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EFFETTI SULLA SOCIETA’ E SUI COMPORTAMENTI DELLE PERSONE
La comunicazione di marketing viene spesso accusata di determinare un appiattimento
culturale e di incentivare comportamenti e abitudini scorrette, sia a livello del singolo individuo
che a livello dell’intera società. Ciò può accadere, ma la colpa non è del marketing, bensì di
coloro che interpretano e applicano il marketing in maniera scorretta. Marketing significa
adattamento dell’impresa al mercato a beneficio sia dell’una che dell’altro. La corretta
interpretazione e applicazione del marketing dipende da due fattori: 1) Leggi che regolano il
marketing. ESEMPIO: seri provvedimenti per coloro che adottano pratiche di marketing
scorrette, con particolare riferimento a determinate categorie di persone (bambini) e a
determinate categorie di prodotti (farmaci, tabacco, alcolici). 2) Onestà e correttezza di coloro
che utilizzano il marketing.
La comunicazione di marketing appartiene al settore della comunicazione. La comunicazione
di marketing include al proprio interno numerosi settori, come il settore pubblicitario e il settore
promozionale. I settori della comunicazione di marketing presentano caratteristiche analoghe.
Analizziamo il settore pubblicitario:
1.Una campagna pubblicitaria viene avviata dall’impresa, definita come UTENTE. Infatti,
l’impresa definisce gli obbiettivi della campagna pubblicitaria e l’entità delle risorse che intende
utilizzare per la sua realizzazione.
2.L’impresa seleziona un’agenzia di pubblicità. L’agenzia di pubblicità è un’azienda di servizi
professionali a cui l’impresa chiede aiuto sia in termini di metodo che in termini di idee. Il
ricorso alle agenzie di pubblicità consente all’impresa di acquisire una prospettiva di mercato
più ampia. Infatti le agenzie di pubblicità collaborano con imprese operanti in settori
diversissimi tra loro. Affinché la campagna pubblicitaria porti a risultati positivi è necessario che
la relazione tra impresa e agenzia di pubblicità sia molto forte. Esistono due tipi di agenzie di
pubblicità:
-le BOUTIQUE CREATIVE: il loro contributo si limita alla formulazione del messaggio;
-le AGENZIE A SERVIZIO COMPLETO: il loro contributo è totale. Esse possiedono
competenze relative a tutti i settori della comunicazione di marketing.
L’evoluzione tecnologica del mondo pubblicitario ha determinato la specializzazione delle
agenzie di pubblicità. I CENTRI MEDIA hanno rivestito un ruolo fondamentale nel processo di
specializzazione delle agenzie di pubblicità. I centri media nacquero negli anni Ottanta, quando
la radio e le televisioni private causarono l’esplosione delle campagne pubblicitarie. Le imprese
non erano in grado di gestire la situazione senza un aiuto esterno. Quest’ultimo giunse proprio
dai centri media, cioè società di servizi specializzate nella scelta e nella gestione degli spazi e
dei tempi sui mezzi pubblicitari. Attualmente il centro media di un’agenzia di pubblicità
corrisponde al reparto PIANIFICAZIONE MEDIA.
3.Prima che la campagna pubblicitaria raggiunga il mercato l’impresa deve selezionare i mezzi
di comunicazione e le concessionarie di pubblicità. I mezzi di comunicazione vengono suddivisi
per categoria tecnologica, per ampiezza del raggio d’azione, per specializzazione dei
contenuti. CATEGORIA TECNOLOGICA: mezzi stampa (quotidiani, periodici); mezzi
audiovisivi (radio, televisioni); mezzi interattivi (direct mail, internet). AMPIEZZA DEL RAGGIO
D’AZIONE: coincide con la numerosità del pubblico raggiungibile dal singolo mezzo: mass
media; mezzi locali; mezzi one-to-one. SPECIALIZZAZIONE DEI CONTENUTI: coincide con la
coerenza del mezzo rispetto al target di riferimento e all’oggetto pubblicizzato. Le
concessionarie di pubblicità sono società specializzate nella vendita di spazi e tempi
pubblicitari.
4.Nel mondo pubblicitario anche le società di ricerche di marketing svolgono un ruolo
fondamentale. Infatti esse offrono alle imprese e alle agenzie continue informazioni relative al
pubblico: numerosità, livello di accettazione e gradimento dei messaggi, effetti della campagna
pubblicitaria sulla notorietà e l’immagine del prodotto.
CAPITOLO 18: PUBBLICITA’ E PROMOZIONE DELLE VENDITE
In generale, per selezionare gli strumenti del mix promozionale l’impresa deve sempre
considerare 4 punti fermi:
-INTEGRATED MARKETING COMMUNICATION: l’impresa è un’entità unitaria e quindi deve
utilizzare un mix promozionale costituito da strumenti coerenti e integrati. Solo così il
messaggio sarà chiaro e univoco per il mercato;
-CONTINUITA’: la comunicazione di marketing deve continuare nel tempo. La comunicazione
di marketing costruisce l’immagine di un prodotto/marca. La costruzione non è un qualcosa di
immediato, bensì un qualcosa che viene raggiunto con la costanza;
-ORIGINALITA’ E CREATIVITA’: questi due elementi consentono all’impresa di differenziarsi
rispetto alla concorrenza e quindi di realizzare una comunicazione di marketing più efficace ed
efficiente;
-LEGAME ALLA STRATEGIA DI MARKETING: il mix promozionale deve essere selezionato in
base alla strategia di marketing dell’impresa.
Tuttavia, gli strumenti del mix promozionale vanno selezionati principalmente in termini di
importanza degli investimenti e della visibilità prodotta sul mercato. La pubblicità e la
promozione delle vendite sono gli strumenti centrali del mix promozionale proprio perché più
importanti sotto questi punti di vista. L’utilizzo congiunto di pubblicità e promozione delle
vendite consente all’impresa di sviluppare nel cliente risposte positive dal punto di vista
cognitivo, affettivo e comportamentale. Pubblicità e promozione delle vendite possiedono molte
sinergie e quindi vanno considerate congiuntamente sia dal punto di vista delle decisioni che
dal punto di vista dei risultati sul mercato.
La PUBBLICITA’ è una forma di comunicazione a pagamento. Il suo obbiettivo principale è di
natura commerciale. E’ indirizzata ad un determinato pubblico, che prende il nome di TARGET.
In base all’oggetto pubblicizzato abbiamo CORPORATE ADVERTISING, cioè la pubblicità che
ha per oggetto l’impresa stessa, PRODUCT ADVERTISING, cioè la pubblicità che ha per
oggetto un prodotto, BRAND ADVERTISING, cioè la pubblicità che ha per oggetto una marca.
In base ai mezzi di comunicazione utilizzati abbiamo MASS ADVERTISING, cioè la pubblicità
che utilizza mezzi di massa (televisione), WEB ADVERTISING, cioè la pubblicità che utilizza
mezzi interattivi, PUBBLICITA’ SPECIALIZZATA, cioè la pubblicità che utilizza mezzi
specializzati (alcune riviste). Il linguaggio pubblicitario può essere informativo o persuasivo. Il
linguaggio informativo è utile per una descrizione qualitativa e di performance. Il linguaggio
persuasivo è utile per agire sulla sfera emozionale del cliente. La pubblicità consente
all’impresa di ottenere moltissimi risultati. Questi risultati possono essere raggiunti anche
attraverso l’impego di altri strumenti del marketing mix e del mix promozionale. Trovandosi
davanti così tante alternative, l’impresa deve individuare la combinazione migliore. Coloro che
all’interno dell’impresa prendono le decisioni relative ad una nuova campagna pubblicitaria non
devono pensare ai propri gusti, bensì ai gusti dei consumatori. Per assicurarsi che la pubblicità
rispecchi i gusti dei consumatori, le decisioni devono essere prese con rigore tecnico: si parte
dagli obbiettivi dell’impresa, si passa ai risultati attesi dalla campagna pubblicitaria, si prendono
le decisioni sulla base di quanto rilevato nelle fasi precedenti. Definire e misurare gli effetti della
pubblicità è impossibile poiché ciò significherebbe considerare le persone e i loro
comportamenti in maniera omogenea, quando invece le persone e i loro comportamenti sono
eterogeni. Attraverso la pubblicità, l’impresa si aspetta dal consumatore tre categorie di
risposta:
-le risposte cognitive comprendono l’acquisizione di una buona conoscenza del
prodotto/marca; l’attenzione, la comprensione e la memorizzazione del messaggio
pubblicitario;
-le risposte affettive comprendono l’atteggiamento positivo dei consumatori verso il
prodotto/marca; la creazione o consolidazione di un’immagine positiva del prodotto/marca;
-le risposte comportamentali comprendono la ricerca di ulteriori informazioni relative al
prodotto/marca; la ricerca di punti vendita in cui acquistare il prodotto/marca; il riacquisto del
prodotto/marca; la fidelizzazione nei confronti del prodotto/marca.
L’impresa determina le risposte cognitive e affettive attraverso l’EFFETTO-COMUNICAZIONE.
L’effetto-comunicazione comprende infatti i risultati ottenuti in termini di notorietà e di
immagine. L’impresa determina le risposte comportamentali attraverso l’EFFETTO-VENDITE.
L’effetto-vendite riguarda la capacità della pubblicità di aumentare le vendite dell’impresa e
quindi di migliorarne le performance di mercato. Maggiori vendite determinano infatti fatturati
più elevati e quote di mercato maggiori. Le vendite dell’impresa non sono determinate dalla
sola pubblicità, bensì dall’intera politica di marketing adottata dall’impresa: proprio per questo
motivo si concorda che misurare gli effetti della pubblicità basandosi sulle vendite sia scorretto.
Il riferimento alle vendite è comunque importante: se in seguito ad una campagna pubblicitaria
le vendite dell’impresa aumentano, significa che la campagna pubblicitaria è stata realizzata in
maniera corretta; se in seguito ad una campagna pubblicitaria le vendite dell’impresa calano,
significa che la campagna pubblicitaria è stata realizzata in maniera scorretta. Nel secondo
caso sia il processo esecutivo che l’agenzia di pubblicità dovranno essere sostituiti. Una
pubblicità può agire contemporaneamente sia sull’effetto-comunicazione che sull’effetto
vendita, ma può agire anche solo sull’effetto-comunicazione o solo sull’effetto-vendita. Esempi
di pubblicità che agiscono solo sull’effetto-comunicazione sono le pubblicità istituzionali, il cui
unico obbiettivo è quello di sviluppare la reputazione dell’impresa/prodotto/marca. Esempi di
pubblicità che agiscono solo sull’effetto-vendite sono quelle che annunciano offerte speciali,
prezzi convenienti, saldi.
Per quanto riguarda gli effetti della pubblicità, le