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A garanzia dei terzi, quindi, oltre al capitale sociale, vi anche il patrimonio personale di ogni socio. L’ammini-
strazione della società spetta di diritto a tutti i soci. La società in accomandita semplice (s.a.s.), rispetto a
quella in nome collettivo, prevede due categorie di soci: i soci accomandatari, che rispondono illimitatamente
per le obbligazioni sociali e per questo hanno il diritto di amministrare e i soci accomandanti, che rispondono
limitatamente alla ricchezza conferita e assumono il ruolo di finanziatori della società. Il potere di comando
rimane di entrambi. Anche questa ha il vantaggio della rapidità nelle decisioni e consente di ampliare più
facilmente le dimensioni aziendali perché offre la possibilità di far parte della società a tutti coloro siano
disposti ad investire il proprio capitale in quell’attività economica. L’atto costitutivo è il documento che evi-
denzia gli elementi fondamentali della struttura dell’azienda e fornisce informazioni sul suo futuro funziona-
mento. Prevede: dati anagrafici dei soci, ragione sociale, indicazione dei soci che hanno l’amministrazione e
la rappresentanza della società, sede della società, oggetto sociale, durata, conferimenti di ciascun socio,
norme secondo le quali gli utili devono essere ripartiti. Gli aspetti amministrativo-gestionali vengono indicati
nello statuto, che è considerato parte integrante di quest’ultimo. Entrambi possono avere forma di scrittura
privata, in quanto la legge non prevede l’obbligo dell’atto pubblico.
La società di capitali è una società con personalità giuridica in cui la principale garanzia per i terzi è solo il
capitale conferito e non il patrimonio. I soci sono solo obbligati ad eseguire i conferimenti, possono scegliere
quanta parte della ricchezza personale esporre al rischio dell’attività sociale. È adatta ad iniziative economi-
che di più ampie dimensioni. Quelle previste sono: società a responsabilità limitata, società per azioni e so-
cietà in accomandita per azioni. La Società per Azioni (S.p.A.) è la tipologia maggiormente adatta a strutture
di grandi dimensioni, prevede un minimo di capitale da investire (50.000 euro), ha un impianto normativo
più articolato e rigido rispetto alle società personali. Ciò che distingue la Società per Azioni rispetto alle altre
società di capitali è il fatto che per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio e
le quote di partecipazione dei soci sono rappresentata da azioni. In questa società di capitali si possono
detenere dei pacchetti azionari o quote societarie di altre società in cui si può esercitare un controllo o avere
soltanto delle partecipazioni. I diritti spettanti ai possessori delle azioni possono essere di natura: ammini-
strativa e patrimoniale (diritto agli utili, quota di liquidazione). È possibile distinguere tra: società chiuse con
uno o pochi soci, società aperte che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio e società aperte, il cui
ricorso al capitale di rischio avviene mediante la quotazione delle azioni. Per l’amministrazione e il controllo
si distinguono 3 livelli: sistema tradizionale, dualistico e monistico. Il sistema tradizionale prevede l’Assem-
blea degli azionisti, ovvero proprietari delle azioni e della società, costituisce l’organo volitivo e ha potere di
comando; l’Organo amministrativo, ovvero il potere di gestione della società, il Collegio Sindacale, che rap-
presenta l’organo di controllo della società. I componenti, soci e non, sono nominati dall’assemblea dei soci.
A tale organo è attribuibile anche il controllo contabile. Il sistema dualistico prevede: l’Assemblea degli azio-
nisti che, sebbene rappresenti la proprietà, non ha potere di comando; il Consiglio di sorveglianza che ha
funzioni di controllo non contabile e decisionali di livello strategico ed infine il Consiglio di gestione. Il con-
trollo contabile deve essere affidato a soggetto esterno. Il sistema monistico prevede le stesse caratteristi-
che, assemblea degli azionisti, Consiglio di amministrazione, Comitato per il controllo della gestione. La so-
cietà in accomandita per azioni (s.a.p.a.) è una variante delle società per azioni, ha le stesse caratteristiche
dell’accomandita semplice. La società a responsabilità limitata (s.r.l.) è la forma societaria più adatta alle
piccole e medie imprese. Prevede perfetta autonomia patrimoniale in modo che per le obbligazioni sociali
risponda soltanto la società con il proprio patrimonio. Tutti i soci, quindi, godono del beneficio della respon-
sabilità limitata. Prevede un limite minimo di capitale sociale (10.000 euro). Esistono poi alcune varianti ri-
volte a favorire l’imprenditoria giovanile, una formula semplificata di società a responsabilità limitata (srls)
con varie agevolazioni tra cui la presenza di un capitale sociale minimo di 1 euro. Le società cooperative sono
dotate di personalità giuridica la cui finalità si rivolge a soddisfare i bisogni dei soci. Ha un numero di soci
variabile, prestabilito nella misura minima, che hanno responsabilità limitata. Prevede vantaggi di ordine fi-
nanziario e fiscale. Il documento è sempre l’atto costitutivo che richiede l’intervento pubblico di un notaio.
Per la costituzione della società è necessario che sia sottoscritto per intero il capitale sociale e versato per
una banca almeno il 25%.
Il soggetto economico è la persona o il gruppo di persone che impersonificano il potere volitivo, corrisponde
al proprietario, assume il governo dell’impresa ovvero da un lato il potere di comando e dall’altro il potere di
gestione, quindi combina livello volitivo e direttivo. Il soggetto economico deve avere caratteri e competenze
non comuni, per questo si parla di imprenditorialità e managerialità. Per la prima sono importanti qualità
quali intuizione, creatività, spirito innovatore, capacità di finanziare con capitali propri il progetto aziendale.
Per la seconda sono importanti un’adeguata formazione, competenze professionali, poliedricità. La funzione
imprenditoriale è tipica del livello volitivo, la funzione manageriale del livello direttivo o di gestione.
Le aggregazioni aziendali sono unioni tra più imprese. Questa unione può avere 2 tipi di finalità: esterne, nel
momento in cui si vuole favorire il controllo del mercato, interne quando si vuole razionalizzare l’ordinamento
e la gestione dell’impresa. Possono essere poi informali (senza formale accordo) e formali. Possibile distin-
guere combinazioni in cui l’attività produttiva delle imprese partecipanti è similare (integrazioni orizzontali)
da situazioni in cui le imprese partecipanti si trovano su differenti livelli di un processo produttivo (integra-
zione verticale). Un esempio di aggregazione formale è rappresentato dai cartelli, intese tra più imprese di
uno stesso settore volte a limitare la concorrenza, regolando la produzione o il controllo dei prezzi e le poli-
tiche di vendita. Simili ai cartelli ci sono i consorzi. I gruppi aziendali sono aggregazioni formali, rappresen-
tano un insieme di più imprese che, pur mantenendo autonomia sul piano giuridico, dipendono da uno stesso
soggetto economico. L’impresa è una soltanto, con ramificazioni e strutture diffuse e divise. Il concetto di
partecipazione deriva dall’acquisizione da parte di una impresa delle quote o azioni del capitale di rischio di
altre imprese, delle quali diviene praticamente socio e ha anche la possibilità di esercitare il potere di co-
mando nella società partecipata. L’impresa che detiene le quote si denomina partecipante, la società il cui
capitale di rischio è detenuto parzialmente o totalmente dalla partecipante si denomina partecipata. Il
gruppo aziendale si realizza mediante legami patrimoniali che vincolano una pluralità di imprese ad un me-
desimo soggetto economico (società controllante) che domina, di diritto e di fatto le altre imprese. Si parla
appunto di società capo-gruppo o società holding e società controllate. Il controllo può avvenire anche in
modo indiretto, con delle partecipazioni dette a cascata. Nel momento in cui la società A controlla una società
B che a sua volta detiene il controllo di una società C, si dirà che la società A (holding) controlla direttamente
B ed indirettamente C. La società B assume il nome di sub-holding o società intermedia. I gruppi si denomi-
nano finanziari o conglomerati nel momento in cui l’aggregazione comprende imprese appartenenti a diversi
settori. Le ragioni possono ricondursi a motivi di natura finanziaria o a motivi di opportunità politica o sociale,
controllo di vari settori di mercato. Il fatto di avere imprese operanti in distinti settori è positivo perché il
rischio della società holding compensa eventuali congiunture negative di un settore con gli andamenti positivi
di altri settori. Con impresa multinazionale si intende l’ampliamento su scala internazionale dell’attività di
una singola impresa e delle sue strutture.
L’azienda è composta da 3 persone fondamentali: persone, organizzazione e mezzi. Questi ultimi sono i mezzi
utilizzati dal soggetto economico per svolgere la sua attività produttiva, che sia ditta individuale, oppure
azienda di più grandi dimensioni con forma giuridica diversa (società di persone se la componente personale
prevale sui capitali messi a disposizione, se è di grandi dimensioni s.p.a. o s.r.l.). Quindi l’imprenditore, per-
sona fisica o forma giuridica, per svolgere la sua attività di impresa ha bisogno di mettere dei mezzi o capitali
in azienda, dei cosiddetti conferimenti propri (denaro o beni). I mezzi possono essere definiti come i fatti o
risorse atti a presentare un’utilità strumentale per il raggiungimento dei fini aziendali. Il ciclo produttivo
prevede innanzitutto l’acquisto di materia prima, acquisizioni dei fattori produttivi (attrezzature, forza lavoro,
ecc.), combinazione dei fattori produttivi acquisiti, lavorazione, ottenimento del semilavorato e poi del pro-
dotto che viene messo in commercio sul mercato. Propedeutica all’avvio del processo esposto risulta la rac-
colta dei mezzi finanziari. Nello svolgimento dell’impresa, l’imprenditore si deve dotare certamente di un
locale o capannone industriale, che acquista o prende in locazione. Per fare queste 2 operazioni c’è bisogno
di soldi che, o mettono le persone della società o tramite terzi (banca, mutuo). In questo caso si parla di mezzi
congiunti, mezzi propri proveni