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4.2 L’ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI VARIABILI

Nelle imprese industriali le voci più importanti di questa categoria di costi sono le MATERIE

DIRETTE e la MOD (area della produzione). La MOD è inclusa tra i costi variabili, nonostante la sua

rigidità, perché il fabbisogno di risorsa, espresso in ore di MOD, va collegato ai volumi di

produzione, anche se il costo sostenuto dall’azienda prescinde da quest’ultimi.

La formula di determinazione dei costi variabili da inserire nel budget è:

C = v x s x p

C = Costo totale di budget

V = Volume programmato di produzione

S = Standard unitario fisico della risorsa

P = Prezzo standard unitario della risorsa

Tale formula segnala, in sede di analisi degli scostamenti, quali sono i fattori fondamentali da cui

deriva la differenza tra valore di budget e valore consuntivo: volume dell’output, efficienza

d’impiego dell’input, prezzo unitario dell’input, con relativa suddivisione dello scostamento totale

negli scostamenti elementari di volume, efficienza e prezzo.

4.2.1 MATERIE DIRETTE

Il loro costo preventivo è stato incluso nel budget come:

Volume di produzione x Consumo standard unitario x Prezzo standard unitario

programmato di materia della materia

Il costo consuntivo delle materie in oggetto sarà dato da:

Consumo effettivo totale della materia x Prezzo effettivo unitario della materia

oppure

Volume di produzione x Consumo effettivo unitario x Prezzo effettivo unitario

effettivo di materia della materia

Vi sono tre cause che spiegano la differenza dei costi dei materiali diretti:

1) i volumi di produzione

2) la quantità di risorse impiegata per ogni unità di produzione (cioè l’efficienza)

3) il prezzo unitario di acquisizione della risorsa.

Lo scostamento globale è quindi scomponibile negli scostamenti elementari di:

1) Scostamento di volume: corrisponde ai costi che si sostengono in più (o in meno) solo perché

la quantità di produzione realizzata non coincide con quella prevista a budget.

2) Scostamento di efficienza: si manifesta quando per ottenere una unità di produzione si

impiegano più (o meno) risorse di quelle standard.

3) Scostamento di prezzo: si manifesta quando il prezzo unitario di acquisizione delle risorse

differisce dal prezzo prestabilito a budget.

Gli scostamenti elementari individuati vanno opportunamente valorizzati; per operare tale

valorizzazione si impiegano formule tali che la somma dei singoli scostamenti elementari sia pari

allo scostamento globale.

SCOSTAMENTO DI VOLUME (l’unica variabile che muta, tra i due termini di confronto, è la quantità di produzione)

Volume di produzione x Consumo standard unitario x Prezzo standard unitario (Budget originale)

programmato di materia di materia

meno (Budget

Volume di produzione x Consumo standard unitario x Prezzo standard unitario flessibilizzato)

effettivo di materia di materia

SCOSTAMENTO DI EFFICIENZA (l’unica variabile che muta, tra i due termini di confronto, è il consumo di materia)

Volume di produzione x Consumo standard unitario x Prezzo standard unitario (Budget

effettivo di materia di materia flessibilizzato)

meno (Consuntivo a

Volume di produzione x Consumo effettivo unitario x Prezzo standard unitario prezzi standard)

effettivo di materia di materia

SCOSTAMENTO DI PREZZO (l’unica variabile che muta, tra i due termini di confronto, è il prezzo della materia)

(Consuntivo a

Volume di produzione x Consumo effettivo unitario x Prezzo standard unitario prezzi standard)

effettivo di materia di materia

meno (Consuntivo puro)

Volume di produzione x Consumo effettivo unitario x Prezzo effettivo unitario

effettivo di materia di materia

Esempio

(30000 pezzi x 0,5 kg x 200 €) - (32000 pezzi x 0,5 kg x 200 €) = 200000 € Scostamento di volume

 avendo prodotto 2000 pezzi in più rispetto ai programmi iniziali, a parità di altre condizioni si sostengono 200000 €

di costi in più per i materiali diretti

(32000 pezzi x 0,5 kg x 200 €) - (32000 pezzi x 0,6 kg x 200 €) = 640000 € Scostamento di efficienza (N)

 avendo consumato 0,1 kg al pezzo in più rispetto al budget, a parità di altre condizioni si sostengono 640000 € di

costi in più perché si sono manifestate delle inefficienze

(32000 pezzi x 0,5 kg x 200 €) - (32000 pezzi x 0,5 kg x 190 €) = 192000 € Scostamento di prezzo (P)

 avendo pagato le materie prime 10 € in meno al kg, a parità di altre condizioni si sostengono costi in meno per un

totale di 192000 €

SCOSTAMENTO GLOBALE = 200000 (in più) + 640000 (N) + 192000 (P) = 648000 (N)

SCOSTAMENTO GLOBALE = BUDGET ORIGINALE + CONSUNTIVO PURO = 3000000 - 3648000 = 648000 (N)

4.2.2 MOD

Il costo di MOD iscritto a budget deriva da:

Volume di produzione x Tempo standard unitario x Costo standard unitario

programmato di MOD di MOD

Il costo consuntivo della MOD è dato da:

Ore effettive totali di MOD x Costo effettivo orario di MOD

oppure

Volume di produzione x Tempo effettivo unitario x Costo effettivo orario

effettivo di MOD di MOD

Anche nel caso della MOD lo scostamento globale può scomporsi negli scostamenti elementari di:

- Volume

- Efficienza

- Prezzo.

SCOSTAMENTO DI VOLUME

Volume di produzione x Tempo standard unitario x Costo standard orario (Budget originale)

programmato di MOD di MOD

meno (Budget

Volume di produzione x Tempo standard unitario x Costo standard orario flessibilizzato)

effettivo di MOD di MOD

SCOSTAMENTO DI EFFICIENZA

Volume di produzione x Tempo standard unitario x Costo standard orario (Budget

effettivo di MOD di MOD flessibilizzato)

meno (Consuntivo a

Volume di produzione x Tempo effettivo unitario x Costo standard orario prezzi standard)

effettivo di MOD di MOD

SCOSTAMENTO DI PREZZO

Volume di produzione x Tempo effettivo unitario x Costo standard orario (Consuntivo a

effettivo di MOD di MOD prezzi standard)

meno (Consuntivo puro)

Volume di produzione x Tempo effettivo unitario x Costo effettivo orario

effettivo di MOD di MOD

Valgono considerazioni simili a quelle fatte per le materie prime; allo stesso modo anche per la

parte variabile dei costi generali di fabbricazione (es. materiali ausiliari, forza motrice, …).

4.3 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI FISSI

Nel caso dei costi fissi la formula di programmazione dei costi variabili (C = v x s x p) non è

applicabile a causa dell’impossibilità di determinare lo standard unitario fisico della risorsa (s): i

costi fissi cioè non sono predeterminabili in base alle ore, ai kg, …, necessari per ottenere una

unità di produzione.

La formula della loro determinazione a volte è articolabile in modo tale da evidenziare quantità di

risorse e prezzo unitario.

Ad es., nel caso degli stipendi al personale impiegatizio e direttivo:

=

Costo n. persone x stipendio pro-capite

Il problema di questa logica è che non possiamo misurare il livello di efficienza (il numero di

persone non è una vera misura di efficienza, è solo un modo di esprimere la quantità di risorse

necessarie e non dipende dal volume di produzione) e di prezzo (visto che si stanzia globalmente

una somma, il cui importo viene iscritto nel budget, come avviene tra l’altro per molti costi

generali).

L’analisi degli scostamenti dei costi fissi è allora meno articolata di quella dei costi variabili,

calcolandosi come semplice scostamento globale di costo:

Costo totale di budget - Costo totale consuntivo

Solo per poche voci di costo è possibile una scomposizione come quella dei costi variabili; ad es.

per gli stipendi del personale si possono determinare due scostamenti elementari:

SCOSTAMENTO EFFICIENZA = n. persone a budget x stipendio pro-capite di budget -

n. persone effettivo x stipendio pro-capite di budget

SCOSTAMENTO PREZZO = n. persone effettivo x stipendio pro-capite di budget -

n. persone effettivo x stipendio pro-capite effettivo

A volte si effettua un’ulteriore elaborazione e analisi dei costi fissi, determinando lo scostamento

di volume o di “assorbimento” dei costi fissi: è un particolare modo di rappresentare le

conseguenze economiche di una differenza tra il volume di produzione programmato e quello

effettivo, per il fatto che da tale differenza deriva un diverso ammontare dei costi fissi per unità di

prodotto rispetto alle previsioni. Infatti:

 

se volume effettivo < volume programmato i costi fissi unitari sono superiori a quelli di

budget scostamento negativo di volume dei costi fissi (o sotto-assorbimento).

 

se volume effettivo > volume programmato i costi fissi unitari sono inferiori a quelli di

budget scostamento positivo di volume dei costi fissi (o sopra-assorbimento).

SCOSTAMENTO DI VOLUME = Costo fisso di budget - Costo fisso di budget x Volume effettivo

Volume programmato

questo scostamento considera solo i costi iscritti a budget e non i costi effettivi

2° termine del confronto = costo fisso assorbito

risultato della frazione = costo fisso unitario di budget

se il 2° termine di confronto è minore del 1°, significa che i ricavi unitari di vendita sono insufficienti a coprire i costi

fissi nella misura desiderata e a garantire un certo margine di guadagno sotto-assorbimento dei costi fissi

4.4 L’ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI RICAVI DI VENDITA

Nell’analisi degli scostamenti dei ricavi di vendita sono coinvolti direttamente gli organi

commerciali ed in particolare i centri di ricavo (= filiali di vendita).

Per determinare gli scostamenti elementari dei ricavi di vendita si considerano due situazioni:

1) vendita di un SOLO MODELLO (o tipo, variante, …) di un determinato prodotto

Vendita di una PLURALITA’ DI MODELLI di un determinato prodotto

2)

4.4.1 UN SOLO MODELLO

La formula con cui si imposta il budget dei ricavi è:

Volume di vendita programmato x Prezzo standard unitario di vendita

A consuntivo si rilevano i ricavi così:

Volume di vendita effettivo x Prezzo effettivo unitario di vendita

Lo scostamento globale dei ricavi quindi si calcola come differenza tra budget e consuntivo;

inoltre, poiché dipende da due fattori, volume di vendita e prezzo unitario di vendita, può essere

scomposto in due scostamenti elementari:

SCOSTAMENTO DEL VOLUME DI VENDITA

Volume di vendita programmato x Prezzo standard unitario di vendita

meno (Budget originale)

Volume di vendita effettivo x Prezzo standard unitario di vendita

SCOSTAMENTO DI PREZZO

Volume di vendita effettivo x Prezzo standard unitario di vendita

meno (Consuntivo puro)

Volume di vendita effettivo x Prezzo effettivo unitario di vendita

4.4.2 PLURALITA’ DI MODELLI

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A.A. 2015-2016
106 pagine
21 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AnteoAntei di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo di gestione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Caldarelli Adele.