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CAP. 1 INFORMAZIONI DI BILANCIO E PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
La maggior parte delle aziende di qualsiasi tipologia e pure di non grandi dimensioni, si collocano in un ambiente estremamente dinamico, in cui i tradizionali strumenti d’informazione esterna denunciano dei limiti alquanto marcati. Principalmente, è il modello di bilancio ad aver spesso dimostrato l’esistenza di carenze strutturali.
In altri termini, il bilancio ordinario non è in grado di recepire ogni fattore economicamente significativo (come accade per alcune risorse immateriali) né riesce a soddisfare tutte le pretese informative dei vari stakeholders. Di fronte a tali problematiche, mentre nei paesi anglosassoni, di tipo common law (è permesso tutto ciò che non è vietato), furono adottati dei principi contabili di generale accettazione; nella realtà dell’Europa continentale, con una cultura romano-germanica di tipo civil law (è vietato tutto ciò che non è permesso), i principi contabili erano subordinati alla legge.
Da qui un duplice problema: da un lato la posizione subordinata che gli standards assumo rispetto a prescrizioni di legge e, dall’altro, l’incapacità della norma a coprire ogni circostanza degna di trattamento scritturale.
Va precisato che la standardizzazione in ambito nazionale è stata finora concepita in aspetto ai precetti civilistici e, per certi versi, fiscali.
Cap 1. Informazioni di bilancio e principi contabili internazionali
È utile fornire un richiamo evolutivo alla situazione italiana. Rispetto al passato infatti, è del tutto assopita l'idea del bilancio di esercizio come strumento di informazione esterna, indirizzato ad una pluralità di destinatari. La comunicazione di bilancio mira ad assumere, così, un'importanza globale, garantita da contenuti comprensibili e neutrali e idonea a trasmettere valori veritieri e attendibili, nonché comparabili.
In un contesto come quello italiano, caratterizzato da piccole e medie imprese, spesso a carattere familiare e poco inclini ai mercati finanziari, il bilancio viene operato soprattutto per pagare il fisco, poiché in caso di violazione dei principi del Codice Civile si hanno problemi solo se uno dei soci impugna tale bilancio. Con il tempo si è avvertito il bisogno di principi migliori. I primi lavori nel campo della standardizzazione risalgono all'iniziativa di una rappresentanza dei Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti (CNDC) e poi dei Ragionieri (CNR), con un comitato tecnico preposto alla formulazione di regole, pareri e quant'altro di concreto sussidio all'architettura del
Cap 1. Informazioni di Bilancio e Principi Contabili Internazionali
Procedura di Formazione degli IAS/IFRS
Tale procedura è cadenziata in più momenti consecutivi, c.d. due process.
- Anzitutto vi è una proposta, che può provenire da vari promotori anche esterni allo IASB.
- Dopo una fase di consultazione, l'argomento viene inserito nell’agenda, importante è il giorno e l’ora in cui viene discusso, poiché entra in gioco la stabilità.
- Lo stadio successivo conduce alla predisposizione di una bozza (exposure draft). Una volta impostato su certi binari non la sposti più.
- Una volta acquisito un congruo consenso sarà approvato e per avere potere legale deve omologarsi alle norme europee (passaggio molto costoso).
Cap. 2 Il Framework nel Modello IAS/IFRS
Nel capitolo 3 del Conceptual Framework dal titolo Qualitative characteristics of useful information, vengono enunciate ed analizzate le caratteristiche qualitative delle informazioni di bilancio, ossia i requisiti che le informazioni incluse nel bilancio devono possedere, se si vuole che esso sia effettivamente utile per i suoi utilizzatori.
Il documento finale del 2010, dopo una serie di modifiche, distingue le caratteristiche qualitative in:
- Fundamental
- Significatività: è significativa l'informazione che genera una differenza nelle decisioni degli utilizzatori;
- Rappresentazione fedele: le informazioni finanziarie devono rappresentare fedelmente gli accadimenti aziendali. Ciò presuppone che il bilancio sia completo, neutrale ed esente da errori materiali.
- Enhancing (Migliorare)
- Comparabilità
- Verificabilità
- Tempestività: presuppone il rilascio delle informazioni agli utenti in tempo utile per influenzare le loro decisioni.
- Comprensibilità: le informazioni devono essere chiare e concise.
Cap. 2 Il Framework nel Modello IAS/IFRS
... siano misurabili in maniera attendibile. Anche per i costi si dichiara, ai fini del loro riconoscimento in bilancio, che i corrispondenti decrementi di benefici economici futuri siano misurabili in maniera attendibile.
d) La misurazione degli elementi dei prospetti contabili.
Una volta definiti gli elementi ed identificate le condizioni che consentono di riconoscerli in bilancio, lo IASB si preoccupa di enunciare i relativi criteri di misurazione.
e) Le nozioni di capitale e di conservazione del capitale.
Le nozioni accolte sono di due tipi:
- Capitale finanziario è sinonimo di attivo netto
- Capitale fisico, è da intendere come capacità produttiva a disposizione dell'impresa.
APP. CRITERI DI VALUTAZIONE (VALORI CORRENTI)
- Il valore d'uso (Value in Use), basato sulla attualizzazione dei flussi netti di "cassa" futuri che il singolo bene è ragionevolmente in grado di generare nel corso del suo normale utilizzo.
- Il valore di presumibile realizzo indiretto, basato sulla attualizzazione dei flussi di "reddito" futuri ad esso astrattamente imputabili. Il criterio, pur non avendo trovato posto in un modello pratico, ha avuto larga diffusione come valore limite sia rispetto al complessivo valore contabile aziendale (concetto di valore economico), sia rispetto ai valori contabili delle singole poste (concetto di Recoverable amount).
Ad ognuna delle possibili basi di misurazione corrisponde una diversa idea di ricchezza:
- All’uso del costo storico, corrisponde l’idea che la ricchezza che il bilancio deve rappresentare sia quella "confermata" e misurata da uno scambio con una parte terza.
- All’uso del costo di sostituzione e quindi anche al Deprival Value, corrisponde invece l’idea che la ricchezza da esprimersi con il bilancio, sia da intendersi in termini di capacità produttiva aziendale.
CAP. 3 FAIR VALUE (IFRS 13)
di una coordinazione produttiva:
- Utilizzo autonomo come risorsa destinata isolatamente allo scambio con una controparte interessata.
NEL TENTATIVO DI CONSERVARE UN CARATTERE NEUTRALE, ALLA NOZIONE DI Fair Value SI PRESCRIVE CHE IL PREZZO DI MERCATO IMPIEGATO PER LA SUA DETERMINAZIONE, NON DEVE RICOMPRENDERE I COSTI DI TRANSAZIONE (strettamente connessi alle caratteristiche delle parti contraenti) MA VICEVERSA, INCLUDERE QUELLI DI TRASPORTO (in quanto riconducibili alla natura del bene e alla sua specifica localizzazione).
PASSIVITA
PER LE PASSIVITA, LA DETERMINAZIONE DI Fair Value SI FONDA SULL’IPOTESI DI ACCOLO, CONTRO CORRISPETTIVO, DA PARTE DI UN TERZO, IN UN LIBERO SCAMBIO DI MERCATO, DELL’OBBLIGAZIONE CHE FA CARICO ALL’ENTITA. NELL’IPOTESI IN CUI NON SIA TECNICAMENTE POSSIBILE ATTINGERLE INFORMAZIONI SUL "Mercato dei trasferimenti di debiti" o su quello "Delle emissioni di strumenti rappresentativi di capitale" SE ESISTE UN MERCATO PER I CORRISPONDENTI asset detenuti dalla controparte, I FI
CAP. 4 SCHEMI DI BILANCIO (IAS 1)
CONTO ECONOMICO
LA NUOVA VERSIONE DELLO IAS 1 (2007) HA SANCITO PER IL C.E. UNA MODIFICA MOLTO IMPORTANTE. NEL SISTEMA IASB, INFATTI, SONO CONSIDERATI DI COMPETENZA ECONOMICA E DUNQUE ATTRIBUIBILI ALL'ESERCIZIO, ANCHE QUI VALORI MATURATI E NON NECESSARIAMENTE REALIZZATI ATTRAVERSO LO SCAMBIO. CIO' DOTTO ALL'INTRODUZIONE E ALLA PROGRESSIVA DIFFUSIONE DEL FAIR VALUE. POICHE' AL RISULTATO DI ESERCIZIO PRENDONO PARTE I PLUSVALORI ED I MINUSVALORI DA FAIR VALUE RICONOSCIUTI SUGLI ELEMENTI PATRIMONIALI, CHE RAPPRESENTANO I TIPICI ESEMPI DI VALORI NON REALIZZATI MA DI COMPETENZA.
IL RISULTATO DI PERIODO DI DERIVAZIONE IASB SI AVVICINA, DUNQUE, AD UNA CONFIGURAZIONE DI REDDITO POTENZIALE, PERCHE' INCLUDE ANCHE GLI UTILI SPERATI SU OPERAZIONI NON ANCORA CONCLUSE, CHE E' BEN DIVERSO DAL CONCETTO DI REDDITO PRODOTTO PROPRIO DEL MODELLO CONTABILE EUROPEO CHE DELLE OPERAZIONI IN CORSO ACCOGLIE SOLO LE PERDITE PRESUNTE.
IL NUOVO PROSPETTO DI C.E. DENOMINATO STATEMENT OF COMPREHENSIVE INCOME SONO STATI RIUNITI TUTTI