre, sono emessi al portatore oppure sono nominativi. Ne distinguiamo 2 tipi:

- Tra 3 e 18 mesi = possono essere liberamente emessi dalla banca

- Tra 18 e 60 mesi = trovano una limitazione nel volume quantitativo di prestito erogato dalla banca

Gli importi dei certificati di deposito possono essere a TAGLIO FISSO o a TAGLIO APERTO (ma con

importo minimo in genere pari a 1000 euro). Il tasso di interesse può essere fisso oppure anche variabile. La

remunerazione può essere corrisposta al momento del rimborso per i certificati di deposito a breve, per gli

altri la corresponsione dei frutti maturati può anche essere periodica.

=> I CONTI CORRENTI DI CORRISPONDENZA

I conti correnti di corrispondenza rientrano in una forma di raccolta diretta, ed è collegata all’opportunità di

utilizzare, oltre alla moneta legale, anche la moneta bancaria (assegni bancari) o quella elettronica (carte di

pagamento), nonché altri servizi a favore della clientela.

È un rapporto atipico che si riconduce alla disciplina del mandato attraverso cui una parte contrae l’obbligo

di eseguire uno o più atti giuridici per conto dell’altra. Il mandatario è tenuto ad agire con diligenza

professionale, rigore e precisione. I conti correnti si chiamano di corrispondenza poiché molte delle possibili

operazioni ordinate o confermate avvengono attraverso comunicazioni.

Possono essere CREDITORI se rappresentano un debito per la banca quindi un’operazione di raccolta,

oppure DEBITORI se rappresentano per la banca un’apertura di credito ai propri clienti e sono iscritti in

bilancio fra le operazioni di finanziamento. Possiamo in base all’alternarsi dei saldi distinguere conti correnti

di corrispondenza:

• ATTIVI = presentano un saldo favorevole alla banca che ha concesso al cliente un finanziamento a tempo

indeterminato salvo revoca.

• PASSIVI = hanno un saldo generalmente sfavorevole alla banca e sono utilizzati dal cliente per le sue

esigenze di cassa.

• PER ELASTICITÀ DI CASSA = presentano un frequente alternarsi di saldi positivi e negativi per il

cliente, tanto che in alcuni momenti possono risultare scoperti. In tali circostanze la banca può anche

accordare al cliente un fido di cui non rischia l’immobilizzo essendo lo scoperto (saldo negativo) a durata

breve. 13 di 41

I movimenti in conto corrente corrispondono al numero di prelevamenti (o ADDEBITAMENTI) e

versamenti (o ACCREDITAMENTI) eseguiti in un certo periodo di tempo. I movimenti bancari possono

essere cartolari (assegni) e non (giroconti, bonifici).

• GIROCONTO = è un trasferimento contabile di somme dal conto corrente dell’ordinante a quello del

beneficiario. Nella pratica i due conti sono intestati allo stesso soggetto.

• BONIFICO = indica il trasferimento di denaro dal conto corrente dell’ordinante a quello intestato al

beneficiario, per effettuare un bonifico sono necessarie le coordinate bancarie, ovvero l’IBAN (International

Bank Account Number), uno standard internazionale utilizzato per identificare un’utenza bancaria e viene

impiegato sia per bonifici nazionali sia per quelli diretti nell’area SEPA (Single Euro Payments Area).

Possono essere di 3 tipi:

- ORDINARI = vengono eseguiti entro e non oltre 3 giorni dall’ordine

- URGENTI = vengono eseguiti in giornata o al massimo il giorno successivo

- ISTANTANEI = vengono eseguiti in un istante lungo circa 10 secondi

Il saldo che corrisponde alla differenza delle operazioni a credito e a debito e può essere letto in 3 modi

differenti:

• SALDO CONTABILE = esprime la differenza tra tutte le operazioni a debito e a credito non considerando

la valuta.

• SALDO LIQUIDO = prende in considerazione la differenza di tutte le operazioni la cui valuta è maturata

fino a un determinato momento.

• SALDO DISPONIBILE = sintetizza solo le operazioni di cui la banca conosce già l’esito.

Per procedere al calcolo degli interessi è necessario rielaborare l’ESTRATTO CONTO mettendo in ordine di

data tutte le operazioni e tenendo distinte quelle a debito da quelle a credito, poiché il tasso non è reciproco.

=> I PRONTI CONTRO TERMINE

Una tipologia particolare di raccolta è quella pronti contro termine tramite cui la banca cede a pronti

(CONTANTI) VALORI MOBILIARI con un patto di RIACQUISTO a termine (REPURCHASE

AGREEMENT). Consiste quindi in una duplice compravendita di segno opposto: una a pronti (SPOT) e

una a termine (FORWARD). L’operazione consiste in un prestito di denaro da parte dell’acquirente e un

prestito di titoli da parte del venditore. Il venditore concede i pronti contro termine per un temporaneo

bisogno di liquidità e lucra investendo il denaro fino alla data di riacquisto dei titoli. Il cliente acquista valori

mobiliari a due prezzi diversi: il prezzo a pronti al quale compra è inferiore al prezzo a termine a cui vende,

quindi lucra la differenza positiva tra i due prezzi.

Il prezzo a pronti viene fissato in base al valore di mercato dei titoli, quello a termine viene calcolato

capitalizzando il prezzo a pronti in base a un tasso di interesse concordato tra le parti. Il contratto è a breve

termine e non è ammessa l’estinzione anticipata. I valori mobiliari oggetto del contratto sono obbligazioni o

titoli del mercato monetario ad ampia diffusione, in particolare titoli di Stato. L’operazione presenta un

triplice vantaggio:

• Consente di reperire nuovi clienti;

• Consente la raccolta di capitali vincolati per un certo periodo di tempo;

• Consente di escludere tale tipologia dall’aggregato di riserva obbligatoria.

Per quanto riguarda l’investitore l’operazione garantisce un rendimento spesso superiore agli investimenti

alternativi di pari durata, si caratterizza per un livello di rischio più contenuto e non è soggetta a rischi di

variazione di tassi di interesse o di cambio.

—> GLI STRUMENTI DI IMPIEGO DELLE BANCHE

L’esercizio del credito continua a rappresentare la forma di impiego più tipica e rilevante. La concessione di

un prestito indipendentemente dalla forma tecnica utilizzata, è sempre preceduta da un’istruttoria di FIDO,

attraverso la quale la banca valuta il merito creditizio della controparte e le garanzie reali o personali che

possono assistere il finanziamento. Tale fase di valutazione si concretizza nella determinazione dell’importo

massimo che la banca si impegna a mettere a disposizione del cliente sotto forma di crediti sia monetari sia

non monetari: 14 di 41

• PRESTITI MONETARI O PER CASSA = sono caratterizzati dalla certezza di almeno un flusso

finanziario in uscita per la banca, che eroga direttamente risorse finanziarie al soggetto affidato. In questo

caso i ricavi conseguiti sono rappresentati da interessi attivi, proporzionali all’importo e alla durata del

finanziamento.

• PRESTITI NON MONETARI O DI FIRMA = non comportano necessariamente un flusso finanziario in

uscita, poiché la banca si limita ad assumere o garantire l’obbligazione del soggetto affidato, supportando

un effettivo impegno di cassa solo qualora questo si riveli insolvente. Il conto economico della banca in

questo caso è alimentato da commissioni attive.

=> GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO DEL CAPITALE CIRCOLANTE

Il fabbisogno di capitale circolante nasce nell’intervallo di tempo che intercorre nel sostenimento dei costi

operativi e l’incasso dei ricavi. Il fabbisogno di capitale circolante è una costante nella vita dell’azienda e il

suo ammontare risulta di più difficile previsione. Le principali forme di finanziamento a breve termine

concesse dalle banche a copertura di tale fabbisogno sono: l’apertura di credito in conto corrente, le

operazioni di smobilizzo dei crediti commerciali, le anticipazioni garantite.

1. L’APERTURA DI CREDITO IN CONTO CORRENTE

È un contratto tipico in cui la banca, previa valutazione dell’affidabilità del cliente, si impegna a tenere a sua

disposizione una data somma di denaro per un certo periodo di tempo o a tempo determinato. Se il contratto

è a tempo determinato si può recedere solo per giusta causa, se il finanziamento invece è a tempo

indeterminato si può recedere in qualsiasi momento dando un preavviso non inferiore a 15 giorni, salvo

diversa specificazione del contratto.

La somma di denaro corrispondente al fido accordato non viene automaticamente accreditata sul conto

corrente: il cliente infatti può dispone producendo SALDI DARE (a debito) per l’importo e per il tempo che

desidera, potendo anche ricostituire l’ammontare a sua disposizione attraverso dei versamenti successivi

(carattere REVOLVING).

Questa forma di finanziamento è particolarmente flessibile, nonché onerosa. Qualora il rapporto di credito

sia stato formalizzato e il conto corrente presenti frequentemente saldi negativi, si parla di apertura di credito

ORDINARIA; se invece il cliente è autorizzato in via informale a effettuare saltuariamente prelievi oltre le

proprie disponibilità per brevissimi intervalli, si parla di apertura di credito per ELASTICITÀ DI CASSA.

2. LE OPERAZIONI DI SMOBILIZZO DEI CREDITI COMMERCIALI

Strumenti che consentono di liquidare anticipatamente i crediti vantati nei confronti della propria clientela.

L’azienda affidata non ottiene nuove risorse finanziarie, ma si limita a disporre di crediti commerciali

derivanti dalla propria attività prima della loro naturale scadenza.

La cessione del credito avviene generalmente PRO SOLVENDO, con l’apposizione della clausola SALVO

BUON FINE (SBF) ciò significa che in caso di insolvenza del debitore la banca può rivalersi sul suo cliente

addebitandogli l’importo del credito inesigibile maggiorato delle spese sostenute per ottenere il rimborso.

L’operazione più classica di smobilizzo di crediti è lo SCONTO CAMBIARIO, un contratto mediante il

quale la banca, previa deduzione dell’interesse, anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi non

ancora scaduto, mediante cessione, salvo buon fine, del credito stesso.

L’importo anticipato al cliente, detto “RICAVO NETTO”, si ottiene sottraendo al valore nominare degli

effetti:

- Gli interessi passivi, detti anche sconto calcolati sull’intervallo temporale che intercorre tra la data di

ammissione allo sconto e la data di scadenza della cambiale;

- Le commi

Dettagli
A.A. 2024-2025
41 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lauraferracuti11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Ermocida Giuseppe.