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CAP. 2 GUSTO, FAME, APPETITO E SAZIETA’
ODORATO….
La capacità di riconoscere gli odori nei cibi è uno stimolo importante x
l’appetito, tant’è che odori di cibo gradevoli provoca la secrezione di succhi
gastrici, mentre l’odore sgradevole rappresenta una sorta di protezione nei
confronti di cibi insalubri.
L’uomo ha la capacità di riconoscere gli odori grazie all’epitelio olfattorio,
costituito da cellule nervose recettoriali bipolari (neuroni bipolari), in
grado di captare l’odore e trasmetterlo tramite il n.olfattorio al
SIST.LIMBICO-CORTECCIA-IPPOCAMPO-IPOTALAMO.
Gli odori giungono all’epitelio tramite l’aspirazione dalle narici, tramite faringe
durante la masticazione-deglutizione.
Un individuo sano può distinguere centinaia di odori, ma tale capacità varia
da individuo a individuo e tende a calare con l’età e con il declino delle
funz.cognitive (anche in seguito a traumi cranici).
Gli odori possono essere classificati in 7 gruppi detti “primari”:
Odore canfora
• Odore muschio
• Odore floreale
• Odore mentolato
• Odore dell’etere etilico
• Odore speziato
• Odore putrido
•
….E GUSTO
La possibilità di riconoscere un’ampia gamma di SAPORI è essenziale x
assaporare cibi e bevande ma anche x stimolare la digestione ed
eventualmente x proteggersi da composti dannosi.
Le caratteristiche di un alimento (temperatura-odore) sono importanti x la
percezione del gusto, del quale riconosciamo 5 tipi. Tutte le cellule gustative
presentano recettori dei 5 gusti, anche se la quantità varia nelle diverse zone
della lingua.
SALATO concentrato sulla PUNTA e porzione ANTERO-SUPERIORE della
lingua. Piccole quantità di composti salati sono desiderabili, mentre
quantità grandi possono causare avversione.
DOLCE sono i più numerosi e sono localizzati sulla PUNTA,
generalmente il sapore DOLCE è considerato piacevole. Le sostanze con
sapore dolce sono numeroso:
CARBOIDRATI tra i quali abbiamo DISACCARIDI come LATTOSIO –
o SACCAROSIO, e MONOSACCARIDI come: GLUCOSIO – FRUTTOSIO –
GALATTOSIO. Tali composti presentano un potere dolcificante molto
diverso: FRUTTOSIO è molto + dolce del GLUCOSIO, tant’è che
viene utilizzato come dolcificante “dietetico” x le bibite, in quanto
di riesce ad ottenere un sapore dolce con la metà delle Kcal.
PROTEINE, AA di origine vegetale MONELLINA è una proteina
o derivante da una pianta africana, dotata di un potere dolcificante
200 volte superiore a quello del SACCAROSIO – ASPARTAME è
costituito da D-aa
COMPOSTI ETEROCICLICI dolci con retrogusto amaro
o TERPENOIDI GLICIRRIZINA è un terpenoide di sapore dolce
o contenuto in una certa percentuale (6-14%) nelle radici di liquirizia.
FLAVONOIDI
o COMPOSTI STEROIDEI DI ORIGINE VEGETALE
o
AMARO i recettori sono localizzati nella parte POSTERIORE e
presentano una grande variabilità (sono note 40 specie differenti).
Riconoscono composti come: caffeina – chinino (presente nell’acqua
tonica) – nicotina – fenoli – polifenoli.
ASPRO (ACIDO) recettori localizzati nei MARGINI LINGUA e
riconoscono AC.ORGANICI (acetico-citrico-malico-fumarico) contenuto nei
frutti e vegetali e AC.TARTARICO nel vino.
UMAMI è un gusto attribuito a diversi alimenti tra cui CARNE e
VEGETALI. È provocato da cibi contenenti glutammato monosodico.
Ci sono poi alimenti o additivi che presentano SAPORE METALLICO come:
antibiotici, anestetici, farmaci, ecc. Il fumo causa una forte avversione al
gusto metallico (infatti le gomme da masticare utilizzate come deterrente
contro il fumo, contengono ACETATO D’ARGENTO che svolge la funzione di
rendere sgradevole il gusto del fumo).
La SENSIBILITA’ AL GUSTO varia con l’età e stato fisico: i bambini
percepiscono il sapore del salato dopo i 4 mesi – con l’att.fisica si matura una
preferenza x il SACCAROSIO e AC.CITRICO ma non x NaCl – caffeina –
glutammato monosodico.
APPETITO e SAZIETA’
Si ritiene che l’appetito sia influenzato da componenti
dell’organismo-metaboliche dette: glucostatica (riferita al glucosio) – amino
statica (riferita agli aa) – termostatica (riferita alla prod.calore) – lipostatica
(riferita alle scorte tess.adiposo). Ognuna di esse ha un ruolo preponderante
nel modulare l’espressione del cibo.
La FAME può essere definita come la necessità di introdurre cibo, e i segnali
derivanti dalla vista e odore del cibo, preparano l’organismo all’INGESTIONE.
L’ingestione di cibo provoca la SAZIETA’, la quale può essere suddivisa in
SAZIETA’ A BREVE TERMINE generata dall’introduzione di cibo
SAZIETA’ A LUNGO TERMINE generata da segnali metabolici riferiti
alle necessità energetiche.
I PROCESSI CHE PORTANO ALLA SAZIETA’ sono determinati dalla dimensioni
pasto che a sua volta determina la lunghezza dell’intervallo tra pasti. Gli
effetti che si hanno dall’inizio alla fine di un pasto e che portano alla SAZIETA’
possono essere riassunti e suddivisi in:
Fase PRE-PRANDIALE (cefalica) di questa fase fanno parte quei
segnali che derivano dalla VISTA-ODORE cibo: queste info sono
portate al cervello tramite nervi cranici (N.OTTICO – N.OLFATTORIO) e
stimolano la sensazione di fame prima dell’inizio pasto e nella
prima fase consumo cibo.
Fase PRANDIALE SNC riceve segnali dall’intestino che riferiscono
la quantità di cibo ingerito (meccanocettori rilevano le distensioni del
tess. fornendo una stima del volume cibo consumato) e il contenuto in
nutrienti (chemorecettori oltre a informare sul contenuto dei nutrienti
sembrano informare anche sul contenuto energetico).
Fase POST-PRANDIALE di questa fase fanno parte i segnali derivanti
dall’entrata in circolo di nutrienti, i quali una volta assorbiti ed entrati in
circolo inducono la SAZIETA’.
Distinzione dei fattori che influenzano l’introduzione di cibo
Per la maggior parte dei soggetti, il peso corporeo rimane stabile x lunghi
periodi di tempo, nonostante durante la giornata si osservano GRANDI
VARIAZIONI ALIMENTAZIONE e SPESA ENERGETICA, eventi che risultano
costantemente modulati e bilanciati.
I segnali che regolano tale l’equilibrio e quindi l’INTRODUZIONE DEL CIBO
(OMEOSTASI ENERGETICA) possono essere suddivisi in:
FATTORI PERIFERICI: fanno parte quei segnali derivanti da pancreas
endocrino-tess.adiposo-ormoni intestinali. Il TESS.ADIPOSO oltre a
svolgere la funzione di accumulo energetico svolge anche quella di organo
endocrino. Uno dei suoi ormoni + importanti è la LEPTINA ormone
peptidico a cui è riconosciuto un ruolo chiave nella regolazione peso
corporeo. Tale ormone viene prodotto dal gene OB espresso dagli ADIPOCITI, e
va ad agire sull’ipotalamo regolando la sintesi del neuro peptide Y il quale è
implicato nella regolazione introduzione cibo. In sintesi il ruolo della
LEPTINA è quello di sopprimere introduzione cibo e stimolare la spesa
energetica. I livelli circolatori di LEPTINA sono altamente correlati alla
massa tess.adiposo e riflettono sia le scorte energetiche che bilancio
energetico.
La secrezione di LEPTINA non aumenta subito dopo l’introduzione di cibi.
Altro ormone prodotto dagli ADIPOCITI e che è implicato nella regolazione
dell’introduzione cibo è l’ADIPONECTINA. Per questo tipo di ormone sono
presenti recettori nel M.SCH. (recettore Adipo R1) e nel FEGATO (Adipo R2). Gli
effetti che provocano sono:
↓sintesi lipidi – glucosio nel fegato
↓ concentrazione ematica glucosio-lipidi
↓ sintesi triacilgliceroli
↑ ossidazione grassi in particolare nel m.sch.
L’INSULINA e ECCESSO CALORICO fanno diminuire la sintesi di
ADIPONECTINA (img.pag.16).
Altro ormone coinvolto nell’introduzione di cibo è l’INSULINA, prodotto dalle
cellule BETA del pancreas e oltre ad essere responsabile dell’introduzione di
ZUCCHERI all’interno della cellula, agisce a livello del SNC provocando:
diminuzione dell’introduzione cibo tramite il NEUROPEPTIDE Y
o regola l’introduzione cibo agendo sull’espressione dei geni
o ipotalamici, responsabili di tale regolazione.
Le CONCENTRAZIONI EMATICHE INSULINA sono inversamente correlate alla
SENSIBILITA’ INSULINICA PERIFERICA. La SENSIBILITA’ INSULINICA è
direttamente correlata ai DEPOSITI DI GRASSO (in particolare viscerale).
La secrezione insulina aumenta rapidamente dopo un pasto.
Altro ormone è il POLIPEPTIDE PANCREATICO (PP), sintetizzato dalle
CELLULE delle ISOLE DI LANGHERANS. La sua concentrazione aumenta subito
dopo il pasto e resta elevata x 6 ore.
↑PP ↓ADIPOSITA’ (PP molto elevato negli anoressici).
Altro ormone è GLP-1 (Glucagon like peptide-1), sintetizzato da CELLULE
INTESTINO TENUE e viene rilasciato in seguito a ingestione nutrienti. La sua
funzione è quella di inibire l’introduzione di cibo poiché induce sazietà.
GLP-1 è inversamente correlato con la MASSA CORPOREA.
Bassi livelli di GLP-1 contribuisce alla patogenesi dell’obesità.
Altro ormone è OXINTOMODULINA, sintetizzato da CELLULE INTESTINO
TENUE in funzione della quantità kcal. La sua funzione è quella di ridurre
sensazione fame (quindi riduce introduzione cibo). Il suo rilascio presenta
picco al mattino presto e minimo primo pomeriggio.
Altro ormone è COLEOCISTICHININA sintetizzata e rilasciata dal DUODENO. Il
suo rilascio avviene subito dopo introduzione cibo e rimane elevato x ore. Il suo
ruolo è quello di: stimolare rilascio succo pancreatico – contrazione
cistifellea – motilità intestinale (agisce anche nel SNC x modulare sazietà,
ansietà, memoria, comportamento). Tale ormone riduce quantità cibo
introdotto e durata.
FATTORI CENTRALI: fa parte di questa categoria l’IPOTALAMO il quale risulta
essenziale x la regolaz. appetito e spesa energetica attraverso le sue strutture:
NUCLEO ARCUATO – NUCLEI PARAVENTRICOLARI
DORSOMEDIALE-VENTROMEDIALE – AREA PREFRONTALE-LATERALE.
La distruzione del NUCLEO ARCUATO produce obesità e iperfagia. Lesioni
NUCLEO VENTROMEDIALE comporta aumento peso corporeo e
ipogonadismo.
Il circuito neuronale che i neuroni delle varie strutture va a costituire è
responsabile del controllo omeostasi energetica, ed utilizzano come
molecola segnale il NEUROPEPTIDE Y è il neurot