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DIRITTO PRIVATO BARTOLINI ANNO 2018/2019

L'importanza del diritto nell'economia

L'economia è l'organizzazione di più fattori come servizi, territorio, imprese, capitale

umano e monetario inseriti necessariamente all'interno della società. In essa sono

necessarie delle regole, i fattori di sviluppo, altrimenti, sarebbero inutili. Il corpo di

regole ha vicendevolmente bisogno di una società a cui fare riferimento. L’attore

economico deve sottostare ai paletti sanciti dal diritto come contratto, proprietà e

illecito.

Diritto pubblico e privato

Il diritto privato regola contratto, proprietà, lavoro.. Le regole orientano i

comportamenti di privati e imprese per perseguire determinati obiettivi politici. Ad

esempio volendo proteggere la concorrenza perfetta agisco sulle norme giuridiche.

Obiettivi del Welfare e del mercato si perseguono con il diritto privato.

Correzione di problemi quali razionalità limitata, esternalità negative e

asimmetrie informative

Il diritto privato corregge la razionalità limitata (dove consumatore non gestisce piena

razionalità nelle scelte, l'offerta del mercato è ingestibile), le esternalità negative

(dove a causa della produzione di inquinamento, le imprese possono essere

chiamata pagare i danni causati), e asimmetrie informative (dove chi produce

possiede molte informazioni in più rispetto al consumatore, il diritto impone di ridurre

il gap).

Sistema giuridico privato e pubblico

il sistema giuridico può essere privato e pubblico. Il pubblico regola i rapporti tra lo

Stato e cittadini o tra amministrazioni. Il pubblico lavora sulla dinamica della

soggezione e le sue norme devono essere sempre rispettate. Sono dette mandatory.

Si basano sulla dinamica della soggezione. Il diritto privato si fonda sull'autonomia,

libertà e parità. Servono ai privati per conseguire i propri interessi. Ad esempio nella

dinamica di acquisto di una casa. Il diritto privato offre gli strumenti per

l’organizzazione delle attività dei privati.

Diritto comune

Per costruire uno stadio il comune può comprare il terreno o espropriare. L'esproprio

fa parte del diritto pubblico cioè il proprietario non ha scelta e ottiene l'indennizzo. Il

comune può utilizzare il diritto privato proponendo una compravendita tradizionale, il

diritto privato è detto anche comune e suppone la parità.

Tra naturalismo e positivismo

Regola fenomeni della vita economica sociale (danni, contratti, organizzazioni, beni,

obbligazioni, contratti) e indirizza i comportamenti di soggetti che nei fenomeni sono

coinvolti. In una controversa il diritto privato determina le dinamiche per risolvere un

conflitto. Strutturalmente un sistema, cioè insieme cooperante di elementi tale per

cui può rispondere a eventi esterni) è fortemente autonomo rispetto alle regole

morali e religiose. Esiste una visione naturalistica e positivista. Nella prima fase il

diritto derivava da un ordine naturale e che interpretava le regole sociali, negli anni

esse vennero secolarizzate (cioè furono eliminate le regole religiose), c'era una

connessione tra il giusto e quello che determina il diritto. Dal XVI secolo nasce il

positivismo: il diritto non ha nulla a che fare con le altre sfere, positum quindi

Comandato dalle autorità con il potere di farlo. Il positivismo è tuttora condiviso.

Esso ha origine nella ‘teoria pura del diritto’ di ensel perché epurata delle idee

religiose e morali. i Giuristi studiano Leggi poste in essere dal Parlamento. Questa

visione è stata incrinata ad esempio dalle leggi razziali emanate costituzionalmente

ma che stridono rispetto al senso di giustizia. Un compromesso è positivista ma

soppesato dei principi generali dell'ordinamento giuridico come libertà e eguaglianza.

Norma giuridica, la fattispecie astratta e concreta

dobbiamo studiare solo il piano giuridico che si compone di ‘sé’ e ‘allora’. Il se

riguarda la situazione della realtà alla quale seguono effetti giuridici (sanzione). Il

sistema per funzionare deve agganciare alla situazione una sanzione. ‘Non uccidere’

non funziona se non credi. Il ‘se’ è detto fattispecie cioè ‘specchio dei fatti’ che può

essere astratta o concreta. La concreta deve corrispondere e rientrare nella

fattispecie astratta. Lo stato dei fatti è nella realtà (concreta) o nelle norme (astratta).

Fattispecie e sanzioni (compensativa, satisfativa, punitiva, preventiva)

Individuo una fattispecie che elevouna situazione giuridicamente rilevante. Solo

alcune situazioni hanno un risvolto legale e sono dette fattispecie rilevanti.

L'uccisione di un uomo è catalogata come omicidio. Il diritto eleva e qualifica certe

situazioni determinando, come diceva Ensel, una sanzione. Essa può essere

compensativa, satisfattiva, punitiva o preventiva, deterrente. La fattispecie concreta

deve essere qualificata per poter applicare la regola giuridica.

Criterio letterale e logico

le due ipotesi sono analizzate secondo un sillogismo: fattispecie astratta e concreta

devono essere assimilabili. Le norme sono scritte affinché coprano molti casi e

possono essere generali e astratte. Il giudice deve interpretarle. Può applicarla in

modo restrittivo con un'applicazione letterale o estensiva con un'applicazione ampia.

Esistono strumenti per capire: il criterio letterale (se il giudice applica semplicemente

la norma) e criterio logico (psicologico se guardi all’origine della norma del

legislatore oppure teleologico se guardi all’obiettivo politico di quella norma).

Civil Law e Common Law

L'apparato legislativo e giudiziario è separato: il giudice sebbene abbia un ruolo non

emana le leggi: sono detti Civil Law. Esistono sistemi di Civil Law e Common law. I

Civil Law hanno legge scritta e la separazione tra legislativo giudiziario; i casi

precedenti, simili o uguali, non sono vincolanti. Nel Common Law non ci sono leggi

scritte ma i casi determinano i risultati successivi. Vige la regola dello stare decisis di

fronte a un caso il giudice applica o crea la regola. Le sentenze vengono poi divise e

catalogate.

Analogia legis e iuris

Il sistema giuridico deve essere completo e coerente. E’ impossibile avere regole su

tutto: dei meccanismi colmano le lacune giuridiche. Se nel Common Law i giudici

che hanno nuove regole da noi usiamo l'analogia. Il giudice cerca delle leggi simili.

Esistono analogie legis e iuris (secondo livello analogico: non ci sono casi simili e

applico i principi generali che regolano l’ordinamento). Tutti interpretano la legge:

promulgata una legge si possono essere delle inesattezze. E’ necessario da parte

del legislatore interpretazione autentica, amministrativa, dottrinale. La discrezionalità

varia a seconda della formulazione della disposizione.

fonti del diritto

Ogni stato produce delle norme. Fino alla pace di Westfalia veniva applicato tutti i

regni dell'impero. Le fonti del diritto si collocano secondo livelli: esistono regole

giuridiche (costituzione e leggi costituzionali), leggi dello stato (adottate dal

Parlamento o da altri organi incaricati di emanare le leggi) e sullo stesso piano

decreti legge (per casi di particolare urgenza dove l’atto deve essere

successivamente ratificato dal Parlamento da decreto legge in legge) e decreto

legislativo (che delega al governo la creazione di un decreto legislativo, usato per le

direttive europee). Sotto regolamenti e sotto consuetudini (standard comportamentali

ripetuti con frequenza). Hanno uno spazio molto marginale possono diventare diritto

se non in contrasto con le leggi precedenti. Sono detti secundum legem cioè

secondo la legge e preter legem cioè oltre la legge. Le fonti del diritto hanno un

ordine gerarchico.

Antinomie

Una legge può essere contro la costituzione: questo caso deve essere risolto. una

situazione porta delle antinomie cioè conflitto tra due norme, che è risolta con il

criterio gerarchico, con la specialità tra legge applicabili (guardo alla più specifica)

oppure cronologico (regola recente dominante).

Fonti del diritto extranazionali

Il nostro sistema non è politicamente isolato e alcuni casi hanno connessioni

secondo più ordinamenti giuridici. Si parla di diritto internazionale privato (legge 28

del 1994) che stabiliscono le norme relative a controversie internazionali. Con

l'Unione Europea parte della sovranità è stata ceduta. Le fonti di legge dell'Unione

Europea possono essere vincolanti e non vincolanti (persuasive). Nel diritto privato

intervengono direttive regolamenti europei (direttamente in vigore nei confronti di

tutti). Le direttive si rivolgono agli Stati membri e delineano obiettivi che vanno

perseguiti nelle leggi successivamente emanate dei rispettivi legislatori. Nel caso di

insolvenza la Corte europea di giustizia (l'organo che valuta l'adeguamento delle

norme) stabilisce sanzioni: il privato ottiene una self-executing e si applica la legge

anche se non è stato ufficialmente emanata.

Parallelepipedo delle Fonti

Di diritto privato si parla nella costituzione all'articolo 41, tra le leggi statali si parla

del codice civile che si colloca al secondo livello della piramide e non può

contrastare la costituzione.

Posizione giuridiche attive e passive

Il diritto privato in regola gli interessi dei privati: serve a capire chi, in caso di

conflitto, prevalga. ci serviamo di concetti cioè semplificazioni di posizioni giuridiche

(condizioni di un soggetto dal punto di vista del sistema) che può essere attivo e

passivo. Nell'attivo il soggetto prevale: facoltà, aspettativa, interesse legittimo, diritto

soggettivo e nelle passive: dovere, obbligo, soggezione, responsabilità, onere,

status. Nel diritto situazioni rilevanti in attivo e passivo permettono la nascita di

situazioni giuridiche interessanti.

Il diritto soggettivo: dovere e obbligo

Il più importante è diritto soggettivo: una posizione giuridica con la quale manifesto

potere su beni a livello sociale. Si uniscono due situazioni passive: c'è il dovere di

non appropriarsene e obbligo. Nell'obbligo non c'è l'astensione ma la necessità di

compiere qualcosa nei confronti del soggetto attivo. Il diritto soggettivo dà maggior

potere.

Diritto potestativo

Avendo un diritto potestativo, la controparte ha la soggezione di subire la mia scelta

senza aveva alcun diritto (ad esempio se mi licenzio titolare non può dire nulla). La

facoltà esprime la possibilità su un oggetto di diritto. L'aspettativa consiste nel

ritenere di ottenere un vantaggio al seguito di un determinato comportamento.

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
41 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Emanuelee999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Bartolini Francesca.