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STORICO.
Strategia politica elaborata nel 1973 dal segretario del Pci Enrico Berlinguer. Si basava sulla
convinzione che in Italia le sinistre non potessero governare da sole con una maggioranza risicata,
pena il rischio di destabilizzazioni politiche e di manovre antidemocratiche, come era accaduto in
Cile con il golpe militare contro il governo di Salvador Allende; puntava perciò a ricercare un
accordo delle tre grandi componenti popolari (comunisti, socialisti e cattolici) e quindi con il partito
ritenuto rappresentante delle masse cattoliche (la Dc) per garantire una larga base di consenso a
.
una politica di riforme
9) STORIA DEL GOVERNO DI SOLIDARIETA’ NAZIONALE
La campagna elettorale del giugno 1976 è dominata dal tema del probabile sorpasso dei comunisti
ai danni della DC. Dopo il successo delle forze di sinistra nelle amministrative dell’anno prima, i
democristiani issano nuovamente la bandiera dell’anticomunismo sviscerato, riproponendosi agli
elettori come unico baluardo contro il "pericolo rosso". I socialisti, invece, continuano a presentarsi
agli elettori nella duplice veste di alleati di governo del partito cattolico e al tempo stesso possibile
alternativa proprio ai democristiani. Il PCI di Berlinguer, infine, continua a caldeggiare l’ipotesi di un
"compromesso storico", cioè della rinascita della coalizione antifascista e di un governo di "unità
democratica", per fronteggi il momento di crisi gravissima. Fa la sua comparsa il Partito Radicale di
Marco Pannella, che è protagonista in quegli anni delle principali battaglie sui diritti civili, dal
divorzio all'aborto.
Il risultato elettorale sancisce una netta affermazione del PCI, che mai aveva ottenuto tanti voto, e
lo promuove unico partito di opposizione, espressione non più della sola classe operaia ma di un
ampio bacino elettorale che abbraccia anche frange più progressiste del ceto medio. Il previsto
sorpasso ai danni della DC però non si realizza perché il partito cattolico recupera larga parte dei
consensi che aveva perso alle amministrative del 1975. Sconfitto invece il PSI, che raggiunge il
suo minimo storico.
Il sistema politico italiano, a questo punto, raggiunge la sua massima bipolarizzazione e la DC non
può governare né alleandosi col PSI, che dopo la batosta elettorale vive un momento di crisi
interna, né appoggiandosi ai piccoli partiti suoi tradizionali alleati, anch’essi ridimensionati dal
risultato delle urne. L’unica soluzione, dunque, è quella di affidare la guida del Paese ad una vasta
alleanza, cioè ad un governo di solidarietà nazionale. Ma non da subito, poiché l’ingresso del PCI
al governo sarebbe difficile da far digerire dopo che l’intera campagna elettorale è stata impostata
all’insegna dell’anticomunismo. Nasce così il governo monocolore guidato da Andreotti, detto
"governo della non-sfiducia", grazie all’astensione del Pci. Per la prima volta dai tempi del CLN,
dunque, i comunisti entrano nell’aria di governo, sia pure non direttamente ma solo sul piano
parlamentare .
Il governo di solidarietà nazionale nasce, in primo luogo, per fronteggiare la gravissima situazione
che il Paese sta vivendo sul fronte dell’ordine pubblico a causa del terrorismo, ma è anche
funzionale alla strategia politica dei due principali partiti. I dirigenti comunisti, infatti, sanno bene –
anche se non mancano remore e dubbi interni - che il rilancio della coalizione antifascista è l’unico
modo per rientrare al governo, poiché la natura stessa del sistema politico italiano rende assai
improbabile la vittoria elettorale di una coalizione di sinistra. La DC, dal canto suo, deve
fronteggiare la preoccupante crescita dei comunisti frutto - come già detto - non solo del voto dei
diciottenni, ma anche di simpatie sempre maggiori che essi stanno conquistando nel ceto medio.
10) SVOLTA ANNI ‘80
Dopo la sconfitta del PCI, il PSI e la DC attraversano un periodo di grande crisi. In particolare nel
PSI scoppia una guerra tra il segretario Craxi e il vicesegretario Signorile. L’obiettivo è il
potere nel partito e la prospettiva di governo, che per Craxi è insieme alla DC, per
Signorile anche con il PCI. Il duro scontro tra i due finisce con la vittoria di Craxi.
Intanto la situazione del paese si aggrava ulteriormente per due motivi: il primo è una
crisi economica che conosce la sua fase più recessiva tra gli anni ’82-’83, causata
dall’aumento del prezzo del petrolio che fa aumentare l’inflazione e costringe lo stato a
contrarre debiti con l’estero per garantire l’approvvigionamento dei prodotti petroliferi. Il
secondo motivo sono le incessanti azioni terroristiche: le BR continuano ad
ammazzare dirigenti industriali, carabinieri..e arrivano ad uccidere il vicepresidente del
CSM Vittorio Bachelet; la mafia accresce il suo attivismo assassino e i terroristi
neofascisti, insieme ai servizi segreti, sono coinvolti nella strage di Bologna il 2 agosto
1980, in cui muoiono 85 persone.
Un altro motivo di preoccupazione è la crisi dei sindacati, che non riesce ad impedire il
licenziamento di 15.000 operai della FIAT. La piccola industria diventa perciò il centro
dell’economia.
Una svolta importante si ha da parte dell’opinione pubblica nei confronti della politica e dei partiti,
dopo la scoperta della loggia P2. La gente inizia a capire che in politica prevalgono solo
gli aspetti affaristici, e che la CORRUZIONE era diventata uno strumento essenziale di
potere . Questi anni vedono l’intreccio sempre più stretto e diffuso tra corruzione e
politica, in cui l’occupazione di posti di lavoro da parte di “clientele fameliche” e
l’allentamento di fiducia tra i cittadini e lo Stato portano a una forte crisi ideologica.
Nel giugno 1981 viene eletto per la prima volta un presidente del consiglio non democristiano, il
repubblicano Giovanni Spadolini , che costituisce il primo governo “pentapartito” che
mette insieme
. Il PCI rimane emarginato. Il governo Spadolini cade
PSI, DC, PRI , PLI e PSDI nel 1982 ,
e l’anno successivo viene formato il primo governo guidato da un socialista, Craxi.
Craxi e il partito socialista mirano a rappresentare i "ceti emergenti” legati alla
produzione di beni e servizi.
Inoltre inizia un’epoca nuova per la politica italiana, rivoluzionata dalla televisione dalla
“mediatizzazione della politica”. Durante il governo Craxi si realizza un consolidamento
normativo dei poteri della presidenza del Consiglio (cioè il capo del governo ha più
poteri). La maggior fortuna di questo governo è di essere accompagnato lungo il suo
percorso da una forte ripresa dell’economia mondiale, insieme a quella italiana. Ma la
situazione viene aggravata dalla crescita inarrestabile del debito pubblico, che
aumenta per i seguenti motivi : - improvvisa crescita delle spese per la realizzazione di
alcune riforme sociali . aumento dell’inflazione fino al 20% - gli interessi sul debito
aumentano. Si tratta quindi del più grave problema di ordine strutturale che pesa
enormemente sullo Stato. Il crescente fabbisogno finanziario dello Stato viene
soddisfatto con la continua emissione di titoli di stato , in particolare dei BOT (buoni
ordinari del tesoro). L’acquisto dei BOT risulta per un lungo periodo conveniente e si
diffonde diventando un fenomeno di massa per stati crescenti di risparmiatori.
Ma Craxi dice “la nave va”, infatti “The economist” annuncia che l’Italia ha superato la
Gran Bretagna e che è al quinto posto nella classifica dei paesi più industrializzati.
il 1° agosto 1986 il governo Craxi cade.
11) TANGENTOPOLI \ CRIMINALITA’\ MAGISTRATURA
A febbraio del 1992 scende in campo politico la magistratura : nasce un’inchiesta denominata
“Mani pulite” diretta dal procuratore Francesco Borrelli, che presto forma un pool di
magistrati e procuratori, tra cui compare l’allora pm di Milano Antonio Di Pietro. Questa
inchiesta porta allo luce un sistema di corruzione e di finanziamento illecito ai partiti,
questa rete viene rinominata “Tangentopoli”. Il primo ad essere arrestato è l’ingegnere
socialista Mario Chiesa, egli viene arrestato per aver ricevuto delle tangenti da una ditta
di pulizia. A questo episodio seguono una successione di avvisi di garanzia, verso molti
esponenti del PSI e della DC, fino ad arrivare allo stesso Craxi ( non più però presidente
del Consiglio, c’è Giuliano Amato ).
l’opinione pubblica si schiera in massa dalla parte dei PM : la giustificazione stessa
della legge sul finanziamento pubblico ai partiti viene percepita come priva di senso.
Sull’ondata di questa crisi morale della politica, alle elezioni di quell’anno si mette in
evidenza nelle regioni settentrionali la Lega Nord di Umberto Bossi. Il movimento
leghista ottiene consensi soprattutto a livello popolare, tra operai che mettono in piedi
piccole imprese, commercianti e altre figure rappresentative di un’economia in
movimento al Nord.
In questo anno terribile per l’Italia, anche la mafia vuole fare la sua parte.
Il 23 maggio 1992 la mafia dei “corleonesi” fa saltare in aria a Capaci, con mezza
tonnellata di esplosivo, le tre auto che scortano il giudice Falcone, ammazzandolo
insieme alla moglie Francesca Morvillo, magistrato anche lei, e a tre carabinieri di
scorta.
Ma la strage non è finita: il 19 luglio a Palermo un’autobomba sistemata dalla solita
mafia (probabilmente con la protezione dei servizi segreti), uccide il giudice Paolo
Borsellino in visita alla madre, insieme a quattro uomini della scorta.
Il suo assassinio non è un avvertimento, ma un’accorta precauzione.
12) FINE PRIMA REPUBBLICA
Dopo l’inchiesta “Mani pulite”, la scoperta della corruzione nella politica, l’opinione pubblica è
sconcertata e indignata. La gente non ha più fiducia nei partiti e nella politica, tanto che
nelle elezioni di marzo 1994 i tradizionali partiti hanno un calo drastico di consensi,
perdono credibilità. Per questo motivo si parla di crollo del sistema politico.
Le elezioni del ’94 mettono a tacere i vecchi partiti che formano il pentapartito ( PSI,
PSDI, PRI, PLI scompaiono ) e portano alla luce partiti nuovi, quali:
- il Partito Democratico della Sinistra, dalle istanza del PCI
- il Partito Popolare Italiano, dalle istanza della DC
- Forza Italia
- Alleanza Nazionale , dalle istanze del movimento sociale italiano .
Si parla così di FINE DELLA PRIMA REPUBBLICA, e inizio della Seconda Repubblica, con la
quale si spera di rifare daccapo l’assetto politico e di eliminare la corruzione.
13) BERLUSCONI
Il nuovo sis