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Estratto del documento

Proprietà dei Materiali

  • Meccaniche
  • Fisiche
  • Chimiche
  • Chimico-meccaniche
  • Termo-chimiche

Life Cycle Cost

Per la scelta del materiale più conveniente serve calcolare tutti i costi energetici relativi al ciclo di vita del materiale.

  • Impronta ambientale
  • Distribuzione
  • Prezioso e trasformazione delle risorse
  • Costruzione e produzione
  • Impiego
  • Dismissione

Durabilità

Un manufatto si definisce durabile quando è in grado di mantenere per almeno la vita di servizio le pose di progetto le proprietà per cui è stato progettato. Essa dipende da:

  • Tassi intrinseci:
    • Proprietà chimico-fisico-meccaniche del materiale
    • Geometria del materiale
  • Tassi estrinseci:
    • Esposizione, clima, umidità, composizione dell'ambiente che circonda il manufatto

Azioni dell'Ambiente

  • Chimiche (corrosione)
  • Fisiche (erosione)

Trasporto nei Materiali Porosi

Nel caso di materiali porosi le sostanze aggressive, allo stato né gassoso né liquido, possono penetrare attraverso i pori e quindi degradare il materiale non solamente sulla superficie.

I principi meccanismi con cui avviene il trasporto di umore sono:

  • Diffusione
  • Percolazione
  • Assorbimento capillare
  • Migrazione elettrica (trasporto di ioni)

Diffusione

Fenomeno spontaneo di trasporto di materia che si verifica quando all'interno di un materiale esistono differenze di concentrazione di uno o più componenti.

  • Legge di Fick: J = - D dc/dx
    • dc/dx = gradiente di concentrazione
    • D = coeff. di diffusione
    • J = flusso di materia

Permeazione

Meccanismo con il quale un fluido penetra attraverso i pori del materiale per effetto di un gradiente di pressione.

  • Legge di Darcy: dq/dt = K ΔP A / L μ
    • dq/dt = flusso
    • μ = viscosità del fluido
    • A = sezione
    • K = coeff. di permeabilità
    • ΔP = variazione di pressione
    • L = lunghezza del fluido

Assorbimento Capillare

Una soluzione acquosa a contatto con un materiale poroso attivo può entrare in mobilità, data un effetto capillare che si esercita grazie alla interfaccia del liquido con i pori. La pressione capillare Pc spinge l'acqua dentro i pori di raggio r.

  • Equazione di Laplace - Washburn: Pcap = 2γ cosθ / r = 2γ0 cosθ / r
    • θ = angolo di contatto
    • r = raggio dei pori capillari
    • γ = tensione superficiale dell'acqua (7,2 10-2 N/m)
    • a 25°C

Migrazione Elettrica

A volte nei materiali sono presenti campi elettrici che possono determinare il trasporto delle specie ioniche disciolte nella soluzione presente nei pori.

Classificazione dei Materiali

  • Metallici
  • Ceramici
  • Polimerici
    • Polimerica
    • Metallica
    • Ceramica
  • Compositi
    • Matrice
      • Polimerica
      • Metallica
      • Ceramica
    • Rinforzo
      • Particelle
      • Fibre

proprietà meccaniche: descrivono il comportamento di un solido sottoposto all' applicazione di una forza. In tutti i casi l'applicazione di una forza crea uno stato di sollecitazione che causa alla struttura una deformazione (elastica e plastica).

  • trazione
  • compressione
  • taglio
  • torsione, urto, flessione sono combinazione delle prime 3

TENSIONE σ = F/A [N/m2]

DEFORMAZIONE ε = ΔL/L [w/w]

  • Legge di Hooke: σ = E · ε, dove E = σ/E modulo di young [MPa]
  • coeff. di Poisson: prende in considerazione anche il fatto che dopo uno stato di trazione, anche la sezione diminuisce

→ Meccanismi per aumentare la resistenza alla deformazione plastica

  • INCRUDIMENTO
  • CONTROLLO DELLA DIMENSIONE DEL GRANO
  • RAFFORZAMENTO PER SOLUZIONE SOLIDA
  • RAFFORZAMENTO PER PRECIPITAZIONE
  • TRATTAMENTI TERMICI

Meccanica della frattura (teoria di Griffith) K = σ (πa)1/2 = G √πa dove σ = tenacità a frattura σ = sforzo applicato a = dimensione del difetto

fracture toughness: parametro quantitativo che descrive la resistenza di un materiale alla frattura fragile quando al suo interno ha già presente una rottura (crack).

KIC, KIIC, KIIIC rappresentano valori di fracture toughness per materiali con spessore maggiore o B (spessore minimo per distinguere KIC e Kc).

Le differenze tra KIC, KIIC, KIIIC non dipendono dallo spessore del campione ma sono associate a 3 diversi modi di frattura:

  • opening mode
  • sliding mode
  • tearing mode

Caratterizzazione morfologica

  • Microscopi a fotoni
  • Microscopi a elettroni
  • Microscopi a forza atomica
  1. Microscopia ottica:
    1. Oculari
    2. Obiettivi
    3. Condensatore (luce a fuoco)
    L’ ingrandimento totale è dato dalla somma tra l’ingrandimento degli oculari e l’ ingrandimento degli obiettivi. Limite teorico della microscopia ottica: λ = 400 ÷ 800 nm (spettro del visibile) circa
  2. Microscopia elettronica:
    1. SEM
    2. TEM non sfrutta la luce come sorgente di radiazioni, ma un fascio di elettroni. Il limite teorico della microscopia elettronica infatti è λ = 10-3 nm.
    1. SEM: microscopio elettronico a scansione; il principale segnale utilizzato in questo strumento per la formazione dell’immagine è basato sull’emissione di: - elettroni retrodiffusi (composizione) - elettroni Auger e/o raggi X (composizione) - elettroni secondari (morfologia) 2. TEM: microscopio elettronico a trasmissione; utilizzato come il SEM un fascio di elettroni diretto sul campione. Il TEM tuttavia, fornisce informazioni circa la struttura interna del campione analizzato.
  3. Microscopia a forza atomica (AFM): non utilizza l'interazione radiazione-materia ma una sonda che viene spostata sulla superficie del provino. La sonda è piccolissima, facendola scorrere sulla superficie del campione, si deforma. Sono dei profilografi ad altissima risoluzione. Un metodo usatissimo rispetto al laser è il tapping-mode.
  4. Stereomicroscopio: ingrandimenti fino a 100x, anche su > oggetti tridimensionali. Distanze maggiori, a discapito del potere risolutivo.
Dettagli
A.A. 2016-2017
31 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/34 Bioingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher IngegneriaInPillole di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biomateriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Tittarelli Francesca.