Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 31
Riassunto esame Psicologia dei consumi, prof. Russo, libro consigliato Consumo critico, alimentazione e comunicazione Pag. 1 Riassunto esame Psicologia dei consumi, prof. Russo, libro consigliato Consumo critico, alimentazione e comunicazione Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dei consumi, prof. Russo, libro consigliato Consumo critico, alimentazione e comunicazione Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dei consumi, prof. Russo, libro consigliato Consumo critico, alimentazione e comunicazione Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dei consumi, prof. Russo, libro consigliato Consumo critico, alimentazione e comunicazione Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dei consumi, prof. Russo, libro consigliato Consumo critico, alimentazione e comunicazione Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dei consumi, prof. Russo, libro consigliato Consumo critico, alimentazione e comunicazione Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia dei consumi, prof. Russo, libro consigliato Consumo critico, alimentazione e comunicazione Pag. 31
1 su 31
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL VALORE DEL GUSTO

Il processo di costruzione del gusto è fortemente determinato dall’ identità personale

e dai propri processi di definizione ed evoluzione che si strutturano prevalentemente

tramite comunicazioni formali e informali. Per questa ragione le pratiche e i gusti

alimentari assumono dei significati che potremmo definire identitari, di appartenenza

e di distinzione sociale. In altri termini analizzando i gusti alimentari degli individui è

possibile almeno in parte ricostruire per quali ragioni questi gusti si siano determinati.

Il valore simbolico del gusto e delle pratiche alimentari non si ferma ai conflitti

distintivi tra le classi sociali, ma coinvolge in modo diretto anche i rapporti tra civiltà,

Stati, etnie e popolazioni.

LA TERRITORIALITà DEL GUSTO

Il gusto e le abitudini alimentari si determinano sulla base di un complesso intreccio di dinamiche

individuali, culturali e sociali tra le quali anche l’identità territoriale gioca un ruolo importante.

Contesto italiano:

le produzioni tipiche hanno una funzione di preservazione della territorialità,

permettendo che il settore rurale agricolo conservi caratteristiche sue proprie, tanto a

livello di produzione quanto a livello di consumo. Ciò che caratterizza la produzione

agroalimentare e l’enogastronomia italiana rispetto a quella della maggior parte dei

paesi esteri è la sua varietà, accompagnata e favorita da un forte legame con la

territorialità nonché le sue differenze climatiche e biologiche da un lato,

antropologiche e socioculturali dall’altro. Gli italiani restano saldamente ancorati ai cibi

e alle bevande della tradizione e la tavola italiana continua a essere un luogo di

interscambio sociale. Dunque non si mangia per sopravvivere ma piuttosto per vivere,

perché la tavola risulta essere uno spazio di vita necessario e un contesto piacevole e

socialmente utile.

Prodotto tipico:

gli attributi che definiscono il profilo sensoriale del prodotto tipico sono la riscoperta

delle tradizioni e il senso di appartenenza al territorio. Il consumatore generalmente

considera locale un prodotto quando lo percepisce come fresco o genuino senza

rendersi conto che in molti casi le aziende che lo producono si servono di tecniche

industriali in tutto analoghe ai prodotti non ritenuti tipici. Si noti infatti come l’assenza

di conoscenze condivise tra consumatori e produttori sia spesso causa di diffidenza e

di mancato incontro tra venditori e potenziali acquirenti.

Chiarifichiamo

ALIMENTI TIPICI: sono considerati tipici gli alimenti che hanno un radicamento

produttivo su un determinato territorio ,ovvero quei prodotti le cui fasi di lavorazione

decisive sono svolte solo in una circoscritta zona vocata a tale compito

ALIMENTI TRADIZIONALI: alimenti che hanno un radicamento socioculturale con un

determinato territorio e che vengono prodotti da almeno 25 anni.

In entrambe le distinzioni terminologiche il legame con il territorio che ha dato origine

al prodotto resta decisivo.

TERROIR: insieme di caratteristiche pedoclimatiche che rendono un determinato

territorio particolarmente vocato alla produzione di alcuni prodotti alimentari.

SISTEMA AGROALIMENTARE NEL CONTESTO LOMBARDO

Caratteristiche peculiari rispetto al resto d’Italia:

-maggior stabilità lavorativa degli addetti al settore agroalimentare

-maggior dimensione delle aziende agricole

-il numero di occupati nell’industria alimentare è circa pari al numero di quelli occupati

in agricoltura

Si tratta di caratteristiche che sottolineano l’alta professionalizzazione del settore

agroalimentare lombardo.

LA RICERCA: individuare possibili trend di consumo dei prodotti tipici tra i

giovani Lombardi

Modello quali quantitativo

Prima fase: scelta dei soggetti sulla base di un campionario teorico

-giovani tra i 23-32 anni(residenti in Lombardia)

-stakeholder(produttori ecc)

-un gruppo di ristoratori

Le interviste raccolte hanno permesso di costruire un questionario che è stato

amministrato sia on-line che in modalità cartacea.

Nelle interviste è emersa forte la relazione tra la cucina casalinga e la regionalità . La

cucina familiare e quella regionale sono spesso sovrapposte mostrando la dimensione

culturale delle abitudini.

GIOVANI:

Il consumo di prodotti tipici e piatti tradizionali lombardi avviene prevalentemente

all’interno del nucleo familiare. L’identificazione tra tipico e di “casa” porta i giovani ad

attribuire alla cucina e ai prodotti tipici lombardi valori positivi quali bontà, salubrità,

genuinità e semplicità di preparazione.

La maggior parte dei giovani intervistati hanno dimostrato di conoscere per la maggior

parte solo i prodotti e i piatti lombardi più famosi e commercializzati. La limitata

conoscenza porta i giovani a un consumo inconsapevole di prodotti tipici.

La cucina tipica Lombarda non appare di grande attrattiva per i giovani dal momento

che ritengono di fruirne già a casa.

RISTORATORI:

I ristoratori definiscono la loro offerta culinaria come “familiare”. Ritengono che i loro

clienti conoscano approfonditamente i piatti che ordinano e spesso chi non conosce la

cucina lombarda è accompagnato da uno che la conosce che funge da “guida”. I

clienti che più di altri sperimentano piatti nuovi sono i giovani, spesso universitari.

STAKEHOLDER

Le interviste agli stakeholder hanno permesso di rilevare che i prodotti tipici lombardi

più conosciuti e consumati siano quelli che trovano spazio nella grande distribuzione,

luogo dove la stragrande maggioranza dei lombardi compra i propri generi alimentari.

Da ricordare è che la grande distribuzione non è di per sé indicatrice di prodotti

omologati o non locali.

Le denominazioni di origine non sono percepite come rilevanti, ma chi acquista spesso biologico è in media

più attento anche nel comprare prodotti a denominazione d’origine.

Più IN GENERALE

I principali motivi della scelta dei prodotti alimentari sono legati alla piacevolezza

dell’esperienza e alla sua garanzia di salubrità. Gusto e salubrità sono dunque le

principali caratteristiche della motivazione della scelta; seguono l’abitudine e

l’influenza della famiglia. Questi aspetti non cambiano significativamente se li

consideriamo in relazione all’età, occupazione e condizioni di vita.

L’IMPORTANZA DELLA COMPONENTE FAMIGLIA

Forte influenza delle abitudini familiari. Un prodotto alimentare inserito nella dieta

casalinga tende ad essere considerato parte di una dieta equilibrata anche se nello

specifico non può dirsi sano dì per sé.

Altra componente rilevante è la quotidianità: più si mangia abitualmente prodotti tipici

meno si tende a considerarli gustosi.

COS’è L’ERRORE SISTEMICO?? Si tratta della tendenza degli individui a ritenere che le

persone che gli sono più vicine abbiano atteggiamenti di consumo (alimentare e non )

simili ai loro.

CONCLUSIONE

Alla luce di tutti gli argomenti trattati è evidente che senza una più efficace attività di

comunicazione ,i prodotti tipici si espongano al rischio di una lenta ma progressiva

emarginazione inconsapevole in quanto i giovani ,da un lato consumano più prodotti

tipici di quelli che conoscono e dall’altro pensano di conoscerli meglio di quanto

abbiano dimostrato di saperli valutare e descrivere.

Investimenti da attuare nell’attività di comunicazione:

-di radicamento: mirate alle popolazioni locali per far riflettere le persone sul fatto che

i prodotti che acquistano e apprezzano di più sono , a loro insaputa, quelli tipici.

-strategici: attività mirate a far conoscere il sistema dei prodotti tipici italiani

-di sostegno: incentivi e aiuti pubblici e privati ai prodotti tipici in quanto espressione

di storia, cultura e tradizione

-di crescita: comunicazione e marketing mirati ai prodotti tipici esportabili

-di permeabilità: trasmettere una cultura alimentare che favorisca il trapianto di

produzioni tipiche di un territorio anche al di fuori dei confini regionali.

11. STILI DI VITA,COMUNICAZIONE E CONSUMO ALIMENTARE:IL RUOLO DELLA

FAMIGLIA

I consumi alimentari

L’alimentazione, oltre che coinvolgere il piacere e la salute, ci identifica: il cibo è una

proiezione culturale che accomuna gli individui appartenenti alla stessa terra. La

corretta alimentazione è parte integrante di uno stile di vita salutare, per questo è

necessario imparare a nutrirsi nel modo giusto. Nell’evoluzione culturale il cibo amplia

le sue funzioni iniziali divenendo un portante veicolo simbolico.

Nell’età postmoderna il consumo si arricchisce di una valenza simbolica particolare:

oltre a rientrare nella sfera culturale è altresì luogo di azione quotidiana caratterizzata

da valori espressivi e da processi di identificazione.

Dietro al consumo del cibo si nasconde la costante ricerca di un segno di distinzione e

di identificazione e l’esigenza di essere riconosciuti.

I consumi alimentari nell’infanzia

AZIONI NEOFOBICHE: avversione verso i cibi non conosciuti (tipiche dei bambini ).

I bambini apprendono a mangiare il cibo e ad apprezzarlo con un processo graduale.

Quando i bambini effettuano la transizione dalla dieta seguita a quella degli adulti le

loro preferenze e i loro gusti vanno a ricadere su ciò che è accessibile e disponibile.

Possono essere definiti 4 tipi di fattori che intervengono nella costruzione dei gusti

alimentari dei bambini: biologici, psicologici, culturali e sociali.

La trasmissione dei gusti alimentari si può declinare in 2 categorie:

intergenerazionale(trasmissione genetica) ed intragenerazionale( coinvolge il filtro

della cultura)

Obesità infantile

L’obesità è una patologia caratterizzata da un aumento del peso corporeo per

l’accumolo di grassi tale da determinare un rischio per la salute.

I fattori genetici, personali, sociali e politico-legislativi sono associati alla

manifestazione dell’obesità insieme al controverso aspetto relativo alla pubblicità

alimentare.

Uno stile di vita più sedentario rispetto alle generazioni precedenti, la maggiore

fruizione televisiva, la maggiore facilità di accesso ai cibi ad alto contenuto

energetico, la moda dei fast food e infine la comunicazione di marketing alimentare

aggravano la situazione.

Complessivamente si stima che più di un bambino su tre soffra di disturbi di

sovrappeso.

Le agenzie di socializzazione

Nelle fasi che caratterizzano il processo di costruzione dell’identità, gioca un ruolo

primario l’ambiente in cui il bambino vive e con il quale viene a contatto

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
31 pagine
32 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alina.corti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dei consumi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Russo Vincenzo.