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La violenza fisica e sessuale contro le donne
IL’ presenta i risultati di una nuova indagine per la prima volta interamente dedicata al fenomeno della violenza fisica e sessuale contro le donne. Il campione comprende 25 mila donne tra i 16 e i 70 anni, intervistate da gennaio a ottobre 2006 con tecnica telefonica.
Il 77% dei femminicidi in Italia nel 2014 si sono consumati in ambito familiare; tra questi il 68% all’interno della relazione di coppia (unita o divisa); nel caso della coppia il movente stato per il 44,3% dei casi il sentimento di possesso e gelosia e per il 27,4% “dissapori e liti quotidiane”, reazioni dell’uomo alla decisione della donna di interrompere il legame, conflitto quotidiano, anche banale, legato alla gestione della casa.
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per la prima volta, fu istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
20/03/2020Criminologia è una scienza che studia i reati, gli autori, le vittime, i tipi di condotta criminale e le forme possibili di controllo e prevenzione. Attualmente si configura come una scienza multidisciplinare, che si avvale dell'apporto di altre discipline come l'antropologia culturale e la psicologia, ma soprattutto la sociologia della devianza, psichiatria, il diritto penale e la medicina legale.
Criminalistica risponde alla domanda sul "come" o sul "dove" è stato commesso un delitto.
Investigazione criminale risponde alla domanda sul "chi" ha commesso un delitto.
Storia della criminologia
I primi accenni di criminologia si hanno nel 18° secolo attraverso lo studio dell'intellettuale e giurista italiano Cesare Beccaria, con il suo trattato Dei delitti e delle pene.
Successivamente, nel 19° secolo, attraverso lo studio delle scienze empiriche (che racchiudono psicologia, antropologia e sociologia),
Nacque la scuola positiva ramificatasi in due direzioni:
- La prima, riguardante lo studio dell'uomo che commette atti criminali secondo l'approccio medico-biologico dell'antropologia criminale.
- La seconda attraverso l'analisi sociologica delle condizioni che propiziano la commissione di reati in rapporto al ceto sociale di appartenenza.
Criminologo:
Chi è?
Questa figura professionale potrebbe essere ritenuta relativamente nuova poiché in effetti ha ricevuto uno slancio dalla riforma del codice di procedura penale che a tratti ha rivoluzionato quella che era la figura dell'avvocato.
Cosa fa?
Opera prevalentemente nell'ambito della ricerca scientifica ed in quello forense-giudiziario. Egli formula le diagnosi per ricostruire i fattori e le condizioni che hanno portato all'attuazione di un crimine, valuta la pericolosità sociale di chi ha commesso un reato o potrebbe compierlo, definisce gli interventi di rieducazione e di
che commette una serie di omicidi in modo premeditato e con un modus operandi specifico. Solitamente, gli assassini seriali hanno una personalità disturbata e mostrano una mancanza di empatia e rimorso per i loro crimini. Come agisce?Gli assassini seriali scelgono le loro vittime in base a determinati criteri, come l'età, il sesso o la professione. Spesso, seguono un rituale durante l'omicidio e possono avere una sorta di "firma" che li distingue dagli altri criminali. Motivazioni?Le motivazioni degli assassini seriali possono variare. Alcuni sono spinti da una sorta di gratificazione psicologica o sessuale, mentre altri possono essere mossi da un desiderio di potere o controllo. Alcuni assassini seriali possono anche essere affetti da disturbi mentali o psicopatia. Profilazione?La profilazione criminale è una tecnica utilizzata dagli investigatori per cercare di identificare le caratteristiche e i comportamenti degli assassini seriali. Questo può aiutare nella cattura e nella prevenzione di futuri crimini. Trattamento?Il trattamento degli assassini seriali è complesso e spesso richiede l'intervento di professionisti della salute mentale. La terapia può includere la gestione dell'impulso omicida, la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia farmacologica. Prevenzione?La prevenzione degli omicidi seriali può essere raggiunta attraverso una combinazione di misure di sicurezza pubblica, come l'aumento della sorveglianza e l'implementazione di programmi di prevenzione della criminalità. Inoltre, è importante educare il pubblico sui segnali di pericolo e promuovere la segnalazione tempestiva di comportamenti sospetti.che toglie la vita ad un altro, con diverse modalità, tempi (che possono essere costanti e non) e modo di operare (modus operandi) abbastanza unico. La natura dell'azione, in genere, è legata a traumi che nel corso della vita (soprattutto dell'infanzia) hanno danneggiato la sfera emotiva/sessuale. Classificazione: - Mass murderer (assassino di massa): uccide più vittime in un unico evento e nello stesso luogo. Le vittime sono scelte in maniera casuale. - Spree killer (assassino compulsivo per divertimento o per rabbia): uccide due o più vittime in un lasso di tempo molto ristretto e viene catturato con facilità perché non nasconde le sue tracce. - Serial killer (assassino seriale): uccide tre o più vittime in luoghi diversi in genere con un intervallo emotivo di tempo. Può "intervenire" a caso o scegliere le sue vittime. Caratteristiche socio-ambientali: Figlio di un genitore maltrattante, come un padre violento dal quale, di solito,la madre è sottomessa. Orfano di uno o entrambi genitori o da altre persone vicine alla famiglia. Caratteristiche psicologiche: Spesso il futuro serial killer è un bambino che durante l'infanzia ha maturato fantasie perverse, frustrazioni e stress che lo portano ad un'incapacità cronica di superare conflitti e nell'adolescenza ha vissuto un crescente isolamento nella società percepita come entità ostile. Vive ritirato, introverso, maltratta gli animali e provoca piccoli incidenti con lo scopo di vedere soffrire gli altri. 21/03/2020 Cesare Lombroso: Cesare Lombroso (vero nome Ezechia Marco) nasce a Verona il 6 novembre del 1835 da famiglia ebraica. Insegnamento di clinica delle malattie mentali come professore straordinario all'Università di Pavia. Direzione del manicomio di Pesaro all'Università. Professore di psichiatria (1896) e antropologia criminale (1905) di Torino. Medico delle carceri. Esperienza che offre aLombroso un osservatorio privilegiato. Fonda la rivista «Archivio di psichiatria» (uno dei periodici scientifici italiani più conosciuti, anche oltre i confini nazionali) con il magistrato napoletano Raffaele Garofalo. 1909: muore a Torino. 1862: Lombroso parte per il Sud Italia, medico volontario, al seguito delle truppe per la repressione del brigantaggio: descrizione fotografica di popolazioni ignote, anche se ormai parte del nuovo Stato italiano: -Popolo calabrese: ‘altro’, riscontro di razze ‘inferiori’ e ‘superiori’ -Cause dell’inferiorità del Meridione: degenerazione: disturbo fisico e disturbo morale inestricabili, come cause organiche e cause ambientali o socioeconomiche; cattiva politica dei passati governi, che avevano reciso il legame del Meridione con la civiltà. -Caratteristiche psicologiche (vigore, passionalità): risultato di una dominazione politica (i Borboni) tesa a sfruttarle a proprio vantaggio.corpi) come oggetto di indagine scientifica. L'autopsia di Giuseppe Vilella, un presunto brigante calabrese, nel 1870, fu un esempio di questo approccio. L'autopsia fornì alle nuove classi dirigenti italiane uno strumento scientifico per comprendere le lacune del processo unitario e un progetto per disciplinare coloro che resistevano all'integrazione nella nuova cultura nazionale. Nell'ambito dell'antropologia criminale, si svilupparono due visioni opposte della devianza. La prima era basata sull'idea di un'animalità negativa, rappresentata dalla teoria dell'atavismo. Questa teoria suggeriva che la devianza fosse il risultato di un ritorno a uno stato primitivo, che sfociava nel crimine. La seconda visione era basata sul concetto di degenerazione, che veniva impiegato per leggere l'anticonformismo del genio o del rivoluzionario come un fenomeno anticipatore di un futuro di maggior libertà e giustizia sociale. Secondo questa prospettiva, i delinquenti rappresentavano una ricomparsa dell'ancestrale, del primitivo nel mondo moderno. Venivano considerati una varietà antropologica con tratti fisici differenziati rispetto all'uomo "normale". Questo approccio all'antropologia criminale si concentrava sullo studio degli esseri umani e dei loro corpi come oggetto di indagine scientifica.delitto per soddisfare i loro istinti primordiali. Secondo Lombroso, i delinquenti erano degli atavici,ossia individui che rappresentavano una regressione verso uno stadio primitivo dell'evoluzioneumana. Questa teoria, basata sull'osservazione di numerosi detenuti, ha suscitato un grandeinteresse e ha influenzato la criminologia per molti anni. Tuttavia, è stata successivamente criticatae superata da nuove teorie che hanno preso in considerazione anche fattori sociali ed ambientali.comportamento. Delinquenti pazzi, per passione, rei d'occasione, d'impeto, d'abitudine, isterici...D (3°): un soggetto non progredito, che riproduce nel presente i caratteri delinquente nato edizione dell'uomo primitivo, che compie azioni (delittuose) comunemente accettate (e dunque 'naturali') all'epoca cui corrisponde la sua struttura anatomica (ma non in quella nella quale si trova a vivere). Presenta malformazioni del cranio o asimmetrie facciali e segnali di degenerazione (forma del cervello; fronte bassa, zigomi pronunciati, naso storto, grandi orecchie, ...)
Il delinquente nato non è responsabile perché non è libero, ma non è neppure curabile o educabile. La società non lo deve punire, ma deve difendersene (riflessi sull'organizzazione di polizia e carceri)
Atavismo giustifica la naturalità del delitto (edizione del 1889: camorra e mafia sono diventate caratteristiche razziali e dunque)
immutabili di un Sud complessivamente criminalizzato "Questione meridionale")-Mattoide (fa parte della categoria del delinquente pazzo): "mezzo pazzo", individuo instabile ma eroico che combina il volgare col sublime. Si ritiene profeta o rivoluzionario e si innalza al di sopra delle sue umili origini per arringare le masse con idee utopiche.-Pazzo morale: individuo che, provvisto di un fisico e di una intelligenza normale, è incapace di distinguere le buone azioni da quelle cattive.-Epilettici (4° ed.): seguendo la convinzione del tempo in base alla quale gli epilettici potevano commettere dei reati durante un accesso convulsivo, Lombroso elaborò la nozione di "epilessia larvata", la quale poteva indurre comportamenti devianti anche in assenza di traumi fisici.Anni Novanta: Italia attraversata da tensioni sociali Lombroso riconosce come motore della storia il soggetto trasgressivo:-il rivoluzionario, il genio o l'anticonformista: