Riassunti di storia dell'architettura antica e medievale
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L’architettura dopo Costantino
Nessun imperatore torna a Roma per farne una residenza stabile, nel frattempo Roma
diventa la capitale del Papa.
Dopo la partenza di Costantino, nel 326, l'antica capitale del mondo per cinquant'anni ignorò i
problemi che preoccupavano i costruttori di chiese della cerchia imperiale, il papato e il clero
romano, anziché sviluppare nuovi tipi di martyria o di chiese di palazzo, concentrarono la loro
attività architettonica sullo sviluppo di un tipo di chiesa utilizzabile per le esigenze correnti delle
comunità; tutto questo mutò nel 385, quando si iniziò a costruire la nuova chiesa di San Paolo, come
ex voto dei tre imperatori regnanti Teodosio, Arcadie e Onorio.
San Lorenzo in Milano La Basilica di San Lorenzo Maggiore
presenta una pianta molto complessa.
Il corpo principale segue un
sistema centrale, ed è costituito da
un quadrato con i lati arrotondati
in quattro grandi absidi. Negli angoli
invece sorgono quattro torri scalarie.
Al corpo centrale sono collegate
numerose cappelle, alcune delle quali
aggiunte in seguito alla primitiva
costruzione della basilica. Sul perimetro
interno della Basilica corre
un deambulatorio, separato dalla parte
centrale da esedre su due livelli, di cui
quello superiore forma il matroneo.
L'area centrale della chiesa è sovrastata da una grande cupola ovoidale anch'essa a spicchi,
con un diametro di 26,40.
Nell'edificio predomina l'ampio ambiente centrale coperto dalla cupola e collegato
alle cappelle, disposte intorno in senso radiale.
San paolo fuori le mura Chiaramente voleva essere una copia
di San Pietro in Vaticano; disposta in
senso inverso, con l'ingresso a
occidente.
Immensa, costruita sfarzosamente e tale
da poter accogliere grandi masse di
pellegrini, che venivano per assistere
alle funzioni e venerare la tomba, e da
servire inoltre come luogo di sepoltura.
Preceduta da un atrio con colonne, la
navata, larga quasi 24 metri si
estendeva per l'eccezionale lunghezza
di 97 metri.
Da un lato e dall'altro due navatelle fiancheggiavano la navata maggiore.
Il sacrario di san Paolo si trova sotto l'altare, vicino all'arco trionfale che separava il transetto dalla
navata
Il portico che costeggia la facciata ha una sola fila di colonne, diverso rispetto agli altri.
Basilica di Santa Sabina La navata centrale è relativamente alta e le sue
proporzioni slanciate conferiscono all'interno
leggerezza ed eleganza. Tipiche dell'architettura
paleocristiana, oltre alle pareti esternamente lisce
(prive di contrafforti poiché la copertura era sempre
a capriate, quindi una struttura non spingente) era
la presenza di grandi finestre aperte nel cleristorio (la
parte più alta della navata centrale).
L'abside è coronata da un arco trionfale, cioè una
grande struttura ad arco che la inquadra dalla navata.
Basilica di Santo Stefano Rotondo
Una enorme navata 26-27 cilindrica poggia su un colonnato trabeato
con capitelli ionici.
Questo nucleo centrale è circondato da un deambulatorio che si
apre in serie di cinque e sei archi sostenuti da colonne. Queste arcate
conducevano, alternativamente, a quattro cappelle alte e profonde
(disposte a formare una croce).
Nulla si sa della funzione originaria di Santo Stefano, ma il fatto che fin
dall'inizio fosse stato dedicato a santo Stefano, il venerato
protomartire, nonché la sua forma circolare, fanno pensare che fosse
un martyrium, che custodiva forse una reliquia del santo.
L’architettura bizantina
L'architettura bizantina è l'architettura dell'Impero romano d'Oriente, conformatosi come entità
statuale autonoma nel 395, alla morte di Teodosio I.
Tale arte ebbe come fulcro la città di Costantinopoli (l'antica Bisanzio), così chiamata dopo la
morte dell'imperatore romano Costantino I, che l'aveva scelta come capitale dell'Impero (330)
ribattezzandola Nova Roma.
L’architettura Bizantina è fondata sull'estetica neoplatonica di Plotino è la tendenza a conferire allo
spazio un carattere trascendente ed infinito. L'obiettivo estetico principale si traduce nella
scomparsa dell'ordine come struttura ed è evidente un sentimento anti-strutturalistico.
L'impiego della luce quindi concorre a precisare la concezione ottica bizantina che esclude una
veduta statica e comporta la lettura dinamica delle immagini.
Sant’Apollinare nuovo Presenta una tipologia basilicale a tre navate
senza matronei e con le pareti esterne
decorate da arcate cieche.
All'interno si ha una esaltazione dello spazio
mediante l'ampiezza degli archi, l'altezza
della navata, il mosaico, la luce, i pulvini.
Le navate di questo edificio sono spartite da
colonne marmoree, con capitelli scolpiti in
marmo.
Sant’Apollinare in classe
Persiste il tipo locale di
basilica a tre navate, senza
transetto, colonne corinzie e
pulvini, abside circolare
(poligonale all'esterno).
All'interno si assiste alla
fusione di una struttura
locale con una decorazione
importata da
Costantinopoli.
La facciata, in parte rifatta
come altre parti della
chiesa, è preceduta da
un nartece, sotto cui ci
sono marmi ed iscrizioni, che
originariamente era un
quadriportico, ed è
alleggerita dall'apertura di
una trifora.
Gli stipiti e l'architrave del portale sono in marmo greco.
A sinistra della chiesa c'è il campanile del IX secolo che si alza con la sua forma cilindrica.
Al centro della basilica, sul luogo del martirio del santo, è collocato un altare antico.
Lungo i muri della basilica sono sistemati numerosi sarcofagi databili dal V all'VIII secolo
San Vitale a Ravenna È una chiesa a pianta circolare a
doppio involucro, che però rispetto ai
doppi involucri di Costantinopoli,
presenta numerose differenze.
Guardando l’edificio dall’alto, si
riscontra una certa continuità.
Appare definita l’articolazione
volumetrica dell’insieme che ha alla
base un ottagono più grande e più
basso, senza una frammentazione in
piani orizzontali.
La zona del quadriportico sul fronte,
oggi non esiste più.
Nell’interno troviamo soluzioni simili a
Santa Sofia, archi giganteschi che
scaricano su piloni sui quali scarica
anche la volta a cupola.
Nicchie scavano le pareti comprese
all’interno degli archi.
Per quanto riguarda i particolari
decorativi, il periodo è quello di
Giustiniano, sparisce l’idea di ordine
architettonico.
Basilica di S. Sofia
Si trova ai margini del palazzo reale,
è a tutti gli effetti una cappella
palatina.
È costruita sulla punta di un
promontorio e da sola faceva da
polo architettonico.
La chiesa non è strutturata come le
basiliche romane, ma comunque è
legata allo schema dell’asse
longitudinale.
In questo esempio la pianta
longitudinale si mischia a quella
centrale creando una visione
d’insieme molto diversa da quella
che potrebbe essere il pantheon.
Al di sotto della cupola aveva diritto di stare solo l’imperatore, il quale era l’unico che poteva
avere accesso alla conoscenza divina.
Tutti gli altri potevano accedere solo agli spazi laterali ed ai piani successivi.
La cupola è enorme e su pianta circolare e scarica su quattro piloni giganteschi, i quali a loro
volta sono supportati da 4 setti.
La novità sta nel fatto che il rito viene svolto all’interno dell’edificio ed al tempio hanno accesso
tutti.
Santi Sergio e Bacco Una chiesa molto piccola, sempre con l’asse
longitudinale prevalente, in cui ci si accorge che
l’insieme è ruotato in direzione antioraria.
L’illuminazione avveniva da finestre aperte sul fianco
che avevano però davanti una sorta di doppio
schermo di colonne.
All’esterno non vi è la leggibilità del vano maggiore,
dove l’ordine antico sparisce completamente,
mantenendo forse un leggero ricordo di un ordine
romano nell’organizzazione delle parti al di sopra
dell’elemento portato.
San Giovanni ad Efeso Nel 548, Giustiniano fece costruire, al
di sopra di quella preesistente,
un'imponente chiesa a pianta
cruciforme, che ricalcava quella dei
SS. Apostoli, da lui fatta edificare a
Costantinopoli qualche anno prima.
All'estremità ovest, su una terrazza
artificiale, costruita per annullare il
pendio della collina e appoggiata su
una cisterna, sorgeva un atrio,
circondato da portici su tre lati. Sul
quarto lato si apriva il nartece, che
introduceva al corpo centrale della
chiesa tramite cinque porte.
All'interno la chiesa si articolava in tre navate, quella centrale più ampia, intersecate da un
transetto, al centro del quale, prima dell'abside, è visibile la tomba dell'evangelista.
Il soffitto della tomba appare rialzato rispetto al piano del terreno ed era originariamente
ricoperto a mosaico.
Le colonne presentano un capitello ionico del tipo a imposta, costituito da un unico pezzo con il
pulvino su cui l'arco poggia direttamente, molto diffuso nell'architettura bizantina.
Larchitettura Carolingia
La prima organizzazione di stato che si verrà a creare dopo le invasioni arabe, si avrà in
occidente con Carlo Magno verso la metà del 700.
Fino a questo momento è meglio descrivere la storia per singoli luoghi, piuttosto che fare un
discorso più generale.
Carlo Magno creò un impero che, seppur di dimensioni ridotte rispetto a quello romano, cercò di
rinnovare, grazie anche alla religione cristiana, quello che la romanità non era stata in grado di
fare.
L’arte che nasce in questo periodo, è un’arte legata alla classe dominante.
La chiesa ed il clero, erano indispensabili per il progetto che Carlo Magno aveva ipotizzato.
La costruzione di cattedrali e chiese conventuali diventa di massima importanza, qui inoltre si
verranno a situare scuole e botteghe degli artisti.
Gli edifici sagri sorgono numerosi nel territorio , e presentano nel complesso un carattere unitario,
dovuto alla mancanza di una dimora fissa di Carlo Magno.
Gli edifici carolingi arrivati fino a noi sono molto pochi.
Chiese ad aula: schema architettonico vastamente diffuso che riprende la forma originaria
dell’edificio sacro italiano, un esempio è la chiesa di Lorsch.
Il semplice edificio ad aula con abside semicircolare ricorre solo raramente nell’architettura
carolingia.
WestWerk: si presenta come un grande corpo a più piani protetto ai fianchi da due alte torri, il
complesso veniva aggiunto sul lato ovest di basiliche e cattedrali e fungeva esternamente da
ingresso laterale e facciata.
In questo insieme di volumi, inoltre, veniva inserita la cappella privata dell’imperatore, in cui
faceva sosta durante gli spostamenti.
Nelle chiese carolingie, non sono più le torri a costituire la parte più importante della facciata
occidentale, bensì l’intero corpo architettonico.
La torre è intesa come simbolo di potenza e giustizia.
Chiese con il WestWerk
Chiesa di Corvey Cappella Palatina ad Aquisgrana
Cripte: all’ampliamento del coro, si collega strettamente lo sviluppo della cripta.
Predomina dapprima la cripta anulare, costituita da un corridoio con volta a botte.
Disposta a semicerchio, circonda sotto l’abside la tomba del martire, situata al vertice del
semicerchio, generalmente collegata all’altare maggiore sovrastante mediante un’apertura.
Insieme alla cripta anulare, si sviluppa la cripta a galleria che consiste in alcuni vani stretti di forma
rettangolare allungata con una volta a botte, collegati da un corridoio trasversale.
L’ultima tipologia è quella delle cripte a navate, la più antica è quella che si trova sotto S. Maria in
Cosmedin.
Chiese con cori contrapposti: un
gruppo importante di chiese
carolinge è quello delle basiliche
con coro contrapposto.
In certe grandi chiese all'abside
orientale se ne contrappone una
ad occidente, per ricordare le
grandi basiliche romane volte ad
occidente e per costituire una zona
privilegiata di sepoltura destinata ai
fondatori.
Un esempio di questo è l’Abbazia
di San Gallo e quella di Fulda. Abbazia di San Gallo.
Abbazia di Fulda
Chiese a pianta cruciforme: il ritorno di questo genere di edificio, costituiva una delle maggiori
esigenze del tempo.
Il monastero: verso la seconda metà del 700, l’idea di monastero viene fortemente modificata.
Fino a S. Benedetto, l’idea era quella che le architetture che riguardavano i monasteri, non
dovessero essere particolarmente significative.
In età carolingia, invece, troviamo monasteri organizzati come piccole cittadine.
La chiesa è il fulcro del monastero.
Vengono normate le regole per la disposizione degli edifici all’interno del recinto sacro.
Monastero di San Gallo È una pianta conservata solo in pergamena.
Non se ne conosce l’origine precisa, si sa solo
che venne sempre conservato all’interno del
monastero.
È un documento molto grande, in cui si
schematizzano tutti gli elementi costitutivi.
Il monastero è formato da una chiesa, con a
ridosso un chiostro riservato esclusivamente alla vita dei monaci.
Era un insieme autonomo in cui la chiesa spiccava.
Era un edificio a tre navate, con transetto ed abside di tipo paleocristiano.
L’ingresso avviene lungo delle porte sul lato lungo, ogni monaco disponeva di una cappellina
privata con un altar per celebrare le funzioni
Cappella Palatina È il più importante monumento
a pianta circolare del periodo
carolingio.
Fu la cappella di corte e la
residenza preferita di Carlo Magno.
È un ottagono coperto a volte diviso da gallerie a due piani.
Nel piano superiore, la complessità delle volte serviva a sorreggere la cupola che sormonta
l’ottagono.
Monastero di Lorsch Il più importante esempio di
chiesa ad aula.
È una basilica a tre navate,
priva di transetto.
Il coro ripete semplicemente
la forma rettangolare.
Il corpo occidentale
costituisce una novità e lo si può immaginare come un complesso di torri.
Il chiostro è posteriore e qui troviamo la Torhalle, dove l’imperatore riceveva le visite dei signori del
luogo.
L’asse longitudinale è molto marcato.
Monastero di Corvey Uno dei maggiori esempi di
WestWerk.
La grandezza di quest’ultimo era
data dall’importanza della basilica e
dal tempo che l’imperatore passava
li.
L’architettura Ottoniana
Dalla morte di Carlo Magno, assistiamo ad una espansione verso l’esterno dei modi architettonici
dell’impero carolingio.
Questo darà luogo ad un’espansione e ad un consolidamento del monastero.
L’arte ottoniana, ebbe vita Germania, sotto la dinastia degli ottoni, imperatori sassoni.
La sua fioritura è limitata geograficamente alle regioni tedescheed è caratterizzata da una
tendenza alla MONUMENTALITA’.
Il carattere aristocratico dell’arte ottoniana, condiziona i suoi aspetti manieristici.
Benchè sia ancorata nel passato, l’arte ottoniaana, tende verso espressioni più spirituali.
Vi è una ricchezza di strutture ed un dinamismo di sviluppo.
Il tipo dominante è quello basilicale, e precisamente con soffitti piani sulla navata principale.
Non sono frequenti i matronei, predomina il pilastri a cui viene stilisticamente assimilata la
colonna.
Caratteristiche particolari sono le torri, disposte per la maggior parte dei casi in senso assialee
simmtrico ed incorporate nell’edificio.
Nella pianta si ha una disposizione sempre più chiara.
Le navate laterali risultano composte da campate a pianta quadrata con lati di metà lunghezza
rispetto a quelli della navata centrale.
Tutte le aperture verso l’esterno sono sempre poste in alto.
L’architettura ottoniana raggiunge con le sue proporzioni, un’ordinata disposizione di corpi
architettonici con copertura a soffitto piano.
San Michele a Hildsheim Ha una pianta a tre navate ed una sezione
trasversale che potrebbe richiamare a
quella paleocristiana con la navata
centrale più alta.
Si trova la scansione dell’edificio in volumi
elementari, si ha il cilindro il cubo ecc...
La pianta è ispirata alle basiliche
paleocristiane, con un doppio transetto, un
corpo orientale ed uno occidentale.
L’insieme si presenta stretto ed alto.
Lo spazio della navata è organizzato in
cellule spaziali, che interrompono la
continuità del vano maggiore.
San Pantaleone a Colonia
L'interno, con pianta a croce latina, è
diviso in tre navate.
Pilastri, semplici verso la navata
centrale, e sporgenti con semicolonne
verso le navate laterali, reggono gli
archi.
Il westwerk si compone di una struttura
trasversale, specie
di transetto occidentale, con due torri
scalarie a base ottagonale e
cilindriche nella parte superiore.
Preromanico e le chiese di pellegrinaggio
Tra il 900 ed il 1050, in Francia, troviamo degli stili che si differenziano molto sia dall’architettura
ottoniana, sia da quella carolingia.
Pr la prima volta osserviamo il deambulatorio a cappelle radiali.
Caratteristiche delle chiese di pellegrinaggio sono:
le dimensioni, che non sono sempre uguali;
• la conformazione è sempre uguale, la chiesa più piccola somiglia sempre a quella più
• grande;
vi è una spessa facciata con due torri sui lati, queste servivano da richiamo
• la pianta è costituita da tre navate ed un transetto molto forte e grosso;
• vi è un coro con cappelle radiali racchiuso da una sorta di corridoio continuo.
•
È possibile individuare un percorso di strade che partono dall’Italia e dalla Francia, fino ad
arrivare in Spagna a Santiago de Compostela.
Saint Martin a Tours È uno dei primi casi di basilica a tre navate con un
coro con deambulatorio a cappelle radiali.
In corrispondenza di alcuni raggi del
deambulatorio, si costruiscono delle cappelle
laterali che servivano per contenere le reliquie.
St. Martial a Limoges St. Fois a Conques
Saint-Sernin a Toulous
Santiago De Compostela
Il culto di Santiago de Comportela è
tutt’oggi vivissimo.
La cassia era la strada che si percorreva
da Roma per arrivarci.
Oggi la chiesa ha una facciata barocca
che nell’insieme rispecchia quella
medievale.
Anche qui vi è un’assenza di
illuminazione della navata centrale.
Abbazia di Cluny III L’abbazia di Cluny II, farà da
manifesto al romanico monastico.
Cluny III è stata quasi
completamente distrutta dalla
rivoluzione francese.
La chiesa di Cluny III è molto grande,
presenta cinque navate, un doppio
transetto, un coro con
deambulatorio a cappelle radiali.
Si parla di pseudo transetto poiché,
nonostante si vedano delle
appendici ai lati delle navate
laterali, queste non si configurano
come uno spazio doppio traverso
rispetto allo spazio maggiore della
navata principale.
Ha un’organizzazione del coro a
gradoni, cioè con volumi sempre
più alti.
L’architettura Romanica Nel 1096, anno della prima
crociata, il mondo occidentale,
esplode verso l’esterno.
La fine del mondo carolingio,
aveva di fatto creato delle
realtà autonome, che
entreranno in contrasto con il
mondo orientale, in particolare
con quello musulmano, dove
continuava ad esistere l’impero
bizantino.
Il romanico, oggi, non è più
considerato come uno stile
costruttivo, ma come un
momento che ha uniformato i diversi modi di costruire.
Molto spesso è difficile dire se una chiesa di questo periodo appartenga al romanico o
all’ottoniano.
È difficile anche perché le chiese sono state modificate nell’arco del tempo, dal momento che i
cantieri duravano molto a lungo.
I caratteri principali sono:
grandi volumi facilmente riconoscibili;
• decorazione ad archetti e lesene;
• suddivisione in campate;
• scarsa illuminazione.
•
Il romanico fiorisce nel 1100-1200, in cui, dopo il torbido momento della carestia, iniziano a rifiorire
le arti e le lettere.
Nella chiesa romanica domina l’arco a tutto sesto, mentre la copertura può essere lignea.
Spesso si dividono le chiese romaniche, in base a come scaricano i pesi.
Con A, si indicano i sostegni su cui scaricano le nervature della campata centrale mentre con B, i
sostegni su cui scaricano le nervature di quelle laterali.
Architettura romanica in Francia
È legittimo considerare come data d’inizio del romanico il 1000.
Il periodo romanico corrisponde all’età dell’oro del regime feudale.
La chiesa è un edificio con coro orientato ad est, la pianta centrale è rara, generalmente viene
usata quella a pianta longitudinale ad una sola navata o spesso a tre.
Elemento di distinzione, è la scomparsa della seconda abside e del secondo transetto, tipiche
carolingie, nelle chiese più importanti si diffonde il deambulatorio a cappelle radiali.
Nell’alzato, file di sostegni congiunti ad arcate dividono le navate.
Se la navata centrale è più alta: vi sono finestre a muro che illuminano la navata centrale.
Se le tre navate hanno la stessa altezza: si inseriscono i matronei.
La copertura è a capriate su soffitto piano.
Stili regionali: importante in questo periodo la localizzazione dei campanili, che in questo periodo
sorgono sulla crociera in forma di torre lanterna.
Sud della Francia
Saint Trophine ad Arles – Provenza Pianta con un portale molto
strombato.
Domina nell’insieme la
compenetrazione della chiesa
verso l’interno, lungo l’asse
longitudinale.
L’interno è molto scuro e buio, le
finestre sono molto piccole,
quindi la luce che penetra è
pochissima.
Nel sud della Francia,
l’organizzazione dello spazio
avviene in cellule separate evidenziate da archi trasversi.
Non si usano coperture a tetto, ma coperture a volte continue.
Sainte-Madeleine a Vézelay - Borgogna
All'interno, la basilica è a pianta a croce latina
con piedicroce e nartece tre navate, transetto e coro con deambulatorio e cappelle radiali.
Il piedicroce e il nartece sono in stile romanico.
Il nartece è costituito da tre campate e presenta coperture con volta a crociera sia nella navata
centrale, sia in quelle laterali;
Notre Dame La Grande - Poitou
Ritroviamo il solito coro con deambulatorio a
cappelle radiali, tre navate ma soprattutto campate
strette, di pianta rettangolare.
La facciata di questa chiesa esprime il concetto del sud della Francia, è una sorta di schermo
anteposto alle tre navate con sue piccole torri scalarie agli spigoli.
Aquitania
Saint-Front - Perigueux. La chiesa più importante della valle.
Ha una pianta a croce greca, con
un asse longitudinale piuttosto
marcato per via dell’abside che
sporge rispetto al falso transetto, il
tutto coperto da 5 cupole tra loro
indipendenti.
Questo modo di organizzare gli
spazi, trova un parallelo nel mondo
bizantino.
Ad una facciata con due grandi torri
scalari, si sostituisce una sostanziale
assenza di facciata ed una grande
torre.
L’interno è dominato dall’assenza di luce, oltre che da superfici lisce, forate da piccole aperture.
Cattedrale di Angoulême Abbazia di Fontevrault
Alvernia
Notre-Dame-du-Port - Clermont-Ferrand Pianta a tre navate, con abside con
ambulatorio a cappelle radiali.
Nelle navate laterali la copertura è a
crociera.
È una delle tappe del cammino di Santiaco
de Compostela in Francia.
Architettura Romanica in Normandia
L’unica trasformazione della chiesa romanica nel Nord Europa è nella sezione e nell’inserimento
del matroneo, che nelle chiese paleocristiane non esisteva.
Era una sorta di navata, posta al di sopra delle navate laterali che si affacciava sulla navata
principale.
Era riservata alle donne ed alle monache.
Notre Dame a Jumieges La zona del coro è successiva alla
costruzione della chiesa.
Il transetto è un falso transetto poiche ha
un pieno sull’asse trasverso e soprattutto
è una sorta di appendice su cui si
affacciano le cappelle.
Il ritmo delle campate è ben scandito dai
piloni alternativamente forti e deboli.
Anche qui si vuole far sentire lo spessore
della muratura.
Saint Etienne e Trinitè - Caen Queste due chiese sono due chiese
monastiche che si trovano all’interno di
monasteri benedettini.
Al di sopra della navata centrale, troviamo
volte a pianta quadrata esapartite.
Queste volte impongono un ritmo ancora
più serrato.
La facciata di Sainte Etienne è molto simile
a quella si Spira, con due alte torri scalarie
molto grosse, una navata centrale coperta
a capriate e due laterali con volte a
crociera.
Il Sainte Etienne a differenza di Sainte Trinitè,
non ha il matroneo.
Inghilterra
Cattedrale di Durham
In questa cattedrale troviamo schematizzate
un po’ tutte le caratteristiche del romanico
inglese.
Ci troviamo di fronte ad una pianta a tre
navate con transetto e coro.
Le tre navate hanno proporzioni particolarmente allungate e stirate, il transetto non impone uno
spazio trasversale, ma crea una specie di fondale trasparente.
Le volte sono più tarde, ma sono romanici sia i piloni che salgono e che dovevano sostenere le
nervature più spesse, sia i piloni bassi e cilindrici.
Germania
Cattedrale di Spira È illuminato da grandi
finestroni e ha una cripta con
navate della stessa altezza e
il capitello diventa un cubo
molto semplice. Si articola
secondo un sistema di pilastri
e prelude l'architettura
gotica.
È suddivisa in tre navate da
una serie di pilastri con
semicolonne addossate.
La navata centrale è molto
luminosa grazie alle monofore
(finestra sormontata da un
arco con una sola apertura)
delle pareti laterali e
slanciata grazie alla
mancanza di matroneo o del
triforio.
In questo monumento da una
pianta semplice e compatta
si innalza nello spazio un
complesso architettonico
variato e mosso, in cui lo
slancio verticale delle quattro
torri risalta sulle masse
orizzontali della navata.
Cattedrale di Magonza La cattedrale è caratterizzata da
una navata centrale più grande e
da due navate laterali, sulle quali
si trovano delle cappelle.
Presenta inoltre due cori, quello
occidentale, dedicato a Santo
Stefano, nel quale è presente
l’altare maggiore, mentre quello
orientale era destinato ad
accogliere l’imperatore.
Al centro del transetto è collocata
una torre parzialmente distrutta da
alcuni bombardamenti verificatisi
alla fine del XVIII secolo, che
venne restaurata solo nel secolo
successivo.
Sotto il coro orientale si trova una
cripta risalente all’XI secolo.
Nell’interno si possono vedere le
tombe di principi e vescovi.
Cattedrale di Worms La struttura è in pietra arenaria locale
rossa. Le pareti non importanti per la
tenuta statica sono in una specie
di tufo dello stesso colore, ma più
leggero.
La torre sulla crociera è identica a Spira
che fu costruita poco tempo prima.
Architettura romanica in Italia
L’Italia, viaggia per conto suo e fa ricorso a forme importate dall’estero, oppure elabora
linguaggi propri.
In Italia, si trovano edifici molto diversi tra di loro, a seconda della regione dove questi sono
realizzati.
Il panorama artistico è molto variegato, con "romanici" regionali con caratteristiche proprie, sia
per quanto riguarda le tipologie costruttive sia i materiali utilizzati.
Grande varietà è data anche dai molteplici materiali utilizzati, che dipendevano fortemente
dalla disponibilità locale, dato che le importazioni erano molto costose.
Il Romanico Padano
S. Ambrogio a Milano La chiesa riprende i temi
paleocristiani, ma li rimodula in
tutt’altra maniera.
La pianta presenta tre navate, di cui
quella più importante centrale, è
coperta da volte a crociera su base
quadrata.
Davanti alla chiesa è presente un
quadriportico che ricorda la
romanità.
Le torri si trovano ai bordi e
individuano una spessa facciata.
All’intern i sostegni sono ABAB e
sorreggono le coperture della
navata centrale e delle navate
laterali.
La soluzione utilizzata per la copertura viene detta a capanna, con due falde del tetto che
coprono navate centrali e laterali, caratteristica lombarda di questo periodo.
S. Abbondio a Como S. Fedele a Como
S. Michele a Pavia
Troviamo un’altra soluzione, in cui la torre
campanaria è sul retro.
La chiesa ha il fronte su una piazza, con una facciata più alta rispetto alle navate.
Lo spessore della lastra in facciata si sente molto.
Duomo di Modena
Qui ritroviamo la pianta di S Ambrogio a Milano, con il ritmo dei sostegni ABAB, per quello che
riguarda la ripartizione delle campate nella navata maggiore.
Lo spessore si nota dal fatto che all’interno delle grandi arcate, sono ricavate arcate più piccole.
Il Romanico Veneto
San Marco - Venezia Pur trovandosi in Italia, è una chiesa più
assimilabile al Bizantino che non al Romanico.
Inoltre essendo contemporanea al Saint Front,
presenta caratteristiche comune con questa.
La pianta è a croce greca con cinque cupole
ed un’organizzazione lungo l’asse longitudinale.
La cupola serve ad individuare altri spazi
verticali piuttosto che a rilegare gli spazi e le
diverse direzioni.
L’interno richiama vagamente a quello di Santa
Sofia.
Il Romanico nell’area Toscana
Complesso di Pisa Il duomo è piuttosto un insieme di tre chiese,
l’una attaccata all’altra, rilegate dalla qualità
dei volumi.
La basilica ha un’organizzazione su cinque navate, una centrale e due laterali per parte, in cui le
campate si percepiscono maggiormente al livello delle gallerie a terra.
All’interno della piccola basilica di sinistra è presente un matroneo.
La luce rende impossibile determinare la misura e le dimensioni dell’edificio.
Il campanile è esterno ed
autonomo rispetto al duomo.
Fondato nel 1173, rappresenta la
poi geniale interpretazione del
principio delle logge marmoree a
più piani applicato ad una torre
rotonda.
Infine vi è il battistero, iniziato nel XII secolo a sostituire un battistero
precedente e venne dedicato a San Giovanni Battista.
L'interno, sorprendentemente semplice e privo di decorazioni, ha
inoltre una eccezionale acustica.
Interno all'aula circolare centrale, corre un deambulatorio, con archi
a tutto sesto poggianti su pilastri, sormontato da un matroneo.
San Miniato al Monte a Firenze All’interno la basilica presenta una semplice
pianta rettangolare a tre navate senza transetto.
La cripta seminterrata, il presbiterio rialzato, la
presenza di un’unica abside e la copertura a
capriate lignee sono indizi di modelli costruttivi
paleocristiani.
La mancanza delle volte a crociera rende inutile
la costruzione di molti pilastri.
Il romanico laziale
Nel Lazio settentrionale molti edifici, specie nei centri minori rivelano l'opera diretta di maestranze
lombarde, specie nei pilastri o nelle volte.
A Roma con l'impulso di pontefici impegnati nell'opera di riforma della chiesa, si registrò una
intensa stagione architettonica che riprese intenzionalmente la tradizione della basiliche
paleocristiane a tre navate su colonne, presbiterio rialzato con altare a baldacchino, copertura
lignea, abside centrale decorata a mosaico, portico architravato antistante la facciata che
risulta in genere risolta con superficie liscia, senza membrature ed adorna, a volte, di mosaici.
L'influsso lombardo, comunque presente, può essere rintracciato nella costruzione di vari
campanili in laterizio, con cornici, mensole, bifore e trifore.
I Cosmati erano marmorari romani che formarono varie botteghe, famosi per i loro
lavori architettonici, per le loro sculture, ma soprattutto per i loro mosaici e le
loro decorazioni realizzate prevalentemente in luoghi ecclesiastici.
Basilica di Santa Maria Maggiore La Basilica di Santa Maria Maggiore, situata
sulla sommità del colle Esquilino, è una delle
quattro Basiliche patriarcali di Roma ed è la
sola che abbia conservato le strutture
paleocristiane.
Il campanile, in stile romanico
rinascimentale, si staglia per 75 metri ed è il
più alto di Roma.
La Basilica di Santa Maria Maggiore ha una
pianta longitudinale con tre navate, la navata principale è doppia rispetto le altre, separate da
colonne, al termine di quella centrale c’è il presbiterio.
Fu costruita e decorata in stile romanico, diventando così un luogo di culto e raccolta di fedeli.
San Pietro a Tuscania
L'interno della chiesa è diviso in tre navate.
La facciata, avanzata nel corpo centrale, presenta
quali elementi principali il portale maggiore, il rosone
circondato da una moltitudine di elementi decorativi
e gli ingressi laterali.
Il portale è caratterizzato da tre rincassi
con colonne lisce, capitelli e rispettivi archivolti.
Agli angoli del rosone sono posizionati quattro
sculture che richiamano gli Evangelisti.
Ai lati di questi, vi sono due bifore.
Esterno del duomo di Civita Castellana La facciata dell'edificio è
preceduta da un
portico duecentesco.
Nell'architrave era inserita
una fascia mosaicata con
scritta in oro, di cui restano
solo pochi frammenti.
Le due porte laterali
lunettate hanno motivi
ornamentali cosmateschi;
nella lunetta sopra la porta
di destra è raffigurato Cristo
benedicente.
Sotto il portico sono inoltre
disposti cippi, lastre, capitelli, lapidi e una preziosa ara romana con rilievi ornamentali.
Affianca l'edificio un campanile romanico.
Basilica di San Clemente al Laterano L'interno della basilica è suddiviso in tre
navate, senza transetto, con un'abside
semicircolare; le navate sono separate da colonne
romane di spoglio.
Sulla navata destra si trova l'accesso ad un locale
che conduce alla sagrestia, al convento
domenicano ed agli scavi dei livelli inferiori.
L'impianto originale della basilica era privo delle
cappelle e dell'ingresso laterale nella navata sud.
La facciata venne realizzata nel 1716, nella parte
inferiore si trova un portico ad archi con colonne
romane di spoglio che si trova in corrispondenza
del nartece della basilica inferiore.
SS. Quattro Coronati a Roma La fortificazione del complesso (cripta, torre
d'ingresso all'epoca decorata all'interno e
all'esterno, primo cortile con i primi edifici
destinati al clero) è di epoca carolingia.
La primitiva aula absidata fu convertita in
luogo di culto cristiano prima del 499.
L’abside abbraccia tutte e tre le navate,
esempio unico a Roma.
I matronei della chiesa, edificati nella
ricostruzione di Pasquale II, sono gli ultimi
matronei costruiti in Roma.
Santa Maria in Trastevere È probabilmente la prima chiesa di Roma aperta
ufficialmente al culto cristiano.
L’interno basilicale, una delle più riuscite architetture del
secolo XII, è diviso in tre navate da ben 22 colonne in
granito antiche di vario diametro con basi e capitelli
ionici e corinzi che sostengono una trabeazione
continua.
Entrati nel transetto si accede al presbiterio che poggia
su un alto basamento con transenne.
L’abside è fiancheggiata da due cappelle laterali.
Santa Maria in Cosmedim A Roma vi è un grande legame con l’identità
paleocristiana.
Nell’atrio vi è la cosiddetta bocca della verità.
Lo schema è semplicissimo, poiché è una chiesa a tre
navate, una maggiore e due minori, un’abside
principale al centro e due più piccole al fondo delle
navate laterali.
Il transetto è assente.
Il ritmo della navata è ABBBABBBA.
L’abbazia di Montecassino
La maestosa chiesa abbaziale, completamente distrutta
durante la Seconda Guerra mondiale, fu in seguito
completamente ricostruita e consacrata da papa Paolo VI nel 1964.
Il romanico Pugliese
Nella seconda metà del XI sec. gli edifici sono ancora radicati nella tradizione paleocristiana e
altomedioevale, con particolare affinità con le esperienze del impero d’oriente: hanno piante
basilicali a 3 navate concluse da 3 absidi, generalmente senza transetto.
Per l’importazione di modelli continentali da parte dei normanni, il presbiterio si dilata in larghezza
a costituire una sorta di transetto di poco sporgente dai muri perimetrali.
San Nicola di Bari La basilica, considerata uno dei prototipi delle
chiese romanico-pugliesi, sorge isolata a poca
distanza dal mare.
La
facciata a
salienti,
semplice e
maestosa,
è tripartita
da lesene,
coronata
da archetti
e aperta in alto da bifore e in basso da tre portali.
All'interno della basilica presenta uno sviluppo
planimetrico a croce latina commissa. Il corpo
longitudinale è diviso in tre navate da dodici colonne di
spoglio.
È presente il matroneo.
Cattedrale di Trani Come in Lombardia, vediamo la facciata
assumere una sua vita.
È una lastra lavorata in profondità, per via
delle arcate.
Il campanile va da solo attraverso un asse
verticale che organizza le aperture in modo da
renderle l’una diversa dall’altra (bifora, bifora,
trifora, quadrifora, pentafora).
Ha tre navate, le laterali con copertura a crociera.
È presente il matroneo.
Il Romanico Siciliano
La cappella palatina a Palermo I – ingresso
U – uscita
AD – abside
destra
AC – abside
centrale
AS – abside
sinistra
P- presbiterio
T – trono
A –
acquasantiera
FB – fonte
battesimale
Cattedrale di Cefalù L’articolazione della fabbrica, presenta
fortissime ascendenze normanne, in
quanto la facciata presenta due torri che in Italia non esistono.
Inoltre la navata centrale è coperta a tetto e quelle laterali a crociere.
La componente normanna viene a mancare dal momento che è presente unacappella
principale absidiata e due laterali, più romane che normanne.
All’interno, le colonne sono molto più bizantine che francesi.
Cattedrale di Monreale Il vasto interno della cattedrale ha pianta a
croce latina con transetto poco sporgente che
di fatto è una continuazione ai lati
del presbiterio delle navate laterali. Le navate,
terminante ciascuna con
un'abside semicircolare, sono divise da colonne
antiche.
a cronologia esecutiva copre un arco temporale
che va dalle origini della costruzione normanna fino ai primi anni del secolo scorso, con un
incremento di intensità operativa nel corso dell'Ottocento, perciò l’edificio ha caratteri normanni,
romanici, barocchi e bizantini.
Cattedrale di Palermo L’impianto era
a croce latina
e presentava
una teoria di
dieci archi a
sesto acuto
rette da gruppi
di quattro
colonne.
Venti finestre
bifore per lato
illuminavano la
navata
maggiore e
altrettante le navate laterali. Il coro riceveva luce attraverso le arcate del
“Cleristorio”, loggiato architettonico di origine nordico.
Il tetto della navata maggiore era ligneo e strutturato a capriate.
L’edificio fu modificato nel corso del tempo per adattarlo al gusto
dell’epoca.
Anche qui riscontriamo diversi stili, anche il gotico.
L’architettura cistercense
I cistercensi furono fondati da De Molaine, come reazione ai cluniacensi.
Molto importante sarà l’ingresso di San Bernarno nell’ordine.
Nel quarantennio in cui sarà presente San Bernardo, l’ordine assisterà ad un’espansione mai
raggiunta da nessun’altro ordine religioso.
Tra il 1113 ed il 1151, vengono fondati 343 monasteri in giro per il mediterraneo.
Abbazia di Fontenay Il nocciolo del
sistema
dell’abbazia, è
generalmente
formato dalla
chiesa e da
pochissimi altri
edifici di contorno.
Questa abbazia
subisce notevoli
cambiamenti
soprattutto a
cavallo tra il
romanico ed il
gotico.
Lo schema che si ripeteva era:
una chiesa con un chiostro a ridosso;
• una sala capitolare addossata ai bracci del transetto;
• un refettorio;
• una cucina;
• un dormitorio che si trova al di sopra di un’aula comune.
•
All’esterno del monastero erano presenti le officine.
La chiesa a Fontenay è composta da tre navate con transetto e soprattutto un’assenza totale di
coro e cappelle radiali, dal momento che i cistercensi rifiutano il culto delle reliquie.
In corrispondenza dello pseudotransetto vi è una possibilità di frammentare gli spazi per creare
piccole cappelle private per i monaci.
A Fontenay, non vi è la separazione tra le navate, vi è una navata centrale con due
prolungamenti della stessa ai lati.
La copertura centrale è a sesto acuto, nel transetto vi sono volte a botte a sesto acuto più basse.
Si pone tra il romanico ed il gotico.
Abbazia di Citeaux È uno dei primi monasteri cistercensi.
Sono forti le caratteristiche gotiche
Abbazia di Pontigny
Un altro caso
importante è
quello del cantiere
dell’abbazia di
Pontigny, avviato
nel 1140 e
terminato nel 1160.
La sezione
s’innalza non
permettendo
l’illuminazione
diretta, ma
soprattutto cambiando il modo di coprire le navate, cioè con
crociere a sesto acuto sulla navata centrale.
La facciata non presenta più torri gigantesche.
L’effetto dell’interno è quello di una chiesa buia, ancora romanica.
La decorazione applicata è assente, poiché i cistercensi rifiutano la
ricchezza presente nelle chiede cluniacensi.
Sono di nuovo presenti le cappelle radiali, aggiunte in un secondo
momento in perfetto stile gotico.
I cistercensi in Italia
Abbazia di San Galgano
Abbazia di Fossanova
Abbazia di Casamari
L’architettura Gotica
L’architettura gotica non è solo architettura con volte a sesto acuto, ma anche una diversa
concezione dello spazio.
Grande importanza è attribuita alla luce, che al contrario del romanico, doveva entrare
liberamente all’interno delle architetture.
Le forme non vivono di vita propria, ma vengono plasmate a seconda del modo di vivere degli
uomini.
In età gotica, vi è la volontà di vedere la navata centrale come qualcosa di unico, non vi è la
divisione in cellule spaziali come nel romanico.
Ora la navata centrale doveva essere percepita come un copro unico.
Il gotico rappresenta l’ultima grande fase dell’arte medievale europea.
Ebbe origine in Francia Settentrionale nella prima metà del XII secolo.
Il sistema costruttivo da cui il gotico prese l’avvio fu quello degli edifici sacri, in primis le grandi
chiese vescovili del nord della Francia.
Le caratteristiche principali sono:
la volta è sorretta da una crociera ogivale;
• i contrafforti;
• l’arco rampante;
• l’uso dell’arco a sesto acuto al posto di quello a tutto sesto;
• nuove forme decorative;
• largo uso di finestrature colorate.
•
La cattedrale tardo-gotica, non vede più lo schema basilicale come predominante, ma ora
predomina la sala, cioè un ambiente ripartito da navate di uguale altezza.
Dal punto di vista figurativo, le statue che adornano le cattedrali, avvicinano agli occhi dei
credenti il mondo dei santi in figura umana, molto diverso da ciò che avveniva nel romanico.
Vi è una ripresa della visione greca delle divinità, rappresentate a grandezza umana a tutto
tondo, la cosiddetta figura-colonna.
L’architettura gotica di
tutta l’Europa, subirà
sempre l’ascendente
francese.
Vi è inoltre la
scomparsa delle
spesse masse murarie
tipiche del romanico.
La pianta presenta un
coro con
deambulatorio con
cappelle radiali.
L’abside terminava
talvolta con un muro
rettilineo.
Il transetto è spesso e
presenta delle
navatelle.
Saint Denis La cattedrale viene
restaurata a partire dalla
facciata nel 1140,
dall’abate Suger.
L'abate Sugerio volle
ricostruire la sua
venerabile abbazia
ispirandosi alle teorie di
un filosofo, progettando
un nuovo coro con una
serie di cappelle radiali a
forma trapezoidale
direttamente collegate
ad un deambulatorio che
permetteva ai fedeli di muoversi
liberamente anche dietro il
recinto del coro.
La facciata principale venne
realizzata in uno stile di transizione
dal romanico al gotico, infatti, i
portali a tutto sesto la ritengono
ancora ancorata al romanico.
Il grandioso interno, preceduto
da nartece, è a pianta a croce
latina, con transetto, coro a
doppio deambulatorio sul quale
s'innestano sette cappelle radiali e
cripta sottostante.
L’Ile-De-France
A perfezionare il modello di volta a crociera
ogivale, furono gli architetti dell’Ile-De-France
che nel XIII secolo cominciarono a realizzare
crociere ogivali su archi a tutto sesto e su
archi acuti.
Le prime volte ogivali sono rinforzate da un
costolone intermedio, sorretto da un pilastro
più sottile, mentre i costoloni principali
ricadono su pilastri più robusti.
Se gli edifici sono vasti, si prolunga l’emiciclo
del coro, coprendolo con una vera e propria
crociera ogivale esapartita e rinforzata da
due o quattro costoloni.
Nelle chiese di maggior ampiezza, si
costruiscono i matronei, che con le loro volte
solide formano una sorta di cintura intorno
all’edificio.
Cattedrale di Noyon
La pianta è a croce latina.
Il coro è costituito da tre campate rettangolari oltre al fondo
semicircolare ed è circondato da un deambulatorio su cui si
affacciano delle cappelle rettangolari nella parte rettilinea e
semicircolari nella parte curvilinea, disposte secondo i raggi.
Nelle dieci campate della navata i sostegni erano
alternativamente pilastri a fascio, più robusti, e colonne,
adatti alle volte a crociera ogivali esapartite.
L'elevazione era costituita da quattro livelli: arcate verso le
navate laterali, tribune (matroneo), triforio e finestre alte
(claristorio).
Le arcate delle tribune che si affacciano sulla navata
centrale sono costituite da bifore ogivali, ornate da un oculo trilobato.
I bracci del transetto, ciascuno a tre campate rettangolari, presentano una insolita terminazione
absidata.
Cattedrale di Laon
L'edificio rispecchia un'architettura gotica primitiva, non ancora totalmente definita: si nota,
infatti, la compresenza di elementi gotici, con elementi di derivazione romanica.
La chiesa presenta una struttura con pianta a croce latina, con la presenza di tre navate (le due
laterali simmetriche e più piccole rispetto a quella maggiore) sia nell'aula, sia nel transetto, sia
nel coro.
Cattedrale di Notre-Dame a Parigi
La cattedrale di Parigi, costruita tra il 1163 e il 1250, è
stata una delle prime grandi chiese gotiche, venuta
immediatamente dopo la ricostruzione del coro della basilica di Saint-Denis.
La cattedrale ha pianta a croce latina con transetto poco sporgente, profondo coro terminante
con un'abside semicircolare e cinque navate; le quattro navate laterali si congiungono intorno
all'abside formando un
doppio deambulatorio.
La cattedrale parigina si presenta in uno
stile non ancora del tutto maturo, ancora
con elementi di derivazione romanica, tra
cui soprattutto le colonne cilindriche: la sua
navata, infatti, non risulta slanciata e
luminosa come quella delle cattedrali del
gotico maturo.
Un elemento architettonico peculiare della
cattedrale di Parigi sono gli archi rampanti .
Il gotico Rayonnant
Durante il regno di Luigi IX (1226-1270) fiorì il cosiddetto gotico rayonnant; il termine deriva dai
raggi di pietra che, diramandosi dal centro come in una ruota, caratterizzavano i grandi rosoni
tipici dell'epoca.
Peculiarità dello stile sono l’ulteriore riduzione della struttura in muratura delle chiese,
l'ampliamento delle finestre e la sostituzione della parete del triforio con vetrate colorate.
Se le chiese del gotico maturo apparivano estremamente solide, quelle dello stile rayonnant
davano invece in primo luogo un'impressione di luminosità, preziosità e raccoglimento.
Le vetrate, riccamente decorate nelle tonalità prevalenti del rosso rubino e del blu scuro,
diffondevano tuttavia una luminosità più calda e vibrante.
Piccoli medaglioni in vetro multicolore, raffiguranti episodi della Bibbia e delle vite dei santi, erano
solitamente inseriti nelle vetrate delle cappelle e delle navate laterali.
Cattedrale di Chatres È la prima grande cattedrale gotica,
nella quale ai matronei, subentrano
archi rampanti.
Il coro a deambulatorio con cappelle
raggianti, è separato dalla navata
centrale da un imponente transetto.
Lo spazio
interno
della cattedrale è articolato su tre ordini, con le arcate, il triforio e la
parete finestrata, il piano inferiore, o arcata, è costituito da una serie di
archi a sesto acuto nella navata, nel transetto e nel coro.
Essi sorreggono il triforio, uno stretto loggiato orizzontale con una fila di
eleganti colonnine che sostituiscono i pesanti matronei delle cattedrali
più antiche.
La parete finestrata prende luce da una serie di ogive, sormontate da
un piccolo rosone.
Cattedrale di Reims
La pianta della cattedrale di Reims è simile a
quella di Chartres; la nave centrale, a dieci
campate è fiancheggiata da navatelle e
termina in un coro circolare a cappelle radiali,
preceduto da un corto transetto con navate
laterali.
La navata centrale risulta suddivisa in nove campate, che si riducono a
due per lato in corrispondenza della navata trasversale.
Cattedrale di Amiens L'accesso e l'uscita dall'edificio sono resi
possibili dalla presenza di nove portali, tre per
ogni facciata.
L'edificio, in stile gotico ormai maturo, si
estende secondo una struttura a croce latina,
dotata di tre navate laterali lungo il corpo del
braccio principale, schema che si ripropone
nel transetto e che viene corredato di
un'ulteriore navatella presso l'abside, la quale
viene così ad essere dotata di un
doppio deambulatorio interrotto da una serie
di sette cappelle radiali.
L'intera pianta dell'edificio richiama inoltre diverse analogie con la planimetria delle costruzioni, di
poco precedenti, di Chartres e Reims.
Cattedrale di Bourges
La pianta della cattedrale è a cinque navate
con un'abside circolare e senza transetto.
Nella facciata sono stati inseriti 5 portali d'accesso, uno per ogni navata.
Per la stabilità della struttura vennero utilizzati dei possenti contrafforti, ma essendo questa una
tecnica piuttosto innovativa per l'epoca si può notare come le mura della cattedrale siano molto
più spesse di quanto non fosse necessario.
Ricostruzione Saint-Denis
Il nuovo impianto s'imposta su tre livelli, arcate, triforio e cleristorio.
Il piano delle arcate è aperto sulle navate laterali, a sua volta chiuse da una schermata di grandi
vetrate.
Il triforio appare come una galleria di bifore binate totalmente aperte da vetrate verso l'esterno;
le pareti del cleristorio spariscono quasi completamente, ridotte alla sola struttura dei pilastri, per
lasciar spazio a enormi finestroni.
Per consentire una maggiore altezza all'edificio le colonne di Sugerio intorno
al presbiterio vennero rimpiazzate con degli imponenti pilastri a fascio.
Saint-Chapelle a Parigi
È la cappella in prossimità del palazzo imperiale.
È la cappella privata del re.
È una chiesa con un unico vano, due piani con due spazi
ben distinti ed in contatto con una piccola scala sulla
facciata.
A terra troviamo una chiesa a tre navate in cui domina
quella centrale, al primo piano troviamo un unico vano
coperto da volte esapartite.
Gotico inglese
L’architettura inglese è qualcosa di diverso rispetto al resto dell’Europa, molto connessa
all’architettura del legno.
Occasionalmente alcuni importanti edifici inglesi come la cattedrale di Canterbury, o l’abbazia di
Westminster, presentano rapporti molto stretti con opere francesi contemporanee.
La maggior parte degli edifici inglesi non ha nulla del gotico francese.
Gli inglesi fin dall’inizio, improvvisarono una versione personale dello stile.
In Inghilterra, si mantengono le strutture massicce e fu sacrificata la coerenza visiva.
Ciò che interessa gli architetti inglesi, è applicare ricche decorazioni su masse monumentali di
architettura.
Il primo edificio inglese veramente gotico, fu il coro della cattedrale di Canterbury.
Le affinità con il gotico
francese, sono palesi
nelle colonne a fascio,
nei pilastri, nelle volte a
crociera esapartite della
navata centrale e nelle
vetrate policrome.
La pianta a raggiera,
deriva direttamente da
quella del precedente
coro romanico.
Prima di diventare nazionale, il gotico perpendicular, fu il gotico di corte.
Vi è l’introduzione di elementi piatti e lineari.
Vennero introdotte numerose linee verticali che fecero degli archi la continuazione del muro.
La caratteristica più importante, è data dalla vasta diffusione di pannelli a traforo che rivelano la
discendenza dal gotico fiammeggiante francese.
Nello stesso periodo, si sviluppo la volta a ventaglio, ultimo elemento costitutivo del gotico
perpendicolare. A Westminster troviamo una chiesa molto
allungata in cui la zona dell’aula consiliare è
molto isolata, nella zona del coro, le cappelle
radiali assumono delle dimensioni pazzesche.
Nella cattedrale di Wells, stupende le
trentasei nervature che si dipartono
dall’unico pilastro centrale che sorregge la
volta della Chapter House, la sala capitolare
ottagonale, capolavoro del gotico
“perpendicular”.
Questo si può ammirare anche nella
cattedrale di Lincoln.
Gotico tedesco
Duomo di Colonia
La sua costruzione venne iniziata nel 1248.
L'architettura si orientò molto su quella della
cattedrale di Amiens in Francia, soprattutto
per quanto riguarda la pianta e lo stile.
Gotico italiano
L’architettura italiana del tardo medioevo, si delinea in una sua precisa fisionomia, distinguendosi
dai precedenti romanici.
L’architettura gotica italiana, partecipò attivamente al clima di rinnovamento culturale, alla
comune ricerca di chiarezza, vigore e logicità.
L’architettura italiana, partecipa al gotico europeo ma lo piega agli ideali estetici più propri alla
sua particolare formazione storica.
In Italia, l’intelaiatura lineare dell’edificio, sarà sempre più nettamente valorizzata.
L’architettura italiana di questo periodo, fu anche profondamente influenzata da quella
cistercense.
Gli elementi che più influirono, possono essere rintracciati nella semplificazione strutturale e
soprattutto nel tracciato planimetrico rettilineo.
Un corpo a tre navate con transetto aggettante, concluso da un coro rettangolare,
fiancheggiato da cappelle minori pure rettangolari.
Veneto
Santa Maria dei Frari
Pianta rettilinea, a tre navate ed un piccolo
transetto.
In tutte e tre le navate sono presenti volte a crociera.
Le cappelle affianco al coro sono rettangolari.
SS. Giovanni e Paolo
Palazzo Ducale Capolavoro dell’arte gotica, il Palazzo Ducale di
Venezia si struttura in una grandiosa stratificazione
di elementi costruttivi e ornamentali.
Lombardia
Duomo di Milano Nasce con il preciso intento di
omologarsi stilisticamente alle maggiori
cattedrali gotiche d’oltralpe.
5 navate coperte con volte a crociera, il
presbiterio è circondato da un
deambulatorio con abside poligonale.
Guglie e pinnacoli hanno solo funzione
decorativa.
Emilia
Palazzo pubblico di Piacenza È definito gotico per gli enormi archi
ogivali in contrasto con quelli romanici.
Al piano superiore vi sono delle trifore.
Toscana
S. Croce Rispecchia il gotico italiano, con tre
navate, transetto, coro con cappelle
laterali rettangolari.
S. Maria Novella
L'interno della Basilica appare spazioso, grazie anche all'uso di archi colorati al centro.
La pianta è attribuita al Brunelleschi, lo stesso architetto della Cupola del Duomo.
Umbria
S. Francesco d’Assisi La costruzione della basilica inizia ad Assisi
nel 1228.
È uno dei primi esempi dell’originalità del
gotico italiano, composta da due
ambienti sovrapposti, probabilmente
perché' non fu opera di un solo maestro.
All'esterno, la facciata si presenta molto
sobria e, nella sua solidità e compattezza
ricorda, gli edifici romanici.
Lungo le pareti laterali alcuni cilindri in
muratura sostengono i contrafforti e gli
archi rampanti.
La chiesa inferiore si avvicina molto di più
al romanico, per la presenza di alcune
caratteristiche.
Infatti nonostante sulle navate laterali si aprono archi
a sesto acuto, elementi gotici, essi sono molto
ribassati e sorretti da pilastri tozzi e massicci.
La luce illumina l'interno attraverso piccole aperture,
più simili a fessure che a finestre.
La robustezza di questa chiesa, tipica del romanico, è
necessaria per sostenere la chiesa superiore.
La chiesa superiore si avvicina al gotico per quanto
riguarda la struttura e alcuni elementi architettonici.
Si sviluppa in altezza, presenta volte a crociera
ogivale sostenute da pilastri sottili, ampie finestre
inondano di luce l'interno.
S. Fortunato a Todi La chiesa originale era
paleocristiana e probabilmente
realizzata su strutture etrusche o
romane, nel 1292 la chiesa
venne trasformata dallo stile
romanico a quello gotico,
seguendo la moda del tempo.
L’interno della chiesa è a tre
navate di uguale ampiezza.
Duomo di Orvieto La fronte si eleva salda entro
l’inquadramento dei pilastri che salgono
ininterrotti dal basamento.
È una chiesa con un impianto a croce latina a tre
navate, con nicchie tutte intorno a quelle laterali.
Il transetto è asimmetrico ed è uno
pseudotransetto poiché quelli che sembrano bracci, sono in realtà cappelle.
All’interno, i piloni, non sono tutti uguali, troviamo sia cilindri che ottagoni.
Roma
S. Maria sopra Minerva Pianta a tre navate con nicchie che corrono
tutte intorno.
La facciata non è pienamente nello stile
gotico.
All’interno sono presenti volte a sesto acuto.
La navata centrale è coperta sa volte a
crociera.
Napoli
S. Pietro a Majella
S. Chiara L'interno è un vasto, alto ambiente rettangolare, su
cui si affacciano le cappelle, illuminate da bifore e
trifore.
S. Maria Donnaregina
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgia.federici97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura antica e medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università La Sapienza - Uniroma1 o del prof Tabarrini Marisa.
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