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Estratto del documento

La remissione

La remissione è l'atto con cui il creditore rinuncia al proprio credito. L'obbligazione si estingue con la comunicazione della remissione al debitore. Il debitore può rifiutare la remissione. La restituzione volontaria del titolo originale del credito, fatta dal creditore al debitore, è sufficiente a provare che il debito è stato rimosso. L'impossibilità sopravvenuta della prestazione. L'obbligazione si estingue se la.

 prestazione

 diventa

 impossibile

 dopo

 la

 sua

 nascita.

 

 55

 

 Se l’impossibilità

 è

 solo

 temporanea,

 il

 debitore

 continua

 a

 essere

 obbligato:

 adempirà

 quando

 la

 prestazione

 sarà

 tornata

 possibile,

 e

 non

 risponderà

 dei

 danni

 subiti

 dal

 creditore

 per

 il

 ritardo

 con

 cui

 riceve

 la

 prestazione.

 

 Se l’impossibilità

 è

 solo

  parziale,

 il

 debitore

 si

 libera

 eseguendo

 la

 prestazione

 per

 la

 parte

 rimasta

 possibile.

 

 L’obbligazione

 si

 estingue

 solo

 per

 impossibilità

 sopravvenuta

 derivante

 da

 causa

 non

 imputabile

 al

 debitore.

 

 Se

 l’impossibilità

 è

 imputabile

 al

 debitore,

 egli

 resta

 obbligato

 verso

 il

 creditore

 a

 risarcire

 il

 danno.

 

 Il

 principio

 dell’impossibilità

 non

 vale

 per

 le

 prestazioni

 pecuniarie,

 perché

 il

 denaro

 “si

 rigenera”.

 

 

 

 

LE

MODIFICAZIONI

DELLE

OBBLIGAZIONI

(capitolo

20)

Modificazioni

dal

lato

attivo

e

passivo

Esistono

meccanismi

che

 modificano

 l'obbligazione

 nei

 suoi

 soggetti:

 

 Dal

 lato

 attivo

 (o

 successione

 nel

 credito)

 "

 cambiando

 la

 persona

 del

 creditore.

 Si

 realizza

 con

 la

 cessione

 • del

 credito

 o

 con

 il

 pagamento

 con

 surrogazione

 del

 terzo.

 Non

 è

 richiesto

 il

 consenso

 del

 debitore.

 

 

 Dal

 lato

 passivo

 (o

 successione

 nel

 debito)

 aggiungendo

 o

 sostituendo

 al

 debitore

 originario

 un

 nuovo

 "

 • debitore.

 È

 richiesto

 il

 consenso

 del

 creditore.

 La modificazione soggettiva incide diversamente sull'interesse di chi rimane parte del rapporto obbligatorio.

 La cessione del credito 

 La legge offre la possibilità di far circolare il credito: il creditore (cedente) può trasferire a un terzo (cessionario) il suo credito verso il debitore (ceduto).

 La cessione è esclusa: per i crediti strettamente personali, per i crediti incedibili o in assoluto o in relazione

  a

 determinati

 cessionari.

 

 La

 cessione

 può

 essere

 fatta

 a

 titolo

 oneroso

 o

 gratuito.

 La

 cessione

 è

 un

 possibile

 elemento

 di

 tanti

 diversi

 tipi

 di

 atti.

 

 

 I

 rapporti

 fra

 cessionario

 e

 debitore

 ceduto

 La

  cessione

  si

  realizza

  anche

  senza

  il

  consenso

  del

  debitore

  ceduto,

 è

  infatti

  sufficiente

  l’accordo

  fra

  cedente

  e

 cessionario.

  Per

  evitare

  equivoci

 è

  necessario

  che

  il

  debitore

  sia

  a

  conoscenza

  della

cessione, 

 attraverso l’accettazione della cessione del debitore, oppure con la notificazione della cessione al debitore stesso. Dopo uno di questi meccanismi essa ha effetti nei confronti del debitore ceduto. A questo punto se paga comunque al cedente, non è liberato, e quindi il cessionario può pretendere da lui un secondo pagamento. Se invece paga al cedente in mancanza di accettazione o notificazione è liberano

 tranne nel caso di sua mala fede, ovvero se il cessionario prova che egli era comunque a conoscenza dell’avvenuta cessione. 

 La notificazione o l’accettazione della cessione servono anche per risolvere il conflitto fra diversi cessionari dello stesso credito, ed hanno funzione pubblicitaria. 

 Con la cessione il credito rimane lo stesso e passano al cessionario gli elementi di forza del credito, comprese tutte le garanzie che

 assistevano

 il

 credito,

 ma

 passano

 anche

 gli

 elementi

 di

 debolezza,

 ovvero

 le

 eccezioni

 che

 il

 debitore

 poteva

 e

 può

 opporre

 per

 sottrarsi

 al

 pagamento.

 

 

 I

 rapporti

 fra

 cedente

 e

 cessionario:

 cessione

 pro

 soluto

 e

 pro

 solvendo

 Nei

 rapporti

 fra

 cedente

 e

 cessionario,

 il

 problema

 essenziale

 è

 vedere

 le

 conseguenze,

 se

 il

 cessionario

 non

 ottiene

 il

 pagamento

 dal

 debito.

 Le

 conseguenze

 sono

 diverse

 a

 seconda

 che

 la

 cessione

 sia

 pro

 soluto

 o

 pro

 solvendo:

 Con  la  cessione  pro  soluto: il  cedente  è  tenuto  a  garantire  semplicemente  l’esistenza  del  credito; se  poi  il • debitore  risulta  insolvente,  il  cessionario  tiene  il  danno  perché  il  cedente  non  ne  risponde  nei  suoi  confronti.

 In  caso  di  cessione  a  titolo  gratuito,  la  garanzia  dovuta  dal  cedente è  ancora  più  attenuata.

 Questo  schema  si  applica  normalmente.

 Con  la  cessione

  pro

  solvente,

  molto

  più

  sicura

  e

  vantaggiosa

  per

  il

  cessionario:

  il

  cedente

  garantisce

  la

 • solvenza

  del

  debitore.

  Quindi

  se

  il

  debitore

  risulta

  insolvente,

  il

  cessionario

  può

  rivolgersi

  contro

  il

  cedente

  e

 ottenere

 il

 pagamento

 maggiorato

 degli

 interessi,

 delle

 spese

 e

 dei

 danni.

 

 

 

 

L’INADEMPIMENTO

 DEL

 DEBITORE:

 MORA

 E

 RESPONSABILITA’

 (capitolo

 21)

 L’inadempimento,

 e

 i

 rimedi

  56

 

 Si

  ha

  inadempimento

dell'obbligazione

 quando

 il

 debitore

 non

 esegue

 esattamente

 e

 tempestivamente

 la

 prestazione

 dovuta.

 L'inadempimento

 può

 essere

 totale,

 se

 la

 prestazione

 non

 è

 eseguita,

 o

 parziale,

 se

 la

 prestazione

 è

 stata

 eseguita

 solo

 in

 parte

 o

 non

 correttamente.

 L'inadempimento

 può

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A.A. 2021-2022
88 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher moltra di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Fondrieschi Alba.