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Insieristica
INSIEME: nozione primitiva - non si puō definire basandosi su idee piv semplici
(lettera maiscola)
ELEMENTO: entitā di cui e composto un insiemee
(lettera minuscola)
L'insieme e elementi e relazione di appartenenza (es. a ∈ A)
Insiemi si indicano per tabulazione: elenco di elementi appartenenti ad un insieme (es. A = {1, 2, 3, 4})
APPARTENENZA È UNICA RELAZIONE TRA INSIEME ED ELEMENTO non interessa né la molteplicità né ordine
A = {1, 2, 3, 4} equivale a A = {3, 1, 2, 4}
RELAZIONI TRA INSIEMI:
UGUAGLIANZA - A = B
∀x, x ∈ A ⇔ x ∈ B e ∀x x ∈ B ⇒ x ∈ A
∀ - quantificatore universale ⇒ - implicazione logica
INCLUSIONE - A ⊆ B (A è incluso in B)
∀x, x ∈ A ⇔ x ∈ B
(caso particolare) INCLUSIONE STRETTA - A ⊂ B
∃x, x ∈ A ⇔ x ∈ B e ∃x ∈ B: x ∉ A
∃ - quantificatore esistenziale
SE ⇒ allora ⇔ allora ⇐ SE
INSIEME VUOTO: insieme senza elementi (∅)
INSIEME DELLE PARTI: insieme che contiene altri insiemi ovvero un insieme diventa un elemento di un insieme piū grande
INSIEMI NUMERICI
N Z Q R C
NUMERI NATURALI
N = {0, 1, 2, 3, ... }
Se la cardinalità è infinita si può definire per tabulazione con puntini (se si capisce log∞).
NUMERI INTERI
Z = {0, +1, -1, +2, -2, ... }
NUMERI RAZIONALI (frazioni)
non definitibili per tabulazione
si scrive la relaz.
Q = m/n m ∈ Z, m ≠ 0
all'interno numeri decimali finiti e periodici
NUMERI REALI
irrazionali (numeri decimali né finiti, né periodici)
presentano una successione infinita e non periodica di numeri decimali (es: √2, √3, π, e)
NUMERI COMPLESSI
permette di calcolare radice di numeri negativi (√-4 = i)
z = a + ib
z complesso → reale moltiplicato per i
reali e complessi NON sono abitabili
OPERAZIONI TRA INSIEMI
INTERSEZIONE → A ∩ B Il risultato è un insieme
A ∩ B = {x: x ∈ A e x ∈ B}
UNIONE
A ∪ B = {x: x ∈ A o x ∈ B}
Principio di induzione
Vale per questo tipo di situazioni:
∀n∈ℕ, n≥n₀ → p(n) è vera
Si dimostra in 2 parti:
- Dimostro che p(n₀) è vera (* termine sequenza)
- Dimostro che p(n + 1) è vera sfruttando che p(n) è vera (ip. ind.)
Con il primo passaggio dimostro p(n₀) è vera, con il secondo dimostro che è vera p(n₀+1), p(n₀+2) e così via.
Se la prima parte non si può verificare, cade tutta la catena.
Es. n² ≥ 2n+1 per n≥3
- n=3 → 3² ≥ 2·3+1 → 9 ≥ 7 → Vera
- Dimostro p(n+1) è vera sapendo p(n) è vera (n diventa n+1).
(n+1)² ≥ 2(n+1) + 1
La dimostro con principio induzione:
(n+1)² = n²+2n+1 ≥ 2n+3 = 2(n+1)+1 = (n+1)² ≥ 2(n+1)+1 → per ip. ind. n²≥2n+1
poiché vale per n=3
(n+1)² = 2n+3 = 2(n+1)+1
C.V.D. Il principio di induzione vale per numeri interi (perché si aggiunge).
Disuguaglianza di Bernoulli
∀n∈ℕ, x∈ℝ, x ≥ -1 → (1+x)ⁿ ≥ 1+nx con n₀=0
- n₀=0 → (1+x)⁰ ≥ 1+0x → 1 ≥ 1 vera
- (-1 < x) → (1+xⁿ)(1+x) ≥ 1+nx
(1+x)ⁿ⁺¹ = (1+x)ⁿ(1+x) ≥ 1+nx → (1+x)ⁿ(1+x)
Ind.
…(1+x) = ((1+x)ⁿ) ≥ 1+nx → (1+x)ⁿ⁺¹
sempre >0, quindi
(1+(n+1)x) = (1+x)ⁿ + x + n²
((1+(n+1)x)) = 1+(n+1)x
C.V.D.
Q | 1 | -1 | 1/2 | -2 | 1/3 | -3 | 1/4 |
quasi
N 0 1 2 3 4 5
c’è corrispondenza biunivoca con N
introduco anche frazioni negative
e zero
Q | 0 1 -1 1/2 -1/2 2 -2 |
Q è numerabile
N 0 1 2 3 4 5 6
R non é numerabile (dim con controesempio)
PROCEDIMENTO DIAGONALE DI CANTOR (dim per assurdo)
nego la tesi — R è numerabile —>
[0, 1] é numerabile (restringo il campo)
vuol dire che posso elencare
e dare una posizione a tutti i punti compresi tra 0 e 1
cifre decimali
r1 = 0, a1 a2 a3 ...
r2 = 0, a22 a23 ...
r3 = 0, a31 a32 a33
r* = 0, a41 a42 a43 a44
inserisco * che fa scalare tutte le cifre successive
(prima erano in corrispondenza biunivoca)
r* = 0, b1 b2 b3
scomodo ti modulo che
cioè si guarda la diagonale
es. 0, 4 2 3 r* = 0, 5 4 4
0, 4 8
0, 3 9
b: {5 se aii = 0, 1, 2, 3, 4}
{4 se aii = 5, 6, 7, 8, 9}
è sicuramente diverso perché la prima cifra del numero che si prende in esame è stata scelta per essere diversa
[0, 1] ⊂ R non é numerabile
R non é numerabile è in POTENZA DEL CONTINUO
Successione Divergente
∀M∃n₀∈ℕ: aₙ > M ∀n ≥ n₀.
aₙ → +∞ lim aₙ = +∞
Dualmente:
∀M∃n₀∈ℕ: aₙ ≤ -M ∀n ≥ n₀.
R → ∞ non corrisponde a nessun numero, ∞ è qualcosa di più grande di qualsiasi numero pensabile.
Geometricamente: +∞ è un punto a destra di un qualsiasi numero reale (-∞ è a sinistra) ∞ ∉ R
R* = R ∪ {-∞} ∪ {+∞}
- successione è convergente se ha il limite in R
- successione è divergente se ha il limite in R* ma non in R (ovvero in R*\R)
numero reale finito, x ∈ R
numero reale che potrebbe essere finito: x ∈ R*
Es. Verifica Divergenza
lim 3ⁿ = +∞ → 3ⁿ > M → n > log₃ M n₀ ⎢⎣ log₃ M ⎥⎦ → verifica
Successioni Irregolari o Indeterminate
Alt lim aₙ n→∞
es. lim ((-1)ⁿ)ⁿ continua a saltare da -1 a 1
lim sin(πn) il periodo è irrazionale, quindi
successione sarà composta da valori sempre diversi
24/9/19
Seconda forma permanenza segno.
Forma più generale
Hp n → a
n → b
n > n definitivamente
Teorema del confronto
definiz. limite per an
Hp an ≤ n ≤ cn
definitivamente
n → l
n → l
(teorema dei 2 carabinieri)
Dim
∀ ε > 0 l - ε < an < l + ε def.
∀ ε > 0 l - ε < cn < l + ε def.
- ε
cn < l + ε def., ma poiché an ≤ n ≤ cn
l − ε < bn < l + ε
definizione di limite → n → l
Corollario 1
Hp n ≤ cn def.
Is n → 0
cn -> 0
Corollario 2
Hp cn → 0
n LIMITATA def.
Is cn&sdotn → 0
25/9/19
an ~ bn ASINTOTICO → lim an/bn = c FINITO ≠ 0
entrambe convergono o entrambe divergono
relaz. di ASINTOTICITÀ é TRANSITIVA: an ~ bn e bn ~ cn ⇒ an ~ cn
OPERAZIONI
an an' bn bn' anbn' tutte le operazioni
cn cn' ⇒ cncn' valgono
ASINT. é RELAZIONE DI EQUIVALENZA perché valide proprietà:
- RIFLESSIVA: an ~ an
- SIMMETRICA: an ~ bn ⇒ bn ~ an
- TRANSITIVA: an ~ bn e bn ~ cn ⇒ an ~ cn
voglio confrontare logα n e nα (infiniti per x → ∞, α > 0)
lim logα n/nβ = 0 → VUOL DIRE CHE logα n É UN INFINITO DI ORDINE INFERIORE A nα ∀α > 1 e α > 0