Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 108
Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 1 Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 108.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 108.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 108.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 108.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 108.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 108.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 108.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 108.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia degli intermediari finanziari, Prof. Pallini, libro consigliato Economia degli intermediari finanziari McGraw Hill 2015, quarta edizione Pag. 41
1 su 108
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

OPZIONI CALL

Conferisce all’acquirente il diritto di comprare l’attività sottostante a un prezzo

predeterminato (prezzo di esercizio o strike price, X), dietro il pagamento al

venditore di un premio call, C, che consiste in una commissione pagata in

anticipo.

• se a scadenza l prezzo dell’azione sottostante è > X (opzione in the

money) all’acquirente converrà esercitare l’opzione, acquistando l’azione al

prezzo X e vendendola subito sul mercato azionario al corrente prezzo di

mercato S (> X).

• se a scadenza il prezzo dell’attività sottostante è < X (opzione out of the

money) all’acquirente della call non converrà esercitare l’opzione, che

giungerà a scadenza senza essere esercitata.

• se a scadenza il prezzo è = X (opzione at the money) in caso di mancato

esercizio dell’opzione l’acquirente ha sostenuto un flusso di cassa negativo

per il pagamento del premio di opzione, ma non ha incassato alcun flusso di

cassa positivo.

• Acquisto opzione call: se il prezzo dell’azione sottostante aumenta,

l’acquirente della call ha elevati profitti potenziali; se invece il prezzo

dell’azione sottostante diminuisce la perdita massima per l’acquirente della

call è pari al premio pagato.

In conclusione, l’acquisto di un’opzione call rappresenta una scelta

conveniente quando ci si aspetta che il prezzo dell’attività sottostante

aumenti.

• Vendita opzione call: il venditore assume una posizione corta sull’opzione.

Con la vendita di un’opzione call su un’azione, il venditore, a fronte di una

commissione incassata in anticipo si dichiara disponibile a vendere l’azione

sottostante all’acquirente dell’azione al prezzo di esercizio. Se il prezzo

sottostante diminuisce, il profitto atteso per il venditore aumenta (profitto

massimo pari al premio); se il prezzo dell’azione sottostante aumenta, il

venditore della call ha una perdita potenziale illimitata poiché

l’acquirente della call esercita l’opzione, costringendo il venditore ad

acquistare l’attività sottostante all’elevato prezzo di mercato corrente (se non

possiede già il sottostante) e a rivenderla all’acquirente dell’opzione al prezzo

di esercizio (che è inferioore al prezzo corrente)

In conclusione, la vendita di un’opzione call rappresenta una decisione

conveniente quando ci si aspetta che il prezzo dell’attività sottostante

diminuisca

OPZIONI PUT

Conferisce all’acquirente il diritto di vendere al venditore dell’opzione il titolo

sottostante a un prezzo predeterminato, a fronte del pagamento al venditore di

un premio put, P.

Se a scadenza il prezzo dell’attività sottostante < al prezzo di esercizio X,

l’acquirente dell’opzione può acquistare l’azione sottostante nel mercato

azionario a un prezzo < X e rivenderla subito al prezzo di esercizio X,

esercitando il diritto di opzione.

Se a scadenza il prezzo è > X, l’acquirente non esercita l’opzione (non vende

l’azione al prezzo X quando il suo valore di mercato è > X), che così giunge a

scadenza senza essere esercitata.

• Acquisto opzione put: minore è il prezzo dell’azione sottostante alla

scadenza dell’opzione, maggiore è il profitto derivante dall’esercizio

dell’opzione per l’acquirente della put; all’aumentare del prezzo

dell’azione sottostante, aumenta anche la probabilità che l’acquirente

della put ottenga un profitto negativo.

• Vendita opzione put: il venditore di un’opzione put riceve una

commissione o premio in cambio della sua disponibilità ad acquistare

l’azione sottostante al prezzo di esercizio, nel caso in cui l’acquirente

della put decida, a scadenza, di esercitare l’opzione. Quando il prezzo

dell’attività sottostante aumenta, il venditore dell’opzione put ha una

maggiore probabilità di ottenere un profitto; quando il prezzo dell’azione

sottostante diminuisce, il venditore (premista) di un’opzione put si

espone a perdite potenziali elevate.

VALUTAZIONE OPZIONI modello Black-Scholes,

Il modello più comune per valutare le opzioni è il

secondo cui il prezzo di un’opzione dipende da cinque fattori:

1. prezzo a pronti dell’attività sottostante

2. prezzo di esercizio dell’opzione

3. la data di esercizio (o scadenza) dell’opzione

4. volatilità del prezzo dell’attività sottostante

5. tasso di interesse privo di rischio

Valore intrinseco di un’opzione:

Differenza tra il prezzo a pronti dell’attività sottostante(S) e il prezzo di

esercizio dell’opzione(X)

S-X

Nel caso di un’opzione call quando il prezzo dell’attività sottostante è > prezzo

di esercizio- opzione in the money.

Valore temporale di un’opzione: differenza tra il prezzo di un’opzione (o

premio) e il suo valore intrinseco.

Esso varia in funzione della volatilità del prezzo dell’attività sottostante e della

vita residua dell’opzione.

All’aumentare della volatilità del prezzo, aumenta la possibilità che il prezzo

dell’azione sottostante possa salire o scendere al di sopra o sotto del prezzo di

esercizio.

Durante un arco di tempo, quanto maggiore è la volatilità del prezzo

dell’attività sottostante, tanto maggiore è la probabilità che il prezzo azionario

subisca un incremento e pertanto maggiore è il valore temporale dell’opzione.

Quanto maggiore è la vita residua, tanto più estese sono le opportunità di

crescita del prezzo dell’azione sottostante; pertanto il valore temporale

dell’opzione aumenta.

È proprio il valore temporale che consente alle opzioni out of the money

(quando il prezzo di esercizio supera quello dell’azione sottostante, ovvero il

valore intrinseco dell’opzione è nullo) di avere un prezzo positivo e di essere

negoziate nei mercati delle opzioni

MERCATI DI OPZIONI

Un investitore che intende assumere una posizione in opzioni contatta il proprio

broker e trasmette un ordine di acquisto o vendita di un determinato numero

di contratti di opzione, specificando il prezzo di esercizio e la scadenza. Il

broker invia l’ordine ricevuto dal cliente al proprio rappresentante presso il

mercato in cui è negoziata l’opzione per l’esecuzione della transazione.

Solo gli intermediari accreditati presso il mercato di opzioni sono autorizzati

a effettuare transazioni. Le negoziazioni del pubblico devono transitare

attraverso un floor broker, un dealer o un market maker.

Una volta conclusa la transazione, le due parti inviano elettronicamente i

dettagli della stessa alla clearing house del mercato che provvede a

scomporre ogni negoziazione in una transazione in acquisto e una in vendita.

La clearing house quindi svolge il ruolo di controparte sia dei venditori sia degli

acquirenti, intervenendo come venditore per ciascun acquirente di contratto di

opzione e come acquirente per ciascun venditore.

Il mercato italiano delle opzioni è totalmente elettronico.

OPZIONI SU AZIONI (STOCK OPTIONS)

L’attività sottostante di un contratto di opzione su azioni è rappresentata da un

titolo azionario di una società quotata in Borsa.

Ciascuna opzione si riferisce a un quantitativo standard di sottostante.

Le opzioni trattate sull’IDEM sono di tipo americano.

Vi possono essere diverse opzioni che hanno come sottostante la stessa azione,

a seconda che si tratti di call o put, del prezzo di esercizio e della scadenza.

La quotazione dell’azione sottostante consente di verificare se l’opzione è

negoziata in, out o at the money (in quando è conveniente esercitarla, out

quando non conviene, at quando è indifferente).

OPZIONI SU INDICI AZIONARI (stock index option)

L’attività sottostante un’opzione su indici azionari è il valore di un indice di

mercato azionario.

A un investitore converrà acquistare un’opzione call su un indice azionario

quando ritiene che il valore dell’indice di mercato azionario sottostante salirà

entro la data di scadenza dell’opzione.

Se l’indice effettivamente sale al di sopra del prezzo di esercizio dell’opzione, il

possessore della call avrà un profitto di ammontare pari al valore intrinseco

dell’opzione nel momento in cui questa giunge a scadenza.

Viceversa per un’opzione put.

Differenza tra un’opzione su azione e una su indice azionario: a scadenza il

possessore dell’azione su indice azionario non può liquidare il contratto di

opzione con l’acquisto o la vendita effettiva dell’indice azionario sottostante.

Una volta giunte alla scadenza, le opzioni su indici azionari sono regolate per

contanti e non con la consegna fisica del sottostante.

Valore di un’opzione su un indice azionario: pari al valore dell’indice

moltiplicato per il suo moltiplicatore.

COVERED WARRANT

Opzioni cartolarizzate emesse da intermediari finanziari su sottostanti a elevata

liquidità.

Attribuiscono al possessore la facoltà di acquistare (call) o vendere (put) una

certa attività sottostante a un prezzo prefissato entro una certa data o a una

certa data.

L’attributo “covered” indica che l’emittente dovrebbe detenere l’attività

sottostante l’opzione e, pertanto, sarebbe in grado di soddisfare gli obblighi di

consegna semplicemente attingendo al proprio magazzino titoli. In concreto

invece l’emittente si copre con modalità diverse che raramente implicano il

possesso del sottostante.

Differenze rispetto ai contratti d’opzione tradizionali:

• Natura carolarizzata del covered warrant, cioè il fatto che il covered è un

titolo e non un contratto scambiato su un mercato di derivati.

• I covered sono titoli emessi da un’istituzione finanziaria e non posizioni

contrattuali aperte presso la clearing house di un mercato di derivati

(opzioni).

• Altre differenze si riscontrano in termini di scadenza, parità e modalità di

liquidazione (pg. 289)

SWAP

Operazione finanziaria in cui due parti si impegnano a scambiarsi in futuro

flussi monetari periodici determinati in relazione a uno strumento o un’attività

sottostante.

Consentono alle imprese di gestire meglio il rischio di tasso di interesse, di

cambio e di credito.

I 5 tipi principali sono:

1. Swap su tassi di interesse

2.

Dettagli
A.A. 2018-2019
108 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lucreziacrescimanno di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Pallini Alfredo.