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ACIDI GRASSI TRANS (TFA)
Possono essere prodotti in seguito alla idrogenazione industriale degli acidi grassi insaturi con una
riduzione del numero dei doppi legami e un riarrangiamento di alcuni di essi dalla forma CIS a
quella TRANS. Gli acidi grassi TRANS si trovano anche in prodotti lattiero caseari, il 5% del grasso
del latte e della carne è rappresentato da acidi grassi in forma TRANS. I più abbondanti TFA
presenti negli alimenti sono acidi grassi a 18 atomi di carbonio, nei vegetali il principale è l’acido
elaidico mentre negli animali è l’acido vaccenico. I TFA inducono cambiamenti della
concentrazione nel sangue di colesterolo. Un elevato apporto di TFA provoca un rischio a livello
cardiovascolare. Alcuni studi provano che i TFA di origine vegetale provocano malattie
cardiovascolari in confronto a quelli animali che hanno un metabolismo diverso e si incorporano
21
meno nel tessuto adiposo. Alcune nazioni hanno preso provvedimenti per limitare l’assunzione di
TFA in Danimarca è stato bandito qualunque prodotto con TFA di origine industriale, nella città di
New York ogni punto di ristoro li ha banditi da tutte le pietanze.
ACIDI GRASSI MONOINSATURI (MUFA)
Le fonti degli acidi grassi monoinsaturi hanno 16, 18 o 20 atomi di carbonio:
• Acido palmitoleico: olio di pesce
• Acido cis-vaccenico: prodotti ittici
• Acido eicosanoico: olio di pesce e olio di semi di rapa
• Acido erucico: olio di pece e olio di semi di rapa
• Acido ministoleico: grasso del formaggio
• Acido oleico: olio di oliva
Da uno studio è emerso che nelle membrane cellulari c’è un acido grasso a 20 atomi di carbonio
chiamato mead-acid che è sintetizzato dall’acido oleico.
ACIDO LINOLEICO CONIUGATO (CLA)
È un acido grasso insaturo a 18 atomi di carbonio, è presente nel latte e nei prodotti lattiero
caseari. Ha proprietà anticancerogene, antiaterogene, antidiabetiche. Un’attività del CLA è quella
di ridurre la massa grassa e aumentare leggermente la massa magra. È già presente in integratori
ma non è ancora dimostrato il suo vantaggio reale sulla massa magra e sulla prestazione fisica.
CONCLUSIONI
L’assunzione di lipidi comporta:
• Fonte energetica per l’alta efficienza e un efficiente immagazzinamento
• Componente strutturale delle membrane cellulari formando una barriera selettiva e fluida
• Isolante termico e componente della cute, contribuisce alla termoregolazione
• Formazione di molecole come ormoni, eicosanoidi, endocannabinoidi
Per quanto riguarda la quantità i lipidi contribuiscono all’apporto calorico totale, sconsigliandone un
apporto superiore al 30% delle Kcal totali. Mentre per la qualità bisogna appurare se c’è più
bisogno di acidi grassi di un certo tipo rispetto ad altri. Per gli acidi grassi saturi non è consigliabile
un eccesso oltre al 10% dell’energia totale, perché possono provocare dislipidemie.
CAPITOLO 7
VITAMINE
Sono composti organici indispensabili in piccole quantità al nostro organismo, non si possono
sintetizzare in quantità sufficienti e bisogna introdurle con la dieta. Le vitamine hanno alcune
funzioni: 22
• Sono coenzimi per le reazioni metaboliche
• Ormoni
• Mediatori di segnalazioni cellulari
• Regolatori di crescita e differenziazione cellulare
• Precursori di coenzimi
Le quantità da introdurre con la dieta variano e sono determinate in base alle esigenze per evitare
stati carenziali. Per alcune vitamine si sono riscontrati danni da eccessivo apporto, determinando
così una dose giornaliera massima e una dose minima. Una dieta variata in tutte le sue
componenti animali e vegetali contribuisce all’introduzione di una quantità ottimale di vitamine. Le
vitamine vengono suddivise in:
• Vitamine idrosolubili
• Vitamine liposolubili
VITAMINE IDROSOLUBILI
1. Vitamina B1 (tiamina)
È un anello pirimidinico insieme ad un gruppo tiazolico legato da un ponte etilenico, è idrosolubile,
stabile al calore e all’ossidazione, si inattiva in PH basici.
Fonte alimentare
Alimenti di origine vegetale e animale, nei vegetali si trova in forma libera, negli animali come
mono o difosfato. I legumi e il lievito di birra sono ricchi di tiamina. Nel pesce crudo invece c’è una
tiaminasi che inattiva la tiamina
Assorbimento e metabolismo
Si presenta nell’intestino in forma libera, viene assorbita per trasporto attivo saturabile o per
trasporto passivo non saturabile a livello del duodeno, è fosforilata nei tessuti a tiamina pirofosfato
Funzione biologica
La tiamina pirofosfato è il coenzima della carbossilasi dei chetoacidi e delle transachetolasi, agisce
nel ciclo di Krebs nel ciclo dei pentosofosfati, per produrre energia NADPH e ribosio 5-fosfato.
Danni da carenza o da eccesso
La tiamina viene assunta soltanto con la dieta e deve essere assunta costantemente, se si ha una
carenza si va incontro a una malattia la beri-beri, mentre se ne viene assunta troppa non c’è
problema perché viene espulsa in gran parte nelle urine.
Dose consigliata: circa 0.4 mg/1000 kcal
2. Vitamina B2 (riboflavina)
È un composto eterociclico non molto solubile in acqua è il componente centrale di FAD e FMN.
Fonte alimentare
È presente in verdure, lievito di birra, latte, la riboflavina e il suo prodotto 5-fosfato sono usati
anche come additivi alimentari
Assorbimento e metabolismo 23
L’assorbimento della riboflavina avviene in forma libera, al vitamina viene assorbita tramite un
sistema di trasporto facilitato, viene trasportata nel sangue legata ad alcune proteine plasmatiche,
poi raggiunge il fegato e altri tessuti dove viene trasformato in FAD e FMN.
Riboflavina + ATP= FMN + AMP
Riboflavina + ATP= FAD + Pi-Pi
Funzione biologica
Le due forme coenzimatiche sono componenti degli enzimi flavinici componendo i gruppi prostetici
intervengono anche nel:
• Metabolismo dei carboidrati, lipidi, proteine
• Decarbossilazione ossidativa del piruvato
• Ossidazione acidi grassi e aminoacidi
Danni da carenza o eccesso
Se manca la riboflavina si viene a creare uno scompenso di altre vitamine perché è coinvolta in
molte reazioni metaboliche, può provocare anemia, aumento della perossidazione lipidica, può
portare a pellagra, cioè lesioni delle mucose dell’occhio, dolore bruciore delle labbra, pallore,
ragadi. Non si conoscono effetti sull’accumulo eccessivo di riboflavina.
Dose raccomandata: 0.6mg/1000 kcal
3. Vitamina PP o B3 (niacina)
La niacina è composta da 2 molecole: acido nicotinico e nicotinamide.
Fonte alimentare
Gli alimenti vegetali hanno maggiore nicotinamide mentre quelle animali hanno più acido
nicotinico, resistono alla cottura. La niacina è presente nel lievito di birra, le carni e i creali, mentre
frutte, verdure e uova ne hanno una bassa quantità.
Assorbimento e metabolismo
Entrambe le molecole vengono assorbite a livello dello stomaco e dell’intestino da un meccanismo
di trasporto facilitato che dipende dal sodio. Entrambe le molecole sono metabolizzate a piridone e
n-metil-nicotinamide nel fegato che vengono espulsi con l’urina. La nicotinamide è la componente
di NAD+ e NADP+.
Funzione biologica
Il NAD+ e il NADP+ sono coinvolte in reazioni di ossidoriduzione fungono da accettori di uno ione
idruro per formare NADH e NADPH.
Danni da carenza o da eccesso
Dalla carenza deriva la pellagra, disturbi mentali, depressione e disturbi della memoria. Troppo
acido nicotinico riduce i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi plasmatici, aumenta la quota di
colesterolo HDL
Dose raccomandata: 13mg/2000Kcal
4. Vitamina B5 (acido pantotenico) 24
Nasce da un legame carboamidico tra una molecola di β-alanina e una di acido pantoico, è
instabile al calore, alle basi e agli acidi ed è solubile in acqua. È un componente del coenzima A.
Fonte alimentare
È presente negli alimenti, nel fegato, fegatelli di pollo, lievito di birra, poco presente nei legumi,
soia e uova
Assorbimento e metabolismo
L’acido pantotenico è ottenuto dall’idrolisi a livello dell’intestino, viene assorbito mediante un
meccanismo di trasporto attivo Na+ dipendente
Funzione biologica
Il coenzima A fa da trasportatore di gruppi acili e acetili ed entra nelle vie metaboliche dei
carboidrati, aminoacidi, acidi grassi. Interviene nelle reazioni di decarbossilazione dei chetoacidi
formando il succinil CoA che entra nel ciclo di Krebs.
Danni da carenza o da eccesso
Non sono noti effetti tossici, acuti o cronici e non sono chiari effetti dovuti alla carenza
Dose raccomandata: 5/10 mg
5. Vitamina B6
È un insieme di molecole più precisamente: piridossina, piridossale e piridossamina più il
piridossalfosfato. Le forme di vitamina B6 sono stabili al calore, anche in ambiente acido
Fonte alimentare
Presente sia negli animali che nei vegetali, negli animali sotto forma di piridossamina e piridossale
mentre nei vegetali come piridossina
Assorbimento e metabolismo
Le 3 forme vengono assorbite nel digiuno tramite un processo di diffusione passiva, gran parte
della vitamina viene depositata nel fegato dove viene defosforilata e ceduta ai tessuti, quella non
immagazzinata viene eliminata con le urine.
Funzione biologica
La piridossina costituisce la forma attiva della vitamina B6, mentre il piridossale e la piridossina
sono coinvolte nel metabolismo dagli aminoacidi, lipidi, glucidi come coenzimi. Partecipano anche
alla formazione degli sfingolipidi.
Danni da carenza o da eccesso
La carenza di vitamina B6 è rara però alcuni studi dimostrano l’insorgere di depressione con
nausea, vomito, lesione della mucosa. Invece con quantitativi superiori a 100mg si verificano
neuropatie periferiche comunque reversibili.
Dose raccomandata: 1,5mg/100g di proteine assunte oppure 2 mg al giorno
6. Vitamina H (biotina)
È solubile in acqua resiste al calore, alle basi e agli acidi mentre si decompone con la luce
ultravioletta
Fonte alimentare 25
La biotina è presente sia nei vegetali che negli animali, si trova nel latte e derivati nel tuorlo e nei
frutti di mare, nei vegetali la biodisponibilità è minore
Assorbimento e metabolismo
Viene assunta in forma libera o legata alle proteine, in forma libera viene assorbita a livello dell’ileo
e del digiuno mediante due meccanismi di trasporto uno attivo e uno passivo, una volta nel plasma
la biotina viene trasportata da diverse proteine l’albumina e l’α e β- globulina
Funzione biologica
Il suo ruolo è come coenzima legato covalentemente alla carbossilasi che hanno un ruo