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PROCESSI DI LAVORAZIONE DELLE FIBRE TESSILI
FILATURA: l’insieme di operazioni che trasforma una fibra grezza in un filato, filamento
resistente, omogeneo e sufficientemente lungo.
FILATURA PER FIBRA DISCONTINUA CORTA (filatura cardata) :
PULITURA: prima si fa una cernita delle fibre e le si lava in soluzioni contenenti tensioattivi,
più accurato per le fibre naturali, basta un lavaggio in acqua per le altre.
APERTURA: la fibra è pulita e districata con appositi macchinari detti apritoi, tolte
impurezze, nodi, peluria corta.
BATTITURA: che avviene con appositi cilindri che staccano le scorie più aderenti. Escono
delel fibre ammorbidite, separate in fibrille, con poche impurezze e lunghezze variabili. Il
risultato viene chiamato tovaglia
CARDATURA (effettuata 4-5 volte): primo vero passaggio della filatura, chiamata così
perché una volta veniva fatta a mano con il cardo, oggi è meccanica, con macchina
denominata carda, e si fa con cilindri rotanti forniti di punte metalliche con la punta ricurva
che separano le fibre in modo da levare le ultime impurità e ridurre il tutto ad un velo di fibre
parallele. Il velo viene poi convogliato nella parte terminale a forma di imbuto che compatta
le fibre in modo da avere una striscia continua detta nastro di carda.
ACCOPPIAMENTO E STIRO: il nastro di carda viene sottoposto allo stiro, tramite la
macchina chiamata stiratoio, in modo da regolarizzare il fascio di fibre, assottigliarne il
diametro e accoppiare i nastri diversi, esce così un filamento omogeneo cilindrico del
diametro di 2 cm detto bindello.
BANCO A FUSI: Nel banco a fusi viene sottoposto ad un altro stiro e ad una prima leggera
torsione, assottigliandosi e legando le fibre dando origine allo stoppino.
FILATURA: La filatura consiste nell’unione di più stoppini, nella riduzione del diametro e
nell’energica torsione che garantisce il titolo e la sua tenacità.
PER IL COTONE il ciclo di filatura prevede una macchina definita FILATOIO AD ANELLI o
RING: lo stoppino passa più volte nel filatoio ottenendo un titolo molto regolare, liscio e
omogeneo e dalla mano sostenuta. OPEN-END altra macchina che in un unico passaggio
trasforma lo stoppino in filato definitivo, più economico ma meno regolare , morbido e
peloso.
FILATURA PER FIBRA LUNGA : le fibre lunghe subiscono lo stesso procedimento,
ma hanno bisogno solo di 1-2 passaggi di carda e poi vengono sottoposte a
PETTINATURA: pettini che lisciano e parallelizzano le fibre in maniera perfetta ottenendo
un nastro pettinato o top, più omogeneo e meno peloso del nastro di carda. Viene
trasformato in bindello e stoppino con maggiore torsione e stiro più resistente e sottile
dello stoppino del ciclo cardato.
Questo processo è applicato soprattutto a lana e cotone a fibra lunga, con la pettinatura si
ha un notevole scarto di fibre più corte, ma il filato è di gran pregio, estremamente
omogeneo e resistente.
Prima di effettuare l’ultima fase, molte fibre vanno pretrattate con appositi ausiliari tessili per
renderle più morbide e scorrevoli.
I fili pettinati sono quindi di maggior pregio perché vengono da fibre più lunghe e si
riconosce perché ha una superficie uniforme, liscia, lucida e non troppo morbida, molto
resistente, sottoposto a pettinatura dopo la cardatura;
rispetto ai fili cardati che sono fibre più corte, pelose, soffici e di tatto morbido e caldo, si
usurano facilmente e presentano il pilling, sono più utilizzati in maglieria dove la sofficità è
apprezzata.
Prima di effettuare l’ultima fase, molte fibre vanno pretrattate con appositi ausiliari tessili per
renderle più morbide e scorrevoli.
FILATURA PER FILO CONTINUO : l’operazione di filatura è molto più semplice e
consiste nella torsione di più filamenti insieme e nell’eventuale ritorcitura di più capi (4-8 per
la seta).
CARATTERSISTICHE DEI FILATI: i filati in uscita si diversificano per: titolo, finezza, grado
di torsione, tenacità, umidità contenuta, elasticità,..
TESSITURA è il complesso delle operazioni, oggi effettuate automaticamente, che
tramite l’intreccio di più fili porta alla formazione di un tessuto. Ottenere intrecciando vari fili
di trama e di ordito. I fili dell’ordito, che devono essere più resistenti, sono disposti
parallelamente secondo la lunghezza del tessuto; viceversa quelli di trama vengono
disposti perpendicolarmente.
TELAIO: macchina per tessitura; parti fondamentali:
- Spola: in cui è avvolto il filo di trama
- Navetta: Elemento di forma allungata dentro cui vi è la spola
- Subbio di ordito: cilindro posto davanti al telaio in cui abbiamo i fili di ordito
- Subbio avvolgipezza: si avvolge il tessuto mano a mano che viene prodotto
- Pettine battente: formato da una serie di lamelle di acciaio attraverso cui devono
passare fili di ordito
- Liccio: i fili di ordito vengono alzati dai licci per permettere alla trama di passare
attraverso lo spazio
- Frusta: che lancia la navetta in mezzo ai fili di ordito
Questo telaio viene usato per lavorazioni artigianali, ma le macchine mantengono
comunque uno schema di fondo molto somigliante.
FINISSAGGI : si indicano le operazioni che rifiniscono il tessuto in senso tecnico e
servono a migliorarne i pregi e a nascondere i difetti; NOBILITAZIONI: operazioni che
migliorano l’aspetto estetico. I principali processi di finissaggio sono:
- Rifinitura rasata si usa sui tessuti pettinati quando si vuole mettere in evidenza
l’armatura di fondo
- Rifinitura follata che si usa per i tessuti cardati per coprire l’armatura di fondo, si attua
per mezzo della follatura, quindi estraendo le fibre dall’intreccio del tessuto.
- Rifinitura garzata si usa per i tessuti cardati per coprire l’armatura di fondo con una
gran quantità di fibra pelosa.
LAVAGGIO si effettua per eliminare le impurezze accoppiando l’azione purificante
dell’acqua che deve essere il più possibile pura e di bassa durezza con appositi prodotti
chimici e l’azione emulsionante della battitura meccanica. Lo scopo è : rimuovere le
impurezze e predisporre il tessuto al finissaggio. Il processo si divide in ammollo, dove si
eliminano le sostanze solubili in acqua, sgrassatura per le sostanze grasse e risciacquo per
eliminare i residui e detergenti.
Il lavaggio può essere effettuato con due metodi fondamentali:
IN CORDA
• : vasca profonda contenente soluzione sgrassante, sormontata da due
cilindri spremitori. Le pezze sono cucite a sacco nel senso della lunghezza e testa-
coda l’una con l’altra formando una lunga corda. Le pezze vengono immerse nel
bagno lavante, vengono poi fatte passare attraverso i cilindri che spremono fuori il
liquido che viene raccolto in una bacinella per essere poi espulso. spesso si
ritrovano aggrovigliate e ripiegate, non adatto per tessuti delicati (es. no per lana
pettinata).
IN LARGO E IN CONTINUO
• : si cura che le pezze stiano ben distese
prevenendo la formazione di pieghe, le pezze sono cucite l’una di seguito all’altra,
formando un anello. Vengono sempre passate in mezzo a cilindri ma in modo
perfettamente disteso. Oggi il lavaggio in largo è sostituito da quello in continuo,
ossia senza richiudere le pezze ad anello, ha tempi più brevi, ma i macchinari
occupano molto spazio.
LAVAGGIO VELOCE
• : simile al lavaggio in corda, ma evita il formarsi di pieghe
poiché la rastrelliera è sostituita da una piastra forata attraverso i cui fori è fatto
passare il tessuto e all’uscita un getto d’acqua mantiene la pezza aperta e senza
pieghe. La pezza in un minuto compie molti lavaggi.
FOLLATURA : si effettua sui tessuti cardati di lana per conferire tenacità, compattezza e
impermeabilità e consiste nel feltrarla più o meno superficialmente. La feltratura è causata
dal saldarsi delle fibre di lana tra loro per azione meccanica di sfregamento per umidità e
calore: le scaglie si alzano per poi richiudersi così che si possano fissare le varie fibre in
quanto tipicamente sono posizionate in modo antiparallelo. Nel processo comunque si deve
produrre meccanicamente un restringimento della pezza.
Si effettua in ambiente
1. aggiungendo acidi forti diluiti, è il processo più veloce perché feltra velocemente
e il lavaggio può essere fatto meno accurato perché gli acidi non pregiudicano le
lavorazioni successive, però ha molti inconvenienti ( già lavato perché i grassi danno
problemi, feltra velocemente quindi nn si controlla), si usa perciò per materiali
scadenti.
2. con basi forti anche su pezze non lavate quindi contenenti impurità;
3. neutro: si effettua su tessuti delicati, già lavati e che follino facilmente , si usano
acqua e saponi.
APPARECCHI DI FOLLATURA
La fola più comune è detta FOLLONE A CILINDRI ed è composta da una vasca in ghisa, la
stoffa viene cucita a sacco infatti dopo la feltratura, l’umidità presente all’interno, formando
il vapore, evita la formazione di pieghe in quanto il sacco di rigonfia. Dopo l’introduzione
nell’apparecchio, la pezza viene anche cucita ad anello per essere lavorata in continuo. Il
rimborso di trama e di ordito, ossia il restringimento della pezza, sono necessari al
processo. I difetti più comuni sono: pieghe e abrasioni, presenza di impurità, pinzature
(pieghe o piccoli tagli)
PURGO-FOLA: è un apparecchio in cui vengono effettuate contemporaneamente follatura
e lavaggio. Processo che avviene a bagno e non a umido (come per quella tradizionale),
follatura meno profonda ma più veloce.
GARZATURA : per conferire al tessuto aspetto peloso e vellutato, morbidezza e sofficità
in modo da nascondere l’armatura.
Si effettua con punte elastiche, naturali o meccaniche, che alzano una sottile peluria
estraendo parzialmente le fibre del tessuto. Soprattutto per fibre cardate perchè si
ottengono risultati migliori in quanto sono fibre intricate e in parte già sollevate. Si
ottengono in oltre maggiori risultati su filati poco ritorti.
Può essere effettuata con 3 procedimenti:
1. la garzatura ad umido è sicuramente la più usata e consiste nel bagnare la pezza
con una quantità fissa di acqua (30-40%), per aumentare plasticità ed elasticità, la
pezza viene spruzzata e poi viene fatta passare in mezzo a cilindri per togliere
l’acqua in eccesso, poi fatta passare tra le punte cardanti;
2. la garzatura a secco si effettua in quei tessuti in cui si vuole uniformare la
garzatura già esistente, creando un effetto flanella;
3. la garzatura a bagno è poco usata e consiste nel trattare il tessuto dopo aver