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IL METODO APPLICATO AL SISTEMA: LA PARTITA DOPPIA
Se si vogliono osservare in modo sistematico tutte le operazione che hanno a che vedere con l’azienda in un
dato periodo, è necessario disporre di una tecnica in grado di raccogliere, classificare, elaborare e isolare i
fenomeni e le operazioni e che permetta successivamente la loro rappresentazione sulla base di criteri idonei.
Il metodo che si utilizza fin dal Medioevo è quello della partita doppia.
LA PARTITA DOPPIA
Come insieme di regole (metodo)in base alle quali è possibile registrare le operazioni aziendali e analizzare i
loro effetti.
È importante distinguere il metodo di registrazione dal sistema di scritture:
- Il metodo rappresenta l’insieme di regole affinché le scritture siano correttamente tenute
- Il sistema di scritture fa riferimento all’oggetto (complesso) che si vuole conoscere (capitale di
funzionamento e risultato d’esercizio
Quindi la partita doppia è un metodo contabile in quanto si avvale del conto come strumento di rilevazione.
IL CONTO
Insieme di scritture relative ad un determinato oggetto (semplice) con lo scopo di seguirne l’ammontare e le
variazioni.
È un prospetto formato da due sezioni:
- Sezione di sinistra, DARE, variazioni positive
- Sezione di destra, AVERE, variazioni negative
La somma algebrica delle due sezioni permette di ottenere il saldo del conto.
Terminologia
- Istituire: fissare l’oggetto e la denominazione di un conto
- Aprire o accendere: effettuare la prima registrazione
- Chiudere: determinare i totali delle due sezioni, farne la differenza, evidenziare il saldo e iscriverlo nella
sezione con totale minore per portare il conto a pareggio
- Addebitare: iscrivere una variazione di conto in dare
- Accreditare: iscrivere una variazione di conto in avere
- Stornare: eliminare da un conto una quantità e trasferirla in un altro conto
- Riepilogare: trasportare il contenuto di più conti in uno di sintesi o di riepilogo
CLASSIFICAZIONE DEI CONTI:
- In relazione all’estensione dell’oggetto e alla possibilità di essere scissi o riepilogati in altri conti:
Analitici
Sintetici
- In relazione alla possibilità di accogliere scritture nelle due sezioni:
Unilaterali (unifase)
Bilaterali (bifase)
REGOLE DEL METODO DELLA PARTITA DOPPIA
1. Funzionamento antitetico delle sezioni dei conti
I conti accolgono nelle sezioni opposte variazioni di segno opposto relative al medesimo oggetto.
2. Duplicità dell’aspetto di osservazione
Ogni fatto deve poter essere osservato secondo un duplice aspetto:
Aspetto originario, rappresenta l’aspetto immediatamente percepibile e misura ciò che avviene
o nell’aspetto derivato
Aspetto derivato, viene misurato per effetto della variazione originaria
o
3. Funzionamento antitetico delle classi di conti
Ogni operazione dà luogo a una doppia registrazione, una volta in dare e una volta in avere.
Da queste regole deriva che:
- In ogni momento, il totale degli importi in dare, è uguale al totale degli importi in avere.
- La somma algebrica dei saldi in una parte qualsiasi dei conti del mastro è uguale e di segno opposto alla
somma algebrica dei saldi della rimanente parte dei conti
Si hanno
- Valori finanziari, si riferiscono all’ASPETTO ORIGINARIO
Denaro e valori assimilati
Crediti e debiti di funzionamento
Crediti e debiti di finanziamento
- Valori economici, si riferiscono all’ASPETTO DERIVATO
Di reddito
Costi
Ricavi
Rettifiche di costi -ricavi
Di capitale
E DI CONSEGUENZA, vi sono due classi di conti
1. I conti di natura finanziaria (conti finanziari)
Aspetto originario
DARE: variazioni positive
AVERE: variazioni negative
2. I conti di natura economica (conti economici)
Aspetto derivato
DARE: variazioni negative
AVERE: variazioni positive
LIBRI CONTABILI
In riferimento alla funzione di accertamento e garanzia, il legislatore detta le regole di tenuta dei libri e
prescrive che non vengano fatte cancellature. Il legislatore impone la tenuta di scritture fondamentalmente
sulla base di due tipi di disposizioni
1. NORME CIVILISTICHE
L’azienda è tenuta a comunicare periodicamente le posizioni economiche, finanziarie e patrimoniali,
mediante il bilancio di esercizio sulla base di corrette scritture contabili.
Art. 2214Libri contabili
Art. 2215Modalità di tenuta delle scritture contabili
Art. 2216 Contenuto del libro giornale
Art. 2217Redazione del bilancio
Art. 2219Tenuta della contabilità
2. NORME FISCALI
Il bilancio di esercizio è infatti la base di partenza per la determinazione dell’imponibile fiscale. Inoltre
la corresponsione dell’imposta sul valore aggiunto IVA viene operata sulla base di operazioni che
devono essere idoneamente rilevate.
DPR n. 600/1973
Art. 14 Scritture contabili
Art. 15 Inventario e bilancio
Art. 22 Tenuta e conservazione delle scritture contabili
È necessario utilizzare una serie di libri contabili allo scopo di:
- Determinare correttamente il risultato di periodo e il capitale di funzionamento e provvedere alla
redazione di un bilancio economicamente corretto
- Assolvere agli obblighi tributari e consentire l’accertamento da parte degli uffici competenti sulla
regolarità delle operazioni effettuate
- Regolare i rapporti tra terzi
Una rilevazione può essere operata quando si compiono due classi di operazioni fondamentali:
1. Descrizione dell’operazione effettuata. Associata all’operazione si ha quasi sempre la presenza di un
documento giustificativo.
2. Descrizione dei conti interessati dall’operazione e addebitamento/accreditamento dell’importo
corrispondente
I libri contabili fondamentali per le scritture di contabilità generale sono il libro giornale e il libro mastro.
Libro Giornale
L’obbligatorietà del libro giornale è sancita dall’art. 2214 del Codice Civile.
Nel libro giornale vengono rilevate giornalmente le operazioni aziendali, secondo il metodo della partita
doppia, e vengono descritte analiticamente queste operazioni.
Libro Mastro
Il libro mastro rappresenta il libro che raccoglie tutti i conti.
In esso confluiscono, con logica sistematica, le rilevazioni dei valori delle operazioni di gestione registrate,
cronologicamente, nel libro giornale.
Non è obbligatoriamente previsto dalle norme del codice civile
L’obbligatorietà discende dalle disposizioni contenute nell’art. 14 del D.P.R. 29 settembre 1973, n.600.
Libro inventari
È obbligatorio redigerlo all’inizio dell’esercizio dell’attività d’impresa e, successivamente, ogni anno.
Consiste nell’elenco, con annessa valutazione economica, delle attività e delle passività relative all’impresa.
Si chiude con la trascrizione del bilancio, stato patrimoniale e conto economico, da cui si deve desumere il
reddito conseguito nell’esercizio.
Il piano dei conti
Rappresenta l’insieme dei conti utilizzati, delle regole concernenti il funzionamento dei conti e il loro
collegamento sistematico.
L’architettura del piano dei conti varia in funzione del tipo di azienda, della forma giuridica, delle sue specificità
ed esigenze informative interne ed esterne.
ARTICOLAZIONE DEL PIANO DEI CONTI:
- Raggruppamento di base
- Conti di mastro
- Conti
- Sottoconto SCRITTURA IN PARTITA DOPPIA
ACQUISTO DI BENI
Operazioni di gestione che consentono l’acquisto di un bene da un fornitore.
Le operazioni di acquisto assumono rilievo per la contabilità generale in quanto determinano variazioni di
grandezze finanziarie in conseguenza a rapporti economici sorti tra l’azienda e altri soggetti esterni (fornitori).
Nelle operazioni di acquisto, si attiva una speciale imposta indiretta: l’imposta sul valore aggiunto.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO I.V.A.
L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è stata istituita in Italia con il DPR 26 ottobre 1972, numero 633.
REGISTRI OBBLIGATORI
1. Registro delle fatture emesse
2. Registro dei corrispettivi
3. Registro delle fatture di acquisto
L’imposta sul valore aggiunto si applica alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nel territorio
dello Stato nell’esercizio di imprese o di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate.
Il pagamento (acquisti) o l’incasso (vendite) dell’IVA configurano un RAPPORTO DI CREDITO/DEBITO nei
confronti dello stato, cui è dovuto il saldo qualora a debito.
È importante distinguere tra soggetto passivo e soggetto inciso:
- SOGGETTO PASSIVO: è l’operatore economico che opera come un vero e proprio intermediario a favore
dello stato nell’esazione dell’imposta
- SOGGETTO INCISO: colui su cui grava effettivamente l’imposta, è il consumatore finale, egli ne sostiene
l’onere effettivo.
ASPETTI IMPORTANTI DA CONSIDERARE:
- Presupposti per l’applicazione dell’imposta
Applico l’IVA su tutte le operazioni attive e passive che hanno tre presupposti:
Presupposto oggettivo
Per applicare l’IVA devo avere la cessione di beni o la prestazione di servizi
Presupposto soggettivo
Operazioni effettuate nell’esercizio di attività d’impresa o di lavoro autonomo
Presupposto territoriale
Operazioni effettuate nel territorio dello stato
- Rivalsa e detrazione
Il soggetto che effettua la cessione di beni o la prestazione di servizi, deve addebitare la relativa imposta
al cessionario o al committente
- Aliquote
Le aliquote di imposta si differenziano in funzione delle tipologie di beni o servizi e sono soggette a
variare in funzione degli interventi del legislatore. L’aliquota ordinaria dell’imposta in Italia è stabilita al
22%
- Documentazione
Gli imprenditori devono documentare analiticamente le operazioni poste in essere per consentire
l’accertamento da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
- Liquidazione dell’imposta
Periodicamente le imprese provvedono a liquidare la posizione nei confronti dell’erario per l’IVA.
La liquidazione dell’IVA rappresenta quell’operazione con cui si determina il saldo netto tra IVA a
debito e IVA a credito:
Situazione debitoria se IVA a debito > IVA a credito
Liquidazione e versamento devono avvenire entro il 16 del mese successivo
Situazione creditoria se IVA a credito > IVA a debito
Liquidazione deve avvenire entro il 16 del mese successivo
ESEMPIO
Cessione da produttore a grossista: 100 + IVA 22%
- Il grossista paga 122 al produttore. Il produttore incassa 22 e pagherà 22 allo stato.