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QUARTA FASE: SVILUPPO DEL SISTEMA

Si tratta della fase che richiede più tempo e denaro.

­creare o acquistare un programma (software);

­aggiornare o acquistare l’hardware;

­quando si possiedono sia il software che l’hardware si collauda il sistema. Tale processo comprende 2 fasi: collaudo

dell’unità (vengono collaudate le singole parti del programma), collaudo del sistema (le singole parti

precedentemente collaudate vengono integrate).

QUINTA FASE: IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA

­convertire hardware, software e file vecchi nel nuovo sistema. Esistono 4 tipi di implementazione:

1.DIRETTA: l’utente smette di utilizzare il vecchio sistema e comincia ad utilizzare quello nuovo. Rischi: il nuovo

sistema non funziona correttamente, il vecchio sistema abbandonato non funziona più;

2.PARALLELA: il vecchio e il nuovo sistema vengono utilizzati contemporaneamente, fino a che non si ha la

certezza che il nuovo sistema sia affidabile;

3.A FASI: solo alcune parti del nuovo sistema vengono implementate;

4.PILOTA: il nuovo sistema viene provato da pochi utenti, che ne verificano l’efficienza. Se i risultati sono

positivi allora l’utilizzo del nuovo sistema si estende a tutti gli utenti.

­addestrare gli utenti ad utilizzare il nuovo sistema attraverso CD, DVD e corsi online.

SESTA FASE: MANUTENZIONE DEL SISTEMA

­assicurarsi che le macchine funzionino e che siano sempre aggiornate.

I computer utilizzano il sistema binario, che è costituito da 2 cifre: 0 e 1. Lo 0 è rappresentato dall’assenza di

corrente elettrica, l’1 è rappresentato dalla presenza di corrente elettrica. All’interno di un computer ciascun

carattere corrisponde ad una combinazione di 8 bit. ES: G=01000111.

BIT: abbreviazione di binary digit. Indica ogni 0 e 1.

BYTE: un gruppo di 8 bit prende il nome di byte e può rappresentare un carattere, una cifra o un altro valore. La

capacità di memoria di un computer o di un disco viene espressa in byte o attraverso i suoi multipli.

KILOBYTE: circa 1000 byte.

MEGABYTE: circa 1 milione di byte.

GIGABYTE: circa 1 miliardo di byte.

TERABYTE: circa 1000 miliardi di byte.

PETABYTE: 1 milione di miliardi di byte.

ASCII: codice binario utilizzato nei microcomputer. Comprende i caratteri convenzionali, ma anche i simboli

matematici e le lettere greche.

EBCDIC: codice binario utilizzato nei computer di grandi dimensioni.

UNICODE: sottoinsieme di ASCII. Per indicare un carattere utilizza 2 byte.

Attualmente esistono computer di varie forme e dimensioni che vengono classificati in 5 categorie:

Èoperazioni che richiedono l’elaborazione di moltissimi dati. ES: Blue Mountain (New Mexico);

­MAINFRAME: si tratta di grandi computer. Vengono utilizzati dalle grandi aziende e dalle grandi istituzioni,

come le banche e le compagnie di assicurazione;

­WORKSTATION: si tratta di computer di medie dimensioni. Vengono utilizzate per svolgere calcoli scientifici,

matematici e ingegneristici, ma anche per attività di CAD (progettazione assistita dal computer) e di CAM

(produzione assistita dal computer);

­MICROCOMPUTER: si tratta di piccoli computer. Esistono diversi tipi di microcomputer: desktop (si possono

appoggiare su una scrivania), tower (vengono appoggiati sul pavimento a lato della scrivania), laptop o notebook

(molto leggeri: il peso varia tra 1 e 4 chili), palmari o PDA;

­MICROCONTROLLER: si tratta dei computer più piccoli. Sono sistemi incorporati, detti embedded, che si

trovano all’interno di apparecchi intelligenti, come le automobili e i frigoriferi.

SERVER: computer centrale che contiene dati e programmi per la connessione ad altri computer.

UNITA’ DI SISTEMA o CASE: comprende la scheda madre (motherboard), l’alimentatore e i dispositivi di

memorizzazione.

SCHEDA MADRE: scheda principale del computer. La sua parte più importate è il microprocessore, cioè un

circuito in miniatura che elabora i dati e che è costituito da transitor. I transitor sono dispositivi elettronici che

elaborano i bit per rappresentare i dati. I transitor possono essere inseriti in un chip.

La velocità di funzionamento del microprocessore viene indicata dalla velocità del clock , cioè un orologio di sistema

contenuto nel microprocessore. Questa velocità viene espressa in maniere differenti:

­microcomputer: MHz (megahertz) e GHz (gigahertz);

­workstation e mainframe: MIPS, cioè milioni di istruzioni al secondo;

­tutti i computer: frazioni di secondo. Esistono i microsecondi (milionesimo di secondo), che vengono utilizzati dai

microcomputer, i nanosecondi (miliardesimo di secondo) e i picosecondi (millesimo di miliardesimo di secondo), che

vengono utilizzati dai supercomputer.

Il microprocessore è anche chiamato CPU e comprende 2 parti:

­UNITA’ DI CONTROLLO: decifra le istruzioni memorizzate e le esegue. Smista i segnali elettronici tra la

memoria centrale e l’unità aritmetico­logica e tra la memoria centrale e i dispositivi di input e output;

­UNITA’ ARITMETICO­LOGICA: esegue le operazioni aritmetiche e logiche e ne controlla la velocità. Le

operazioni aritmetiche sono quelle matematiche, le operazioni logiche sono i confronti, ad esempio tra due dati.

Queste 2 parti contengono REGISTRI, cioè aree di memorizzazione ad alta velocità che ottimizzano la

prestazione del computer.

BUS: connessioni elettriche che consentono il trasferimento dei bit nella CPU o dalla CPU agli altri componenti

della scheda madre.

Nella scheda madre, oltre al microprocessore, sono presenti altri chip al silicio, come ad esempio quelli della

memoria. In un computer sono presenti 2 memorie:

­MEMORIA CENTRALE O PRIMARIA: memoria temporanea;

­MEMORIA DI MASSA O SECONDARIA: memoria permanente.

I tipi principali di memoria centrale sono:

­memoria RAM: random access memory. Memorizza temporaneamente le istruzioni e i dati di un programma, che

si perdono con lo spegnimento del computer. Proprio per questo motivo prende il nome di memoria volatile. Il RAM

flash memorizza le informazioni per lunghi periodi di tempo. La memoria RAM viene misurata in megabyte;

­memoria ROM: read only memory. Memorizza le istruzioni di avvio. Non è una memoria volatile, poiché il

contenuto non si perde con lo spegnimento del computer. Lettura: trasferimento dei dati da un dispositivo alla

memoria del computer o alla CPU. Scrittura: trasferimento dei dati dalla memoria del computer o dalla CPU ad un

dispositivo. La memoria PROM è una memoria programmabile, dove l’operazione di scrittura può essere svolta una

sola volta.

­memoria FLASH.

I chip di memoria, se insufficienti, possono essere acquistati su moduli, cioè piccole schede che possono essere

connesse alla scheda madre.

MEMORIA CACHE: accelera l’elaborazione delle istruzioni. Ne esistono di 2 tipi:

­cache di primo livello o interna: fa parte del microprocessore. Capacità inferiore, ma velocità superiore;

­cache di secondo livello o esterna: non fa parte del microprocessore. Capacità superiore, velocità inferiore.

Il microprocessore ricerca le informazioni nel seguente ordine: cache interna, cache esterna, memoria RAM, disco

fisso.

I tipi principali di memoria di massa sono:

­DISCO FLOPPY: si tratta di un disco plastico. Su di esso le informazioni vengono memorizzate attraverso il

codice ASCII. Per essere letto il disco viene inserito nel drive;

­DISCO FISSO: si tratta di un disco metallico. Consente l’accesso ai dati in maniera più veloce rispetto al disco

floppy;

­DISCO OTTICO: su di esso le informazioni vengono memorizzate attraverso l’impiego di un raggio laser potente.

La lettura dei dati avviene attraverso l’utilizzo di un laser meno potente. Le aree non riflettenti corrispondono

allo 0, le aree riflettenti corrispondono all’1;

­NASTRO MAGNETICO: si tratta di un nastro plastico. I dati vengono rappresentati come aree non

magnetizzate (corrispondenti allo 0) e aree magnetizzate (corrispondenti all’1);

­SMART CARD: contiene un microprocessore e un chip di memoria. Quando viene inserita nel lettore scambia dati

con un computer centrale;

­CARTA OTTICA: si tratta di una carta plastica che può contenere moltissime informazioni;

­CHIAVE DI MEMORIA O CHIAVE USB: si tratta di piccoli oggetti tascabili che possono contenere tutti i

tipi di file. Vengono inserite nella porta USB (universal serial bus), che è presente in tutti i computer.

PORTA: connettore esterno che consente di collegare al computer cavi e dispositivi di vario genere. Esistono vari

tipi di porte:

­SERALI: trasmissione lenta dei dati a lunga distanza;

­PARALLELE: trasmissione veloce dei dati a breve distanza;

­SCSI: trasmissione veloce dei dati a un massimo di 7 dispositivi concatenati;

­USB: trasmissione dei dati a un massimo di 127 dispositivi concatenati. Sono di tipo plug­and­play, cioè

consentono la configurazione automatica dei dispositivi e delle schede di espansione connesse;

­DEDICATE: destinate ad esempio alla tastiera, al mouse, al video;

­A INFRAROSSI E BLUETOOTH: per connessioni senza filo a breve distanza.

I dispositivi hardware di input comprendono 3 categorie:

­TASTIERE: dispositivi che convertono le lettere, i numeri e altri caratteri in segnali elettrici interpretabili dal

computer. Esistono le tastiere convenzionali, cioè quelle dei computer, e le tastiere specializzate, cioè quelle dei

telefoni o delle bilance;

­DISPOSITIVI DI PUNTAMENTO: dispositivi che controllano la posizione del cursore o del puntatore sullo

schermo. Le interfacce grafiche o GUI consentono di selezionare icone (simboli grafici) e comandi dai menù

(elenchi) attraverso il mouse e la tastiera. Esempi di dispositivi di puntamento sono: mouse e le sue varianti, cioè

trackball, joystick di puntamento e touchpad, touch screen, input a penna;

­DISPOSITIVI PER L’INTRODUZIONE DEI DATI: non richiedono necessariamente l’utilizzo della tastiera

o dei dispositivi di puntamento. Comprendono:

1.DISPOSITIVI DI SCANSIONE: lo scanner consente di tradurre in formato digitale testi, disegni e fotografie; i

lettori di codici a barre traducono le barre nel corrispondente codice digitale; i MICR traducono i simboli che si

trovano sul lato inferiore degli assegni in segnali digitali; gli OMR traducono i segni scritti a matita in un formato

utilizzabile dal computer; gli OCR traducono testi scritti in caratteri particolari in codici digitali; le macchine fax

leggono un’immagine e la inviano ad un’altra macchina fax attraverso una linea telefonica. Esistono 2 tipi di

macchine fax: macchine fax dedicate (possono solo ricevere e inviare documenti fax) e fax/modem (vengono

installati all’interno di un computer e consentono di inviare il materiale direttamente dal computer ad una

macchina fax ricevente, senza prima

Dettagli
A.A. 2016-2017
20 pagine
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SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesca.cozzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ict e società dell'informazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Fabbro Maurizio.