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Estratto del documento

DOPOGUERRA

Le difficoltà economiche del dopoguerra e le forze conservatrici portarono a

risolvere solo in campo economico.

In GB il Ministry of Munitions fu abolito appena terminato il conflitto.

- Importante riforma: estensione nell’agosto del 1920 dell’assicurazione

statale obbligatoria contro la disoccupazione a quasi tutti i lavoratori.

Anche finanziamenti per le abitazioni popolari, per la prevenzione

 sanitaria e a favore delle pensioni di anzianità.

- Grazie a tutto questo la GB riuscì a mantenere alto il suo livello di welfare

La Germania si era riaperta negli anni del conflitto ai principi dello Stato

Sociale.

- La Rep. di Weimar perfezionò l’intervento> Stato compito della tutela dei

cittadini e introduzione dei diritti sociali in un contesto di libertà

democratiche.

- La Germania fu la prima a inserire nella costituzione i diritti civili (a tutti

garantita una vita dignitosa).

Diritto al mantenimento e allavoro e i diritti di salvaguardia della

 salute, della capacità lavorativa, per la tutela della maternità e per

prevenzione delle conseguenze economiche della vecchiaia.

- Con la costituzione di Weimar veniva intrapreso il tentativo di fondare la

legittimità dello stato contemporaneamente sia sui principi dello stato di

diritto che su quelli dello stato sociale.

Legge del 1920 assistenza pubblica alle vedove di guerra, orfani e

 familiari

1924: regolamentazione dei diritti dei bisognosi (assistenza pubblica

 non costituiva una concessione, bensì un diritto) 10

La C. di W. Riconobbe la libertà illimitata di coalizioni, contratti

 collettivi stipulati tra imprenditori e sindacati

Mancanza di fondi + forze politiche revanchiste = fallimento

Italia: Commissione Rava studio sui problemi del dopoguerra assicurazione

obbligatoria sul lavoro a tutta la popolazione attiva > il progetto non venne

realizzato e restò in piedi solo l’assicurazione pensionistica obbligatoria

riservata ai lavoratori dipendenti, varata nel 1919.

Riforme delle istituzioni politiche (dei modi di rappresentanza).

- Guerra aveva messo in crisi i cardini del sistema parlamentare.

Rappresentanza organica realizzata all’interno di una costituente degli

 interessi o di un Parlamento del lavoro connesso al Senato.

Solo approvazione della proporzionale

Lacuna più grave nel campo dell’assistenza sanitaria, della quale la guerra

aveva dimostrato l’urgenza non giunse a compimento il progetto di

assicurazione contro le malattie.

Col fascismo lo stato prese le distanze dalle politiche sociali elaborate negli

anni precedenti. si ha una regressione e diventa un sistema di carattere

particolaristico/clientelare

Politiche sociali dopo la guerra causate da:

1- Risposte necessarie alla nuova società di massa protagonista del

conflitto.

2- Mezzo per evitare la politicizzazione dei lavoratori (controllo sociale

preventivo)

In tutti i paesi, a fianco del rafforzamento del potere esecutivo, si ebbero leggi

limitatrici dei diritti civili. 2.La limitazione dei diritti civili

PREMESSA

Con la guerra l’esecutivo assume pieni poteri, legislativo ridotto e molte

competenze in ambito civile passarono sotto la gestione delle autorità militari.

L’INTERNAMENTO DEI CIVILI IN ITALIA DURANTE IL CONFLITTO

1.1. Europa. Internamento e xenofobia

Internamento fenomeno più diffuso della violazione dei diritti civili.

- fatto per contrastare l’azione di spionaggio e per ridurre le risorse

umane di cui avrebbero potuto giovarsi gli stati avversari

- Mezzo con cui il governo mise a tacere l’opposizione pacifista, anarchica,

socialista ma anche le rivolte operaie. repressione del dissenso

politico- sociale. 11

allontanamento dei propri cittadini residenti nelle zone di operazioni. paura

di spionaggio e collusioni col nemico.

L’internamento dei civili non fu regolarizzato da nessuna convenzione

internazionale.

- Conferenza dell’Aia nel 1907 aveva respinto la proposta di una normativa

a proposito dei cittadini nemici.

- Ogni paese seguì norme proprie espulsione dei cittadini stranieri nemici

che non fossero in età da fronte, restrizione mobilità, privazione diritti di

disporre dei propri beni e di mantenere la nazionalità acquisita,

internamento nei campi.

Fatti nelle isole, insieme a quelli per i militari

 Spionaggio affidato al tribunale militare

 Internamento anche per allontanare cittadini “indesiderati” per la loro

 nazionalità.

- Condizioni di vita criticate dalla Croce Rossa internazionale (vessazione e

lavori pesante per i paesi ospitanti)

Provvedimenti di limitazione dei diritti > mobilitazione dell’opinione pubblica

- Governi interessati a afre una campagna politica contro un nemico

insidioso, fosse straniero o autoctono.

- Campagna inizialmente fu xenofoba mentre negli ultimi anni fecero

emergere l’antislavismo e l’antisemitismo (esasperazione dei contrasti)

- In Inghilterra e Francia la caccia alle spie fu una caccia xenofoba.

Intellettuali stranieri allontanati dalle università.

 In GB si sfociò nell’intolleranza Norme successive = processi presso

 tribunali militari

In Francia campagna antitedesca (accolta dall’opinione pubblica in

 memoria della sconfitta contro la Prussia nel 1870) chi rimase fu

portato in campi di internamento (60.000 di cui 20.000 erano cittadini

francesi considerati devianti pericolosi).

Negli Stati Uniti: corpi di volontari per fare accertamenti con linciaggio

 morale e materiale

In Germania: meno vistosa e coinvolgente (anche se con tracce

 antisemite) poiché meno propaganda millenaristica poi

cominciarono gli internamenti: fino a 100.000

In Austria: accusa di tradimento con 80 campi (per esponenti delle

 minoranze etniche e numerose esecuzioni capitali)

In Russia: espulsi e deportati in massa centinaia di cittadini nemici

 abitanti le zone abbandonate durante la ritirata del 1915 (lettoni,

lituani e polacchi) + 350.000 ebrei al confine.

1.2. L’Italia. La campagna contro lo spionaggio

La battaglia allo spionaggio seguì toni violenti (vs. cittadini austro-ungarici,

tedeschi)

- Contro i tedeschi si erano già scagliati durante la neutralità del 1914 i

nazionalisti > concorrenza per l’industria siderurgica e per i settori

12

bancari dell’intervento contro l’Ansaldo in forte concorrenza con altri

ambienti (legami con la finanza tedesca)

1916: nuova ondata antitedesca richieste al governo di nuovi campi di

internamento nelle colonie fino alla fucilazione delle spie; posizioni più

moderate volevano invece il sequestro dei beni, la revisione della

naturalizzazione, abolizione dell’insegnamento del tedesco, no lavoro a chi

aveva a moglie austriaca/tedesca, no matrimoni diplomatici.

1917-18: comitati interventisti si mobilitarono per spingere il governo a una

mobilitazione per la repressione dello spionaggio e per la vigilanza del fronte

interno. (La nuova Italia)

- club di cittadini privati diritto e dovere di difendere il loro

Stato dal nemico estero.

Questo accadde perché in Italia per l’attività di propaganda e di sicurezza

interna lo stato si era appoggiato a gruppi di cittadini privati ( a capo c’erano i

prefetti che si appoggiavano a questa rete e vigilavano i sospetti)

- finché ci fu Salandra la vigilanza si basò su segnalazioni (spesso

anonime)

- nel 1914: primo schedario dei sospettati di spionaggio e nella legge del

21 marzo 1915 le sanzioni contro lo spionaggio altri provvedimenti di

divieto di esportazioni delle merci.

Ciò aveva permesso ai cittadini austro-ungarici di non risiedere in

 certe zone d’Italia.

- 1915: Anagrafe centrale degli stranieri

1916: Gabinetto Boselli= svolta nasce l’Ufficio centrale di investigazione

(dipendeva direttamente dal ministero degli Interni)

- Mentre prendevano via alcuni processi per spionaggio, grazie a Orlando

(Interni) venne data vita a un organismo centralizzato di polizia civile che

affiancasse il già esistente Servizio informazione militare nell’opera di

spionaggio e controspionaggio in Italia e all’estero.

- Riuscì a infiltrarsi in tutte le organizzazioni cittadine sia sovversive

(socialiste, pacifiste) che eversive (interventiste).

1.3. Gli internati

All’internamento in Italia fu affidata una funzione di controllo sociale fin

dall’inizio. il provvedimento divenne strumento di facile repressione per

colpire il “nemico interno” socialista o per allontanare quanti fossero sospettati

di poter danneggiare la tenuta del paese.

- Interessò inizialmente in Italia soltanto i cittadini “nemici”: fino al 1917

essi poterono risiedere in qualsiasi località salvo quelle per la difesa

13

militare (cittadini austro-ungarici tra i 10 e i 60 anni però dovevano

risiedere in Sardegna).

- I sospettati: fermo e talora arresto e poi portati in centri di smistamento e

infine destinati in località lontane

In Italia no campi di concentramento perché c’erano campi “naturali”

 come le isole.

- In quanto misura amministrativa l’internamento non interessava la

magistratura e poteva essere fatto subito.

L’internamento esulava dal principio di legalità dello stato di diritto>

 no su prove concrete, ma su indizi di presunta pericolosità i cittadini

non conoscevano il perché dell’arresto né la durata> retrocessi allo

stato di cittadini.

Opinione pubblica parlò di questa cosa (Corriere della sera diceva che

 erano individui da evitare): prima fase contro, seconda fase no.

- Il numero di persone internate e allontanate nel 1915 era circa 47.000 e

si pensava ad altri 4.000 che in realtà furono 3.300 ed erano persone dei

confini

- Il sospetto di austrocantismo e spionaggio porto a delle vere e proprie

retate in cui cadeva chiunque si opponesse.

- Tra gli internati molte erano le donne che occupavano posizioni di potere

(quindi potevano fare propaganda) oppure donne malate, profughe

incapaci di sostenersi e prostitute.

- Le accuse investirono i parroci, i sacerdoti e i vescovi di tutte le zone

occupate per il ruolo che la Chiesa rivestiva dentro l’Impero austriaco.

- L’internamento fu usato anche come minaccia peer evitare rivolte dei

lavoratori.

- L’obbligo di risedere in una data località era solo per i non abbienti per i

quali il ministero versava un sussidio. Il soggiorno forzato = indigenti+

politici

- Altri posti di internamento: Ponza, Lipari, Favignana, Ustica, Ventotene,

Lampedusa;

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher milona94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della società contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bianchi Roberto.