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Come si valutano

Il criterio di valutazione tiene conto di:

  1. a) costo (acquisto o produzione)
  2. b) ammortamento
  3. c) stima del valore durevolmente recuperabile

Alla fine dell'esercizio, le immobilizzazioni sono iscritte al minore tra:

  • costo al netto dell'ammortamento vs valore recuperabile.

ANNO N1 Se costo - fondo ammortamento > valore recuperabile→ SVALUTAZIONE PER PERDITA DUREVOLE DI VALORE

ANNO N2 Se costo - fondo ammortamento < valore recuperabile→ RIVALUTAZIONE DI RIPRISTINO delle eventuali svalutazioni precedenti, nel limite del costo storico al netto dell'ammortamento.

a) costo d'acquisto

  • + PREZZO da pagare al fornitore al netto dell'IVA (salvo iva indetraibile)
  • + costi accessori (trasporto, dazi, diritti doganali, collaudo..)
  • - sconti commerciali, resi, premi e abbuoni (NO SCONTI CASSA)

b) costo di produzione

  • + tutti i COSTI DIRETTI (materie prime..)
  • + quota ragionevolmente imputabile di COSTI INDIRETTI (energia, ammortamenti, lavoro..)
  • + ONERI
FINANZIARI relativi al finanziamento della fabbricazione, solo se il periodo di fabbricazione è maggiore di 12 mesi (interessi passivi pagati sui prestiti) + MANUTENZIONI STRAORDINARIE, perché i costi vengono patrimonializzati b) ammortamento → VEDI CAPITOLO 8 c) stima del valore durevolmente recuperabile Alla fine dell'esercizio, le immobilizzazioni sono iscritte al minore tra: costo al netto dell'ammortamento vs valore recuperabile. ********** Valore recuperabile è il maggiore tra: - valore recuperabile tramite l'uso (ricavi derivanti l'utilizzo dell'immobilizzazione) - prezzo netto di vendita, al netto di eventuali costi di smantellamento Prima si ammortizza, poi si svaluta. CAPITOLO 17 - VALUTAZIONE RIMANENZE COME SI VALUTANO Le rimanenze si valutano al minore tra: a) costo d'acquisto/produzione b) valore di realizzazione desumibile dall'andamento di mercato A.1) COSTO D'ACQUISTO + prezzo pagato al fornitore + oneri accessori (trasporto,

dazi doganali..)- resi, sconti mercantili, abbuoni e premi (NO SCONTI CASSA)

A.2) COSTO DI PRODUZIONE

  • + costi diretti (materie prime)
  • + quota ragionevolmente imputabile di costi indiretti (energia..)

SONO ESCLUSI COSTI COMMERCIALI, GENERALI E AMMINISTRATIVI

Si possono includere anche gli oneri finanziari relativamente al periodo (non breve) di fabbricazione, interna opresso terzi

B) VALORE DI REALIZZAZIONE DESUMIBILE DALL'ANDAMENTO DI MERCATO

B1) COSTO DI SOSTITUZIONE (input)

costo di riacquisto in quantità normali e in normali circostanze

B2) VALORE NETTO DI REALIZZO (output)

  • + prezzo di vendita
  • - costi completamento & spese dirette di vendita (provvigioni, trasporto, imballaggi)

E' il valore specifico dell'impresa→ Importo netto che l'impresa si aspetta di realizzare dalla vendita delle rimanenze in normali condizioni.

E' diverso dal valore di mercato→ Alla data di valutazione, prezzo applicato dagli operatori per la compravendita nel mercato

principale (o più vantaggioso).

CAPITOLO 18 - VALUTAZIONE TITOLI E PARTECIPAZIONI

TITOLI

A) OBBLIGAZIONI

credito nei confronti del soggetto emittente che può essere:

  • Stato (Bond)
  • ente pubblico nazionale o sovranazionale
  • una Società di capitali (S.p.A, Sapa, S.r.l.)

B) AZIONI

rappresentazione del possesso di una quota di capitale di una S.p.A o Sapa

PARTECIPAZIONI

a) quote - nel caso di S.r.l

b) titoli azionari - nel caso di S.p.A e Sapa (AZIONI)

Le PARTECIPAZIONI possono essere:

a) di controllo - INFLUENZA DOMINANTE

  • maggioranza di voti nell'assemblea (controllo di diritto)
  • influenza dominante per possesso di partecipazione significativa, il residuo formato da migliaia di soggetti (controllo di fatto)
  • influenza dominante per vincoli contrattuali (es. azienda di automobili è l'unico acquirente di una piccola azienda che un tempo faceva parte dell'azienda più grande di
  1. ATTIVO CIRCOLANTE (<12 mesi)
    • si valutano come le RIMANENZE DI MAGAZZINO
    • Iscritti al minimo tra
      1. costo
      2. valore di realizzazione desumibile dall'andamento di mercato
    • Se sono fungibili (a scelta)
      1. costo
      2. FIFO, LIFO, COSTO MEDIO PONDERATO
  2. IMMOBILIZZAZIONI (>12 mesi)
    1. OBBLIGAZIONI
      1. se rilevanti→ valutazione al costo ammortizzato
      2. se non rilevanti→ criterio generale per le immobilizzazioni*
    2. PARTECIPAZIONI
      1. criterio generale per le immobilizzazioni*
      2. metodo del Patrimonio Netto (a scelta, e solo per le partecipazioni in imprese controllate e collegate)**

*CRITERIO GENERALE PER LE IMMOBILIZZAZIONI

VALUTAZIONE AL COSTO SE HA PERDITA DUREVOLE

+ costo

- svalutazioni perdite durevoli di valore

+ rivalutazioni di ripristino

( NO AMMORTAMENTO ) imm finanziarie→ vita utile indefinita

costo→ comprende anche COSTI

ACCESSORI come:

  • mediazioni
  • compensi corrisposti a terzi per consulenze specifiche
  • imposte di bollo
  • commissioni bancarie

Il costo di titoli e partecipazioni fungibili viene determinato utilizzando i seguenti metodi:

  • METODO FIFO
  • METODO LIFO
  • METODO MEDIAPONDERATA

La perdita di valore è considerata durevole quando:

  • per i titoli, in base al rischio di insolvenza della società emittente
  • per le partecipazioni, quando si prevede che la società partecipata non riesce a riassorbire la perdita conseguendo comunque utili

Il valore inferiore al costo (rilevante se < al costo) viene determinato:

  • per i titoli, valore di mercato prima della chiusura dell'esercizio
  • per le partecipazioni, patrimonio netto della partecipata

In questi casi viene effettuata una svalutazione.

Il costo ammortizzato per le obbligazioni viene calcolato come segue:

  • costo di acquisto (+ costi di transazione + commissioni passive)
  • interessi calcolati con criterio del tasso di interesse effettivo
  • incassi per interessi e per rimborsi in quote conto capitale
  • svalutazioni

Questo metodo viene utilizzato se...

i titoli sono acquistati a un valore diverso da quello dirimborso. Questa differenza deve essere spalmata su tutti gli esercizi in cui si estendel'obbligazione, secondo il principio di competenza economica. Non si applica alle partecipazioni perché esse non hanno scadenza. Si applica solo se rilevante → se c'è differenza tra valore iniziale e finale. METODO DEL PATRIMONIO NETTO (EQUITY METHOD) LA PARTECIPAZIONE DEVE SEMPRE RAPPRESENTARE IL CAPITALE DELLAPARTECIPATA a) La partecipazione è inizialmente rilevata al costo (iscritta in bilancio a un valore corrispondente alla quota di patrimonio netto contabile della partecipata) Esempio: PN contabile della partecipata 1.000 Quota di partecipazione 80% Il valore della partecipazione è pari a 1.000 x 80% = 800 b) Successivamente, la partecipazione è rettificata in conseguenza dei cambiamenti di valore della quota della partecipante nel patrimonio netto della partecipata: - se la partecipataconsegue degli utili, il valore della partecipazione è incrementato; • se la partecipata consegue delle perdite, il valore della partecipazione è diminuito. c) I dividendi che saranno successivamente distribuiti non dovranno essere portati a riduzione del valore iscritto della partecipazione e non costituiranno componenti di reddito per la partecipante. CAPITOLO 19 - VALUTAZIONE DEI CREDITI credito: diritto di esigere un importo a) crediti commerciali b) prestiti e finanziamenti concessi c) verso soci per versamenti ancora dovuti (costituzione impresa, aumento capitale) ↪ infatti è obbligatorio versare subito il 25% subito + la riserva sovrapprezzo, il resto non subito. COME SI VALUTANO a) costo ammortizzato b) valore presumibile di realizzo Il costo ammortizzato NON si applica quando 1) non c'è scarto tra valore iniziale e scadenza 2) abbiamo crediti (a breve di solito) che non hanno interessi impliciti, e gli interessi espliciti sono dati dal mercato 3) ilbilancio)termine con tasso di interesse variabile→ crediti a medio-lungo termine con tasso di interesse fisso e sconti e abbuoni Il tasso di interesse effettivo viene utilizzato per calcolare il costo ammortizzato di un credito. Questo rende vera l'uguaglianza tra il valore del credito nella rivelazione iniziale e i valori attuali di tutti i flussi in entrata attesi alle scadenze successive. Nel bilancio redatto in forma ordinaria, i crediti che presentano una differenza tra il valore iniziale e il valore a scadenza devono essere suddivisi come segue: - Valore iniziale: valore nominale meno sconti e abbuoni diviso per il valore attuale (se il tasso interno di rendimento è significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato) - Interessi determinati con il metodo dell'interesse effettivo - Incassi per interessi e capitale intervenuti nel periodo - Svalutazioni e perdite su crediti Questo metodo viene applicato nei crediti commerciali per i seguenti casi: - Crediti a medio-lungo termine con interesse non esplicitato - Crediti a medio-lungo termine con tasso di interesse variabile - Crediti a medio-lungo termine con tasso di interesse fisso e sconti e abbuoni.

termine con interessi espliciti irragionevolmente bassi

Questi crediti sono composti da due parti:

  1. credito per la vendita di beni/servizi
  2. credito per gli interessi impliciti relativi alla dilazione concessa

CAPITOLO 22 - VALUTAZIONE FONDI RISCHI E ONERI

I fondi rischi e oneri sono passività destinate a coprire perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile, ma indeterminati nell'ammontare o nella scadenza. Sono composti da:

  1. fondi per trattamento di quiescenza e obblighi simili
  2. fondi per imposte, anche differite
  3. strumenti finanziari derivati passivi
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
16 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bagiotino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Bagnoli Carlo.