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Elio Vittorini (1908-1966) è stato uno degli scrittori e intellettuali italiani più significativi

del Novecento. È noto per il suo impegno politico, il suo interesse per la questione

sociale e il suo contributo alla letteratura neorealista, sebbene la sua opera non si

possa ridurre esclusivamente a tale corrente. Vittorini ha affrontato, nelle sue opere,

temi legati alla condizione umana, alla solitudine, alla resistenza e alla necessità di un

cambiamento sociale e politico.

segnato dalle tensioni della fascismo e della Seconda guerra mondiale. A causa delle

sue posizioni anti-fasciste, fu più volte costretto a nascondersi, subendo anche il

carcere durante la Seconda guerra mondiale. Durante la guerra, fu attivo nella

Resistenza e fu uno dei fondatori della rivista "Il Politecnico", che divenne un punto di

riferimento per il movimento intellettuale antifascista e di ispirazione neorealista.

Conversazione in Sicilia" (1941)

Questa è forse l'opera più conosciuta di Vittorini e uno dei capolavori della letteratura

neorealista. Il romanzo racconta la storia di un uomo, il protagonista Silvestro, che

ritorna in Sicilia dopo un lungo esilio, attraversando una serie di riflessioni sull identità,

la memoria storica e la condizione sociale del sud Italia. Sicilia diventa un simbolo del

conflitto tra tradizione e modernità, ma anche della condizione di oppressione e

miséria vissuta dalla popolazione, che Vittorini descrive in maniera cruda e realistica.

Il romanzo non è solo un viaggio fisico ma anche un viaggio interiore, dove il

protagonista, tra il presente e il passato, si confronta con il suo stesso essere. Il testo

si caratterizza per uno stile di scrittura che mescola il realismo alla riflessione

filosofica e politica, portando il lettore a interrogarsi sulla condizione dell'uomo e sulla

società del suo tempo. Il tono della narrazione è, in molte parti, di meditazione e di

denuncia

Uomini e no" (1945)

Un altro romanzo di grande valore storico e politico, che narra la vita di un gruppo di

partigiani durante la Resistenza. In questo libro, Vittorini esplora la psicologia del

combattente e la contraddizione tra l'impegno ideale e le difficoltà quotidiane della

guerra. L opera è anche un indagine sull identità e sul rapporto tra l individuo e la

collettività. Il romanzo si distingue per la sua scrittura densa, carica di tensione, ma

anche per l aspetto riflessivo, che invita a meditare sulle scelte morali e politiche di

ognuno.

Beppe Fenoglio (1922-1963) è stato uno degli scrittori più significativi della letteratura

italiana del Novecento, noto principalmente per la sua produzione incentrata sulla

Seconda Guerra Mondiale, la Resistenza e le tematiche legate alla vita rurale delle

Langhe, la sua terra natale, situata nel Piemonte. La sua scrittura è caratterizzata da

una forte tensione verso la memoria storica e da un linguaggio diretto, realistico e

talvolta crudo.

’ ’ ’ ’ ’ ’

Il partigiano Johnny" (1968, postumo) Questa è senza dubbio la sua opera più

conosciuta e la più importante. Si tratta di un romanzo incompiuto, che racconta le

vicende di Johnny, un giovane partigiano che entra nella Resistenza dopo aver visto i

soprusi e le violenze dei nazisti. La narrazione segue Johnny in un percorso di crescita e

presa di coscienza, dipingendo la guerra con uno stile asciutto e privo di idealizzazione.

Fenoglio offre una rappresentazione lucida e a tratti disincantata della lotta partigiana,

delle sue contraddizioni e dei suoi fallimenti. Il romanzo è caratterizzato dalla riflessione

sulla sopravvivenza, la violenza e il senso del dovere, ma anche dall'elemento della

memoria storica.

La frase «È il primo uomo che uccido guardandolo in faccia!» è pronunciata dal

protagonista Johnny, il giovane partigiano, nel romanzo "Il partigiano Johnny" di Beppe

Fenoglio. Questa frase appare nel capitolo 9 del romanzo, quando Johnny, coinvolto in

un'azione di guerriglia contro le truppe nazifasciste, è costretto ad affrontare per la prima

volta la dura realtà della guerra, con il gesto estremo dell'uccisione di un nemico faccia a

faccia.

Contesto del Capitolo

Nel capitolo in questione, Johnny si trova in un momento di grande tensione psicologica.

Dopo aver partecipato a diverse azioni di guerra, è turbato dalla consapevolezza della

violenza che la Resistenza comporta. La frase segna un punto di svolta emotivo per il

protagonista: l'atto di uccidere diventa un'esperienza difficile e dolorosa, lontana

dall'eroismo romantico che si potrebbe immaginare, ma piuttosto una realtà spietata e

drammatica. La violenza della guerra è rappresentata da Fenoglio come un'esperienza

che disumanizza e lascia cicatrici nei combattenti, rendendo più complessa la lotta per la

giustizia e la libertà.

La frase di Johnny esprime la crudezza del conflitto e il peso psicologico che l'uccisione

comporta. Per Johnny, uccidere non è solo un atto fisico, ma una rottura interiore, un

passaggio che segna la fine dell'innocenza. L'esperienza della guerra, per Fenoglio, non è

mai glorificata, ma vista come una tragica necessità di fronte alla brutalità dei fascisti e

dei nazisti. La consapevolezza di essere costretto a uccidere per difendere la sua causa lo

segna profondamente, e il capitolo 9 è emblematico della disillusione che pervade l'intero

romanzo.

La frase quindi sintetizza un tema ricorrente nell'opera di Fenoglio: la disumanizzazione

Alberto Moravia (1907-1990) è stato uno dei più importanti scrittori e intellettuali

italiani del Novecento, noto per la sua scrittura realista e per le sue riflessioni sulla

società contemporanea, sull'alienazione e sulle dinamiche psicologiche. Le sue opere

affrontano temi profondi come la solitudine, la ricerca di identità, le relazioni

interpersonali e la crisi dei valori morali.

"Agostino" è un romanzo scritto da Alberto Moravia e pubblicato nel 1944, uno dei suoi

primi lavori ad affrontare temi esistenziali e psicologici con grande intensità. In

quest opera, Moravia esplora la psicologia giovanile e il processo di crescita, in

particolare le sfide legate all adolescenza, alla scoperta della sessualità e alla

formazione dell identità.

Trama

"Agostino" racconta la storia di un ragazzo di quattordici anni, il protagonista, che vive a

Roma con sua madre, una donna bella e affascinante, ma anche un po' fredda e

distante. La vicenda si sviluppa durante un'estate, quando Agostino, che vive una vita

piuttosto protetta e priva di esperienze significative, si trova ad affrontare il

cambiamento e a confrontarsi con il proprio corpo, con la sessualità e con i suoi

sentimenti più profondi.

Nel corso del romanzo, Agostino scopre la propria sessualità attraverso l'incontro con

una giovane donna, una donna adulta e sensuale che suscita in lui desideri confusi e

imbarazzanti. Questo incontro segna una fase cruciale nel suo percorso di crescita,

segnato dalla perdita dell innocenza e dalla crisi dell adolescenza. L esperienza con la

donna lo fa sentire sconvolto e smarrito, e il ragazzo vive un conflitto interno tra il

desiderio e la vergogna, tra la spinta verso la maturità e la resistenza a essa.

Il romanzo affronta anche la relazione complessa di Agostino con la madre. Sebbene lei

sia una figura che rappresenta per lui la protezione e il rifugio, il ragazzo inizia a vedere

in lei anche una persona che sfugge alla sua comprensione. La distanza emotiva tra i

due aumenta e Agostino si rende conto che la madre, pur amandolo, è diversa da come

la immaginava.

Temi

L'adolescenza e la crescita: "Agostino" è prima di tutto un romanzo di formazione.

Moravia indaga la psicologia dell'adolescente, il passaggio dall'infanzia alla maturità, il

momento in cui il ragazzo è costretto a confrontarsi con la sessualità, con il corpo che

cambia e con il desiderio che lo travolge. La scoperta della sessualità è vista come

un'esperienza che segna in modo profondo la psiche del ragazzo, ma anche come una

forma di alienazione rispetto al mondo degli adulti.

La madre e il conflitto familiare: Un altro tema centrale è la relazione di Agostino con la

madre, che è sia una figura di protezione, ma anche di distanza emotiva. La figura

materna, nel romanzo, è simbolo di una sessualità adulta che è misteriosa e

irraggiungibile per il ragazzo, ma che allo stesso tempo lo attrae e lo spaventa. La

madre rappresenta l ambiguità del mondo adulto, una dimensione che Agostino non è

ancora in grado di comprendere completamente.

La scoperta della sessualità e la vergogna: Moravia esplora anche il tema della

vergogna e del tabù legato alla sessualità, non solo attraverso l esperienza di Agostino

con la donna, ma anche nel modo in cui il ragazzo comincia a percepire il proprio corpo

e i cambiamenti che sta attraversando. La maturazione sessuale è vissuta come un

processo doloroso e destabilizzante, che crea un conflitto interiore tra il desiderio e la

paura.

’ ’ ’ ’ ’ ’ ’ ’

Nel capitolo IV, Agostino è già in pieno conflitto con il suo corpo e la sua identità. La

frase riflette la sensazione di smarrimento che il protagonista prova di fronte alla

trasformazione che sta attraversando: il passaggio dall'infanzia alla maturità. La

"primitiva condizione" a cui si fa riferimento è quella di una innocenza e di una fase pre-

sessuale della sua vita, in cui il ragazzo non era ancora consapevole dei suoi desideri,

della sua sessualità e del suo corpo in modo tanto tangibile e sconvolgente.

Vasco Pratolini (1913-1991) è stato uno dei più importanti e significativi scrittori italiani

del Novecento, noto per il suo impegno nella rappresentazione delle classi popolari e

per la sua capacità di narrare le trasformazioni sociali e storiche dell Italia, specialmente

quella di Firenze, sua città natale. Il suo stile realistico e il suo sguardo critico verso la

società gli hanno conferito una grande importanza nella letteratura italiana,

specialmente nell'ambito del neorealismo.

"Metello" (1955) È uno dei romanzi più noti e importanti di Pratolini, incentrato sulla

vita di Metello, un giovane che cresce in un ambiente di povertà a Firenze. Il romanzo

segue la sua evoluzione da un ragazzo semplice e privo di ideali a un uomo che scopre

la realtà della politica, della lotta di classe e della giustizia sociale. La sua maturazione

avviene in un contesto di conflitti sociali e di crescente alienazio

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
22 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cherolz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Bertolio Jhonny.