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PER SPIEGARE GLI OGGETTI BISOGNA PRIMA STUDIARE COME LAVORA LA MENTE =
QUI TROVIAMO I FONDAMENTI DI VALIDITà DI UN SAPERE SCIENTIFICO.
Matematica = era arrivata a questo livello con gli Antichi greci.
Fisica = Galileo = studiare e imparare dalla natura ma mettersi nella posizione di giudicare.
Noi possiamo comprendere la natura solo se siamo in possesso di regole per interpretarla.
Ma quindi come è possibile la conoscenza? Esistono nella conoscenza 3 facoltà principali:
1. SENSIBILITà = gli oggetti ci sono dati per mezzo dei sensi (Estetica trascendentale)
2. INTELLETTO = pensiamo gli oggetti per mezzo delle categorie = concetti generali nella
nostra mente (Analitica trascendentale)
3. RAGIONE = cerchiamo una spiegazione complessiva della realtà andando oltre l'esperienza
(Dialettica Trascendentale).
ESTETICA TRASCENDENTALE
L'Estetica Trascendentale tratta delle forme a priori della sensibilità. Kant usa il termine 'estetica'
nell'accezione greca àisthetis = 'sensazione' = modo in cui una conoscenza si riferisce agli oggetti
per mezzo dell'intuizione sensibile.
Sensibilità: ha natura ricettiva = l'oggetto ci è dato + modifica il nostro spirito. Questo oggetto noi
lo conosciamo come fenomeno = nel modo in cui appare ai nostri sensi tramite intuizione =
apprensione immediata attraverso i sensi. Nel fenomeno Kant distingue:
– la materia = oggetto della sensazione + è data a posteriori
– la forma = modo in cui la sensazione viene conosciuta + è data a priori
Questo va a formare l'intuizione pura = se separo da un corpo materia (colore, sapore ecc..) e
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forma (durezza, misura, peso ecc..) cosa mi resta? Mi resta tutto ciò che è anteriore ad ogni
contenuto sensibile = che ogni oggetto viene conosciuto prima di tutto nello SPAZIO e nel
TEMPO.
Cosa sono SPAZIO e TEMPO? = Non sono qualità dell'oggetto né concetti dell'intelletto = non
derivano dall'esperienza né sono costruzioni astratte. Essi sono il modo in cui il soggetto riceve la
sensazione (sono la 'forma del recipiente'). Per essere conosciuta dal soggetto, qualsiasi sensazione
esterna o interna deve assumere la forma con cui la riceviamo. Il materiale della nostra conoscenza
deve 'sottomettersi' alle forme dello spazio e del tempo. Come il nostro orecchio ode solo certi suoni
e non gli ultrasuoni = ciò che non si dà allo spazio e al tempo noi non possiamo conoscerlo. Le
intuizioni pure di spazio e tempo rendono possibili la conoscenza.
Tra spazio e tempo, TEMPO ha un ruolo primario = ogni oggetto del sensibile (quindi spaziale) ha
anche dimensione interna in quanto è vissuto dal soggetto. Il tempo sovrintende tutta la sensibilità.
Tempo = condizione soggettiva della nostra intuizione sensibile + è condizione oggettiva
dell'esperienza = senza spazio e tempo l'esperienza non è possibile per l'uomo fare esperienza. Ad
esempio: il tempo è anteriore alla matematica perchè la sequenza di numeri si dà nel tempo. Nello
stesso modo vale l'esempio di spazio e geometria : è lo spazio che garantisce la costruzione di
forme geometriche.
ANALITICA TRASCENDENTALE
Facoltà che è in grado di passare da un insieme di qualità come colore, sapore, durezza, dimensione
ad un vero e proprio oggetto come ad esempio un libro è chiamata intelletto = non si serve di
intuizioni (rapp. immediate), ma di concetti (rapp. discorsive). L'intelletto ha capacità di unificare i
dati della sensibilità sotto una rappresentazione comune = il concetto.
Sensibilità =ricettiva > non produce i suoi oggetti.
Intelletto = spontaneo > ordina/raccoglie/unifica i dati sensibili secondo regole o concetti che non
provengono dall'esperienza.
Quali sono i concetti dell'intelletto? = le categorie. Le categorie sono a priori = conferiscono ai
fenomeni l'ordine necessario affinchè possano diventare oggetti per noi. Come si ricavano tali
oggetti se non provengono dall'esperienza? Poichè i concetti definiscono le regole per giudicare
allora dobbiamo citare il giudizio. Basta individuare la diversa forma delle proposizioni = i diversi
modi in cui si uniscono soggetto e predicato dal punto di vista logico per ricavare le categorie
corrispondenti. Kant crea una sorta di tavola dei giudizi che prende ispirazione dalla logica
classica ma con qualche modifica e ne ricava la tavola delle categorie.
La logica classica vale a priori e le sue regole non sono ricavate dall'esperienza. L'intelletto
funziona in base alle categorie corrispondenti (anch'esse a priori). All'interno di questo schema di
categorie troviamo anche 'sostanza' e 'causa' i quali erano stati criticati dall'empirismo di Hume =
sostanza/causa sono presentate non sul piano metafisico, ma come strumenti formali per unificare i
dati empirici. Questo permetti di riabilitare le conoscenze della fisica.
Tutti i problemi non sono ancora risolti. Rimane da spiegare come mai le categorie a priori
dell'intelletto siano in grado di unificare un materiale di diversa provenienza. Come è possibile che
le categorie (NO esperienza) siano le regole per unificare i fenomeni di natura sensibile(Sì
esperienza)?
La deduzione trascendentale delle categorie
Tema: capire come pensiero e realtà possano convergere. Come l'uno possa ordinare l'altra. Kant
risponde a questo problema con la deduzione trascendentale delle categorie. (deduzione =
giustificazione) = giustificare la legittimità di una pretesa = pretesa delle categorie di essere
applicate alla sensibilità . Le categorie dell'intelletto – a differenza di spazio e tempo – non sono il
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modo in cui noi riceviamo materiale sensibile. Ma come è possibile che queste condizioni
logiche/soggettive abbiano validità oggettiva?
Primo passo: riconoscere un' unità originaria del pensiero = è alla base di ogni sintesi operata
dall'intelletto. Questa 'unità' è chiamata IO-PENSO. L'Io-penso deve poter accompagnare tutte le
mie rappresentazioni = quando conosco un oggetto esterno sono consapevole della mia mente
come luogo di elaborazione del pensiero. Ogni conoscenza non è altro che una sintesi della mente
pensante che raccoglie e ordina i dati. Questa posizione è ripresa dal cogito cartesiano: purchè una
rappresentazione sia possibile deve essere accompagnata dalla consapevolezza di essere una mia
rappresentazione. Esempio: se voglio conoscere una linea dello spazio devo tracciarla secondo una
regola > poi ottengo una figura. Tutto questo è frutto dell'azione della mia mente – non dipende
dall'esperienza = non è osservando gli oggetti esterni che imparo a trovare l'area di un esagono. Le
regole della geometria hanno una logica interna = la mente umana produce le conoscenza
geometriche ma la loro logica è tale che non è possibile al singolo individuo modificarla = per
questo la loro universalità è oggettiva.
L'UNITà SINTETICA DELLA COSCIENZA è LA CONDIZIONE OGGETTIVA DI OGNI
CONOSCENZA = senza l'Io-penso la conoscenza non è possibile. (da qui partiranno gli idealisti epr
fondare il loro pensiero = la certezza del soggetto è il fondamento da cui partire per spiegare il
mondo). Per Kant tuttavia, l'Io-penso non lo si deve intendere in maniera metafisica = esso definisce
il funzionamento della mente, ma non la mente individuale, ma di un soggetto trascendentale = LA
STESSA STRUTTURA DI PENSIERO è PRESENTE IN TUTTI GLI UOMINI. La conoscenza
intellettuale da sola può pensare le cose, ma per conoscerle deve basarsi sui sensi. L'intelletto è
''vuoto'' se non fa riferimento ai dati sensibili – la sensibilità è cieca se non è sottoposta alla sintesi
dell'intelletto.
Immaginazione produttiva
Come funzionano le leggi della mente umana? Kant introduce qui una facoltà chiamata
immaginazione produttiva. In ogni ambito, anche in quello delle scienze, l'immaginazione riveste
un ruolo importante = le ipotesi scientifiche non provengono da una semplice osservazione dei dati
ma da una sintesi (=un'immagine) che collega tra loro i dati in modo nuovo.
Immaginazione = facoltà intermedia tra l'intelletto e la sensibilità che ha come materiale
l'intuizione sensibile = le immagini + + guidata dalle categorie dell'intelletto. Non si sta facendo
riferimento all'immaginazione artistica, ma il procedimento è simile: ogni oggetto artistico non è
mai la semplice riproduzione di un oggetto reale, MA è il risultato di una nuova combinazione di
dati sensibili. Nella scienza e anche nella filosofia l'immaginazione lavora in maniera produttiva =
produce nuove sintesi secondo le regole dell'intelletto.
Kant distingue due tipi di immaginazione:
– Immaginazione produttiva
immaginazione riproduttiva = produce un tipo particolare di immagini ovvero quelle che
– si presentano all'intuizione. Queste immagini non rappresentano un oggetto ma un concetto.
Le immagini dell'immaginazione riproduttiva sono schemi trascendentali = esempio: per
rappresentare il numero 5 posso disegnare cinque stanghette ' | | | | | ' = posso interpretare questa
immagine come uno schema valido in tutti i casi ----> considerare la successione dei punti come un
metodo valido per rappresentare qualsiasi numero. Lo schema di un concetto è la rappresentazione
di un procedimento generale in cui l'immaginazione fornisce al concetto la sua immagine. Lo
'schematismo' = capacità di produrre schemi = è una facoltà dell'animo umano capace di mostrare
nell'intuizione la regola della combinazione tra fenomeni.
Geometria: i suoi oggetti sono visibili ma sono prodotti dalla mente di chi li pensa.
Fisica: per vedere i fenomeni ho bisogno di una sintesi che metta insieme le qualità sensibili.
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Intelletto legislatore della natura
Kant vuole trovare un modo per applicare ai dati sensibili dei principi a priori. L'intelletto è
spontaneo ma non è creativo = può ordinare i fenomeni ma NON crearli. È la sensiiblità che
fornisce i dati che poi l'intelletto organizza. L'intelletto ha un ruolo importante nella costruzione
della scienza = le leggi non derivano dai fenomeni = gli oggetti della natura sono tali perchè
l'intelletto organizza i dati sensibili intorno a momenti unitari riconoscibili. L'unità della natura è
una costruzione intellettuale = questa organizzazione è l'unica forma di conoscenza possibile per
l'uomo = l'intelletto è il legislatore della natura.
Questa è la 'rivoluzio