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I REQUISITI DELLE OPERAZIONI IVA sono:

- Soggetto: imprenditore – professionista – importatore

- Oggetto: cessioni di beni – prestazioni di servizi

- Territorio: operazione effettuata in Italia

Chi vende o esegue una prestazione calcola l’IVA e la addebita al cliente: se l’acquirente è un IMPRENDITORE

o un professionista recupera l’IVA pagata mediante il meccanismo della detrazione (versando cioè all’erario

la differenza tra IVA sulle vendite e IVA sugli acquisti). Se l’acquirente è un CONSUMATORE finale rimane

gravato dalla stessa.

FATTURA:

A fronte di ogni operazione in regime IVA deve essere emessa fattura da parte del soggetto che effettua

l’operazione (cessione di beni, prestazione di servizi).

ALIQUOTE : 4% aliquota

(percentuale del reddito, del patrimonio o del valore imponibile, in base alla quale si determina l'imposta dovuta)

ridotta, 10% aliquota ridotta, 22% aliquota ordinaria.

I DATI OBBLIGATORI da elencare in fattura sono:

- data di emissione

- numero progressivo

- ditta, denominazione o ragione sociale e residenza contraenti

- partita IVA e codice fiscale di chi emette la fattura

- natura, qualità e quantità beni ceduti e servizi prestati

- prezzo

- imponibile

- aliquota % IVA e ammontare imposta

- articolo di legge in caso di operazioni non soggette, non imponibili o esenti da IVA

- numero e data degli eventuali documenti (D.D.T., bolle).

La fattura può essere: IMMEDIATA (fattura emessa, datata e consegnata o spedita al cliente entro lo stesso

giorno di effettuazione dell’operazione) o DIFFERITA (fattura emessa, datata e consegnata o spedita al cliente

entro il giorno 15 del mese successivo). 9

ACQUISTI

ESEMPIO: ricevuta il 20 gennaio 200X fattura per acquisto di materie prime al prezzo di 1000, più IVA al

22%, pagamento in contanti lo stesso giorno.

Perché registrare distinti LIQUIDAZIONE e PAGAMENTO, anche quando le operazioni avvengono lo stesso

giorno:

1. i documenti relativi a liquidazione e pagamento sono diversi (rispettivamente fattura e mandato)

2. le persone che svolgono l’operazione normalmente sono diverse

3. si possono ottenere tramite il “partitario fornitori” informazioni contabili sul volume d’affari realizzato

con ciascun fornitore. 10

VENDITE

Si è creditori verso il cliente anche per l’IVA, divenendo così debitori verso l’Erario.

La LIQUIDAZIONE e l’INCASSO vengono sempre evidenziati in registrazioni separate (analogamente agli

acquisti di beni).

ESEMPIO: il 20 gennaio 200X viene emessa una fattura per vendita di prodotti per 1000 + IVA al 22%, con

incasso in contanti nella stessa giornata.

ACQUISTI E VENDITE DI BENI MATERIALI NON DUREVOLI

ACQUISTI di fattori produttivi a fecondità semplice – esauriscono la loro utilità in un solo processo

produttivo fxp: materie prime, semilavorati, merci.

Nell’intestazione dei conti aggiungo c/acquisti.

VENDITE: nell’intestazione dei conti aggiungo c/vendite (es. prodotti c/vendite, merci c/vendite) 11

LIQUIDAZIONE IVA La liquidazione MENSILE è tuttavia obbligatoria:

La PERIODICITA’ di liquidazione dell’IVA può essere: - per prestazioni di servizi con volume d’affari >

- mensile € 309.874,14 (L. 600 ml.)

- trimestrale (su opzione del contribuente) - per altro con volume d’affari > € 516.456,90 (L.

1000 ml.)

La liquidazione IVA consiste nell’accertamento del debito o del credito derivante dalle operazioni eseguite

in un dato periodo, mensile o in certi casi trimestrale.

Essa si ottiene calcolando la differenza tra l’IVA a debito e l’IVA a credito del periodo considerato.

COME SI RILEVA?

La registrazione della liquidazione dell’IVA si effettua girando al conto finanziario erario c/IVA i saldi dei due

conti IVA ns. credito, IVA ns. debito.

La differenza tra i due saldi rappresenta per l’azienda un debito o un credito verso lo Stato.

- Se la differenza è A CREDITO: l’eccedenza viene portata a riduzione dell’importo da versare nelle liquidazioni

successive (nessuna scrittura);

- se la differenza è A DEBITO: provvedo al PAGAMENTO entro le date stabilite dalla legge. L’eccedenza va

versata entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento (se liquidazione mensile), entro il 16 del secondo

mese successivo al trimestre di riferimento (se liquidazione trimestrale) (16 maggio, 16 agosto, 16 novembre,

16 febbraio). 16/06

ERARIO C/IVA a BANCA C/C 1500 1500

ESEMPIO LIQUIDAZIONE IVA

- IVA a credito: 500

- IVA a debito: 2000

IVA ns/credito IVA ns/debito

500 2000

500 2000

ERARIO C/IVA

500 2000

30/05

ERARIO C/IVA a IVA ns/credito 500 500

30/05

IVA ns/debito a ERARIO C/IVA 2000 2000 12

RESI SU ACQUISTI

I resi di beni vengono rilevati quando si riceve la NOTA DI CREDITO dal fornitore che liquida un credito o un

meno debiti.

ESEMPIO: il 02.05.200X ricevuta nota di credito da un fornitore per materie prime 100; tali materie prime

erano state assoggettate ad IVA al 22%.

02.05.200X

Fornitori a diversi 122

Resi su acquisti 100

IVA a debito 22

E’ possibile anche fare a meno della variazione IVA, in questo caso NON c’è emissione della nota di credito e

non si rileva l’IVA: 02.05.200X

Fornitori a Resi su acquisti 100 100

RESI SU VENDITE

ESEMPIO: il 02.05.200X si emette nota di credito per resi su vendite di materie prime per 100 (IVA al 22%).

02.05.200X

Diversi a Clienti 122

Resi su vendite 100

IVA a credito 22

E’ possibile anche fare a meno della variazione IVA, in questo caso NON c’è emissione della nota di credito e

non si rileva l’IVA: 02.05.200X

Resi su vendite a Clienti 100 100 13

14

15

IMMOBILIZZAZIONI

L’acquisto di immobilizzazioni tecniche è rilevato in modo identico a quello dei beni non durevoli, con la differenza che

il costo non è un componente di reddito dell’esercizio, ma un costo pluriennale, che si chiude all’attivo di stato

patrimoniale.

L’acquisto di immobilizzazioni è un’operazione soggetta ad IVA, ad esclusione dell’acquisto di beni da privati.

ESEMPIO: acquisto di un macchinario per 10000 (+IVA 22%), pagamento differito

Diversi a Fornitori 12200

Macchinari 10000

IVA ns/credito 2200

ACQUISTO DI IMMOBILIZZAZIONI PER COSTRUZIONE INTERNA

Costruzione in economia = è la produzione diretta del bene da parte dell’azienda, mediante l’utilizzo di fattori

produttivi interni.

RAGIONI: economiche (risparmio di costi di produzione) o di necessità (beni non disponibili sul mercato).

La valutazione di queste immobilizzazioni è SOGGETTIVA, in quanto non legata a scambi sul mercato. Occorre

CAPITALIZZARE I COSTI di quei fattori produttivi che sono stati già rilevati come non durevoli, ma che successivamente

sono stati incorporati in un fattore durevole.

CHE COSA SIGNIFICA CAPITALIZZARE I COSTI?

Il principio di competenza economica impone che i costi dei fattori produttivi non durevoli impiegati nella produzione

di un bene durevole siano CAPITALIZZATI, cioè siano tolti dagli fxp e aggiunti agli Fxp.

COME VIENE RILEVATA LA CAPITALIZZAZIONE?

E’ un’operazione che si compie a fine esercizio (scrittura di assestamento) e non include nessuna variazione finanziaria.

Eccezionalmente può essere effettuata quando il bene in costruzione entra in funzione (in questo modo

l’ammortamento, che non si può registrare fino a quando un bene è in costruzione, può essere calcolato correttamente

anche in funzione dei mesi di utilizzo).

Contabilmente avremo:

DARE: conto acceso ai costi pluriennali - immobilizzazioni in costruzione

AVERE: conto i rettifica indiretta dei costi da capitalizzare - incrementi per beni costruiti in economia (componente

positivo di reddito)

Quando il bene entra in funzione:

DARE: immobilizzazione materiale (ammortizzabile)

AVERE: si chiude il conto acceso all’immobilizzazione in costruzione

ESEMPIO: il 31.12.200X vengono capitalizzati costi per la costruzione di un impianto per €200.

Il 31.12.200X+1 l’impianto entra in funzione dopo che sono stati capitalizzati altri costi per €400.

31.12.0X

Impianti in costruzione a incrementi per impianti costruiti in economia 200 200

31.12.0X+1

Impianti in costruzione a incrementi per impianti costruiti in economia 400 400

31.12.0X+1

Impianti a impianti in costruzione 600 600 16

AMMORTAMENTO

L’ammortamento è un concetto contabile che rientra nell’ambito delle scritture di assestamento (SCRITTURE DI

STORNO).

Si tratta di una quota di costo pluriennale imputata al reddito di esercizio al fine di esprimere il logorio fisico e/o

economico dei fattori durevoli.

L’ammortamento deve essere imputato in modo sistematico ad ogni esercizio in relazione alla residua capacità di

utilizzazione delle immobilizzazioni.

ESEMPIO: si ammortizza in dieci anni un impianto del costo originario di €10000.

31.12.0X

Ammortamento impianti a fondo ammortamento impianti 1000 1000

Amm.to impianti Fondo amm.to impianti Impianti

1000 1000 10000

Il conto economico di questo esercizio ha 1000 di costi per ammortamento; mentre nello stato patrimoniale si avrà in

dare il conto Impianti (10000), in avere il conto Fondo ammortamento (1000).

VENDITA DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

1. Occorre stornare il fondo ammortamento e ricavare il valore netto contabile.

2. Calcolare una plusvalenza o minusvalenza mediante il confronto con il prezzo di vendita.

PREZZO DI VENDITA > VALORE NETTO CONTABILE = PLUSVALENZA

PREZZO DI VENDITA < VALORE NETTO CONTABILE = MINUSVALENZA

3. Rilevare la vendita dell’immobilizzazione tenendo conto della plusvalenza/minusvalenza.

NB: l’imponibile IVA si calcola sul prezzo di vendita.

ESEMPIO: 1° CASO – venduto un impianto del costo di acquisto di 10000, fondo ammortamento 5000. Vendita per 4000

più IVA al 22%.

Fondo amm.to impianto a impianti 5000 5000

Eliminato il fondo ammortamenti, resta il valore netto dell’impianto che è 5000 e lo si può già confrontare con il valore

di vendita (4000) ottenendo una minusvalenza di 1000. (4000<5000)

Diversi a Diversi

Clienti 4880

Minusvalenza 1000

Impianti 5000

IVA a debito 880

NOTE:

- Valore di credito: prezzo di vendita comprensivo di IVA

- L’IVA è calcolata sul prezzo di vendita

- Minusvalenza = conto economico di reddito accesso ai costi d’esercizio.

2° CASO – stessa operazione precedente, ma con vendite a 6000 più IVA al 22%.

Fondo amm.to impianto a Impianti 5000 5000

Dopo l’eliminazione del fondo ammortamento, resta il valore netto dell’impianto che è 5000 e lo si pu&o

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Publisher
A.A. 2017-2018
32 pagine
8 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ambra135 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Servalli Stefania.