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I GRECI
Il tempio nasce con lo scopo di realizzare una casa per la divinità. Nel tempio infatti era disposto il simulacro, e gli uomini primitivi credevano che ciò incarnasse realmente la divinità. L'elemento esclusivo del tempio è la presenza di colonne come circuito che generano uno o più ambiti interni, in successione longitudinale. In Grecia i due maggiori ceppi linguistici tra VIII - VII - VI secolo a.C. furono:
- DORI: responsabili della caduta dei Micenei. Arriveranno nelle coste meridionali dell'Italia (dorico acheo di Magna Grecia e Sicilia).
- IONI: che conquisteranno nuove colonie sulle coste di Asia Minore, Eubea, Beozia, Attica, e arcipelago delle Cicladi.
I nuovi coloni porteranno con loro i propri stili di vita e principi di convivenza. Nella realizzazione di edifici templari scaturiranno grandi varietà di ordini e sperimentazioni.
I templi si ispirano alla costruzione del megaron, la residenza del monarca (dove gli ambienti sono disposti longitudinalmente: atrio, ricetto, ambiente dominante con scale di accesso). I primi templi si ispirano a edifici protogeometrici (allungati e dotati di absidi terminali).
EDIFICIO DI LEFKANDI NELL'ATTICA EUBEA: 37 metri di dimora. Si pensò essere destinato a riti sacri, come le sepolture eroiche, ma l'idea venne abbandonata quando furono trovati gli ambienti destinati a essere deposito di viveri e magazzini.
TEMPIO DI ARTEMIS AD ANO MAZARAKI IN ACAIA: edificio con doppio abside. La cella absidale era circondata da colonne. Il ripido tetto originario, spiovente su entrambi i lati, somigliava a una nave rovesciata.
HERAION DI SAMO (hekatompedon I e II): fase di passaggio da edifici protogeometrici a edifici geometrici. Forme perfette: edifici rettangolari e composti di ambienti interni attraversati da un colonnato centrale.
L'ORDINE DORICO
L'ordine dorico fa la sua prima apparizione nel VII secolo a.C. nella Grecia continentale e nelle colonie nel Mediterraneo occidentale.
I caratteri distintivi:
- Colonna: priva di base.
- Capitello: con forme essenziali ed equilibrate.
- Trabeazione: pesante, con fregio discontinuo.
- Asimmetria planimetrica: nessuna correlazione tra gli elementi interni.
TEMPIO DI ZEUS A OLIMPIA
Periptero esastilo. Prima metà del V secolo (periodo di massima espressione dorica). La colonna è alta poco meno di 5 diametri. La trabeazione è alta 2 diametri.
COLONNA: priva di base, si compone di fusto e capitello.
- FUSTO: è assimilabile ad un tronco di cono lievemente convesso. Il diametro all'imoscapo è massimo mentre al sommoscapo è minimo (l'ispessimento del fusto prende il nome di entasis). Ingentilito da 20 scanalature a spigoli vivi.
- CAPITELLO:
- ABACO: di forma parallelepipedale a base quadrata.
- ECHINO: tronco di cono rovesciato con profilo iperboloidico.
- ANULI: anelli concentrici con la funzione di gocciolatoio.
- COLLARINO: parte terminale del fusto decorata con 20 scanalature.
- HYPOTRACHELION: incisioni a sezione triangolare.
L'ANTA: la sua planimetria è asimmetrica (nessuna relazione con le colonne della peristasi). Priva di base, di scanalature ed entasis. Costituita da abaco, modanatura al posto dell'echino (kyma dorico: profilo a becco di civetta ornato dal motivo a foglia dorica), ampia fascia (tipo collarino).
Le ANTE sono assenti, i muri terminano senza alcun risvolto.
TEMPIO DI ATENA A PAESTUM
- Esempio di cultura arcaica nell'ambito del mondo acheo.
- 6 x 13, contrazione del peristilio, libertà e immaginazione per pronaos “potenziato”.
- Inclinazione per il gusto ionico: colonne molto snelle, vistosa rastremzione, echino dal portamento espanso, denunciano la sua appartenenza al mondo arcaico.
- Colonna: snella, fusto rastremato, capitello con un tondino in sostituzione degli anuli, motivo a foglie bordato alla base da un astragalo (sono assenti collarino e hypotrachelion), forte plasticismo del pulvino.
- L'architrave molto massiccio è privo di taenia, regułe, guttae (è sostituita da astragalo, kyma lesbio, cavetto, listello).
- Fregio con metope allungate e glifi a terminazione ogivale, con raccordo a cavetto.
- Nessuna contrazione angolare (metope più lunghe in corrispondenza degli angoli).
- Sima con profilo a gola diritta e a intervalli regolari doccioni ornati da protomi leonine.
- Sottocornice con modanatura a ovolo e astragalo (anziché i mutuli e le guttae).
- Frontone cassettonato, ornato con motivi a stella ed a fiore, privo di gocciolatoio, a doppio spiovente.
TEMPIO DI HERA I A PAESTUM
Artemision di Efeso (560 A.C.)
- Gli architetti furono Chersifrone e Mutagene (padre e figlio).
- Crepidine di due gradini, l'edificio è rivolto verso ovest.
- Diptero, 8x21 colonne sul giro esterno e 6x19 sul giro interno. Gli interassi non sono omogenei: più ampio quello centrale e poi progressivamente digradanti.
- Triplo filare di colonne sul fronte. L'edificio interno costituito di due ambienti: cella e pronaos. Solo il pronao suddiviso in tre navate da doppia fila di quattro colonne. La cella è ipetra ovvero priva di tetto. Tracce di un muro trasversale hanno fatto pensare all'esistenza di un opistodomo.
- La colonna: base con plinto, due tondini, scozia, due tondini, scozia, due tondini, toro scanalato; fusto snello e con 40 scanalature a spigolo vivo; capitello a piccole volute.
- Trabeazione bipartita: architrave con tre fasce, ovolo, cavetto; cornice con sottocornice a dentelli, e gocciolatoio.
- Nell'insieme l'elemento determinante è la colonna ripetuta a perdita d'occhio a costituire una moltitudine di fusti legati dal “nastro” decorato dalla trabeazione.
L'Attica e Atene
L'Attica fu destinata a far da mediatrice fra i due polli dello spirito greco, quello dorico e quello ionico, non solo grazie alla sua posizione di penisola rivolta all'Oriente ionico da un lato, e dall'altro congiunta al continente dorico, ma anche per la natura dei suoi abitanti, Ioni di origine, che seppero tenere fronte all'invasione dei Dori e mantenere per sempre la loro personalità (con alcune mescolanze).
Atene era il centro della pianura attica. Inizialmente la sua funzione era quella di sede signorile. Quando la monarchia cedette il posto al regime aristocratico nel VIII secolo a.C. al suo palazzo si sostituirono i templi della nuova signora della città, Atena.
Dal 561 - 560 al 510 a. C. ebbe il governo di Atene la stirpe dei Pisistratidi. Nel 480, data del saccheggio di Atene, furono distrutti tutti gli edifici arcaici dell'Acropoli ad opera dell'invasione persiana. Una nuova generazione la risollevò e le diede il volto che resta valido ancora oggi: Pericle (età classica di Atene).
poggi su un echino solitario (il pulvino è sostituito dai capelli della fanciulla). Il portico nord è un colonnato tetrastilo che si salda tramite pilastri.
Tre ordini architettonici ionici: solo le colonne settentrionali hanno un’appena percepibile entasis, a ovest abbiamo semicolonne che richiamano l'idea di un portico schiacciato (fittizio in quanto l'accesso all'edificio è a est).
TEMPIETTO DI ATENA NIKE
Il tempio era consacrato ad Atena Nike, patrona della città, in quanto portatrice di vittoria. Inizialmente la dea possedeva un altare. Dopo l'aiuto da essa prestato durante le guerre persiane, gli ateniesi eressero una minuscola cappella di pietra (ma il bastione miceneo era troppo stretto per il nuovo edificio e fu perciò rivestito).
Dopo la morte di Pericle nel 429 a.C. il punto di vista del partito conservatore prevalse e ci si attenne fedelmente al progetto di Callicrate del 448 a.C.. Callicrate poi, bloccato da Pericle, realizzò probabilmente altrove il suo progetto del tempio di Nike. Si crede di riconoscerlo in un tempietto ionico sull’Illisso.
Nel tempio sull'Illisso si parte dal tempio in antis (con cella e pronaos chiuso da due colonne). Davanti a entrambe le facciate abbiamo dei vestiboli con quattro colonne ioniche. Il tempio di Nike, a causa della presenza dell'ala sud dei Propilei, fu accorciato. È omesso il pronaos: la parete della cella è subito in contatto con il vestibolo. Il maestro sostituì alla parete due slanciati pilastri mantenendo così in modo fittizio l'idea di tempio in antis. Anche la cella fu accorciata.
CULTURA ELLENISTICA
La cultura ellenistica pone le sue basi nei cantieri degli edifici dell'Acropoli (Partenone, Propilei, Eretteo, tempio di Atena Nike). La parola chiave è lo sperimentalismo nel riassumere secondo libertà espressiva le precedenti caratteristiche architettoniche.
- Superamento delle tradizioni
- Contaminatio degli ordini architettonici: formazione di un dorico ionizzicato
- Decorativismo