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Relazioni sociali

VOLONTARIE: vendita, compera, prestito a interesse. L'origine di tali rapporti è volontaria.

INVOLONTARIE: NASCOSTE furto, adulterio, pratiche magiche, ecc. o VIOLENTE vie di fatto, imprigionamento, assassinio, ecc.

PARAGRAFO 6 - PAGINA 181

RAPPORTO deve essere GIUSTO nella DISTRIBUTIVA.

GIUSTO nell'UGUAGLIANZA MATE nella COMMUTATIVA.

PARAGRAFO 7 - PAGINA 183

Nella proporzione geometrica il tutto sta al tutto come ognuno dei termini sta all'altro corrispondente e tale proporzione non è continua, dato che non vi è un solo termine per indicare la cosa e la persona.

Il giusto che consiste nella distribuzione delle cose comuni si realizza se si devono distribuire dei beni comuni, lo si farà secondo lo stesso rapporto che hanno tra loro i contributi dati e l'ingiusto opposto a questa specie di giusto sarà quello che viola la proporzione.

GIUDICE: ricorrere a lui quando c'è disaccordo.

è come ricorrere al giusto – GIUSTO PERSONIFICATO. Il giusto è intermedio come lo è®il giudice. Quando l’intero viene diviso in due parti la gente sente di avere quanto gli spetta solo quando ottiene una parte uguale.

PARAGRAFO 8 – PAGINA 189

CONTRACCAMBIO non corrisponde al giusto distributivo, né a quello correttivo. La gente cerca di usarla per contraccambiare i®danni e i benefici altrimenti non si sviluppa la RIPARTIZIONE – ma è per messo di lei che la gente resta unita.

Necessario che tutto venga misurato con un qualcosa di unitario.Il BISOGNO tiene insieme quando non sono in stato di bisogno reciproco non avviene lo scambio, quindi bisogna che ciò venga®portato al pareggio.Come sola unità di misura utile la MONETA.

PARAGRAFO 9 – PAGINA 195

GIUSTIZIA è il giusto mezzo mentre l’INGIUSTIZIA sono le due estremità.

PARAGRAFO 10 – PAGINA 197

Il giusto si da nei rapporti di

Coloro che sono sottoposti alla legge, e la legge si dà per le persone tra cui si può avere ingiustizia, dato che la giustizia è il distinguere tra giusto e ingiusto. A governare serve la ragione perché l'uomo governerebbe a suo vantaggio diventando un tiranno. Il governante è custode del giusto e lo è anche dell'uguaglianza. Il giusto relativo alla sfera politica: 8- naturale quello che ha dovunque lo stesso potere- legale quello che in origine non fa differenza se sia in un certo modo o in un altro ma quando viene formulato fa differenza e inoltre ciò che è stabilito legalmente riguardo ai casi singoli e quanto viene stabilito per decreto. Tra le azioni giuste quelle che lo sono per convenzione e in base all'utile sono simili alle unità di misura. Ogni determinazione del giusto e della legge sta come l'universale al particolare, dato che le azioni compiute sono molte e ciascuna di quelle è una sola.

è universale. INGIUSTO è per natura o per una disposizione e quando viene messo in pratica è un’azione ingiusta, mentre prima di essere messo in®pratica non lo è ancora, ma è solo ingiusto. Lo stesso vale per l’azione giusta.

L’AZIONE GIUSTA e INGIUSTA si definiscono per mezzo del VOLONTARIO e dell’INVOLONTARIO.

VOLONTARIO ciò che rientra nelle cose che dipendono da noi, e che uno compie consapevolmente, senza ignorare né chi è®oggetto dell’azione, né lo strumento con cui agisce, né il fine.

AGIRE ACCIDENTALE si da anche nel campo delle azioni giuste e ingiuste. Es. uno potrebbe anche restituite un pegno®involontariamente e per paura, e di costui non si può dire che compie cose giuste o che agisce giustamente, se non per accidente.

I danni che si infliggono nella vita con gli altri sono di tre tipi:

  • ERRORI inflitti in stato di ignoranza
  • DISGRAZIA quando avviene il danno

contro ogni aspettativa- ERRORE quando chi agisce poteva aspettarselo ma ha agito senza malizia

AZIONI INVOLONTARIE- PERDONABILI quelle che la gente compie non soltanto in stato di ignoranza MA a causa dell'ignoranza- IMPERDONABILI quelle che non avvengono a causa dell'ignoranza MA in uno stato di ignoranza non dovuto a una passione umana o naturale

PARAGRAFO 11 - PAGINA 207

È possibile subire volontariamente ingiustizia? Nessuno subisce ingiustizia volontariamente - nessuno lo vuole, nemmeno chi non sa dominare. Il RENDERE GIUSTIZIA è sempre VOLONTARIO.

PARAGRAFO 12 - PAGINA 209

Commette ingiustizia chi distribuisce e chi riceve un di più non commette ingiustizia.

PARAGRAFO 13 - PAGINA 211

La gente ritiene che essere giusti sia facile, ma non è così. Le azioni giuste si danno tra coloro che partecipano in comune ai bene in assoluto, e possono avere un eccesso e un difetto di questi beni.

PARAGRAFO 14 - PAGINA

213EQUITÀ rispetto alla giustizia e EQUO rispetto al giusto. Ciò che è giusto e ciò che è equo sono la stessa cosa. L’equo è migliore di un certo tipo di giusto, non del giusto in assoluto, ma di quell’errore che ha come causa la formulazione assoluta. Chi sceglie e mette in pratica tali cose, e chi non è rigido nell’applicazione della legge dal lato della severità ma è indulgente, sebbene possa invocare la legge dalla sua parte, è persona equa, e il suo stato abituale è l’equità, la quale è un certo tipo di giustizia e non un qualche stato abituale differente.

PARAGRAFO 15 – PAGINA 217

Impossibile compiere azioni ingiuste verso sé stessi. Ingiustizia è volontaria, dipende da una scelta. Subire ingiustizia e commetterla sono entrambe cose brutte ma è peggio commetterla.

GIUSTO RELATIVO solo per la sfera dei possessi o quello relativo alla sfera familiare

– la parte razionale dell’anima viene distinta da®quella irrazionale – guardando a esse si ritiene che vi sia un’ingiustizia verso sé stessi, per la ragione che per queste parti vi è la 9possibilità di subire un qualunque influsso contrario ai loro propri appetiti. Quindi vi è un certo tipo di giusto tra loro, come quello che viè tra governante e governato.

LIB R O S E S TOPARAGRAFO 1 – PAGINA 223

Si occupa delle VIRTÙ DIANOETICHE.

PARAGRAFO 2 – PAGINA 223

Due PARTI RAZIONALI dell’anima:

  • Parte scientifica
  • Parte calcolatrice

Tre parti dell’anima determinano conoscenza vera e azione:

  • SENSAZIONE non è principio di azione
  • INTELLETTO
  • DESIDERIO

OPENSIERO PRATICO ciò che nel pensiero è affermazione e negazione, nel desiderio è ricerca e fuga, di modo che, siccome la virtù è®uno stato abituale che produce scelte, e la scelta è la migliore, il

Il ragionamento deve essere vero e il desiderio corretto, e l'uno deve affermare, e l'altro perseguire, gli stessi oggetti.

PENSIERO TEORETICO: il bene e il male sono verità ed errore. Mentre nella PARTE INTELLETTUALE PRATICA il bene è la verità che si trova in accordo con il desiderio corretto. Di per sé il pensiero non tende a nulla MA lo fa quando è pratico.

VERITÀ: operazione propria di tutte e due le parti intellettuali e dunque gli stati abituali, secondo i quali ciascuna di esse si troverà maggiormente nel vero, ne saranno le virtù proprie.

PARAGRAFO 3 - PAGINA 227

Cinque stati abituali in virtù dei quali l'anima si trova nel vero quando afferma e quando nega:

  • ARTE
  • SCIENZA: precisi e non tenere dietro a semplici somiglianze. L'oggetto della scienza è per necessità, è eterno. Ogni scienza è oggetto di insegnamento.

La scienza è uno stato abituale che produce

dimostrazioni.- SAGGEZZA- SAPIENZA- INTELLETTOPARAGRAFO 4 – PAGINA 229Stato abituale pratico unito a ragione diverso dallo stato abituale produttivo unito alla ragione.

ARTE ogni arte ha a che fare con la generazione, con l’escogitare soluzioni, infatti non c’è arte nelle cose che si generano in modo necessario. È un certo stato abituale unito a ragione in modo veritiero, produttivo, e l’INSUFFICIENZA TECNICA è il contrario, è uno stato abituale, unito a ragione in modo falso, che riguarda ciò che può essere diversamente.

PARAGRAFO 5 – PAGINA 231SAGGEZZA capacità di ben deliberare su ciò che è bene e utile per lui, non negli ambiti particolari, come ciò che lo è per la salute o per il vigore fisico, MA in ciò che lo è per la vita buona in generale.

PERICLE saggio – stagione d’oro della democrazia ateniese.

Temperanza – sophrosune –

riteniamo che salvaguardi la saggezza – soizusa ten phronesin. Mentre nel campo dell'arte è migliore colui che sbaglia volontariamente, nel campo della saggezza costui non lo è affatto, proprio come nel campo delle virtù. Quindi la saggezza è un certo tipo di virtù e non un'arte. È virtù della parte razionale che è sede dell'opinione.

PARAGRAFO 6 – PAGINA 233

Se sono scienza, saggezza, sapienza e intelletto le disposizioni sulla base delle quali ci troviamo nella verità e non ci sbagliamo mai, riguardo alle cose che non possono essere diversamente e anche riguardo a quelle che lo possono, e non è possibile che quelle tre (saggezza, scienza, sapienza) abbiano per oggetto i principi, rimane solo che abbia per oggetto i principi dell'intelletto.

PARAGRAFO 7 – PAGINA 235

SAPIENZA attribuita a coloro che nel campo delle arti sono i più abili e sicuri nelle arti stesse. Scienza

più certa e precisa – necessario®che il sapiente non solo conosca ciò che deriva dai principi Ma che si trovi anche nel vero rispetto ai principi.Sapienza e politica non possono essere la stessa cosa.

PARAGRAFO 8 – PAGINA 237SAGGEZZA riguarda le cose umane e quelle su cui è possibile deliberare SAGGIO = ben deliberare è la sua attività tipica. Chi®delibera bene è colui che tende al miglior bene pratico per l’uomo sulla base del ragionamento calcolante.La saggezza non riguarda solo gli universali ma deve conoscere anche i particolari.Politica e saggezza sono lo stesso stato abituale MA la loro essenza non è la stessa.Si ritiene anche che sia saggezza soprattutto quella che riguarda sé stessi come singoli.

PARAGRAFO 9 – PAGINA 239Casi particolari ci divengono familiari per esperienza – ecco perché fanno parte del saggio.L’errore del deliberare può essere rela

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marydf00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia morale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Grion Luca.