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OPERE DEGLI SMITHSON

Hunstanton School, 1949-54

E' il manifesto del neobrutalismo, è l'espressione del rispetto per il materiali. Si evince il desiderio

degli architetti di mostrare l'essenza strutturale e materica. È una relazione tra cultura, società e

industria. Sono presenti il ferro per la struttura, i mattoni per i tamponamenti e il vetro. I materiali,

anche all'interno, sono rigorosamente a vista così come sono senza intonaci o rivestimenti; si

notano gli impianti elettrici e idraulici e la lamiera grecata strutturale.

Ci sono chiari riferimenti, nella forma e nell'ideologia, all'Institute of Technology di Mies Van der

Rohe e al Alumni Memorial Hall dello stesso, soprattutto per i materiali, acciaio, mattoni e vetro

lasciati a vista.

Golden Lane Project, 1952

E' un progetto a scala urbana che mostra l'idea degli Smithson sull'aggregazione urbana, una

sorta di network o cluster collegata da "streets-in-the-air", cioè strade all'aperto visibili che

divengono luoghi di incontro della comunità. L'idea trae spunto dall'Unità d'abitazione di Le

Corbusier a Marsiglia, ma cercando di essere un superamento dell'opera lecorbusiana in quanto

abolisce l'idea di unità chiusa e isolata, di strade-corridoi chiusi all'interno dell'edificio, ma punta

piuttosto all'idea dell'aprirsi e all'idea di comunità. Il progetto non si basa più sul concetto della

girglia modernista ma sul concetto di un sistema flessibile e adattabile, l'idea del cluster (grappolo).

Il progetto non venne mai realizzato fisicamente.

House of the Future, 1956

Alison Smithson ha descritto la casa come "l'abitazione all'interno della comunità". La casa del

futuro sarà diversa dal modo in cui si approcia alla comunità: è una sorta di casa-città con un

giardino all'interno; le case possono essere raggruppate a formare una comunità. La casa non ha

stanze ma gli spazi sono divisi da pareti mobili e arredi. È possibile quindi modificare gli spazi in

base alle proprie esigenze. La struttura è composta da un materiale contenente fibre in gesso con

angoli smussati e mostra l'idea moderna della grotta.

Robin Hood Gardens, 1966-1972

E' un complesso residenziale che tenta di rendere concreto il progetto della Golden Lane. Sono

presenti le strade all'aperto, vie pedonali aeree. È un progetto di case popolari, e c'è un riferimento

alla Town Hall di Alvar Aalto, sull'idea degli spazi all'aperto comuni, una sorta di cortili o piazzette. Il

complesso è dato dall'aggregazione di diverse tipologie di abitazioni residenziali, di duplex che si

incastrano tra loro, alcuni più grandi altri più piccoli. Le abitazioni sono accessibili da accessi-

terrazze aperte; c'è un richiamo di nuovo all'Unità d'abitazione di Marsiglia con i volumi-duplex che

si incastrano e degli spazi-corridoi comuni.

OPERE DI JAMES STIRLING

Flats at Langham House, Han Common, 1955-58

Appartamenti in affitto in cemento armato. Ci sono 3 blocchi con varie tipologie residenziali,

bilocali, trilocali, ecc. I materiali sono a vista, sono grezzi, senza elaborazioni sia all'esterno che

all'interno. Ci sono riferimenti a Le Corbusier alla "Maison Jaoul (51-56) dove il materiale, cemento

e laterizio, è a vista all'interno e all'esterno. Nella casa di Le Corbusier è però presente l'elemento

dell'arco in cemento. 7

Faculty of Engineering, 1959-1963

E' molto interessato all'iconocità architettonica per quest'opera. C'è un corpo per sale riunioni, uffici

che si sviluppa verticalmente con una torretta, e poi ci sono i laboatori nella parte più bassa.

Stirling studia l'illuminazione dei laboratori e viene realizzata tramite degli shed vetrati disposti

diagonalmente che incanalano la luce. L'auditorium è estradossato ed è ben visibile e riconosbile

dall'esterno, questo è un riferimento al "Worker's Club" di Melnikon che fa parte del costruttivismo

russo. Gli shed invece hanno riferimenti alle fabbriche vittoriane inglesi e alle ciminiere, di cui una

è presente in quest'opera e serve per i collegamenti verticale: scale, ascensori.

History Faculty Building, 1964-68

E' una biblioteca che ha la forma di un libro aperto, c'è un richiamo alla pop art. È un'architettura

"parlante".

LOUIS KAHN

E' europeo ma si trasferisce negli USA a Philadelphia dove fa molti lavori. All'età di 49 anni inizia la

carriera in maniera autonoma. Si avvicina ad alcuni aspetti dell'International Style, ma non rinnega

mai la sua formazione. Agli inizi degli anni '50 fa un viaggio in Europa, in cui visita edifici antichi in

Italia, Grecia, Egitto, che sarà molto importante. Al suo ritorno in USA il suo percorso cambia.

L'architettura e lo stile di Kahn è fortemente influenzato dalle antiche costruzioni europee visitate e

nelle sue opere si evince sempre un atteggiamento monumentale, iconico e monolitico, in cui i suoi

edifici mostrano la loro pesantezza, la loro massa, i loro materiali o il modo in cui le geometrie

vengono assemblate tra loro.

La moglie Anne Tyng sarà la sua collaboratrice e nel 1947 ha sviluppato "Tyng Toy", cioè

l'architettura come gioco per bambini che dovevano assemblare, montare e smontare vari pezzi tra

loro.

La produzione di Kahn inizia negli anni '40, anni in cui progetta alcune case post-belliche come la

"Mill Creek Housing" in Philadelphia

1951-53, Yale Art Gallery

E' una delle prime opere e una delle più importanti, realizzata con Anne Tyng. È una costruzione in

mattoni, cemento, acciaio e vetro. È un'architettura che ritorna all'ordine e riassume i 3 aspetti

principali di Kahn: l'unità integrata dello spazio con la parte tecnologica dell'edificio: lo spazio

definito servito, ovvero quello che si serve della tecnologia coincide con il grande spazio libero

della sala espositiva, mentre lo spazio servente è quello che racchiude le scale, gli ascensori, i

locali tecnici che sono racchiusi in volumi e forme circolari e rettengalori visibili all'esterno; la

permanenza: è un edificio libero, cioè la sala espositiva è completamente libera e organizzabile e

dvisibile, tramite parenti scorrevoli temporanee, in vari ambienti a seconda delle esigenze e

necessità del momento. È un edificio che tiene conto quindi dei molteplici usi che esso può avere e

quindi si parla della 'funzione che si adatta alla forma'; il terzo aspetto è quello legato all'ordine.

Per Kahn ogni elemento deve avere un senso e una funzione autonoma: ad esempio la strada

deve essere una costruzione, non solo un elemento lasciato da parte, spesso si chiede infatti che

cosa un mattone, un materiale, ecc., vuole diventare, ogni elemento assume quindi importanza.

L'edificio di Kahn si integra e continua l'edificio esistente con pareti cieche lungo la strada e un

ingresso quasi nascosto messo in modo laterale, le altre pareti invece sono quasi totalmente

finestrare in modo che la luce assuma un ruolo importante. Il soffitto è composta da una sorta di

cassettonato in cemento con forme di tetraedri, mentre le scale triangolari rappresentalo l'idea

dell'architettura nell'architettura.

1952-57, City Tower Project

E' un progetto non realizzato di una torre per uffici basata sulla forma del tetraedro che dà l'idea di

una struttura continua in cemento. Le giunture hanno l'idea invece dell'architettura plug-in che

verrà ripresa negli anni '60 per le megastrutture basate su strutture modulari e proposte utopiche,

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un'idea ripresa anche da Buckminster Fuller e dagli Smithson.

1954-59, Trenton Bath House

E' un progetto realizzato di bagni pubblici con piscine, ecc. È caratterizzato da volumi rigidi

compatti e forme platoniche. I corpi sono simmetrici e basati su una pianta modulare quadrata. La

Bath House diventa punto focale perchè luogo di mediazione tra l'esterno e la piscina. Il progetto si

basa su un solo asse comune a tutte le parti per dare il senso di continuità. La disposizione dei 4

copri quadrati forma una croce greca con uno spazio centrale, è un riferimento a Palladio. Le

coperture die 4 padiglioni sono appoggiate (cfr. Le Corbusier "Chapel de Ronchamp").

1959-65, Salk Institute

Il complesso è formato da due edifici rettangolari lunghi e paralleli che creano una sorta di piazza

centrale con un canale che sfocia in una fontana. L'idea è quella di trasmettere calma e tranquillità.

Il complesso è orientato verso l'oceano. Gli edifici rettangolari dei laboratori, composti anche da un

piano 'seminterrato' nascosto, sono collegati con dei "bracci" a delle torrette che ospitano gli uffici

per i ricercatori posizionati in modo tale che guardano verso l'oceano.

Gli edifici sono realizzati in calcestruzzo con parti in legno, vetro e acciaio. Il cemento è stato

versato tramite una tecnica studiata nell'architettura Romana. Il canale d'acqua funge da asse di

simmetria del complesso e al tempo stesso evoca una sensazione iconica e monumentale.

Per Kahn l'utile, la funzione non equivale all'estetica, ma è qualcosa di più, questo il problema di

cui si occupa Kahn con la sua architettura. Come Le Corbusier anche Kahn guarda alla classicità,

ma se Le Corbusier guarda alla classicità greca, Kahn guarda di più a quella romana, sviluppando

un'architettura iconica e materica.

Kahn si oppone in un certo senso ai principi estetici dell'International Style:

- esaltare volume anzichè la massa

- negazione della matericità (architetture tutte bianche)

- tendenza all'asimmetria

- materiali moderni e leggeri

- impianti nascosti

Kahn invece vuole volontariamente esaltare la matericità, la massa degli edifici che spesso sono

invece basati su geometrie e forme simmetriche e prevale spesso l'uso di materiali "pesanti" come

il cemento armato e i laterizi, e soprattutto vuole sempre separare gli spazi serviti da quelli

serventi.

1962-83, National Assembly Building of Bangladesh

E' un edificio contornato dalle acque. Si presenta come un edificio unitario, ma tuttavia è composto

dall'assemblaggio di 4 blocchi di uffici. La parte centrale è un unico ambiende, quello dell'aula

dell'assemblea e occupa un volume quasi cilindrico visibile anche dall'esterno per la sua altezza

maggiore, e all'esterno del cilindro sono presenti 4 blocchi rettangolari per uffici collegati da una

serie di sale funzionali (sala della

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A.A. 2018-2019
23 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luke1310 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e teorie dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Castellano Aldo.