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GRAFEMA-
FONEMA
PROCESSI
CENTRALI
Imparare a leggere significa apprendere ed elaborare l'informazione ortografica e trasformarla
nella corrispondente rappresentazione fonologica
PREREQUISITI PER L'APPRENDIMENTO DELLA LETTURA
Sviluppo adeguato del linguaggio
o Adeguate capacità percettive, acustiche e visive
o Adeguato sviluppo della motricità
o 16
Corretto avviso all'acquisizione sello schema corporeo
o Adeguata organizzazione spazio-temporale
o Motivazione dell'apprendimento della lettura
o
ATTITUDINI MOTORIE PER UN BUON APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA
Inibizione e controllo neuro-muscolare, indipendenza segmentaria, coordinazione oculo-
manuale, organizzazione spazio-temporale
Coordinazione funzionale della mano, indipendenza mano-braccio, indipendenza delle dita,
coordinazione nella prensione e nella pressione
Abitudini neuro-motorie corrette e ben stabilite, visione e trascrizione da sinistra a destra,
modo corretto di tenere la penna
TAPPE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA
• Gioco libero
• Gioco strutturato
• Consapevolezza della struttura del gioco
• Rappresentazione grafica della struttura del gioco
• Studio della rappresentazione
• Elaborazione di assiomi e teoremi
CAP 4
1955 - Programmi per la scuola elementare : 1° ciclo, il maestro se riteneva opportuno fare
educazione fisica ogni giorno poteva farlo. 2° ciclo, venivano indicati alcuni obiettivi, poi si dava più
importanza al gioco
1986/87 - Nuovi programmi per la scuola elementare: introduce la seconda lingua, educazione
musicale, educazione artistica ed educazione motoria
La scuola è vista come un ambiente educativo di apprendimento sottolineando l'importanza
dell'educazione alla convivenza civile
1991 - I nuovi orientamenti dell'attività didattica nelle scuole dell'infanzia: la scuola dell'infanzia
deve consentire alle bambine e ai bambini la maturazione dell'identità, la conquista dell'autonomia
e lo sviluppo delle competenze
CAMPI DI ESPERIENZA
Il corpo e il movimento: acquisizione delle capacità di discriminazione percettiva, controllo
degli schemi dinamici e posturali di base
Educazione alla salute: fornisce esperienze di vita per un'adeguata gestione de corpo, per
promuovere abitudini positive igienico-sanitarie
17
CONTINUITA EDUCATIVA: la scuola deve promuovere la continuità del processo educativo per
assicurare agli allievi il conseguimento delle finalità dell'istruzione
2003 - Riforma Moratti
Novità: Riordino dei cicli scolastici
Introduzione del tutor
Riordino del secondo ciclo di studi con licei e formazioni professionali
Anticipo scolastico (età di accesso alle scuole)
Introduzione del Portfolio di competenze
DDECRETI ATTUATIVI RIFORMA MORATTI
1. Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati : cioè esplicitano i livelli essenziali di
prestazione per cui le scuole sono tenute a garantire per il diritto sociale, personale,civile e
alla formazione di qualità
2. Indicazioni per il curricolo: spetta agli insegnanti la costruzione di percorsi formativi, quindi
scelgono contenuti metodi e organizzazione degli ambienti di apprendimento
Le nuove indicazioni sono un quadro di riferimento chiaro e definito, indicano il risultato atteso
dall'apprendimento. Realizzano il passaggio dai vecchi programmi scolastici ad un agile
documento di indirizzo di orientamento
SCUOLA DELL'INFANZIA
Deve progettare un curricolo di 3 anni che coinvolga i bambini nei diversi campi di esperienza
Variazione dei campi d'esperienza
1991 Il corpo e il movimento
o I discorsi e le parole
o Lo spazio l'ordine e la misura
o Le cose il tempo e la natura
o Messaggi forme e media
o Il sè e l'altro
o
2004 Il sè e l'altro
Corpo movimento e salute
18
Fruizione e produzione di messaggi
Esplorare conoscere e progettare
2007
• Il sè e l'altro (le grandi domande, senso morale, vivere insieme)
• Il corpo in movimento ( identità,autonomia,salute)
• Linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multimedialità)
• I discorsi e le parole ( comunicazione, lingua, cultura)
• La conoscenza del mondo ( ordine, spazio, tempo, natura)
Ogni scuola dovrà predisporre il curricolo rispettando le finalità, i traguardi per lo sviluppo delle
competenze e gli obiettivi di apprendimento.
Il curricolo è un'ipotesi di lavoro, per farlo bisogna conoscere gli alunni e conoscere io loro bisogni
formativi.
SCUOLA PRIMARIA
Il suo curricolo è organizzato con percorsi orientati verso le discipline. Le competenze sono
traguardi che si verificano al termine della scuola primaria, gli obiettivi sono funzionali al
raggiungimento delle competenze e vengono definiti in riferimento al 3° e 5° anno della scuola
primaria.
AREE DISCIPLINARI
Linguistico-artistico-espressivo: italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo
movimento sport
Storico-geografico-sociale: storia e geografia
Matematico-scientifico-tecnologico: matematica, scienze naturali, sperimentali e tecnologia
UNITA DI APPRENDIMENTO (UDA)
Contestualizzazione: si indicano i livelli di partenza, il contesto per le attività e le
motivazioni delle scelte didattiche
Fase pre-attiva: si precisa il percorso formativo, finalità, obiettivi
Fase attiva: si specifica il tempo, le modalità, le attività ed i contenuti teorici
Controllo degli apprendimenti: permette di verificare e valutare il raggiungimento dei
traguardi ipotizzati, abilità e conoscenze perseguite
19
Troviamo 2 tipi di UDA:
1. Disciplinare: si sviluppa una sola disciplina
2. Interdisciplinare: coinvolgendo più discipline con obiettivi condivisi
LEZIONE DI ATTIVITA MOTORIA
3 fasi:
1. Preparatoria, generale e specifica: introduce all'acquisizione degli obiettivi della lezione
2. Centrale: contenuti specifici per l'apprendimento degli obiettivi
3. Conclusiva o defaticamento: favorisce il processo di recupero e di distensione muscolare
CAP 5
EDUCAZIONE AMBIENTALE: sono un insieme di interventi volti a sviluppare le facoltà intellettuali,
morali, fisiche degli individui. Quindi educazione alla vita.
FINALITA
Favorire un'educazione permanente
o Promuovere la soluzione dei problemi ambientali
o Coinvolgere e stimolare la collettività all'individuazione dei problemi ambientali
o Creare una coscienza ecologica
o Adattabilità alle diverse situazioni socio-economiche, culturali, naturali, ecologiche
o
Educazione ambientale significa anche insegnare a guardare l'ambiente per migliorare la qualità
della vita
DIMENSIONI
Emotiva: con il contatto diretto con l'ambiente naturale, si stimolano emozioni , sentimenti,
ricordi pensieri, fantasia per poter sviluppare nuovi orizzonti per migliorare la qualità della
vita
Pragmatica: la natura ci offre numerose possibilità di effettuare esperienze ed attività
pratiche sai all'aperto che in centri naturalistici
Cognitiva: con il contatto con gli ambienti di interesse naturale, storico , antropologico ci
permette di apprendere determinate conoscenze
L'educazione ambientale mette in moto meccanismi che sviluppano capacità intellettive morali e
fisiche, per arrivare al rispetto e all'integrazione con l'ambiente cioè sviluppare la propria
personalità
PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE 20
PROMUOVERE DOTI E ABITUDINI POSITIVE NEI CONFRONTI DELL'AMBIENTE
ATTRAVERSO:
• Maturazione del carattere
• Pragmatismo
• Salute
• Senso della natura
• Socializzazione
Raggiunti grazie a:
Motivazione ed interesse
Azione e partecipazione
Responsabilità
Contatto con la natura
Lavoro di gruppo
Regole da rispettare
Impegno personale
METODOLOGIE DA UTILIZZARE
Osservazione
Conoscenza
Analisi
Sintesi
Applicazione
Valutazione
MEZZI DA USARE
Gioco
o Esplorazione di ambienti
o Esperimenti sul campo
o 21
Mass-media
o Attività all'aperto
o Escursioni
o
ATTIVITA SENSO-PERCETTIVE
Stimolazioni tattili, diversi tipi di superficie
Sensazioni termiche e tattili
Verificare la pesantezza
Sensazioni pressorie
Sensazioni vibratorie
Esercizi di attenzione visiva
Esercizi di attenzione acustica
Dopodichè:
• Escursioni
• Osservazione flora e fauna
• Taccuino del naturalista
• Raccolta di tracce
• Attività di conservazione naturalistica
• Attività manuali e contadine
• Ceramica e pittura
• Osservare le stelle
• Ascoltare la natura
• Giochi sensoriali
• Orientamento
• Ossevare la fauna marina
• Cucinare
Solo con esperienze pratiche si potranno formare persone consapevoli della necessità di
recuperare un rapporto positivo tra uomo e natura.
22
L'ALTRO LINGUAGGIO
CAP. 1
LA RIFORMA DELLA SCUOLA PRIMARIA
I pedagogisti propongono di porre attenzione non all'individuo ma alla persona, cioè al soggetto
che genera conoscenza ed è in relazione con la comunità europea.
Sottolineano cosi i valori della cultura occidentale:
Cura di sè e dell'altro
Autonomia della persona
Universi della conoscenza
Libertà
TEMI CENTRALI DELLA RIFORMA
1. Personalizzazioni
2. Competenze
1)PERSONALIZZAZIONE
Non si parla più di programmi, ma si definiscono le regole generali contenute sia nel profilo
educativo, culturale e professionale dello studente, alla fine del primo e del secondo ciclo di
istruzione, sia nelle indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati
PRINCIPIO DI PERSONALIZZAZIONE: è la persona dell'alunno al centro di tutto il processo di
apprendimento che maturando le competenze da forma al suo essere, portando a compimento le
capacità con le conoscenze e le abilità acquisite
Le scuole predispongono dei piani di studio personalizzati per:
• Fornire a tutti uguali opportunità di apprendimento
• Presidiare e contenere il rischio di insuccesso scolastico
• Sviluppare le capacità di auto-orientamento
• Elencare gli standard di apprendimento
• Consentire un primo approccio con il mondo del lavoro e delle professioni
Quindi