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E'
più di 800 opere diverse e ciascun testo fu impiegato in media da più di 30
compositori differenti
La trama standard dei suoi drammi consiste in 2 coppie di amanti a cui le
circostanze impediscono la desiderata unione. Solo al termine della
vicenda tutto si ricompone quasi sempre grazie alla magnanimità del sovrano
di turno.
- a Napoli si innamora di una cantante d’opera ed entra in contatto col mondo del
teatro, divenendo librettista famoso;
- a Vienna: prende il posto di Apostolo Zeno come poeta di corte, e tenne la carica
per cinquant’anni.
- le sue opere più famose sono libretti d’opera: Didone Abbandonata; L’olimpiade;
Attilio Regolo, La Clemenza di Tito (Mozart);
1) LA LIBERTA' dalle Rime [pag.268,B.3]
La canzonetta risale al 1733, cioè allo stesso anno dell'Olimpiade. Appena
terminata la composizione, Metastasio ne approntò personalmente
l'accompagnamento musicale.
Un melodramma condensato: L'io poetico si rivolge in un monologo al pubblico
dei lettori, come l'attore si presenta a teatro.
In questa canzonetta il poeta canta la sua felicità nell’essersi finalmente liberato di
una passione d’amore per una certa Nice, che lo stava consumando. Tra le cose
di cui il poeta si rallegra ci sono il fatto di non essere più schiavo della Donna;
e il fatto di poter vedere lei anche nei suoi difetti.
Stile: simmetrie: ricerca ossessiva di corrispondenze lessicali, sintattiche,
metriche: ésprit de geometrie;
- Sintassi/metro.C’è assoluta coincidenza tra metro e sintassi: ogni strofa è in sé
conclusa ed è divisa esattamente in due quartine, che contengono ognuna un
periodo sintattico; no enjambemoent;
- Ritmo. C’à assoluta continuità ritmica in tutte le strofe: i versi 2-3 di ogni quartina
cambiano ritmo rispetto al primo, in modo regolare per tutte le strofe;
- Figure retoriche. Le figure retoriche dominanti:
1) chiasmo: scandito già dallo schema di rime ABBA, è ripreso anche da altri
elementi, ad esempio la strofa 1, 1° quart.: v.1 > gli inganni; vv.2-3 > versi
scanditi da «al fin»; v.4 > la pietà degli dèi;
2) anafora: es. strofa 1, 2° quart: sento/sento; non sogno / non sogno;
Significato. Questa struttura metrica e stilistica così calcolata e simmetrica
chiaramente fa da pendant a ciò che viene detto nella poesia: cioè la liberazione
dal furor d’amore, e il ritorno alla padronanza di se stessi;
L'evoluzione interiore del protagonista: dalla malinconia al distacco. La libertà
del titolo indica la capacità di vivere appieno sempre nuove illusioni e delusioni
amorose; la canzonetta è un modo per celebrare il recupero della capacità di
controllare il reale, affrontarlo con sguardo razionale, di riprendere il controllo
della situazione.
- Leopardi si ispirerà a questo stile nella poesia il Risorgimento (torna a scrivere
poesia dopo anni di silenzio);
2) DICHIARAZIONE D'AMORE dall'Olimpiade, Atto I, scena X [pag.281 B.3]
In questa scena la situazione si complica in modo apparentemente inestricabile con
l'emergere allo scoperto dell'amore che Aristea nutre per Mégacle, persuaso fino a
quel momento di amarla senza esserne riamato. Si conoscono 53 versioni musicali
dell'opera,comprese di Bach e Beethoven.
L'accostamento tra gli opposti: La struttura dell'Olimpiade è molto complicata:
l'intrigo dei conflitti risulta apparentemente irrisolvibile. L'abilità con cui
Metastasio costruisce la trama complica ed esaspera il motivo antichissimo
delle peripezie amorose. La tensione cresce attraverso l'accostamento degli
opposti: l'amore di Aristea si manifesta per spronare l'amato all'azione risolutiva
nel momento in cui questi ha già rinunciato a coronare il proprio sogno d'amore, ma
la confessione della donna tradisce in lei la paura (infondata) di perdere l'affetto di
Megacle. In lui all'opposto l'amore si rivela come amara presa di coscienza della
necessità di rinuncia alla felicità. Dal pt di vista morale il loro dolore dipende dallo
stesso valore di entrambi dato alla fedeltà/fides.
Costruzione formale: si riflette la alternanza di segnali opposti sia a livello
lessicale che retorico. Schema di ripetizione e inversione!
3) SOGNI E FAVOLE, sonetto
Scrivendo l'autore in Vienna l'anno 1733 la sua Olimpiade, si sentì commosso
fino alle lagrime nell'esprimere la divisione di due teneri amici. e
meravigliandosi che un falso e da lui inventato disastro potesse cagionargli una sì
vera passione, si fece a riflettere quanto poco ragionevole e solido fondamento
possano aver le altre, che soglion frequentemente agitarci nel corso di nostra vita.
Sonetto scritto intorno al 1733, esprime la concezione dell'arte come sogno,
finzione, separa dalla vita, sogno e finzione anche questa.
IL 1700: L'ILLUMINISMO ( età dei lumi,1a rivoluzione
industriale,americana(1775),francese(1789) Arcadia → equilibrio fra
ricerca razionale, reazione antibarocca e recupero classicismo...)
L'Illuminismo è un movimento contro i residui irrazionali e contro i pregiudizi,
le superstizioni e l'ignoranza, dotato dell'arma della ragione. Vi è poi un certo
filantropismo, per il quale ogni uomo,essendo dotato di ragione, è cittadino del
mondo e come tale merita rispetto, amore fraterno e tolleranza. Esso è espressione
della emergente borghesia che aspira a diventare classe dirigente.
Le principali città italiane in cui la cultura illuministica dilagò furono Napoli e Milano.
La divulgazione delle idee progressiste si avvale di un nuovo strumento di
comuncazione: il periodico → il milanese Il caffè (fondato dall'Accademia dei
Pugni). Vi fu una perdita di prestigio delle accademie (così come delle corti), tranne
in quella dei Trasformati e dei Pugni. L'accademia d'Arcadia perse
progressivamente il potere di assicurare su base nazionale la celebrità di uno
scrittore. Fatta eccezione per Il caffè, dedito alla divulgazione di nozioni tecniche e
scientifiche, la maggior parte dei periodici italiani mantenne un carattere
squisitamente letterario. Usuale l'abitudine di riunirsi nelle “botteghe del caffè”,
ritrovi pubblici aperti a chiunque volesse entrarvi: l'esempio più celebre è il Caffè
Procope, a cui gli illuministi milanesi s'ispirarono per la testata del loro periodico.
Cultura e letteratura dell'Illuminismo
L'illuminismo italiano ha come riferimento principale Montesquieu, Voltair,
Rousseau e Diderot, fu sempre prudente e mirò principalmente a uno
svecchiamento della cultura, e può essere distinto in 3 periodi:
1. il periodo 1740-1750, segnato da una larga diffusione delle idee illuministiche
e da un grande dibattito culturale
2. il periodo 1760-1775 che vede una fattiva collaborazione fra intellettuali e
principi illuminati
3. il periodo 1775-1790, in cui la collaborazione si interrompe e il riformismo si
fa meno dinamico
Il gruppo di intellettuali che animano la vita culturale della capitale lombarda gravita
prima intorno all'Accademia dei Pugni, poi attorno alla rivista Il caffè, i cui fondatori
si fecero portavoce delle istanze culturali: Il caffè diventa la cassa di risonanza
delle posizioni più avanzate della nuova cultura. Tra i fondatori del caffè vi
furono Beccarìa e i fratelli Verri.
1) Contro la tortura e la pena di morte, verso un governo “illuminato” dello Stato
(Cesare Beccaria, da Dei delitti e delle pene, cap XII e XXVIII) [p.355 B.3]
Il saggio Dei delitti e delle pene ebbe un successo travolgente che proiettò l'autore
al centro della cultura progressista europea. L'opera non dimostrava soltanto le
barbarie dei sistemi inquisitoriali e carcerari del tempo, ma poneva la questione
fondamentale del fine della pena; annullava la tradizionale identificazione tra
peccato e reato e collegava quegli orrori con la struttura stessa dello Stato.
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Beccarìa delinea nei due brani seguenti quella che è considerata la “svolta decisiva
del diritto penale”: la pena inflitta ai colpevoli non deve, come invece avviene
con la tortura e l'esecuzione capitale, riprodurre il male generato dal delitto
stesso,perchè, tale pena provocherebbe solo sentimenti di “compassione” e
“sdegno”. L'unico sentimento utile a educare i colpevoli è il “salutare terrore” come
una lunga carcerazione o i lavori forzati.
Tra logica ed emozione. La fortuna del testo di B. eè dovuta alla chiarezza
dell'intreccio di logica e analisi emotiva che fa si che il discorso assuma
un'efficacia persuasiva particolare. Al centro dell'analisi vi è la riscoperta delle
reazioni spontanee, il riconoscimento delle storture tramandate giorno dopo
giorno da una pratica consolidata ma barbara.
Lo scambio dei punti di vista. Particolarmente originale è il modo di procedere
dell'argomentazione: l'autore porta il lettore ad assumere per un momento il punto
di vista del delinquente, per confrontare tra loro le possibili reazioni suscitate in
lui, rispettivamente dalla prospettiva di una lunga pena detentiva o dalla previsione
della pena capitale.
2) Untori, peste e ignoranza (Pietro Verri, dalle Osservazioni sulla tortura,cap. II-III)
[p.363 B.3]
Pietro Verri fu l'animatore del gruppo dei giovani intellettuali che si riunì intorno
all'Accademia dei Pugni, dando vita in seguito a Il caffè.
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Nel brano Verri narra i fatti che hanno portato alla cattura del commissario della
Sanità Guglielmo Piazza, accusato di “unzione” durante la peste di Milano nel
1630. L'autore procede ad una disamina delle presunte prove a carico dello
sventurato, svelandone l'infondatezza e dimostrando come la superstizione e la
suggestione, frutti entrambi dell'ignoranza non solo del popolo, ma anche dei
legislatori, abbiano portato alla condanna di un innocente. L'accanimento verso i
presunti “untori” ha preso il sopravvento su tutto.
L'accertamento del “vero”. Nell'affrontare la storia delle “unzioni” durante la peste
milanese, Pietro Verri applica il metodo d'accertamento del “vero” proposto qualche
decennio prima da Muratori. A differenza di questo, Verri porta in evidenza il
prevalere degli istinti irrazionali presso il popolo ma anche la classe dirigent