Riassunto esame Economia aziendale (2° parziale), prof. Stefania Servalli, libro consigliato Fondamenti di economia aziendale, Servalli + esercizi svolti e simulazione d'esame
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ESTRATTO DOCUMENTO
AMMORTAMENTO
L’ammortamento è un concetto contabile che rientra nell’ambito delle scritture di assestamento (SCRITTURE DI
STORNO).
Si tratta di una quota di costo pluriennale imputata al reddito di esercizio al fine di esprimere il logorio fisico e/o
economico dei fattori durevoli.
L’ammortamento deve essere imputato in modo sistematico ad ogni esercizio in relazione alla residua capacità di
utilizzazione delle immobilizzazioni.
ESEMPIO: si ammortizza in dieci anni un impianto del costo originario di €10000.
31.12.0X
Ammortamento impianti a fondo ammortamento impianti 1000 1000
Amm.to impianti Fondo amm.to impianti Impianti
1000 1000 10000
Il conto economico di questo esercizio ha 1000 di costi per ammortamento; mentre nello stato patrimoniale si avrà in
dare il conto Impianti (10000), in avere il conto Fondo ammortamento (1000).
VENDITA DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
1. Occorre stornare il fondo ammortamento e ricavare il valore netto contabile.
2. Calcolare una plusvalenza o minusvalenza mediante il confronto con il prezzo di vendita.
PREZZO DI VENDITA > VALORE NETTO CONTABILE = PLUSVALENZA
PREZZO DI VENDITA < VALORE NETTO CONTABILE = MINUSVALENZA
3. Rilevare la vendita dell’immobilizzazione tenendo conto della plusvalenza/minusvalenza.
NB: l’imponibile IVA si calcola sul prezzo di vendita.
ESEMPIO: 1° CASO – venduto un impianto del costo di acquisto di 10000, fondo ammortamento 5000. Vendita per 4000
più IVA al 22%.
Fondo amm.to impianto a impianti 5000 5000
Eliminato il fondo ammortamenti, resta il valore netto dell’impianto che è 5000 e lo si può già confrontare con il valore
di vendita (4000) ottenendo una minusvalenza di 1000. (4000<5000)
Diversi a Diversi
Clienti 4880
Minusvalenza 1000
Impianti 5000
IVA a debito 880
NOTE:
- Valore di credito: prezzo di vendita comprensivo di IVA
- L’IVA è calcolata sul prezzo di vendita
- Minusvalenza = conto economico di reddito accesso ai costi d’esercizio.
2° CASO – stessa operazione precedente, ma con vendite a 6000 più IVA al 22%.
Fondo amm.to impianto a Impianti 5000 5000
Dopo l’eliminazione del fondo ammortamento, resta il valore netto dell’impianto che è 5000 e lo si può già confrontare
con il valore di vendita ottenendo una plusvalenza di 1000.
Clienti a Diversi 7320 NOTE:
Impianti 5000 - L’IVA è calcolata sul prezzo di vendita
IVA a debito 1320 - Plusvalenza=Conto economico di 17
Plusvalenza 1000 reddito acceso ai ricavi d’esercizio 18
19
IL PASSAGGIO DAI VALORI DI CONTO AI VALORI DI BILANCIO
Nella rilevazione delle operazioni di gestione l’azienda segue il principio della manifestazione finanziaria, secondo cui
un fatto di gestione viene rilevato contabilmente se dà origine a variazioni finanziarie positive o negative.
I saldi dei conti così tenuti durante un determinato intervallo temporale rappresentano la base per a formazione del
bilancio dell’azienda.
BILANCIO D’ESERCIZIO
Documento che permette di determinare periodicamente il capitale dell’azienda ed il reddito relativo ad un certo
intervallo temporale.
Il principio della manifestazione finanziaria permette dunque la determinazione del Reddito d’esercizio, dato dalla
differenza tra ricavi e costi di competenza economica dello stesso. In particolare, un costo di competenza economica
di un periodo indica un consumo del periodo stesso, mentre un ricavo è di competenza economica di un periodo se
rappresenta la reintegrazione di un costo di competenza del periodo.
Questo comporta la necessità di compiere scritture in grado di allineare la dinamica finanziaria con quella economica.
Al termine dell’intervallo temporale preso in esame (anno solare) il sistema di conti della contabilità generale:
- presenta costi o ricavi che pur manifestatisi finanziariamente nel periodo considerato non competono
economicamente ad esso, con la conseguente necessità di rinviare al futuro la parte che non è di competenza
attraverso scritture di assestamento definite di storno (dal presente al futuro);
- non include costi o ricavi che pur avendo la loro manifestazione finanziaria nel futuro, competono economicamente
al periodo considerato, con la conseguente necessità di immettere nel presente questi costi o ricavi attraverso scritture
di assestamento definite di imputazione (dal futuro al presente). 20
LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO
a. scritture di completamento
ESEMPIO:
31/12/tx: rilevazione di interessi attivi di 100 euro maturati su c/c bancario.
Banca c/c a Interessi attivi 100 100
b. scritture per la determinazione della competenza: SCRITTURE DI STORNO
1) RIMANENZE DI MAGAZZINO
Operazioni di acquisto di fattori produttivi rilevate durante l’anno in base al principio della manifestazione finanziaria:
variazioni finanziarie negative (uscite di denaro o sorgere di debiti) che misurano variazioni economiche negative (costi
relativi all’acquisto di fattori produttivi).
ESEMPIO:
Acquisto di 1000 Kg di materie prime per complessivi 30000 euro + IVA 22%, pagamento differito.
SCRITTURA DI GESTIONE:
Diversi a debiti v/fornitori 36600
Materie prime c/acquisti 30000
IVA ns/credito 6600
31/12: al termine del periodo se i fattori acquistati non sono stati consumati (in tutto o in parte) c’è la necessità di una
scrittura di rettifica (o di storno). Devo rinviare al futuro la quota di costo che non compete al periodo considerato.
IPOTESI: ho consumato 1/3 delle materie prime acquistate. Rinvio al futuro la quota che non compete al periodo
considerato (20000).
ANALISI VARIAZIONI:
VE- Ra tx+1 Materie prime 20000 D
VE+ Rat x+1 Materie prime c/rimanenze finali 20000 A
SCRITTURA DI ASSESTAMENTO:
Materie prime a Materie prime c/rimanenze finali 20000 20000
VERSO IL BILANCIO
Libro mastro
Materie prime c/acquisti Materie prime c/rimanenze finali Materie prime
30000 20000 20000
Da operazioni di gestione da operazioni di assestamento
In bilancio
Conto economico Stato patrimoniale
Materie prime Materie prime Materie prime
c/acquisti c/rim. Fin. 20000
30000 20000
CLASSIFICAZIONE DEI CONTI:
Materie prime c/acquisti: conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio
Materie prime c/rimanenze finali: conto economico di reddito acceso alle rimanenze
Materie prime: conto economico di reddito acceso alle rimanenze 21
2) RISCONTI ATTIVI
In presenza di costi che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria (anticipata), ma che sono in parte di
competenza dell’esercizio futuro, sarà necessario rinviare al futuro la parte di costo che non compete all’esercizio
attraverso la rilevazione di un risconto attivo.
ESEMPIO:
Si è stipulato in data 1/11/anno X un contratto di affitto annuo di 24000 euro, da pagare in contanti in via anticipata.
ANALISI VARIAZIONI:
VF- U Cassa 24000 A
VE- fxp Fitti passivi 24000 D
SCRITTURA DI GESTIONE (01/11/X):
Fitti passivi a Cassa 24000 24000
1/11/X 31/12/X 1/11/X+1
2 mesi di competenza 10 mesi non di competenza
31/12: rinvio al futuro la quota di costo che non è di competenza.
(COSTO ANNUO : 12) x N. MESI NON DI COMPETENZA
(24000 : 12) x 10 = 20000 COSTO DA RINVIARE AL FUTURO
La rettifica avviene direttamente nel conto acceso ai costi d’esercizio considerati (fitti passivi) e comporta l’indicazione
di un costo sospeso (risconti attivi).
ANALISI VARIAZIONI:
VE+ -fxp Fitti passivi 20000 A
VE- Rat x+1 Risconti attivi 20000 D
SCRITTURA DI ASSESTAMENTO:
Risconti attivi a Fitti passivi 20000 20000
VERSO IL BILANCIO
Libro mastro
Fitti passivi Risconti attivi
24000 20000 20000
SALDO 4000
In bilancio
Conto economico Stato patrimoniale
Fitti passivi 4000 Risconti attivi 20000
CLASSIFICAZIONE DEI CONTI:
Fitti passivi: conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio
Risconti attivi: conto economico di reddito acceso alle rimanenze 22
3) RISCONTI PASSIVI
In presenza di ricavi che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria (anticipata), ma che sono in parte di
competenza dell’esercizio futuro, sarà necessario rinviare al futuro la parte di ricavo che non compete all’esercizio
attraverso la rilevazione di un risconto passivo.
ESEMPIO:
Si è dato in locazione in data 1/12/x un capannone al canone annuo di 12000 euro, incassato in contanti in via anticipata.
ANALISI VARIAZIONI:
VF+ E Cassa 12000 D
VE+ qxp Fitti attivi 12000 A
SCRITTURA DI GESTIONE (1/12/X):
Cassa a Fitti attivi 12000 12000
1/12/X 31/12/X 1/12/X+1
1 mese di competenza 11 mesi non di competenza
31/12: rinvio al futuro la quota di ricavo che non è di competenza.
(RICAVO ANNUO : 12) x N. MESI NON DI COMPETENZA
(12000 : 12) x 11 = 11000 RICAVO DA RINVIARE AL FUTURO
La rettifica avviene direttamente nel conto acceso ai ricavi d’esercizio considerati (fitti attivi) e comporta l’indicazione
di un ricavo sospeso (risconti passivi).
ANALISI VARIAZIONI:
VE- -qxp Fitti attivi 11000 D
VE+ Rpass tx+1 Risconti passivi 11000 A
SCRITTURA DI ASSESTAMENTO:
Fitti attiivi a Risconti passivi 11000 11000
VERSO IL BILANCIO
Libro mastro
Fitti attivi Risconti passivi
11000 12000 11000
SALDO
1000
In bilancio
Conto economico Stato patrimoniale
Fitti attivi 1000 Risconti passivi 11000
CLASSIFICAZIONE DEI CONTI:
Fitti attivi: conto economico di reddito acceso ai ricavi d’esercizio
Risconti passivi: conto economico di reddito acceso alle rimanenze 23
4) AMMORTAMENTO
Riguarda fattori durevoli (a fecondità ripetuta, a lento ciclo di utilizzo): beni che non esauriscono la loro utilità con il
singolo utilizzo.
Il costo del fattore durevole è reintegrato da flussi di ricavi distribuiti nel tempo. Va ripartito tra i vari esercizi in cui
trova reintegrazione attraverso i ricavi. Parteciperà alla formazione del reddito la quota di costo che indica il consumo
del periodo (non l’intero costo del fattore durevole).
ESEMPIO:
Macchinario del costo di 10000. Ipotesi di utilizzo: 5 anni.
Costo attribuito a ciascun periodo: AMMORTAMENTO 10000:5=2000
ANALISI VARIAZIONI:
VE- fxp’ Ammortamento macchinari 2000 D
VE+ Fxp- Fondo ammortamento macchinari 2000 A
SCRITTURA DI ASSESTAMENTO:
Amm.to macchinari a Fondo amm.to macchinari 2000 2000
VERSO IL BILANCIO
Libro mastro
Amm.to macchinari Fondo amm.to macchinari
2000 2000
In bilancio
Conto economico Stato patrimoniale
Amm.to macchinari Fondo amm.to macchinari
Macchinari 10000 2000
2000
CLASSIFICAZIONE DEI CONTI:
Ammortamento macchinari: conto economico di reddito acceso ai costi d’esercizio
Macchinari: conto economico di reddito acceso ai costi pluriennali
Fondo ammortamento macchinari: conto economico di reddito acceso alle rettifiche dei costi pluriennali 24
c. scritture per la determinazione della competenza: SCRITTURE DI IMPUTAZIONE
Grado di certezza decrescente: RATEI Grado di certezza decrescente: FONDI Grado di certezza decrescente:
- Certezza del verificarsi della SPESE Costi di competenza dei quali si ha: FONDI RISCHI Costi di competenza
manifestazione finanziaria futura - Certezza del verificarsi della dei quali si ha:
- Certezza del tempo in cui essa si manifestazione finanziaria futura - Incertezza del verificarsi della
verificherà - Incertezza del tempo in cui essa si manifestazione finanziaria futura
- Certezza dell’importo verificherà - Incertezza del tempo in cui essa si
- Incertezza dell’importo verificherà
- Incertezza dell’importo
1) RATEI PASSIVI
In presenza di costi che sono di competenza dell’esercizio presente, ma che avranno la loro manifestazione finanziaria
nel futuro (posticipata), sarà necessario imputare al presente esercizio la parte di costo che compete ad esso, attraverso
la rilevazione di un rateo passivo (misuratore del costo di competenza).
ESEMPIO:
L’azienda stipula in data 1/6/X un contratto d’affitto al canone annuo di 36000 euro, con pagamento posticipato.
1/6/X: nessuna manifestazione finanziaria, nessuna rilevazione.
Il costo di 36000 euro che avrà manifestazione finanziaria nel successivo anno x+1 è in parte di competenza dell’anno
X.
1/6/X 31/12/X 1/6/X+1
7 mesi di competenza 5 mesi non di competenza
31/12: imputo variazione finanziaria presunta negativa che misuri il costo di competenza dell’anno X.
(COSTO ANNUO : 12) x N. MESI DI COMPETENZA
(36000 : 12) x 7= 21000 COSTO DI COMPETENZA DA IMPUTARE ATTRAVERSO VARIAZIONE FINANZIARIA PRESUNTA
NEGATIVA
ANALISI VARIAZIONI:
VF- presunto Ratei passivi 21000 A
VE- Fitti passivi 21000 D
SCRITTURA DI ASSESTAMENTO:
Fitti passivi a Ratei passivi 21000 21000
VERSO IL BILANCIO
Libro mastro
Fitti passivi Ratei passivi
21000 21000
In bilancio
Conto economico Stato patrimoniale
Fitti passivi Ratei passivi
21000 21000 25
2) RATEI ATTIVI
In presenza di ricavi che sono di competenza dell’esercizio presente, ma che avranno la loro manifestazione finanziaria
nel futuro (posticipata), sarà necessario imputare al presente esercizio la parte di ricavo che compete ad esso,
attraverso la rilevazione di un rateo attivo (misuratore del ricavo di competenza).
ESEMPIO:
L’azienda in data 1/8/X cede in locazione un capannone al canone annuo di 18000 euro, con incasso posticipato.
1/8/X: nessuna manifestazione finanziaria, nessuna rilevazione.
Il ricavo di 18000 euro che avrà manifestazione finanziaria nel successivo anno x+1 è in parte di competenza dell’anno
X.
1/8/X 31/12/X 1/8/X+1
5 mesi di competenza 7 mesi non di competenza
31/12: imputo variazione finanziaria presunta positiva che misuri il ricavo di competenza dell’anno X.
(RICAVO ANNUO : 12) x N. MESI DI COMPETENZA
(18000 : 12) x 5 = 7500 RICAVO DI COMPETENZA DA IMPUTARE ATTRAVERSO VARIAZIONE FINANZIARIA PRESUNTA
POSITIVA
ANALISI VARIAZIONI:
VF+ presunto Ratei attivi 7500 D
VE+ Fitti attivi 7500 A
SCRITTURA DI ASSESTAMENTO:
Ratei attivi a Fitti attivi 7500 7500
VERSO IL BILANCIO
Libro mastro
Fitti attivi Ratei attivi
7500 7500
In bilancio
Conto economico Stato patrimoniale
Fitti attivi Ratei attivi
7500 7500 26
3) FONDI SPESE
Per la corretta determinazione del reddito è necessario considerare anche costi di competenza dell’esercizio la cui
manifestazione finanziaria si avrà nell’esercizio o negli esercizi futuri.
Al termine del periodo si dovrà considerare l’eventuale esistenza di costi con manifestazione finanziaria differita,
determinare la quota di essi maturata nell’esercizio, e imputarla attraverso una variazione finanziaria presunta
negativa, accolta in avere di un opportuno fondo spese future.
ESEMPIO MANUTENZIONI CICLICHE:
Esistono beni che necessitano di manutenzioni cicliche da effettuarsi a determinati intervalli: il costo di queste
manutenzioni non può gravare interamente sull’esercizio nel quale si ha la manifestazione finanziaria, ma va imputato
nei vari esercizi a cui la manutenzione ciclica si riferisce.
Es. Ipotizzando una manutenzione triennale qualificata pari a 90000 e stimato un costo di competenza del periodo pari
a 30000 le variazioni coinvolte saranno:
ANALISI VARIAZIONI:
VF- presunto Fondo manutenzioni cicliche 30000 A
VE- Accantonamento a fondo manutenzioni cicliche 30000 D
SCRITTURA DI ASSESTAMENTO:
Acc.to a fondo manut. cicliche a Fondo manut. cicliche 30000 30000
VERSO IL BILANCIO
Libro mastro
Acc.to a fondo manut. cicliche Fondo manut. cicliche
30000 30000
In bilancio
Conto economico Stato patrimoniale
Acc.to a fondo Fondo manut. cicliche
manut. cicliche 30000
30000 27
4) FONDI RISCHI
Esistono costi che si riferiscono a rischi connessi al verificarsi di eventi futuri sfavorevoli di cui non si ha certezza. Bisogna
determinare la quota di essi maturata nell’esercizio, e imputarla attraverso una variazione finanziaria presunta
negativa, accolta in avere di un opportuno fondo rischi.
ESEMPIO FONDI RISCHI:
Consideriamo l’evento futuro sfavorevole relativo al verificarsi di perdite su crediti. Se si prevede che una parte del
credito diventi inesigibile, va rilevata subito una variazione finanziaria (presunta) negativa che misuri questo costo
presunto.
IPOTESI: in sede di determinazione del reddito dell’anno X si ipotizza una futura inesigibilità dei crediti commerciali,
ammontanti a 80000 euro, nella misura del 3%.
ANALISI VARIAZIONI:
VF- presunto Fondo svalutazione crediti 2400 A
VE- Svalutazione crediti 2400 D
SCRITTURA DI ASSESTAMENTO:
Svalutazione crediti a Fondo svalutazione crediti 2400 2400
VERSO IL BILANCIO
Libro mastro
Svalutazione crediti Fondo svalutazione crediti
2400 2400
In bilancio
Conto economico Stato patrimoniale
Svalutazione Crediti v/clienti Fondo svalutazione crediti
Crediti 2400 80000 2400 28
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR)
Il TFR rappresenta una forma di retribuzione differita al momento in cui il lavoratore lascerà l’azienda.
Il costo del TFR va tuttavia ripartito tra i vari periodi in cui esso è maturato, dando origine a fine anno, nell’ambito delle
scritture di assestamento, ad un’apposita rilevazione contabile.
ANALISI VARIAZIONI:
VF- Debiti per TFR 1000 A
VE- Trattamento di fine rapporto 1000 D
SCRITTURA DI ASSESTAMENTO:
Trattamento di fine rapporto a Debiti per TFR 1000 1000
VERSO IL BILANCIO
Libro mastro
Trattamento di fine rapporto Debiti per TFR
1000 1000
In bilancio
Conto economico Stato patrimoniale
Trattamento di Debiti per TFR
fine rapporto 1000
1000 29
LA CHIUSURA DEI CONTI (bilancio d’esercizio)
1
CONTO ECONOMICO a Diversi
Componenti negativi di reddito
2
Diversi a CONTO ECONOMICO
Componenti positivi di reddito 3
CONTO ECONOMICO a Utile d’esercizio
4
STATO PATRIMONIALE a Diversi
Attività
5
Diversi a STATO PATRIMONIALE
Passività
…..
Capitale netto
…..
Utile d’esercizio
RELAZIONE CON PROSPETTO CE 1 Conto Economico
CONTO ECONOMICO a Diversi
Componenti negativi di reddito componenti compo.
2 negativi di positivi
Diversi a CONTO ECONOMICO reddito di reddit
Componenti positivi di reddito 3
CONTO ECONOMICO a Utile d’esercizio Utile d’es Perdita
d’es
Equazione economica di breve periodo
fxp qxp
atx passtx+1 passtx atx+1
R + + R + R = R + + R
RELAZIONE CON PROSPETTO SP 4 Stato Patrimoniale
STATO PATRIMONIALE a Diversi
Attività Attività Passività
5
Diversi a STATO PATRIMONIALE Capitale
Passività netto
….. (utile es)
Capitale netto
…..
Utile d’esercizio
Equazione del capitale
Fc + Cb + R + Ft = Db + Dl + R + Cn
a pass 30
DESCRIZIONE APPUNTO
Riassunto per l'esame di Economia aziendale (2° parziale) basato su appunti presi durante le lezioni con la Prof. Stefania Servalli (ma può essere utilizzato anche per altri professori).
Per ogni argomento trattato sono presenti esercitazioni, esempi ed esercizi svolti.
E' inoltre presente a fine riassunto una simulazione d'esame svolta proposta dalla Prof. durante le lezioni.
Materiale adatto sia per frequentanti che per non frequentanti.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ambra135 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Bergamo - Unibg o del prof Servalli Stefania.
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