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La proprietà: l'esercizio, l'acquisto e la tutela

Il contenuto della proprietà

Il contenuto del diritto di proprietà è l'insieme delle facoltà che spettano al proprietario per l'utilizzazione del bene. Tali facoltà sono:

  • La facoltà di godimento, ossia qualsiasi modo di impiegare la cosa e ricavarne utilità che il proprietario possa attuare senza rinunciare alla piena proprietà della cosa stessa: essa realizza il valore d'uso;
  • La facoltà di disposizione, ossia quella con cui il proprietario realizza il valore di scambio della cosa, cioè ne ricava delle utilità (economiche e monetarie) che può ottenere solo rinunciando alla piena proprietà della cosa stessa.

I poteri di esclusione

All'art. 832 i poteri del proprietario possono essere esercitati in modo pieno ed esclusivo. Significa che il proprietario ha la facoltà di escludere ogni altro

soggetto dal godimento della cosa e di impedire interferenze altrui nel suo godimento: sono i poteri di esclusione. Ad esempio, ne costituiscono applicazione la norma per cui il proprietario può in qualunque tempo chiudere il fondo. In tal caso i poteri di esclusione incontrano dei limiti: il proprietario non può impedire l'accesso al fondo a chi vuole entrarci per l'esercizio della caccia e a chi vuole entrarci per recuperare oggetti o animali. In certe zone vale la regola del libero accesso nel fondo altrui, anche senza il preventivo consenso del proprietario, per svolgere attività come l'escursionismo, lo sci o la raccolta di funghi. La proprietà di un fondo si estende sia allo spazio aereo sovrastante, sia al sottosuolo. Tuttavia, il proprietario non può impedire attività le quali si svolgano a profondità o rispettivamente ad altezza tale che egli non abbia interesse a escluderle. Al proprietario spetta anche la

Proprietà di tutto ciò che vi si contiene (ad eccezione di beni che sono riservati allo Stato).

I limiti della proprietà si ripartiscono in:

  • Limiti nell'interesse pubblico: quelli imposti dalla legge al proprietario per soddisfare superiori interessi della collettività e cioè per realizzare la funzione sociale della proprietà;
  • Limiti nell'interesse privato: quelli imposti al proprietario per soddisfare interessi di altri privati, generalmente proprietari di fondi vicini. Vi appartengono il divieto degli atti emulativi, la disciplina delle immissioni e le altre regole sui rapporti di vicinato.

Gli atti emulativi

In base al divieto degli atti emulativi "il proprietario non può fare atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri". Per ricadere nel divieto occorre:

  • Che l'atto rechi danno o disturbo a un altro soggetto;
  • Che l'atto...

non corrisponda a nessun apprezzabile interesse del proprietario che lo compie, se invece un tale interesse esiste l'atto è lecito, anche se l'utilità che esso procura al proprietario è minore del danno o del disturbo che esso reca ad altri;

Che l'atto sia sorretto dall'intento esclusivo di recare danno o disturbo ad altri.

Le immissioni

L'art 844 disciplina le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino: il proprietario è tenuto a sopportarle, ma solo fino a che esse non superano la normale tollerabilità. Spetta al giudice valutare se questa soglia è superata o meno. La legge offre alcuni criteri:

  • La condizione dei luoghi: un rumore tollerabile in una zona disabitata può diventare intollerabile nell'ambito di un insediamento abitativo;
  • La priorità di un determinato uso: se costruisco e occupo una casa in
prossimità di un preesistente impianto industriale la mia lamentela per i fumi è meno fondata di quanto lo sarebbe nel caso opposto; ▪ L’esigenza di contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà: si tratta di soppesare da un lato la misura del danno sofferto dal proprietario che subisce le immissioni, dall’altro la misura del costo che chi esercita l’attività inquinante dovrebbe accollarsi per eliminarle. Le immissioni, benché superiori alla normale tollerabilità, sono consentite, ma chi le produce deve pagare un indennizzo a chi le subisce. Quando un’immissione risulta illecita in base ai criteri appena esaminati, che la subisce ha due possibili rimedi legali: l’azione inibitoria, per ottenerne la cessazione, e il risarcimento del danno già prodotto. I rapporti di vicinato La legge vuole evitare che fra gli edifici costruiti su fondi confinanti ci siano intercapedini troppo ampie, che possano dar luogo a situazioni di conflitto. In particolare, la legge stabilisce che chi costruisce un edificio deve rispettare una distanza minima dai confini del fondo, detta distanza di rispetto. Tale distanza varia a seconda della destinazione d’uso dell’edificio e delle caratteristiche del terreno. Inoltre, la legge prevede che chi costruisce un edificio deve rispettare una serie di norme volte a evitare che l’edificio stesso possa arrecare danni o fastidi agli edifici confinanti.strette: perciò tali edifici devono essere o uniti e aderenti tra loro, oppure separati da una distanza minima di tre metri. Sono le distanze legali. Quando c'è una violazione delle distanze legali il proprietario del fondo confinante ha due rimedi: la riduzione in ripristino (cioè la rimozione di quanto fatto) e il risarcimento del danno. Le luci sono quelle finestre o aperture che danno passaggio alla luce e all'aria, ma non permettono di affacciarsi sul fondo del vicino. Possono essere aperte solo a un'altezza minima dal suolo e devono seguire particolari accorgimenti costruttivi per evitare l'affaccio sul fondo del vicino. Le vedute sono quelle finestre o aperture che permettono di affacciarsi e di guardare di fronte nel fondo del vicino. Non si possono aprire, se non nel rispetto di determinate distanze dal fondo del vicino. Quanto alle acque piovane, il proprietario deve costruire i tetti in modo tale che queste acque scolino nel suo terreno.diritto di proprietà che non deriva da nessun altro. Ci sono diversi modi per acquisire la proprietà a titolo originario: 1. Occupazione: quando una persona prende possesso di un bene che non appartiene a nessuno e lo utilizza in modo esclusivo per un certo periodo di tempo, può acquisirne la proprietà. 2. Accessione: quando una cosa viene unita o incorporata a un'altra cosa, diventa parte integrante di essa e il proprietario della cosa principale diventa anche proprietario della cosa accessoria. 3. Avulsione: quando una parte di un bene viene staccata da esso a causa di un evento naturale, come un'alluvione o un terremoto, e si deposita su un altro fondo, il proprietario del fondo su cui si è depositata la parte staccata ne acquisisce la proprietà. 4. Donazione: quando una persona trasferisce gratuitamente la proprietà di un bene a un'altra persona. 5. Successione: quando una persona eredita la proprietà di un bene da un defunto. 6. Acquisto per usucapione: quando una persona possiede in modo pacifico e ininterrotto un bene per un certo periodo di tempo stabilito dalla legge, può acquisirne la proprietà. È importante notare che l'acquisto della proprietà a titolo originario deve avvenire in conformità alle leggi e alle norme vigenti nel paese in cui si trova il bene.diritto di proprietà pieno e libero dal vincolo che limitavano il diritto del proprietario precedente; inoltre fa un acquisto stabile, che non può essere messo in discussione da eventuali irregolarità presenti nell'acquisto del proprietario precedente. Essi sono:
  1. L'occupazione
  2. L'invenzione
  3. L'accessione
  4. Unione, commissione e specificazione
  5. Usucapione

L'occupazione è l'impossessamento di una cosa che attualmente non ha proprietario. Può trattarsi solo di una cosa mobile, perché gli immobili che non risultano proprietà di nessuno spettano automaticamente al patrimonio dello Stato, e quindi hanno comunque un proprietario. Cose mobili senza proprietario (beni vacanti) sono quelle volontariamente abbandonate da chi ne era titolare, il quale ha così perso il suo diritto, e quelle che non sono mai appartenute a nessuno. Eccezionalmente possono acquistarsi per occupazione anche cose.

che appartengono a qualcuno. L'invenzione (dal latino invenire = trovare) significa qui ritrovamento. Riguarda le cose mobili smarrite dal proprietario. Chi trova una cosa mobile smarrita ha l'obbligo di restituirla al proprietario o consegnarla al sindaco. Se dalla consegna passa un anno senza che il proprietario la reclami, il ritrovatore ne acquista la proprietà. Una disciplina particolare ha il ritrovamento del tesoro, cioè di una cosa mobile di pregio, nascosta o sotterrata, di cui nessuno può provare d'essere proprietario. Il tesoro appartiene al proprietario del fondo in cui giace. Se però viene scoperto casualmente da persona diversa dal proprietario del fondo, spetta per metà al ritrovatore e per metà al proprietario del fondo. Se il ritrovamento riguarda oggetti d'interesse storico o artistico questi spettano allo Stato. L'accessione e accessione invertita Si ha accessione quando una cosa

Accessione si incorpora o si unisce a una cosa principale. Ci sono due tipi di accessione:

  1. L'accessione per fatto dell'uomo, quando in un fondo vengono eseguite piantagioni, costruzioni o altre opere con materiali che appartengono a soggetto diverso dal proprietario del fondo. Se le opere sono eseguite dal proprietario del fondo con materiali altrui, egli acquista la proprietà delle opere pagando il valore dei materiali al loro proprietario. Se invece le opere sono eseguite dal proprietario dei materiali sul fondo altrui, il proprietario del fondo può scegliere se chiedere che siano tolte, o invece farle proprie: in tal caso ne diventa il proprietario ma deve pagare al proprietario dei materiali la somma minore fra il valore di questi e l'aumento di valore arrecato al fondo.
  2. L'accessione per fatto naturale comprende l'alluvione, per effetto della quale il proprietario del fondo situato lungo un corso d'acqua acquista gli incrementi di

terreno ad esso apportati nel tempo, el'avulsione, lo stesso proprietario acquista una porzione notevole e riconoscibile di un altro fondo, chela forza del fiume o del torrente abbia staccato e trascinato fino al suo fondo: in tal caso deve alproprietario del fondo impoverito un'indennità.

Può accadere l'inverso (accessione invertita): chi fa una costruzione sul suolo altrui ne tiene la proprietà, eanzi acquista anche la proprietà del terreno su cui la costruzione è fatta. Quando uno fa una costruzione sulproprio terreno, e in buona fede invade una porzione del terreno confinante, il proprietario del terrenoinvaso può opporsi: ma se lascia passare tre mesi senza fare opposizione, il giudice può attribuire alcostruttore la proprietà sia dell'edificio sia del terreno, in tal caso deve pagare al proprietario di questo ildoppio del valore della superficie invasa e in più il risarcimento del danno.

Unione,

ì da formare un'unica cosa, si parla di unione. Al contrario, quando diverse cose mobili appartenenti a diversi proprietari sono state mescolate insieme senza formare un'unica cosa, si parla di commissione. L'unione può avvenire in diversi contesti, ad esempio quando si uniscono due o più lotti di merce per formare un unico carico, oppure quando si uniscono diversi materiali per creare un prodotto finito. La commissione, invece, si verifica quando una persona viene incaricata di mescolare o lavorare su diverse cose mobili appartenenti a diversi proprietari, senza che queste cose si uniscano in modo permanente o formino un'unica cosa. Entrambi i concetti sono importanti nel campo del diritto e dell'economia, in quanto regolano le relazioni tra proprietari di cose mobili e stabiliscono i diritti e gli obblighi delle parti coinvolte. In conclusione, l'unione e la commissione riguardano la combinazione di cose mobili appartenenti a diversi proprietari, ma con differenze sostanziali: l'unione forma un'unica cosa, mentre la commissione non lo fa.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
99 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vero0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Iamiceli Paola.