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Posizione di opposizione piena comprensione del codice dominante al quale vengono contrapposti elementi provenienti da un quadro di riferimento esterno.
Lull Studio su circa 200 famiglie della California e del Wisconsin con il metodo partecipativo, passando con loro intere giornate.
Due dimensioni d'uso della televisione.
- Uso strutturale ambientale come rumore di fondo e forma di compagnia,
- uso regolativo perché accompagna le attività quotidiane e incide sui percorsi comunicativi.
Uso relazionale come occasione di comunicazione, apprendimento sociale di modelli, rafforzamento dei legami familiari o un'occasione per sottrarvisi.
Radicamento (embedding): Una tecnologia mediale si inserisce e si situa all'interno di determinati contesti familiari, caratterizzati da relazioni predeterminate, routine, abitudini, e allo stesso tempo si relaziona con il più ampio contesto fisico della casa.
Addomesticamento (Silverstone, Hirsch e...
Morley) Termine usato in senso metaforico per indicare il processo con cui le tecnologie dell'informazione e della comunicazione vengono portate e integrate all'interno dell'ambiente domestico. Rappresenta il passaggio di una frontiera dallo spazio pubblico a quello privato. Si fonda su 3 elementi costitutivi: 1) economia morale della famiglia; 2) relazione tra natura materiale dei media e i significati relativi ai contenuti; 3) quattro momenti dell'evoluzione di questo processo: appropriazione, oggettivazione, incorporazione e conversione.
Paradigma spectacle/performance (Abercrombie e Longhurst) Pensare le audience come soggetto performativo capace di definire la propria identità nell'ambito delle relazioni che costruiscono con le forme mediali. Essere membro di un'audience diviene parte della vita quotidiana. Simple audience spettatore e performance c'è una separazione netta, si assiste allo spettacolo.
condivisione e partecipazione attiva. Questo coinvolgimento avviene nel contesto di eventi spettacolari, come andare al cinema, concerti, eventi sportivi e meeting politici, dove la partecipazione è segnata da una distinzione cerimoniale rispetto all'esperienza ordinaria. D'altra parte, la fruizione dei media da parte di un pubblico più ampio avviene in spazi privati, come ad esempio l'utilizzo domestico della televisione, dove la partecipazione può essere disattenta o in background. La diffusione del pubblico si basa su un'idea ampia e ibrida di comunicazione, in cui coesistono forme di connessione diretta e forme di connessione guidata. Il pubblico si estende lungo un continuum che va dai consumatori ai fan, dagli adepti agli appassionati e ai piccoli produttori. La cultura partecipativa di Jenkins si basa sul fatto che le persone attingono dai testi mediali attraverso pratiche di condivisione e partecipazione attiva.appropriazione e rielaborazione dando vita a propri prodotti culturali. I fan non sono considerato semplici consumatori, ma piuttosto una vera comunità creativa che usa come materiale grezzo i prodotti dell'intrattenimento commerciale.
Convergenza mediatica culturale che porta le persone a cambiare e ricercare i contenuti combinando tra loro diversi media; a loro volta le organizzazioni mediali agevolano il processo di collaborazione e le forme di appropriazione dei testi mediali, opponendosi però ad ogni forma che violi il copyright.
Prosumerismo (Ritzer) I wiki, le piattaforme di social media, siti di distribuzione e vendita di contenuti in cui gli utenti partecipano con commenti e consigli, ecc. rappresentano forme più o meno ampie di prosumerismo.
Il pubblico assume il ruolo di prosumer sia partecipando attivamente alla produzione di diversi contenuti online (post, foto, commenti, video condivisi ecc.) sia passivamente, attraverso i
propri comportamenti online (come la ricerca e la selezione di certi contenuti). Modalità di costruzione collaborativa e continua per cui l'idea di utente finale come semplice consumatore è sostituita da una situazione potenziale ed effettiva in cui ognuno è necessariamente sia produttore sia consumatore, ovvero un "produser".
danah boyd analizza i social media come network publics, tenendo conto di come le affordances di piattaforme come Facebook o Twitter modellino la partecipazione degli utenti e definiscano l'architettura dei pubblici che si generano all'interno. Individua quattro affordances che modellano gli ambienti di connessione: 1) persistenza dei contenuti in rete che possono generare interazioni anche in modo asincrono; 2) visibilità dei contenuti che condividiamo; 3) diffondibilità che i social media favoriscono con i pulsanti di condivisione; 4) ricercabilità.
Le affordances danno vita alla dinamica delle audience invisibili,
del collasso dei contesti e rendono sfumati i confini tra pubblico e privato.
Pubblici connessi
Costituiscono un soggetto collettivo che permette di generare grafi online di connessioni fra gli account, tracciabili a partire dagli scambi comunicativi trautenti e dalle condivisioni.
Gli hashtag che gli utenti decidono di utilizzare per aggregare volontariamente le proprie conversazioni e dare loro visibilità agevolano la formazione in tempi rapidi di pubblici ad hoc).
Il limite degli hashtag studies è rappresentato dal fatto che viene analizzata solo una porzione dei pubblici connessi che trattano uno specifico temo, ovvero quelli osservabili a partire dall'hashtag prescelto dal ricercatore.
I contenuti televisivi sono inneschi per conversazioni che trovano la possibilità di essere attivate e condivise nelle piattaforme digitali nella forma del secondscreen.
La teoria dell'agenda-setting
Lippmann
I mass media attraverso la costruzione di stereotipi,
che contribuiscono a creare pseudo-environment, consentono ai cittadini di conoscere eventi e argomenti del tutto estranei alla loro realtà soggettiva. I media non solo forniscono informazioni su specifici eventi, ma anche nell'offrire i riferimenti contestuali all'interno e mediante i quali collocare e dare senso agli eventi stessi. Agenda-setting è il potere che i media hanno di determinare e di ordinare gerarchicamente la presenza dei temi nell'agenda. L'agenda degli individui si costruisce come conseguenza di ciò che è presente nell'agenda dei media. Più sono rare le esperienze dirette che le persone hanno con una specifica area tematica, maggiore sarà la loro dipendenza dalle news offerte dai media per ottenere informazioni e interpretazioni in merito a quell'area (bisogno di orientamento). L'esperienza diretta di temi e problemi riduce di molto il potere di agenda dei media. L'agenda di unUn individuo può non essere influenzata dall'agenda dei media quando vi è una bassa credibilità del sistema mediatico.
Affinché un tema entri nell'agenda del pubblico è necessario che esso sia a soglia bassa (temi lontani dalla vita quotidiana) e non a soglia alta (temi vicini al pubblico perché già se ne parla o per esperienza diretta).
Gestalt approach l'agenda-setting è il risultato cumulativo di una marea d'informazioni e notizie che produce un insieme molto più grande della somma delle sue singole parti.
Il grado d'interesse da parte degli individui gioca un ruolo rilevante nella possibile realizzazione di un effetto di agenda-setting.
Prioritized agenda e sintesi di ciò che le persone trovano nelle news e valutano come temi più importanti.
Agenda-melding che combina al suo interno elementi provenienti da varie agende dei media, che
Riorganizza e mette in relazione i temi a partire dagli interessi degli individui o da quelli del network di appartenenza.
Intermedia agenda esercitata da alcune testate giornalistiche:
- Influenza (opinion leader) nella selezione e trattazione dei temi rispetto ad altre testate, che porta alla standardizzazione dei contenuti informativi.
Frame (McCombs):
Costruire un frame significa selezionare alcuni aspetti della realtà e attribuire loro una salienza maggiore all'interno di un testo, promuovendo così una particolare definizione del problema, una valutazione morale, un avvertimento.
I media non solo riescono a dirci intorno a cosa pensare, ma anche come pensare a tali temi.
Network-agenda-setting (Lei Guo):
Le notizie non ci dicono solo intorno a cosa e come pensare, ma determinano anche le associazioni tra i diversi messaggi nell'obiettivo di dare forma alla realtà sociale.
Insieme delle relazioni che intercorrono tra gli elementi dell'agenda.
Dei media e l'agenda del pubblico.
Agenda dei media come un insieme di elementi networked (no lista di temi ordinati gerarchicamente), una sorta di Gestalt, che mostra ciò che i media presentano e ciò cui fa esperienza il pubblico.
L'abbondanza comunicativa e la frammentazione rendono difficile la creazione di un'agenda pubblica condivisa, che viene mantenuta dalle norme e dai valori dei giornalisti che spingono verso un'omogeneizzazione dei contenuti.
La spirale del silenzio (Noelle-Neumann)
Oggetto di studio la natura e la formazione dell'opinione pubblica.
Il processo a spirale, che vede un gruppo dominare la scena pubblica mentre l'altro sembra quasi scomparire, si basa su un concetto di opinione pubblica integrativa, ovvero è il risultato di un processo che coinvolge i cittadini e che è basato sulla natura sociale degli individui.
Gli individui sviluppano la competenza di valutare se il proprio
punto di vista rispetto a un tema controverso li colloca tra coloro che condividono una posizione maggioritaria o minoritaria, poiché temono sempre l'isolamento sociale.
Gli individui che si percepiscono come portatori di una posizione minoritaria o rimangono sulla loro posizione e nel silenzio scompaiono dai radar o aderiscono alla posizione maggioritaria.
La percezione del clima d'opinione da parte degli individui si correla con il loro consumo mediale, integrando gli elementi provenienti dall'esperienza personale.
Pluralistic ignorance di distinguere tra la propria percezione del mondo e quella che viene elaborata tramite il ricorso ai media, porta gli individui a credere di essere gli unici a pensare in un certo modo e quindi preferiscono non esprimere la propria opinione.