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CARATTERISTICHE DEL T. E.
Spettacoli - affidati alle prime scuole teatrali e ai loro attori professionisti (in
precedenza recitavano accademici e gentiluomini, tutti non professionisti).
Compagnie - finanziate da mecenati o dalle stesse scuole.
–
Scenografie allestite da pittori e architetti.
Personaggi - stilizzati in tipi fissi, come le maschere.
Riappaiono gradatamente le donne sul palcoscenico (le parti femminili erano
recitate da uomini).
La trattatistica del XVI sec, basandosi sulla Poetica di Aristotele (che analizzava la
tragedia), stabilì la normativa della produzione drammaturgica e le 3 unità di tempo,
luogo e azione, entro cui ogni genere di testo (comico o tragico) doveva mantenere il
suo svolgimento.
I personaggi dovevano agire entro 1 solo ambiente per 1 periodo (fittizio) non superiore
alle 24 ore.
Le nuove commedie si potevano attualizzare con più facilità ed ebbero maggior
successo delle tragedie, che mal si inserivano nell’atmosfera celebrativa che
accompagnava le rappresentazioni drammatiche.
CAPOLAVORI DELLA PRODUZIONE COMICA
La mandragola di Niccolò Machiavelli, dove il giovane si introduce nel letto maritale,
dicendo al marito della moglie che la pozione, presa da essa per avere figli, avrebbe
ucciso il primo uomo che avrebbe passato la notte con lei;
L’assiuolo di Giovan Maria Cecchi dove un marito libertino è chiuso fuori al freddo,
mentre un giovane giace con la moglie.
COMMEDIE DEL ‘500:
Partono dalla struttura di quelle di Plauto e di Terenzio;
PERSONAGGI - cambiano nomi, ruoli, qualifiche ed aspetto esteriore. Il
vecchio diventa mercante, il giovane studente; l’ambiente non è più una città
qualsiasi, ma luogo preciso. 20
– alla tipica storia del giovane che con l’aiuto del servo
TEMATICA cambia:
l’innamorata, si affianca o si sostituisce la
conquista beffa ai danni di un marito
geloso.
– quella antica che prevedeva l’andamento
STRUTTURA lasciava inalterata
logico di un’azione quasi astratta, con personaggi tipizzati e di uno spazio vuoto,
dove ogni atto aveva una funzione precisa.
Al realismo della dizione si predilige la chiarezza, e a quello dei costumi lo
(ogni personaggio portava un costume ≠ dall’altro).
sfarzo
La commedia italiana fu chiamata regolare ed erudita, (non solo per distinguerla
da quella popolare) perché si tratta di opere che si rifanno alla cultura classica, scritte
da uomini colti e rivolte ad un pubblico colto. –
Cassaria di Ariosto - prima commedia erudita di cui si ha notizia la sua trama si rifà
a quelle latine: due giovani amano due fanciulle di proprietà di un ruffiano; introducono
in casa di questi una cassa con dentro un tesoro, che funge da pegno per la consegna di
una delle ragazze. I giovani pensano di far trovare dalle guardie il tesoro in casa del
ruffiano e di farlo arrestare, ma poi è il padre di uno dei due a pagare il riscatto per le
fanciulle. –
SCENOGRAFIA PROSPETTICA nuova forma di allestimento della scenografia
(che si ritrova nella rapp. della Cassaria).
PROSPETTIVA:
Insieme di regole che permette di ricreare su una superficie bidimensionale la
tridimensionalità propria dello spazio reale.
Applicata nella scenografia teatrale eliminò la necessità dei materiali
tridimensionali scenici, con le pitture ad illudere l’occhio dello spettatore.
In pittura Piero della Francesca realizza la prospettiva a fuoco centrale, cioè
con un unico punto di fuga cui convergono tutte le linee del quadro.
Il De Architectura di Vitruvio venne usato come base anche per riformulare la
scenografia prospettica. V. analizza 3 tipi di pittura scenica:
1. Tragica,
2. Comica,
3. Pastorale.
STRUTTURA DELLA SCENOGRAFIA PROSPETTICA:
La scena era formata da una serie di pannelli disposti a angolo ottuso sui due lati del
palco, dipinti prospetticamente in continuità con la scenografia centrale. La
scenografia:
Risultava strutturata nelle 3 dimensioni spaziali
Suggeriva agli spettatori l’illusione di trovarsi nel luogo antistante quello in cui
si svolge l’azione. 21
Forniva all’azione un’ambientazione unitaria e sintetica.
punti d’incontro obbligati tra i
Rappresentava sempre una via o una piazza,
personaggi.
Quattro dialoghi in materia di rappresentazioni sceniche di Leone de Sommi - primo
trattato di regia teatrale.
TRAGEDIA NEL ‘500 (poche)
Rappresentazioni tragiche più famose:
Edipo Re di Sofocle
rappresentata in un’arena prospettica.
Alidoro -
TRATTI COMUNI:
Splendide e dignitose, in linea con i grandi personaggi che vi agivano (principi
e signori)
–
LUOGO di ambientazione immaginario ma sontuoso.
–
COSTUMI sontuosi.
MIMICA - solenne.
–
COMPARSE (assenti nella commedia) contribuivano a rendere lo spettacolo
vario e interessante. Spesso schiere di soldati che accompagnano i pers.
principali riflettendone la grandezza.
– NUOVO GENERE DRAMMATICO
FAVOLA PASTORALE
Si adegua al 3° tipo di scena elencato da Vitruvio: la satirica, un ambiente
silvestre (alberi, colline, elementi campestri).
dell’Arcadia.
Narra gli amori contrastati delle ninfe e dei pastori
Allestita nelle accademie e nelle corti a scopo celebrativo.
Opera più importante: Aminta del Tasso, nella cui scenografia, alberi e fogliame di seta
venivano disposti al centro del palco. I costumi erano preziosamente esotici.
CONCLUSIONE
Il teatro nel ‘500 il teatro recupera (in senso aristocratico) la sua dimensione di festa,
diventando parte delle attività festive di banchetti e balli, processioni e sfilate di carri.
INTERMEZZI - brevi azioni a carattere mimico e ballettistico (popolari a Firenze).
Avevano tematica allegorica ed erano realizzati per essere spettacolari. 22
12. Melodramma (fine ‘500)
’
FORMA ELETTIVA DELL ETÀ BAROCCA
MELODRAMMA - spettacolo in cui l'azione si realizza attraverso la musica e il
canto; manifestazione artistica complessa che si avvale di scenografie e azioni
coreografiche.
2 fasi della storia del teatro nel Rinascimento:
1° Fase - purezza, ordine classico, prospettiva.
2° Decadenza dei generi teatrali classici e abbandono delle 3 unità aristoteliche
- affermazione del melodramma.
Gli intermezzi sono importanti per capire la transizione tra le 2 fasi.
INTERMEZZI:
· Forme teatrali brevi e spettacolari, inscenate iniz. tra gli atti di un dramma
regolare (succ. gli atti diventano intermezzi)
· Svolgevano, nel loro insieme, un tema unitario.
· Avevano una forza e una bellezza teatrale particolare che rispondevano alle
esigenze di magnificenza dello spettacolo cortigiano.
Gli spettacoli della Camerata dei Bardi costituiscono il momento di transizione
dall’intermezzo al melodramma.
· Impiegano trucchi scenografici e ingegni meccanici complessi e spettacolari (es.
permettevano ai pers. di volare attraverso lo spazio scenico).
· Operano su temi tragici di ambiente bucolico e forme sceniche vicine alla favola
pastorale.
Nuove tematiche:
1° 4 elementi naturali, poi i 4 regni (Mare, Cielo, Terra e Inferi) che
costituivano l’universo.
2° Effetti della musica e del ritmo nel mondo, illustratati con favole tratte
dall’antica mitologia.
1600 - Le esigenze primarie dello spettacolo cortigiano (lusso, grandiosità e
che si diffonde dall’Italia in tutta
magniloquenza) si riflettono nel melodramma,
Europa. (gli dei dell’Olimpo
La società aristocratica vi si contempla e ne esce divinizzata
esaltano i protagonisti).
Caratteristiche:
Uso di MECCANISMI per variare il movimento interno - le macchine erano
usate per far volare i personaggi su nuvole e altri accessori o per riprodurre
fenomeni naturali (fiorire della primavera, scatenarsi di tempeste)
SEMPLIFICAZIONE DELLA STRUTTURA SCENOGRAFICA - si usano
quinte dipinte (elementi che delimitano lateralmente lo spazio scenico) 23
Frequente MUTAMENTO DI SCENA - le quinte si sovrapponevano a quelle
del quadro precedente.
· gioco del caso e dell’amore diventa l’elemento
In seguito il centrale.
· Si rappresenta la vita mondana dell’aristocrazia (caccia, corso delle carrozze)
non più scene paesistiche - viene abolita la distanza tra vita e teatro.
· SCENOGRAFIA - riproduce ambienti aristocratici (sale di palazzi, cortili regi).
Il melodramma esce dalle corti e si propone al pubblico pagante.
STRUTTURA TEATRALE
’ “ ’ ”
SI COMPIE L EDIFICIO TEATRALE ALL ITALIANA
ARCOSCENICO (o arco di proscenio) - diventa fisso; la sua cornice delimita
l’azione teatrale, facendo da confine tra mondo degli spettatori e mondo degli
attori.
Compaiono i PALCHETTI, balconate sovrapposte, che permettevano di:
- Evitare la promiscuità di classi sociali - la platea è destinata al popolo minuto,
i palchetti ai nobili.
- Lasciare libera la platea per esigenze di spettacolo - spesso balletti o tornei si
svolgevano nella p. che poteva anche essere allagata, come nello spettacolo
Mercurio e Marte di Francesco Guitti.
Teatri più importanti:
Teatro Farnesiano le sue alte gradinate lasciavano libera la platea.
Teatro Comunale di Bologna, primo teatro con i palchetti.
Il melodramma si diffuse in tutta Europa: le corti tedesche, austriache e francesi
assimilarono i modelli italiani.
(es. spettacolo all’italiana innestato sui una tradizione locale)
MASQUES - forma
teatrale incentrata sulla celebrazione della corte regale degli Stuart, comprendeva
musica e balletti.
Jones (architetto e pittore) introdusse la tecnica italiana dei cambi di scena.
DEL ‘600
SCENOGRAFI DEL MELODRAMMA
· Bernardo BUONTALENTI - scenografo della corte medicea, realizza effetti
spettacolari per intermezzi dalla tematica cosmologica
· Giacomo TORELLI - 1 dei maggiori scenografi del secolo - introduce frequenti
mutamenti scenografici
· Ferdinando GALLI BIBIENA applicò alla scenografia la prospettiva per
angolo, una prospettiva (dotata di 2 punti di fuga) rompendo con la monotona
simmetria centrale.
· BURNACINI a Vienna, SANTURINI a Monaco. 24
13. Commedia dell’arte - seconda metà del 500
Nel corso del 600 - il secolo del teatro - sono compresenti 2 forme artistiche:
1. Melodramma,
COMMEDIA DELL’ARTE
2. - forma di teatro che si risolve nel puro gioco
attoriale. 2 elementi qualificano la c. d. a:
Recitata dalle maschere, attori professionisti che improvvisano le battute
(anziché impararle a memor