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DIFFERENZIAZIONE

1. INTRODUZIONE

Non è poco chiedere agli insegnanti di creare legami perché gli studenti sono troppi e il tempo è poco. Ciononostante, un buon insegnante è colui che plasma la vita degli studenti per riflettere una speranza, una fiducia e una promessa, trasmettendo loro che la convinzione che la scuola possa incidere positivamente nella loro vita.

2. Quale era la nostra visione della classe?

Creare una classe dinamica e positiva significa contribuire ad un mondo più dinamico e positivo, l'insegnante quindi è destinato a diventare molto più che semplice dispensatore di informazioni e anzi le classi sono pensate per forgiare democrazia, dignità e diversità. Gli insegnanti sono più focalizzati sulle possibilità che sulle impossibilità e sanno guardare oltre le cose che non possono cambiare e individuare nei ragazzi ciò che possono modificare. Anche loro si aspettano di apprendere.

più di quanto non insegneranno.

2.1 Le risposte dell'insegnante ai bisogni dello studente

Ci sono almeno cinque modi in cui un'insegnante può rispondere ai bisogni degli studenti. Le risposte fornite dagli insegnanti derivano dai bisogni degli studenti.

2.2 La risposta dell'invito 4

Il primo bisogno è quello di conferma e la risposta sarà: "Questo sarà un buon posto per te!". L'invito all'apprendere deve essere riproposto continuamente. Lo studente continuerà a soppesare rischi e benefici, ma l'insegnante dovrà accrescere l'invito e minimizzare i rischi. L'insegnante deve comunicare le seguenti convinzioni:

  • Rispetto alla persona che sei, come pure la persona che puoi diventare
  • Desidero conoscerti
  • Sei unico e prezioso
  • Credo in te
  • Ho tempo per te
  • Quando ti ascolto, io imparo
  • Questo posto è anche tuo
  • Qui c'è bisogno di te
studente merita tutto il nostro rispetto e la dignità è un diritto inalienabile: è la porta di ingresso all'autostima e all'autoefficacia. L'insegnante deve far capire al bambino che ha molti modi di ascoltarlo e imparare cose su di lui, che ha tempo per lui e che vuole apprendere da lui. L'invito dell'insegnante è il catalizzatore delle decisioni e risponde ai bisogni di riconoscimento, di contributo, di potere, di scopo e di sfida. La risposta dell'opportunità L'insegnante deve far capire che la sua fede nell'alunno è infallibile e farà del suo meglio per assicurare che l'alunno diventi ciò che dovrebbe essere, garantendogli la massima opportunità di sviluppare le sue possibilità. L'insegnante deve trasmettere: - Ho cose importanti da farti fare qui, oggi - Le cose che ti chiedo di fare meritano di essere fatte - Spesso le cose che ti chiedo di fare ti

possono intimidire• Le cose che ti chiedo di fare ti aprono nuove possibilità• Le cose che ti do da fare qui ti aiutano a diventare tutto ciò che puoi essere• Ti sono assegnati ruoli specifici che rendono la classe più efficiente ed efficace

Dando opportunità si richiede grosso lavoro finalizzato però al raggiungimento di uno scopo. Si dà quindil'opportunità ai ragazzi di aver voce in ciò che apprendono e in come apprendono, in modo da favorireun'educazione di qualità per ottenere il massimo accesso e la massima competenza in termini di conoscenze,idee e abilità. L'opportunità è inclusiva perché coltiva attitudini positive rispetto a se stessi eall'apprendimento.

2.4 La risposta dell'investimentoL’insegnante deve comunicare che gli studenti sono importanti e il lavoro di classe è impellente, chel'insegnante investe molto nelle persone e nei contenuti.

L'insegnante deve rendere chiaro che:
  • Lavoro sodo per rendere questo posto funzionale per te
  • Lavoro per fare in modo che questo posto rifletta ciò che tu sei
  • Mi piace riflettere su ciò che facciamo qui
  • Amo trovare nuove strade per il successo
  • Il mio lavoro è aiutarti ad avere successo
  • Ti sono compagno nella crescita
  • Farò tutto ciò che è necessario per assicurare la tua crescita
Gli insegnanti che hanno investito nella propria professionalità agiscono da mentori (fa in modo che gli studenti si prendano cura della loro mente e del loro cuore), sostenitori (sostiene l'individuo), partner degli studenti (agisce per le persone e con le persone). La scuola è il luogo in cui la caratteristica distintiva è la persistenza o costanza. L'insegnante deve quindi comunicare:
  • Stai crescendo, ma non hai finito di crescere
  • Quando un

percorso non funziona, ne possiamo trovare altri

Cerchiamo di capire ciò che funziona meglio

Non ci sono scuse qui, bensì sostegno

Non si finisce mai di apprendere

L'insegnante deve davvero credere nelle possibilità di ogni singolo studente e non lasciarsi sconfiggere facilmente. L'insegnante prevede un sistema di supporto per poter progredire e non assume che lo studente non riesca ad apprendere: quando uno studente fallisce anche l'insegnante fallisce. La ricerca della qualità non finisce mai.

La pratica riflessiva è molto importante perché l'insegnamento efficace rifiuta di obbedire ad un insieme stabilito di istruzioni per l'uso. Le zone di pratica indeterminate sono le costanti fondamentali nel mondo dell'insegnante. Il fallimento non è un'opzione.

La competenza dell'insegnante si sviluppa in rapporto alla riflessione sulla propria pratica. Allo

Lo studente l'insegnante riflessivo trasmette:

  • Ti osservo e ti ascolto attentamente e sistematicamente
  • Mi assicuro di utilizzare ciò che imparo per farti apprendere meglio
  • Provo a guardare le cose attraverso i tuoi occhi
  • Mi chiedo continuamente: "Come funziona la collaborazione tra me e te?"
  • Mi chiedo continuamente: "Come posso migliorare la situazione?"

La riflessione dell'insegnante prende in esame il bisogno degli studenti di riconoscimento, di contributo, di potere, di scopo e di sfida. La pratica diventa intuitiva ed efficiente nel rispondere ai bisogni.

3. IL DIAVOLO SI NASCONDE NELLA TRADUZIONE PRATICA

L'insegnamento differenziato è un imperativo, ma dobbiamo accettare il ruolo dell'insegnante come colui che crea legami con gli studenti.

Questo è un processo circolare perché l'insegnante, per creare legami con uno studente, deve vedere come ogni singolo studente sia diverso da tutti.

gli altri; ma per cogliere tali peculiarità deve salire un legame. LA RISPOSTA DELL'INSEGNANTE AI BISOGNI DELLO STUDENTE: DALLA TEORIA ALLA PRATICA 1. INTRODUZIONE L'insegnante cerca di creare opportunità per ogni singolo studente attraverso l'investimento, la persistenza e la riflessione. L'insegnante deve trasmettere allo studente alcune convinzioni positive e soppesa decisioni e azioni. L'ambiente, la comunicazione, le regole, le procedure, i sistemi di sostegno e la responsabilità di classe vengono plasmati secondo alcuni ruoli, con l'obiettivo di massimizzare la crescita e le capacità di ogni singolo studente e della classe come gruppo. 2. L'AMBIENTE DI CLASSE Le caratteristiche fisiche e affettive determinano il tono o l'atmosfera in cui avranno luogo l'insegnamento e l'apprendimento. L'ambiente formerà una linea di comunicazione da insegnante a studente durante tutto l'anno scolastico e

Favorirà la ricerca di conferma/affermazione, contributo, potere, sfida all'interno della classe. L'arredo e le attrezzature parlano di collaborazione o di isolamento, di flessibilità o di standardizzazione. I materiali testimoniano la presenza o l'assenza di interesse nella varietà dei bambini quindi la disposizione dell'ambiente determinerà la centralità dello studente oppure dell'insegnante che è architetto delle caratteristiche fisiche della classe e quindi del clima affettivo. L'ambiente segnala agli studenti se l'unicità è riconosciuta e apprezzata oppure se possono essere rimpiazzati e sostituiti da altri.

2.1 Esempi di decisioni sull'ambiente di apprendimento

L'ambiente è cruciale durante tutto il percorso scolastico e dobbiamo trovare il modo di abitare ogni fase evolutiva.

2.2 Ulteriori strategie per costruire ambienti positivi

Studiate le culture degli studenti→

familiarizzare con le culture, i linguaggi e le lingue, con gli ambienti da cui provengono gli alunni.

Comunicate un senso di prestigio e di importanza - evidenzia il bisogno dei ragazzi di impegnarsi in classe in cose importanti e meritevoli e di condividere le loro scoperte e intuizioni con il gruppo dei pari. Questo è utile per cogliere le potenzialità dei compagni provenienti da un diverso contesto linguistico e culturale.

Encomiate la creatività - ne consegue un clima che esprime possibilità.

Create uno spazio per tutti i tipi di studenti - l'aula ha uno spazio per tutti e rappresenta un ambiente positivo, capace di rispondere ai diversi bisogni degli studenti. È un luogo adatto a un'ampia gamma di studenti.

Aiutate gli studenti a conoscersi reciprocamente - trovare un equilibrio può sostenere i ragazzi nella riflessione sull'importanza dei compagni e il loro apprezzamento. È importante creare degli

appuntamenti quotidiani come il saluto, la condivisione di esperienze, attività di gruppo o annunci particolari.

Celebrate i successi → chiamate/mandate una mail settimanalmente/portate in classe un enorme vaso per condividere con i genitori qualcosa di positivo. Questo contribuisce anche a creare un ambiente positivo di classe.

3. COMUNICAZIONE IN CLASSE

Le decisioni sull'ambiente di classe sono rivolte e influiscono sulla comunicazione di classe. Ci sono diverse funzioni e modelli di comunicazione.

3.1 Situazione di decisioni di classe riguardanti la comunicazione

Gli insegnanti possono costruire modelli di comunicazione di classe positivi e produttivi, utilizzando diversi approcci e varie strategie.

3.2 Ulteriori strategie per coltivare una comunicazione positiva

Di seguito esempi concreti di modi in cui gli insegnanti promuovono una comunicazione efficace per promuovere un positivo ambiente di apprendimento:

Incontri di obiettivo → vengono creati degli incontri tra

insegnanti e studenti per parlare di un progresso in un'area. Questo p
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
15 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ire-24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia e Didattica dell'inclusione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Ghedin Elisabetta.