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DIREZIONE PER OBBIETTIVI
tende realizzarli, il controllo sull’azione imprenditoriale diventa continuo e riguarda le “deviazioni emergenti” fra ciò
che era stato programmato e ciò che si è realizzato, valutando delle discrepanze e poter decidere di conseguenza.
La direzione per obbiettivi ha diverse forme in base al grado di intensità con cui gli obbiettivi sono utilizzati nel defi-
nire un sistema di governo, tra cui possiamo individuare due forme limite:
autogoverno al vertice per obbiettivi: organo imprenditoriale mira a raggiungere gli obbiettivi di fondo
procedendo alla loro segmentazione in alcuni sotto-obbiettivi importanti, inoltre guida la gestione budgetaria con un
controllo di tale gestione basato sulla valutazione del grado di avvicinamento dei traguardi raggiunti;
all’obbiettivo del ruolo di mezzo logico-orga-
direzione per obbiettivi ( ): si basa sul riconoscimento
DBO
nizzativo idoneo a finalizzare le azioni e le risorse aziendali al raggiungimento di determinati traguardi ed esige il
in termini misurabili, l’attuazione di
passaggio dalle enunciazioni generali degli obbiettivi strategici alle loro definizioni
un processo logico e tecnico di specificazione e frazionamento di quegli obbiettivi e la conseguente loro asse-
gnazione ai centri decisionali.
9. La funzione politica
Abbiamo già visto come all’impresa aderiscano dei soggetti all’interno di uno o più degli elementi costitutivi dell’im-
presa, condizionano la propria adesione al “sistema” alla riconosciuta possibilità di soddisfare le proprie aspettative.
Ciascuno di questi soggetti è portatore di interessi particolari nei confronti del sistema aziendale e quindi partecipa
alla definizione del quadro degli stakeholders dell’impresa e come tale rappresenta un’autonoma prospettiva di giu-
dizio del valore dell’impresa. PROPRIETÀ IMPRENDITORI
PERSONALE CLIENTI
IMPRESA COMUNITÀ SOCIALE
DONATORI AUTORITÀ POLITICHE
FORNITORI COMPETITORS
COMUNITÀ FINALISTICA
finanziatori e clienti, partecipano all’attività d’impresa intrattenendo con essa una
Gli stakeholders aziendali, fornitori,
serie non occasionale di rapporti di scambio e condizionando il carattere di continuità di tali relazioni ad un giudizio
positivo sul valore dell’impresa nella prospettiva dei propri interessi → es. per la proprietà, il positivo giudizio sul
valore dell’impresa condiziona il consenso a possibili nuovi apporti finanziari richiesti dal sistema di impresa o
l’indisponibilità a trasferire ad altri le quote o le azioni rappresentative del capitale di rischio. Per alcuni pubblici
aziendali il giudizio positivo sul valore dell’impresa si esprime in termini diversi da una condizionata continuità di
relazione → es. il personale è una risorsa acquisita relativamente permanente e il suo positivo giudizio sull’attività
aziendale si esprime nella qualità delle relazioni sindacali e in particolare di una moderata/assente conflittualità.
l’insieme degli scopi di cui sono portatori i soggetti che gravitano intorno all’impresa costituiscono la complessa
teologia del sistema aziendale, e l’analisi di tali scopi è importante per gli strumenti concettuali che mette a
disposizione che permettono di studiare la varietà die comportamenti rispetto a ciascun soggetto che interagisce con
l’impresa seguendo proprie logiche e finalità. Diversi stakeholders implica anche diversi interessi dei quali sono
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portatori, tra i quali si individua:
1. scopi motivanti (soggetto proprietario e organo imprenditoriale): è necessario conoscere le motivazioni di coloro
che spingono alla costituzione dell’impresa, quindi se il soggetto imprenditoriale considera l’impresa come sistema
strumentale al conseguimento dei suoi scopi, la condizione di esistenza dell’impresa diviene il sufficiente
oggetto, così viene garantita la conservazione dell’elemento costitutivo dell’impresa.
soddisfacimento degli scopi in
Per il soggetto imprenditore gli scopi sono la remunerazione monetaria personale, il potere personale in azienda e il
successo dell’impresa;
2. l’impresa si fonda sul continuo scambio-produzione-scambio
scopi finalistici (clienti): nel quale il ruolo trainante
è rappresentato dallo scambio inerente il collocamento dei beni o delle attività generate. l’impresa trasforma i bisogni
di domanda di mercato, in questo ambito il ruolo chiave lo assumono i clienti, i cui scopi sono un mix di aspettative
sul prodotto, che deve avere un’attitudine a soddisfare una data funzione tecnica, rispondere a caratteristiche
preferenziali di qualità, immagine, prezzo, accessibilità del prodotto e condizioni di garanzia e di assistenza;
3. scopi strumentali, necessari per la realizzazione di quelli finalistici e di quelli motivanti:
1. interni (personale o fornitori irrinunciabili): i cui scopi sono la remunerazione monetaria, la sicurezza del e sul
posto di lavoro, il clima e la soddisfazione sul lavoro;
2. esterni (fornitori): i cui scopi sono la remunerazione monetaria, favorevoli termini di pagamento, l sicurezza del
pagamento ecc → i rapporti dell’impresa con i fornitori hanno un’importanza maggiore rispetto a quelli con i clienti.
4. da soggetti esterni e servono a creare concorrenza all’interno di un
scopi vincolo (ambiente) sono manifestati
settore in modo da tutelare gli interessi della collettività e devono essere soddisfatti perché imposti dalla normativa →
es. rispetto della natura e dell’ambiente, accesso controllato alle riserve esauribili, contenimento dell’inquinamento…;
5. scopi autogeni (impresa)sono individuabili in uno scopo generale e complesso quale la naturale propensione
alla crescita e alla sopravvivenza e si esprime con la crescita dei costi monetari correnti e del livello di
autofinanziamento o con esigenze di apparato o di esercizio di funzioni aggiuntive (es. ricerca di una sede
amministrativa nuova).
La funzione politica quindi consiste nel governo delle relaziono con determinati gruppi di soggetti, finalizzato alla
costruzione del consenso necessario al proseguimento dell’attività d’impresa. I pubblici dell’impresa sono quindi
gruppi di pressione nei confronti del sistema aziendale e massimizzano il soddisfacimento dei propri specifici interessi
→ l’imprenditore ricerca aree di compatibilità fra gli interessi degli stakeholders e le esigenze di continuità e sviluppo
dell’impresa. In termini pratici la funzione politica si estrinseca nell’individuazione della tipologia di scopi di cui sono
soggetti che gravitano intorno all’impresa, nella valutazione della loro intensità e della disponibilità di
portatori i
ciascuno di essi a rinviare il momento della soddisfazione. L’imprenditore quindi sarà chiamato a ricercare una
dell’impresa che si ottiene quando tutti gli scopi degli stakeholders sono soddisfatti
condizione di equilibrio teologico
in misura accettabili, mentre alcuni stakeholders possono essere soddisfatti in termini minimi, per altri, principalmente
interni al sistema aziendale, il livello di remunerazione potenzialmente riconoscibile non ha limiti. Lo sviluppo deve
essere interpretato come esigenza vitale del sistema aziendale e come fonte per il soddisfacimento delle crescenti
aspirazioni.
Le chiavi di lettura del successo dell’impresa
10. dell’attività imprenditoriale è quello di ottenere il successo dell’impresa e per fare ciò l’imprenditore deve
Lo scopo
superare due tipi di ostacoli:
di rivalità: posti da soggetti individuabili che perseguono i loro obbiettivi di sviluppo o stabilizzazione nella
consapevolezza che il raggiungimento di questi è ostacolato dal conseguimento degli obbiettivi altrui il
soddisfacimento degli obbiettivi di uno dei soggetti implica una minore soddisfazione degli obbiettivi degli altri;
di contrasto: posti da soggetti con obbiettivi contrapposti e contrastanti ai nostri, quindi il conseguimento degli
obbiettivi di questi soggetti consente che comunque anche quelli della controparte siano in misura soddisfatti. A
volte, per esempio in situazione di negoziati contrattuali, ciascuna delle parti consegue i propri obbiettivi solo se
anche la controparte contemporaneamente riesce a raggiungere i propri in maniera soddisfacente.
Possiamo allora interpreta il successo con due chiavi: forza e autonomia
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FORZA AUTONOMIA
capacità dell’impresa capacità dell’impresa di perseguire il proprio
di imporre il proprio
disegno strategico in un contesto conflittuale disegno di sviluppo senza dipendere dal consenso
di uno o più stakeholders
capacità dell’impresa di assumere
Potere di mercato: Sicurezza: assicurare alla propria attività un mercato di
una posizione di leadership nel mercato in termini di sbocco, rapporti di fornitura rispetto a tutti questi
consentono all’impresa di svolgere la
volume di domanda soddisfatta soggetti che
capacità dell’impresa di
Potere tecnologico/artistico: funzione tecnico-economica scelta (in termini di
essere innovativa e all’avanguardia e di imporre al riduzione del rischio)
Indipendenza finanziaria: la solidità della struttura
mercato standard tecnologici che debbano essere finanziaria consente all’impresa di affrontare con
seguiti dalle altre imprese consentendo
all’impresa di sviluppare un vantaggio competitivo maggiore tranquillità le eventuali insidie ambientali (es.
per differenziazione eccessivo indebitamento a breve termine) motivo per cui
Capacità produttiva: dimensione degli impianti e diventa importante il livello di capitalizzazione
degli stabilimenti dell’impresa, cioè il potenziale dell’impresa che è un elemento di garanzia verso i terzi
capacità dell’impresa di avere
complessivo di produzione che l’impresa è in Immagine aziendale:
un’identità forte
grado di realizzare nella comunità in cui è inserita e
capacità dell’impresa di
Potere economico finanziario: rispetto agli stakeholders, consentendogli più autonomia
Consenso sociale: capacità di essere radicalizzata
creare valore, accumularlo e rafforzare il sistema
aziendale in un territorio permettendogli si attingere a risorse
inaspettate in situazioni di conflitto e rendendola
indipendente rispetto ad alcuni stakeholders.
11. I modelli di assetto imprenditoriale
Si intende la configurazione assunta dall’assetto imprenditoriale in relazione ad alcune variabili selezionate come
particolarmente significative, quindi il numero di modelli esistenti corrisponde al numero delle combinazioni tra queste
variabili.