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ANCORA COSI DOPO IL TERZO SETTORE? SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE

Questa macroarea è la più importante per lo studio di diritto privato. La situazione giuridica soggettiva è la regola di diritto oggettivo vista dal punto di vista del soggetto a cui si riferisce, è ciò che la norma attribuisce al soggetto. Ad esempio, nella regola dell'art 2043 responsabilità per fatto illecito, osservata dal punto di vista dei soggetti in termini di conseguenze, vediamo la situazione nella quale si trovano chi subisce il danno e chi lo produce. Chi subisce il danno ha diritto ad essere risarcito (diritto di credito) e chi lo produce ha l'obbligo di risarcire il danno (debito). Abbiamo bisogno di criteri di classificazione per muoverci all'interno delle situazioni giuridiche soggettive:

  1. criterio = valutazione del risultato in cui si trova il soggetto per effetto della regola di diritto a lui applicabile; si divide in situazioni di vantaggio (risultato favorevole)
situazione giuridica di vantaggio attiva si verifica quando il soggetto ha la possibilità di agire per ottenere un risultato favorevole ai propri interessi. SITUAZIONE GIURIDICA DI VANTAGGIO INATTIVA La situazione giuridica di vantaggio inattiva si verifica quando il soggetto non ha la possibilità di agire per ottenere un risultato favorevole ai propri interessi. In questo caso, la norma di diritto non prevede alcuna facoltà o possibilità di azione per il soggetto. SITUAZIONE GIURIDICA DI SVANTAGGIO ATTIVA La situazione giuridica di svantaggio attiva è una situazione sfavorevole per il titolare, che si traduce in un contenuto di attività che il soggetto è obbligato a compiere. La norma di diritto impone al soggetto di fare qualcosa che può andare contro i suoi interessi. SITUAZIONE GIURIDICA DI SVANTAGGIO INATTIVA La situazione giuridica di svantaggio inattiva si verifica quando il soggetto non ha la possibilità di agire per evitare un risultato sfavorevole ai propri interessi. In questo caso, la norma di diritto non prevede alcuna possibilità di difesa o azione per il soggetto. Le situazioni giuridiche relative vivono all'interno di una relazione con un altro polo giuridico, mentre le situazioni giuridiche assolute non dipendono dalla presenza di una controparte.situazione giuridica di vantaggio attiva è per eccellenza il diritto soggettivo al cui interno si individuano; diritti reali (diritto patrimoniale e assoluto), diritti di credito (diritto patrimoniale e relativo), diritti della personalità (diritto non patrimoniale e assoluto), diritti personali di godimento e diritti potestativi. Se una norma attribuisce il diritto soggettivo si ha la massima protezione possibile di un interesse. Alla base del diritto soggettivo c'è un'operazione di selezione fatta dall'ordinamento, attività che riguarda la considerazione dell'interesse che è il presupposto. Gli interessi si manifestano nella realtà, sono in continua evoluzione e vengono vagliati dall'ordinamento. Se la valutazione di meritevolezza è positiva al massimo grado essa si traduce nella veste giuridica del diritto soggettivo (oggi parliamo di un diritto al rispetto dei dati personali ma prima si poteva parlare solo di un

interesse). L'interesse può essere patrimoniale o no, individuale (riferibile di volta in volta ad un specifico soggetto) o collettivo, pubblico (riferibile a soggetti pubblici rappresentativi di un certo gruppo) ma può anche essere un interesse senza un portatore specifico e essere comunque rilevante (caso degli interessi diffusi). Questi ultimi erano a volte denominati interessi (senza testa) proprio perché mancava il titolare specifico a cui riferirsi (es. interesse dell'ambiente agli inizi). Per tutelarlo ci sono state, in alcuni casi, delle leggi con formule determinate, mentre in altri casi hanno individuato dei soggetti specifici ai quali erano riconducibili delle categorie di portatori, quindi in tutti e due i casi, questi interessi, sono andati al di là del singolo ma non sono stati riconducibili ad una collettività.

Il diritto soggettivo è una situazione giuridica soggettiva con contenuto di agire agere licere

(facoltà/potere di agire per il soddisfacimento del proprio interesse protetto dall'ordinamento giuridico). Le articolazioni del diritto soggettivo si distinguono grazie alle facoltà che si trovano dentro questi diritti, quindi facoltà differenti plasmano il contenuto delle varie tipologie di diritto soggettivo. Diritti reali. Diritto reale vuol dire diritto soggettivo che ha ad oggetto una res intesa come porzione materiale del mondo fisico percepibile con i sensi. È un diritto patrimoniale. Si distinguono in diritti reali di godimento e di garanzia. Le caratteristiche dei diritti reali sono: - tipicità e numero chiuso = a numero chiuso perché i diritti reali sono quelli e non se ne possono creare altri (può farlo solo il legislatore) e hanno delle caratteristiche tipiche (fisionomia definita dal legislatore), dunque lo spazio di autonomia dei privati in questa materia è ridotto poiché questi sono governati dai principi di

tipicità e numero chiuso.- assolutezza e opponibilità erga omnes = sono assoluti poiché sono scioltida qualunque legame (autosufficienti dal punto di vista del conseguimento del risultato finale, autonomi e non vigono da rapporti). Opponibili erga omnes vuoldire che li posso far valere contro chiunque e quindi tutti sono tenuti a rispettare il mio diritto. (ius sequelae),- diritto di seguito per il quale il diritto a favore di un bene, sia esso un usufrutto o un ipoteca, resta a presso al bene e il nuovo titolare troverà un determinato diritto (es. diritto di usufrutto, se il proprietario vende il bene su cui c’è l’usufrutto, questo non si estingue ma segue il bene presso il nuovo proprietario o es. se su casa mia c’è l’ipoteca io posso vendere la casa ma il diritto di ipoteca resta sul bene quindi il nuovo titolare avrà ipoteca).Diritti reali di godimento. Il prototipo dei diritti reali di godimento è il diritto di proprietà.

rispetto ad esso gli altri diritti reali di godimento sono denominati diritti reali minori e sono il diritto di superficie, il diritto di enfiteusi, il diritto di usufrutto, il diritto di uso, il diritto di abitazione e le servitù prediali, disciplinati nel libro III del Codice civile e hanno come oggetto la facoltà del titolare di godere da una cosa altrui. Sono denominati minori perché presentano tutti le stesse facoltà ma con un'estensione diversa che è massima nel caso del diritto di proprietà e decrescente nel caso dei diritti reali minori. Le facoltà sono quella di godimento e di disposizione. La facoltà di godimento è quella che permette di "usare la cosa mia" al fine di trarre tutte le utilità che questa è in grado di darmi direttamente e indirettamente (es. posso vivere nella mia casa o darla in locazione). La facoltà di disposizione è la facoltà di disporre di quel bene.invari modi (es. vendere il bene, donarlo, distruggerlo o costituire su quel bene un diritto reale minore a favore di un terzo). Queste cose sono scritte nell'art. 832 che descrive la proprietà attraverso le facoltà che vengono attribuite al soggetto; "il proprietario ha il diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico". Come abbiamo detto, anche chi gode dei diritti reali minori possiede queste facoltà ma sono meno estese; ad esempio, l'enfiteuta ha le facoltà di disposizione e di godimento ampie ma ha anche l'obbligo di pagare un canone al proprietario e l'obbligo di migliorare il fondo (obblighi che il proprietario non ha), oppure l'usufruttuario ha delle facoltà ancora più limitate perché non può trasformare il bene. Quando il nudo proprietario, ovvero il proprietario di una cosa sucui grava un dirittoreale minore, esercita la facoltà di disposizione, si manifesta un'importante caratteristica dei diritti reali minori. La proprietà si trasferisce gravata dal diritto reale minore, il nuovo proprietario non acquista la sola proprietà, ma a lui si trasmette il limite o il peso imposto al precedente proprietario. Questo carattere dei diritti reali minori, tra cui anche i diritti reali di garanzia, si chiama diritto di seguito. Diritti reali di garanzia. Sono diritti che attribuiscono al titolare un diritto di garantirsi la soddisfazione di un credito mediante la cosa altrui. In questa categoria si trovano il diritto di pegno (beni mobili) e il diritto di ipoteca (beni immobili), disciplinati nel libro VI dedicato alla tutela dei diritti. Il titolare di un diritto reale di garanzia ha la facoltà di distrarre, ovvero sottrarre e vendere forzatamente il bene dal patrimonio di qualcuno che non ha adempiuto al suo obbligo.

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proprioius praelationisdebito (per quanto riguarda il pegno) e dello (diritto di precedenza),ovvero possibilità di soddisfarsi con preferenza sul ricavato (per quanto riguardal’ipoteca). Anche in questo caso abbiamo tipicità e numero chiuso nel caso dellegaranzie reali.

Diritti di credito. Avere un credito vuol dire avere la facoltà di pretesa e quella didisposizione. La facoltà di pretesa fa sì che il soggetto titolare di diritto abbia lafacoltà di pretendere dal debitore l’esecuzione della disposizione, mentre la facoltà didisposizione è quella di cedere ad altri il proprio diritto. A differenza dei diritti reali, idiritti di credito esistono quando c’è un debito, dunque sono diritti soggettivi relativi(hanno bisogno di una relazione). Questa relazione si chiama rapporto obbligatorioo obbligazione regolato nel libro IV del Codice civile. La situazione di obbligo ènecessaria al soddisfacimento

dell'interesse alla base del credito. Questo nesso è detto rapporto giuridico. Si tratta di un rapporto che può essere definito come la relazione giuridicamente regolata tra situazioni soggettive tra loro connesse, delle quali una è necessaria al soddisfacimento dell'altra. Il rapporto tra diritto e obbligo prende il nome più specifico di rapporto obbligatorio. Il rapporto sussiste tra parti, una creditrice e l'altra obbligatrice, mentre i terzi sono coloro esclusi dal rapporto, anche se talvolta è un termine utilizzato anche per indicare: 1) un soggetto interessato all'avicenda; 2) un soggetto qualificato che adempie, ad esempio, un obbligo altrui; 3) un soggetto obbligato a sua volta. Il rapporto inps-lavoratore può essere configurato come rapporto obbligatorio ma non si applicano tutte le regole del rapporto obbligatorio del diritto privato. Il peer to peer lending è una forma nuova di erogazione del credito che si.

ha attraverso una piattaforma (es. piattaforme di crowdfunding), quindi negli

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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AlexyaM13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Pellecchia Enza.