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SEICENTO

Esponenti Generi

GIANBATTISTA MARINO: Barocco:

• La lira : raccolta lirica, con sonorità e invenzioni crisi del modello culturale umanistico-

- rinascimentale e dei valori classici di

• La galeria : rassegna di opere di scultura e equilibrio e arm onia

.

poetica dello stupore centrata sul

pittura di artisti contemporanei -

• bizzarro.

Adone : accumulo di immagini (“fabbrica delle Temi: artificio, preziosismo, il virtuosismo

meraviglie”) un succedersi di metafore. diventa la meraviglia.

Caratteri di Marino:

• Superamento del classicismo Esponenti: Gianbattista Marino

ALESSANDRO TASSONI: modenese, partecipò

alla vita letteraria. Appoggiò la politica

antispagnola, poi diventa poeta di corte di

Francesco I.

• “La secchia rapita” : motivo iniziale tratto dalla

tradizione leggendaria il resto è tratto da

vicende storiche.

Vena satirica i costumi morali

contro

 Il serio e il tragico si intrecciano con il

 comico.

L’opera inaugura il “poema eroicomico”

GALILEO GALILEI: rinnovatore della scienza

moderna. Aderì alla teoria copernicana (terra ruota

attorno al proprio asse).

• Il “Dialogo sopra i due massimi sistemi”

(tolemaico e copernicano)

Lingua rigorosa e precisa.

SETTECENTO

Esponenti Generi

Illuminismo: ha come riferimento il

pensiero illuministico francese (Voltaire,

6 Rousseau, Diderot…).

CARLO GOLDONI: vive sempre della sua opera

di autore teatrale. Fece collaborazioni con vari

teatri. A Parigi si reca per lavorare per la “Comedie

italienne”.

Riforma teatrale la commedia dell’arte

supera

basata su un canovaccio

Commedie: Locandiera, I rustighi….

Il suo punto di riferimento è la rappresentazione

realistica del ceto medio.

• Locandiera : protagonista è la padrona di una

locanda (corteggiata da due nobili) si propone

di conquistare il Cavaliere con il suo fascino

ma alla fine lo umilia sposando il cameriere. Il “Caffè” e gli illuministi lombardi:

“cose e non parole” motto del “Caffè”.

L’illuminismo lombardo si sgancia da ogni

residuo arcadico per tentare una cultura

impegnata nelle battaglie civili.

Protagonisti: Fratelli Verri e Cesare

Beccaria

GIUSEPPE PARINI: Assunto in casa dei duchi

Serbelloni dove si dedicò alla poesia. In accademia

lesse te

sti satirici . Licenziato dai duchi perché prese

le difese di una cameriera maltrattata venne poi

assunto da un altro conte.

• “Il Giorno”:

descrizione della giornata di un “giovin

signore” Descrive il risveglio del giovane, le

operazioni per prepararsi alla giornata. Un

lussuoso banchetto nel Mezzogiorno. Durante

il pranzo l’autore descrive tipi particolari (il

vegetariano e il mangione). Nel Vespro

considera i falsi rapporti di amicizia basati

sulle convenzioni sociali.

Ricorso all’ironia

 7

Crea un poema didascalico dai contenuti

 paradossali.

VITTORIO ALFIERI: Nato ad Asti da una nobile

famiglia, intraprese viaggi. Decise di

“spiemontizzarsi” studiando classici italiani e latini.

La lunga permanenza fiorentina fu dovuta alla

passione per la contessa Luisa.

Produzione tragicascontro tra eroi positivi e

negativi (situazione alla base)

Rifiutociò che imiti l’individuo

 Ribellioneunica via d’uscita

 Classicismo come rigore morale

Tragedie maggiori:

• “Antigone” : riprende il mito greco di Sofocle.

La tragedia vede lo scontro fra potere ingiusto

e la giovane donna.

• “Saul” : argomento biblico.

Saulguerriero consacrato re dal sacerdote

Samuele. Saul diventa tiranno e si contrappone

a David. Nutre invidia per David e si uccide.

• “Mirra”: vicenda tratta dalle Metamorfosi di

Ovidio. Mirra ama suo padre e per dimenticare

questa passione accetta di sposare Pereo.

OTTOCENTO

Esponenti Generi

VINCENZO MONTI: Ebbe il merito di creare un

“classicismo borghese italiano”.

UGO FOSCOLO: nasce nell’isola di Zante. Si

arruola nell’esercito napoleonico. Deluso da

Napoleone si trasferisce a Milano entrando in

contatto con Parini e Monti. Dopo la sconfitta di

Napoleone fugge in esilio in Inghilterra.

• “Le ultime lettere di Jacopo Ortis” : testimonia

il travaglio letterario e politico di una cultura

italiana delusa dai nuovi principi rivoluzionari.

8

• I “Sepolcri ”: poesia funzione di tramandare gli

affetti eroico).

(neoclassicismo

• “Le Grazie” : poema incompiuto in tre inni,

celebra la poesia come supremo ideale di

bellezza.

Scrittore di crisi e profonda rinascita

SILVIO PELLICO: collaborò attivamente al Romanticismo: pone l’accento sulla

“Conciliatore”. Venne arrestato e appena graziato fecondità della passione e

compose l’opera “Le mie prigioni”. dell’irrazionalità.

I romantici si raccolsero attorno alla rivista

• “Le mie prigioni” descrizione del

sofferente Il “Conciliatore”.

carcere dominato dalla violenza. Temi:

Esaltazioneindividualismo e

 natura del genio

affermazione del continuo divenire

 della storia

Esponenti: Silvio Pellico

ALESSANDRO MANZONI: A Parigi frequenta i

salotti intellettuali. Si converte al cattolicesimo si

sposa e avrà figli. A Milano simpatizza per i

romantici. Nominato senatore del regno d’Italia e

vota per Roma capitale.

• “Inni sacri” , “Odi civili” e “Il cinque maggio”

(scritto per Napoleone) hanno uno “stile

petroso” lontano dai modelli petrarcheschi con

riferimenti biblici.

• Tragedie Il conte di Carmagnola

Segnata da un pessimismo radicale.

• “I Promessi Sposi ” : prima redazione ha il titolo

di Fermo e Lucia. Vuole essere un grande

romanzo capace di rivolgersi al popolo in cui

converge tutta la poetica manzoniana.

L’arte deve avere per oggetto il vero

 Un intreccio inventato ma verosimile su uno

 sfondo storico (il 600). 9

GIACOMO LEOPARDI: Nasce a Recanati

(madre molto religiosa). Soprattutto un autodidatta.

Iniziò dal 1812 i “sette anni di studio matto e

disperatissimo” (peggiorano la sua salute).

Fondatore della moderna poesia italiana. Pensa alla

poesia come scommessa per capire l’esistenza.

• “Lo Zibaldone” : sterminato laboratorio

filosofico (pensieri filosofici e abbozzi di studi)

• “Le canzoni” : le prime 5 ispirate su modelli

classici. E’ presente un pessimismo radicale e

un’infelicità umana. La natura è una crudele

matrigna.

• “Gli idilli” : quelli veri e propri sono 5

(L’infinito, Alla luna, La sera del dì di festa…).

Sono brani della “storia di un’anima”.

Linguaggio piano.

• “Operette morali” :

Temi illusione, felicità impossibile, natura,

e piacere.

Le operette sono un libro di filosofia e di poesia.

• “Grandi idilli” : poesia pura svincolata dalle

regole.

Appartengono:

“A Silvia” (canto alla giovinezza perduta)

- “Il canto notturno di un pastore errante”

- “Le ricordanza”

- “Il sabato del villaggio”

-

• “La Ginestra” : poesia di potente

orchestrazione. Il titanismo leopardiano si sposa

alla pietà.

Pessimismo

 Bisogno delle illusioni

 Antitesi tra natura e ragione

 10

GIOVANNI VERGA: Nasce a Catania. Con Verismo: movimento letterario trae origine

l’arrivo di Garibaldi si arruolò nella Guardia dalle teorie del naturalismo francese.

Nazionale. Interesse per la poesia del vero (temi La letteratura è fondata sul vero, si vuole

siciliani). Grande successo fu per Cavalleria fornire al lettore la fotografia della realtà.

rusticana e Mastro- don Gesualdo. Tornò in Sicilia

e si occupò di teatro. Maestro indiscusso Giovanni Verga.

• Vita dei Campi : personaggi dominati da una

condizione di violenza diventando brutalità nei

rapporti umani (es.Rosso Malpelo).

• “Novelle rusticane” : prediligono quadri con

destino di sconfitta nel confronto con la storia

(es. Libertà).

• “Il ciclo dei vinti” : Da Zolà ricavò la

concezione di origine darwiniana del “ciclo”.

Espone il ciclo dei vinti nella prefazione ai

Malavoglia. Il ciclo doveva essere composto da

5 romanzi attraverso i quali l’autore descriveva

l’affermazione in tutte le classi sociali.

I Malavoglia trattano le vicende di una famiglia

di Aci Trezza.

Ideale dell’ostrica per chi

necessità

appartiene alla fascia dei deboli rimane

abbarbicato ai valori della famiglia.

Mastro don-Gesualdo: celebra il mito della

“roba” (romanzo dell’uomo solo che tenta di

emergere).

Uso del dialetto

 Metodo dell’impersonalità nell’ambito del vero

GABRIELE D’ANNUNZIO: Si butta allo stesso Decadentismo: l’artista decadente si

modo nella vita e nella produzione letteraria. chiude in un rifiuto della società.

Affronta quasi tutti i generi letterari. Tipico

esponente del decadentismo. Temi l’inconscio e il sogno, la memoria

e l’infanzia.

• “Primo vere”: ispirati al modello carducciano

• “Canto novo”: afferma la propria visione panica Esponenti: D’Annunzio

della vita

• I romanzi: “Il piacere” (torbido psicologismo

dei personaggi) 11

• Libri di poesia:

“Laudi”

- “Alcyone”: uomo e natura come trasfigurati

- in una sembianza eterna.

• “Notturno”: dettato a causa della perdita

dell’occhio destro.

Legge Nietzsche e nella concezione del superuomo

trova la legittimazione “filosofica” per quel “vivere

inimitabile”.

Si cimentò nel teatro conoscendo Eleonora Duse.

Guidò l’occupazione di Fiume.

GIOVANNI PASCOLI

NOVECENTO

Esponenti Generi

GUIDO GOZZANO: maggiore poeta Crepuscolarismo: E’ il tramonto della

crepuscolare. L’aggravarsi della tubercolosi fa si tradizione poetica italiana dell’800.

che decide di recarsi al mare a Genova. Esce la Una poesia che rifiuta:

seconda raccolta la retorica carducciana

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
17 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fatinapink di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Veglia Marco.