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CAP

questi ultimi viene addebitata una (pari al 2% calcolata sull’imponibile senza l’IVA).

Rilevazione

Servizio c/c VEN D 120 (compreso di CAP)

IVA ns. credito VFP D 26,40

Debiti v/fornitori VFN A 146,40

Al momento del pagamento 146,40

Debiti v/fornitori VFP 146,40

Banca (o cassa) c/c VFN

6. Costo del lavoro

Il compenso spettante ai lavoratori in cambio della prestazione prende il nome di retribuzione (di

una somma di denaro). I vari conti che compongono una busta paga sono :

- Retribuzione lorda (a carico dell’azienda)

- + assegni familiari (a favore dei dipendenti)

- - ritenute fiscali (IRPEF)

- - ritenute previdenziali (a carico dei dipendenti)

- = netto in busta (retribuzione netta a pagare)

Rilevazione liquidazione

Salari e stipendi VEN D 12000

INPS c/c (assegni VFP D 150

familiari)

NPS c/c (ritenute sociali) VFN A 1000

Dipendenti c/retribuzioni VFN A 11150

Rilevazione della retribuzione

Dipendenti c/retribuzioni VFP D 11150

Dipendenti c/anticipi VFN A 3000

Erario c/ritenute da VFN A 2000

versare

Banca c/c VFN A 6150

7. Vendite

La vendita rappresenta una fase fondamentale del ciclo produttivo, volta a coprire gli investimenti

iniziali con il conseguimento dei ricavi di vendita. Al momento della vendita bisogna valutare :

- emissione della fattura di vendita

- Incasso della medesima

L’incasso dei crediti può avvenire per mezzo di : bonifico bancario, assegni bancari o circolari,

emettendo cambiali pagherò, mettendo ricevute bancarie (Ri.Ba.)

Rilevazione

Crediti v/clienti VFP D 3477

Abbuoni e sconti passivi VEN D 150

Merci c/vendite VFN A 3000

IVA ns. debito VFN A 627

Cassa VFP D 3477

Crediti v/clienti VFN A 3477

Al momento in cui si versano i soldi in banca

Banca c/c VFP D 3477

Cassa c/c VFN A 4477

8. Fatture d’acquisto e fatture di vendita

Fatture da emettere

Nel caso della rilevazione di fatture da emettere è necessario tener conto di due oggetti :

- cessione di beni

- prestazione di servizi

Il tipico conto utilizzato è “Fatture da emettere” e confluisce nell’attivo dello Stato Patrimoniale

nella voce “Crediti verso clienti” e nel conto economico in “Valore della produzione”.

Rilevazione

Fatture da emettere VEP D 12000

Merci c/vendite VEP A 10000

IVA ns. debito VFN A 2000

Fatture da ricevere

Il conto utilizzato sarà “Fatture da ricevere” che è un debito e confluirà nel passivo dello Stato

Patrimoniale alla voce “Debiti verso fornitori” e nel conto economico in “Costi della produzione”.

Rilevazione

Fatture da ricevere D 10000

IVA ns. credito D 2200

Debiti v/fornitori A 12200

9. Liquidazione IVA

La liquidazione IVA può esser mensile o trimestrale, al fine di ogni periodo di procede alla relativa

liquidazione. Bisogna quindi :

- quantificare l’ammontare totale dell’IVA a debito registrata nei conti “IVA ns. debito”

- quantificare l’ammontare totale dell’IVA a credito registrata nei conti “IVA ns. credito”

- verificare se si ha un’ eccedenza di IVA a debito o a credito, procedendo in caso al pagamento

dell’imposta nei confronti dell’Erario

Rilevazione 2000

IVA ns. debito VFP

Erario c/IVA VFN 2000

IVA ns. credito VFN 1000

1000

Erario c/IVA VFP 1000

Erario c/IVA VFP

Banca c/c VFN 1000

10. Capitale proprio

Verrà definito capitale proprio l’intero capitale di proprietà dell’impresa. In contabilità viene definito

capitale netto e rappresenta la differenza tra le attività e le passività. Il capitale proprio coincide

con il patrimonio netto aziendale.

inoltre il capitale proprio rappresenta il valore dei conferimenti dei soci in un’azienda.

Rilevazione

Azionisti c/sottoscrizioni VFP D 300000

Capitale sociale VEP A 200000

riserva sovrapprezzo az. VEP A 100000

11. immobilizzazioni

Le immobilizzazioni rappresentano fattori produttivi fondamentali per il cibo di gestione aziendale.

Essi rappresentano fattori a fecondità ripetuta, poiché il loro valore viene ripartito gradualmente su

più esercizi amministrativi (attraverso un piano d’ammortamento).

Suddividiamo le immobilizzazioni in :

- materiali (beni tangibili come : case, fabbricati, impianti, terreni, automezzi..)

- immateriali (beni intangibili come : licenze, brevetti, autorizzazioni)

- finanziarie (titoli, azioni, partecipazioni)

Il ciclo di vita di un’immobilizzazione viene definito da tre momenti, che sono :

1. Acquisizione

2. Utilizzo

Dismissione

3.

Acquisizione

Si ha nel momento in cui un’azienda acquisti un determinato bene che entri così a far parte del

patrimonio aziendale.

Rilevazione

Automezzi VEN D 50000

IVA ns. credito VFP D 11000

Debiti v/fornitori VFN A 61000

Utilizzo

L’acquisizione di un immobilizzazione materiale ed immateriale necessita di un piano

d’ammortamento, definito come :

“il metodo di ripartizione del costo (o utilità) del bene in più esercizi amministrativi”.

di competenza economica”

Per il “Principio Si deve attribuire ad ogni periodo amministrativo

ciò che ne è di competenza.

Rilevazione

Ammortamento Imp. VEN D 5000

Fondo ammortamento VFN A 5000

imp.

E’ necessario introdurre elementi fondamentali per definire il piano di ammortamento, che sono :

- Costo storico (costo d’acquisizione)

- Quota di ammortamento (quota di ammortamento che non varia negli anni)

- Fondo ammortamento (quote di ammortamento accumulate negli anni)

- Valore contabile (Costo storico - fondo ammortamento)

Dismissione

La dismissione è un operazione tramite il cui, un’azienda si libera di un’immobilizzazione

attraverso la vendita ad un terzo di quest’ultima.

Per poter rilevare in contabilità la dimissione del bene da alienare occorre stabilire :

- prezzo di cessione (dato dal prezzo di vendita)

- costo di acquisizione

- fondo ammortamento

A questo punto è possibile calcolare una plus valenza o una manus valenza attraverso la formula

PLUS/MINUS = (fondo ammortamento + prezzo di cessione) - costo di acquisto

Rilevazione

Crediti v/clienti VFP D 1220

Fondo ammortamento VEN D 5000

Minus valenza VEN D 44000

IVA ns. debito VFN A 220

Automezzi VEP A 50000

12. I Finanziamenti

Il circuito di finanziamenti si apre con l’entrata del patrimonio aziendale di una somma di denaro

per conferimento da terzi (come le banche) e si conclude con il rimborso dell’intera quota

finanziata più gli interessi, che seguiranno una determinata aliquota (tasso d’interesse).

I finanziamenti sono :

- a breve termine [= cambiali, anticipazioni su ricevute bancarie]

- a medio-lungo termine [= leasing ]

- a lungo termine [mutui passivi/attivi]

Finanziamenti a lungo termine

Il mutuo passivo è una forma di finanziamento a lungo termine attraverso il quale un’azienda entra

in possesso di una quantità di denaro conferita da un terzo. Il rimborso sarà effettuato attraverso

il pagamento di rate periodiche alle quali saranno applicati i relativi interessi.

Interesse = costo calcolato sul capitale ancora da rimborsare

Interesse sulla quota capitale = capitale da rimborsare x tasso d’interesse x tempo

Banca c/c VFP D 120000

Mutui passivi VFN A 120000

Mutui passivi VFP D 6000

Interessi passivi VEN D 3780

Banca c/c VFN A 9780

Cambiali passive

Le cambiali passive rappresento titoli di debito (cioè obbligo a pagare) da emettere al fornitore.

Debiti v/fornitori VFP D 1000

Cambiali passive VFN A 1000

Cambiali passive VFP D 1000

Banca c/c VFN A 1000

Ricevute bancarie “salvo buon fine”

Le Ri.Ba. rappresentano una delle forme più diffuse di finanziamento bancario, esse consistono in

un mandato all’incasso conferito alla banca di incassare una somma da parte di un debitore.

Valutazioni e rilevazioni di fine esercizio

Durante l’esercizio sono state effettuate le varie rilevazioni relative ad esso, tuttavia, nel momento

in cui si giunge alla fine di un periodo amministrativo è necessario effettuare nuove scritture, che

prendono il nome di scritture d’assestamento (dei conti), per poi procedere con la chiusura

generale dei conti e la redazione del bilancio d’esercizio, di conseguenza :

Apertura dei conti

1. Rilevazioni d’esercizio

2. (vendite, acquisti, liquidazione IVA, ammortamento..)

3. Preliminare chiusura dei conti con redazione di un bilancio di verifica

Scritture di assestamento

4. (storno ed integrazione)

5. Chiusura generale dei conti

6. Redazione del bilancio d’esercizio

Bilancio di verifica

Prima di procedere ad effettuare le scritture di assestamento è necessario procedere ad una

preliminare chiusura dei conti, riportando delle informazioni utili per l’assestamento. Tale

informazioni verranno accolte in un “Bilancio di verifica”, che ospiterà valori relativi al conto

economico ed allo stato patrimoniale.

Scritture di assestamento principio di competenza

Nell’effettuare le scritture di assestamento si deve tener conto del

economica, secondo cui ogni variazione deve essere riportata nell’esercizio di competenza. Le

scritture di assestamento possono essere di diverse categorie :

- storno (o rettifica)

- integrazione

Operazioni di integrazione non si sono ancora manifestate

Tali operazioni consistono nel rilevare valori nuovi che

si manifesteranno in esercizi successivi

nell’esercizio corrente ma che a quello in questione.

Queste rilevazioni sono necessaria per la corretta determinazione del reddito d’esercizio e del

capitale di funzionamento.

[Ratei attivi e passivi, fatture da ricevere e da emettere, fondi per rischi ed oneri, ammortamenti,

TFR, imposte]

Operazioni di storno già

Le rettifiche di storno sono operazioni che consistono nel rilevare variazioni di costi o ricavi

manifestati, rinviandone però l’effetto agli esercizi successivi.

[Risconti attivi e passivi, rimanenze, capitalizzazione dei costi, svalutazione e rivalutazioni]

Rimanenze finali stime

La valutazione delle rimanenze in magazzino è un’operazione composta da una serie di

effettuate dall’azienda al fine di ogni esercizio, al fine di valutare l’ammontare delle rimanenze non

rimandate all’esercizio successivo.

vendute dall’azienda ma assestamento

La valutazione delle rimanenze è una scrittura che rientra in quelle di (effettuate al

rettifica

fine dell’esercizio), in particolare fanno parte delle scritture di (rimandare al futuro costi o

ricavi già manifestati da

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A.A. 2018-2019
26 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mariagraziat di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Del Pozzo Antonio.