Iº CAP.
ECCOTICA campo di studio della FILOLOGIA
La CRITICA TESTUALE è la disciplina che indaga la GENESI e l'EVOLUZIONE di un'opera di carattere letterario e studiamone le trasformazioni nel corso del tempo. OBIETTIVO: CONSENTIRE LA PUBBLICAZIONE DI UN TESTO AFFIDABILE di una determinata opera.
Prima della produzione a stampa ogni copia di un libro veniva individualmente scritta a mano quindi era inevitabile che il copista introducesse nell'opera qualche modifica e il testo potess'altro anche molto distante da quello originale dell'autore. Per arrivare all'ORIGINALE bisogna effettuare una sorta di RICOSTRUZIONE o RESTAURO. L'inizio molto accurato in questa cosa non si improvvisa, pensiamo ai divini commando ed esaminazioni. Per questo procedimento si inizia forse con un esame dei documenti esterni ovvero, TESTIMONI , chiamati VARIANTI. Con l'introduzione della stampa (EUROPA - XV se.). La situazione si capovolge. Tramite, infatti, la TIRATURA le copie venivano fuori identiche ma nei primi secoli questo procedimento e considerati. Dopo lungo e molte volte, si cambiavano e matrici che venivano modificate e le copie venivano fuori diverse l'una dall'altra.
Le edizioni a stampa saranno più sicuro che siamo + vicine al testo originale se curate e controllate dall'autore stesso. Un
In caso di copie scritte dopo l'invenzione della stampa, in quanto non pubblicate dall'autore e delle quali possediamo solo manoscritti.
Un esame critico richiede che i manoscritti autografi e edizioni controllati dall'autore, se sono di difficile lettura, ho bisogno di essere interpretato nel modo giostato parte dell'editore.
Nel caso in cui l'opera e maneggiata dall'editore senza proporre delle soluzioni editoriali.
Come nel caso delle Novelle Rusticane di Verga può capitare che ci siano più edizioni della stessa opera rivistate dallo stesso autore, in tale circostanza.
La critica testuale mira semplicemente a ricostruire il PROCESSO CREATIVO DELL'OPERA e evidenziare lo sviluppo della poetica.
Possiamo quindi dedurre che il TESTO è un PROCESSO
Uno studio di critica testuale è necessario:
- Per tutte le opere per le quali non esiste l'originale, che è andato perduto e che deve essere ricostruito.
- Per tutte le opere di cui esistono originali, individuare ed evidenziare i rapporti di un originale con Platò.
- Per tutte le opere di cui l'originale esiste, ma l'autore non ne ha curato.
LA RECENSIO (R.P.E.ST.)
La trasmissione di un'opera come è effettivamente avvenuta viene rappresentata tramite lo STEMMA STORICO (un albero capovolto, con la radice in alto e le ramificazioni via via numerose con il procedere dell'operatore). Conoscere lo stemma reale è importante x poter lavorare sui soli testimoni davvero importanti e trascurare tutti gli altri.
Esistono comunque 2 problemi x la ricostruzione dello stemma: 1) oggi si conserva soltanto una parte dei testimoni che esistevano, essendo un'altra parte che andrà perduta nel corso del tempo; 2) le relazioni fra i testimoni vanno ricostruite. (Inoltre, non è mai possibile x noi sapere quanti e quali testimoni dell'opera siano andati perduti senza lasciare traccia.
SUBARCHETIPO: i primi discendenti dell’archetipo e possono corrispondere a testimonii esistenti o ricostruiti.
Un archetipo non due essere necessariamente esistito, ogni situazione va valutata caso per caso.
CONSTITUTIO TEXTUS: è l’obiettivo ultimo e fondamentale della critica del testo. Dopo l’eliminazione, c'è l'azione del subarchetipo e cononca, essa corrisponde a quell dell’archetipo o direttamente all’originale; se invece l’azione dei subarchetipi diverge bisogna scegliere (SELECTIO) fra le lezioni attestale.
Qualora qui sia quella che corrisponde al forme dell’archetipo e dell’originale. Se c’è un archetipo bisogna chiedersi se la forma da essa tramandata sia quella originale altrimenti se non lo è occorrera procedere all’EMENDATIO (correzione del testo dell’archetipo).
SELECTIO- può avvenire in modo automatico se vi è TRANSIZIONE MULTIPARTITA (3 o + di 3) altrimenti se vi è una TRADIZIONE BIPARTITA (solo 2, se il primo è alto dello stemma vi è una biforcazione) sarà redactor debes stabilità quole di esse. può essere question originale, e quale piu immutazione.
Nelle tradizioni prive di archetipo bisognerà tenere presente la possibilità che + varianti risalgano all’autore e che siano quindi tutte originali. Appare che le varianti di tutte i tezeni della tradizione siano immutazioni indipendenti e nessuna sia quella originale.
Contaminazione
nel corso della trasmissione di un testo è avvenuto un contatto fra 2 o più testimoni diversi e quindi la copia avrà lezioni di uno e lezioni dell'altro testimone - è impossibile fare una recensio
Metodi ricostruttivi non stemmatici
- Metodi tassonomici - 1920 - Quentin: che prendeva in considerazione tutte le varianti attestate e raggruppava i testimoni, in base alla presenza o all'assenza di queste.
- Metodo delle aree geografiche: Pasquali in individuare le lezioni + antiche - in cui vi sia apposizione fra una lezione attestata concordemente in testimoni scritti in 2 o + aree geografiche periferiche, cioè distante e non collegate fra loro e una lezione presente nell'area "centrale". La lezione + antica sarà quella periferica.
Ricostruzione eclettica
Quando lo stemma codicum non si riesce a ricostruire, si dovrà praticare l'emendatio e poi la selectio. Il valore dei testimoni, non determinano + il valore delle varianti, quindi sarà il voluttore l'editore.
Metodi non ricostruttivi
- Codex optimus: l'editore fonda l'edizione di un'opera su un unico testimone che è definito a priori come migliore e meno innovato.
- Bédier - anni 20 del '900
CAP. 4
Un APPARATO CRITICO è il luogo in cui l'editore accoglie gli strumenti e le verifiche del suo lavoro critico, ovvero ammissioni, correzioni e varianti portate dalla tradizione e da lui giudicate erronee.
- NEGATIVOriporta solo i testimoni
- POSITIVOriporta indicazioni che attestano le varianti scartate e quelle accolte
Accanto può comparire l’APPARATO DELLE FONTI: dove vengono indicati i testi usati come modello o documentazione nei vari passi dell’opera.
EDIZIONI COMPARATIVE
essendo di analoga dignità genetica, e quindi di tutte ugualmente "esatte", bisogna evidenziare la differenza fra i testi usando caratteri di stampa diversi e le parti del testo modificante.
OBIETTIVO: sarà quello di dar conto delle varie fasi attraverso le quali l’opera è giunta alla sua forma definitiva
- EDIZIONE GENETICAil testo principale sarà il più recente
- EDIZIONE EVOLUTIVAil testo principale sarà il primo che l'autore abbia licenziato.
OBIETTIVO: punta a rappresentare l'evoluzione del testo dopo la sua prima elaborazione
Ci sono DIVERSI METODI per ricostruire un testo:
- PREGIACHMAN KARL LACHMANN (1850) →FORNIRE IL TESTO IL ACCERTATO → POSTLACHMANN
- TEXTUS RECEPTUS/VULGATA → Uno dei testi più affidabili: si prendeva un testo e si seguiva in tutto e per tutto.
- CODICES PLURIMI → traduzione riportata in più testimoni.
- CODEX OPTIMUS → si sceglieva la traduzione più completa, migliore.
Queste teorie si basavano su relazioni storiche del testo, affiancavano una ricostruzione genealogica dei testi.
LACHMANN → TEORIA STEMMATICA DI RECENSIONE
Per ogni traduzione testuale, Lachmann cercava di ricostruire i rapporti di parentela tra i testi, mediante la TRADIZIONE TRIPLA O TRIPARTITA.
- Ω (originale)
- ω (archetipo)
- α
- β (subarchetyp)
- γ
- A B C D
- E F
- G H (testimoni/copie)
- ω (archetipo)
- V₁ è un testo comune ma differiscono comunque per qualcosa
- Partiamo dai "figli" per risalire al capostipite
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