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APPROCCIO PER AREE FUNZIONALI: CARATTERITICHE

L'evoluzione dell'ambiente economico ha comportato un'espansione del numero di aree funzionali presenti

all'interno di una stessa azienda, rispetto a quello che era l'originario modello di Fayol.

Vi sono state rivisitazioni del modello originale che è stato suddiviso in 2 grandi gruppi:

le funzioni primarie, riferite alla realizzazione del prodotto ed alla sua commercializzazione

• le funzioni di supporto, che permettono di svolgere le attività primarie in modo più efficiente.

Questo è stato proposto da Porter, attraverso la Catena del Valore. Egli ha individuato 3 classi di aree

funzionali:

1. quelle caratteristiche

2. le integrative

3. di controllo e informazione.

Un'indagine così approfondita ha spinto alcune aziende ad intraprendere la strada dell'outsourcing, ossia un

processo che prevede la delega di attività non strategiche per l’azienda a soggetti esterni dotati di livelli di

competenza superiori, in grado di svolgere le medesime attività a condizioni economiche più vantaggiose

rispetto all'esecuzione interna.

Le aree funzionali che la dottrina originaria ha individuato sono:

Ricerca e sviluppo, comprende le attività gestionali ed operative di ricerca e studio di nuovi prodotti

• e nuovi processi;

Produzione (con logistica e qualità), si riferisce a tutte le attività di produzione,

• all'approvvigionamento di ciò che serve per i fattori produttivi alla produzione, alla gestione delle

scorte, alla movimentazione di materie prime, semilavorati, prodotti finiti

Commerciale, marketing, analizza i bisogni presenti e potenziali dei consumatori, li promuove, li

• pubblicizza con attività ad hoc

Organizzazione e amministrazione del personale svolge attività di acquisizione delle risorse umane

• da impiegare in azienda nei vari ambiti, e si occupa dell'organizzazione, gestione e sviluppo della

risorsa lavoro

Finanza, la sua attività è quella di reperire il capitale nelle sue varie forme, mettendolo a

• disposizione per il funzionamento dell'azienda

• Pianificazione, programmazione e controllo, definisce gli obiettivi nel medio-lungo periodo, ed i

piani con cui perseguirli, controllandone l’esecuzione nelle attività economiche- produttive

manifestate dall'azienda;

• amministrazione e sistemi informativi, è l'area in cui si redige la contabilità, in cui si producono,

diffondono, internamente ed esternamente all'azienda, i dati e le informazioni relative alla gestione

Un ruolo nuovo è quello assunto dalla Qualità, quello acquisito dalla Logistica; mentre oggi, più che di

Organizzazione e Amministrazione del personale, si parla di Gestione delle Risorse Umane, per la maturata

consapevolezza che il fattore produttivo umano sia una risorsa fondamentale.

La scuola torinese raggruppa le aree funzionali secondo 2 criteri di classificazione: per aree operazionali e

per aree di informazione e di controllo.

Le aree operazionali sono a loro volta articolate in aree caratteristiche e aree integrative e di controllo.

Queste aree risultano funzionali negli obiettivi perseguiti.

Le aree operazionali identificano altre aree:

Caratteristiche, ossia le aree funzionali che riflettono direttamente nei loro obiettivi funzionali

• I'oggetto, la dimensione, e la qualificazione dell'attività economica produttiva che identifica l'azienda

• integrative, sono quelle aree che pongono in essere delle attività indispensabili in mancanza delle

quali l'azienda non potrebbe conseguire il proprio oggetto. Esse sono di norma individuate

nell'organizzazione e amministrazione del personale.

Informazioni di controllo, aree destinate alla pianificazione, alla programmazione e al controllo.

È indiscutibile che il nucleo caratterizzante l'attività economica dell'azienda sia costituito dalle funzioni

Ricerca e Sviluppo, Marketing e Commerciale, Produzione e Qualità.

È inoltre evidente la presenza centrale di tali funzioni in tutti i settori di business.

LE AREE OPERAZIONALI INTEGRATIVE sono fondamentali per il funzionamento dell'azienda. Le

aree operazionali integrative sono in un rapporto di interdipendenza con quelle caratteristiche.

Azienda per funzioni, struttura aziendale:

Struttura organizzativa plurifunzionale

• struttura organizzativa divisionale

Struttura organizzativa a matrice

CONSIDERAZIONI DI SINTESI SULL'APPROCCIO ALTERNATIVO PER PROCESSI

Dopo aver delineato le principali caratteristiche del modello di analisi per funzioni, è doveroso inquadrare il

modello per processi che mira a superare le criticità in alcuni settori aziendali.

Per avere chiaro il modello occorre definire il concetto di PROCESSO.

Per processo si intende una catena di attività correlate che attraverso l'assunzione e la trasformazione di

risorse di vario tipo (input) produce output per il cliente finale.

Il attività che formano un processo sono operazioni elementari che possono avere un contenuto operativo o

manageriale: Insieme finalizzato di più attività costituisce un processo.

Per esempio: la selezione, la separazione delle fatture dei fornitori da quelle dei clienti, la loro numerazione,

la codificazione individuale, il caricamento sui programmi di contabilità costituiscono le attività del

PROCESSO DI CONTABILITÀ.

In questo senso un operatore che svolge la sua mansione in maniera corretta fa sì che quello dopo la possa

svolgere a sua volta in maniera adeguata verso la finalizzazione.

La filosofia che sta alla base di questo approccio considerare gli operatori impiegati un certo in attività di

processo sia come fornitori che come clienti interni.

In pratica il soggetto che lavora ad una attività che viene prima è fornitore dell'operatore che lavora dopo di

lui, il quale è sua volta il cliente del precedente e fornitore del successivo.

Ogni processo caratterizzato da uno più imputo vero da uno più eventi che abbiano le singole attività che lo

compongono e da 1 o più output.

Quelle che seguono sono dunque le fasi in cui si articola il modello in questione:

La prima regola importante la collaborazione condivisione degli obiettivi ponendo al centro la META, cioè la

buona riuscita del processo produttivo per l'immissione sul mercato di un prodotto che sia di massimo valore

per il cliente e che ponga le basi per la sua fidalizzazione.

I processi, al contrario delle funzioni, sono molto numerosi.

Il primo passo è quello di tracciare una mappa dei più importanti, i così detti processi critici, cioè

• quelli che influenzano le prestazioni aziendali: processo che è definito MAPPATURA DEI

PROCESSI.

Il secondo passo consiste nel mutate la gestione in modo da rendere efficaci i processi e migliorare i

• risultati complessivi.

Allo scopo di una più efficace ed efficiente organizzazione è possibile individuare aggregazioni di attività

principali e secondarie o di supporto.

Tra le attività principali e secondarie troviamo i processi del ciclo di approvvigionamento, trasformazione,

distribuzione. Tra le attività di supporto troviamo invece i processi di sostegno i primi, come ad esempio la

manutenzione o la pianificazione ecc..

Quando considerare congiuntamente funzioni e processi si parla anche di Trasversalità dei processi rispetto

alle funzioni nel senso che più funzioni partecipano alla formazione del processo.

CAPITOLO 7 ( p.139)

LA NUOVA DIMENSIONE DEL FATTORE PRODUTTIVO CAPITALE UMANO

La risorsa umana è una vera e propria ricchezza per l'azienda: può infatti creare un vantaggio competitivo

forte e duraturo nel tempo.

Le mansioni svolte nell'azienda sono fondamentali per il conseguimento degli obiettivi alla base dei processi

aziendali: il fattore produttivo LAVORO ha un ruolo decisivo per l'ottenimento del soddisfacimento dei

propri bisogni.

Le persone sprigionano idee, le concretizzano, sviluppo nuove tecnologie, apportano miglioramenti continui,

tuttavia il fattore produttivo umano deve sapere assecondare le esigenze del sistema azienda.

La coniugazione tra doti individuali e l'insieme di conoscenze poste n azienda avviene tramite processi

organizzativi di coordinazione sempre dipendenti dall'intervento umano.

INTANGIBLE ASSET E CAPITALE INTELLETTUALE

Di avere conoscenza significa possedere la condizione di qualche cosa attinente la vita reale ma anche

possedere il sapere teorico e il sapere specialistico.

La conoscenza è dunque un valore che si ritrova sia nell'individuo, sia nell'azienda ( formata da individui) .

Così intesa la conoscenza costituisce un bene materiale anche definito intangibile, cioè un bene non

fisicamente maneggiabile, ma non per questo meno rilevante.

L'unione economica e monetaria dell'unione europea definisce i beni immateriali come fattori non materiali

che contribuiscono alla performance dell'impresa.

È piuttosto diffusa l'idea secondo cui il valore di un'azienda dipende sempre meno dei beni tradizionali e

sempre di più dai suoi beni intangibili.

Fra questi un ruolo fondamentale viene attribuito al capitale intellettuale che si ritiene suddiviso in tre diversi

profili: CAPITALE UMANO, caratterizzato dall'insieme delle conoscenze, delle competenze e delle

• capacità delle persone che lavorano in azienda, che si traducono in competenze individuali,

organizzative e manageriali

CAPITALE ORGANIZZATIVO, cioè l'insieme delle procedure che si concretizzano in processi

• gestionali e che consentono di finalizzare i processi verso l'efficacia e l'efficienza. Si configura

quella che può essere definita la cultura aziendale come esito delle culture e delle conoscenze di

singoli individui combinate tra loro.

CAPITALE RELAZIONALE, identificabile nel patrimonio di relazioni che l'azienda, grazie agli

• individui che vi operano, riesce a instaurare con il mercato, quindi con i clienti attuali e con quelli

potenziali.

Il capitale umano è una fonte per la creazione di ricchezza e benessere nelle aziende e può essere descritto

come la combinazione di più fattori che fanno parte delle caratteristiche individuali tra cui: attitudine,

energia, impegno e altro ancora.

È capitale umano anche la motivazione dell'individuo nel condividere il lavoro l'informazione e le

conoscenze diffuse nell'azienda.

Il valore del patrimonio umano è formato dall'esperienza collettiva, dalla capacità di affrontare e risolvere i

problemi, dalle doti delle risorse umane, dalle capacità tecniche dell'individuo.

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sicksofi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Bocchino Umberto.
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