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La coerenza della struttura
Numerosi e sottili sono i rapporti che intercorrono tra la cornice e la successione delle storie, le corrispondenze e i richiami tra esse da un punto all'altro del libro; e valenze particolari possono assumere la collocazione di ciascuna in un certo punto della singola giornata e di tutta l'opera. La struttura del Decameron rivela insomma una coerenza, una sottigliezza, una rete di equilibri veramente sorprendente. Per questa cura della struttura, il capolavoro di Boccaccio si riallaccia alla tradizione medievale, anche se l'uso di "cornici" attorno a raccolte di novelle costituisce un vero e proprio schema antropologico. Lo studioso Branca ha suggerito di vedere nell'organismo del Decameron lo schema medievale della "commedia", un percorso coerente ed equilibrato.
ascensionale che vanell'ultima. Secondo struttura della commediadal vizio dominante nella prima giornata alla virtù dominante medievale, un percorso diquesta interpretazione, lo stesso succedersi dei temi nelle varie giornate rivelerebbel'esplicarsi dell'azione delle tre grandi forze che reggono il mondo, la Fortuna (II e III ascensione dai vizi allegiornata), l'Amore (IV e V giornata), l'Ingegno (VI, VII virtù.e VIII giornata), mentre la IXgiornata costituirebbe una ripresa e una sintesi dei motivi precedenti.
◆ I TEMI DELLE NOVELLE
In punti strategici del libro alcune novelle sottolineano l'esemplarità di certi I temipersonaggi, traducendola in gesti, parole e condotta sociale significativi. Quasi del tutto • Le novelle sottolineanodedicate a queste figure esemplari sono la sesta e la decima giornata. Nella sesta l'esemplarità di certigiornata il valore del personaggio si esprime attraverso il sapiente uso
del linguaggio, personaggi con gesti e in particolare del motto di spirito, che regola o sospende il conflitto con gli altri parole. La sesta e la decima giornata individui, che trasforma l'aggressività in superiore manifestazione di civiltà. Nella giornata sono dedicate a decima giornata il valore si afferma attraverso prove di magnificenza e di cortesia, nel queste figure esemplari. saper fare dono del proprio essere e dei propri beni, nel consumarsi in splendida liberalità. Le novelle della sesta e della decima giornata si richiamano a molte novelle della prima, in cui le doti primarie dei protagonisti sono l'arguzia e l'aggressività. La terminatura dei personaggi si manifesta anche attraverso la fittissima tematica religiosa, •La religione e il clero sono componenti fondamentali Nella sesta giornata il presente in ogni zona dell'opera. valore si esprime della vita contemporanea, e Boccaccio ne tiene ben conto: legandosi allatradizione. Egli si limita semmai a qualche frecciata contro l'ipocrisia degli uomini attraverso il linguaggio antifrastico, nella decima attraverso di chiesa e contro la loro condotta inconseguente. Le giornate iniziali danno ampio spazio a situazioni e vicende che hanno a che fare con la religione.- La prima celebre novella di ser Ciappelletto ci propone un'immagine paradossale del uso del sacro: ci delinea infatti l'exploit del malvagio peccatore che in punto di morte recitando in una falsa confessione la parte dell'uomo virtuoso, che lo farà considerare addirittura santo dopo la morte. Ai comportamenti esemplari Boccaccio scrive frecciate suprema prova di sé, contro l'ipocrisia del clero.
- La prima novella di ser Ciappelletto ci offre ambigui atti e discorsi, che si intrecciano continuamente (fino talvolta a confonderli insieme).
presentano come negativi e nello stesso tempo chiedono consenso e l'immagine di un' simpatia al lettore. Il rapporto più universale quello amoroso, che Boccaccio peccatore che in punto dirappresenta in tutte le sue possibili variazioni: dal puro soddisfacimento di un bisogno morte recita una falsa "naturale" alla sensualità più dolce e delicata, alla passione che accende il cuore e lamente, potenziando tutte le doti fisiche e intellettuali della persona, all'eros più confessione da uomo è possibile controllare. L'amore può virtuoso, che lo farà sconvolgente e indecifrabile, che non presentare considerare santo. risvolti allegri e comici, aggressivi e osceni; può darsi in forme remissive, tenere e patetiche, o tradursi in aperta lotta contro le costrizioni sociali; può comportare vicende Ai comportamentiesemplari, l'autore avventurose, che si concludono in un lieto fine, o scatenare violente
gelosie o cozzare contro rigidi divieti e arrivare a esiti tragici e distruttivi (questi ultimi suggellano tutte intreccia atti ambigui, le novelle della quarta giornata). All'amore si lega sempre la giovinezza, e l'opera negativi. L'autenticità esalta degli istinti che guidano i giovani, deridendo gli ingiusti desideri Boccaccio rappresenta il dei vecchi, degli incapaci e degli indegni. Numerose sono le presenze femminili, vivaci e concrete e nello stesso tempo piene di universale, che va dallamisteriosa seduzione. E non mancano dolci e appassionate figure materne o ricche di sensualità alamore materno: nell'apoteosi finale di Griselda, nell'ultima novella, si può vedere, come ha suggerito Muscetta, un ultimo omaggio, affascinante proprio perché L'amore eccessivo, alla madre da Boccaccio tanto presto perduta (e si ricordi che questa novella comici.aggressivi, osceni, fu tradotta in latino dal Petrarca, in un testo che ebbe eccezionale fortuna). può avere forme remissive
Il gusto del romanzesco ispira a sua volta novelle complesse e ricche di peripezie: o avventurose e ad esso è l'avventura mette i personaggi a confronto con le forze della fortuna e può trascinarli legata la giovinezza. è verso un fascinoso imprevisto, che anche benefico e liberatorio e ricostituisce Ci sono molte presenze l'essenza perduta della persona; ma può risolversi anche in un quasi magico percorso femminili, immagini di iniziazione, che pone l'uomo in rapporto con forze mitiche e sotterranee. desiderio misteriose ma La ricerca di una dimensione occulta e funebre, allucinata e quasi diabolica, costituisce anche figure materne. uno degli aspetti più affascinanti della narrativa boccaccesca, spesso trascurato dalla L'avventura mette acritica, che nel Decameron ha invece visto soprattutto
L'esaltazione dell'intelligenza confronto i personaggi condell'uomo, della sua capacità di resistere alla fortuna, della sua astuzia nel costruire la fortuna e con esitiinganni ai danni di altri uomini. positivi o negativi.
I modi della rappresentazione è vastissimo lo spazio storico e geografico del Decameron: molte sono le novelle La rappresentazioneambientate a Firenze e nella Toscana contemporanea, ma numerose anche quelle che • Molte novelle sonovarie regioni d'Italia (un posto particolare spetta a Napoli) osi collocano nelle più ambientate a Firenze, altred'Europa, nel presente o nel passato prossimo, e fanno riferimento a personaggi e in altre regioni d'Italia,situazioni notissimi ai lettori del tempo. La storia e la geografia d'Europa, nello scorcio come la città di Napoli, otra i secoli XIII e XIV, con proiezioni anche nell'Oriente islamico, dominano in tutto d'Europa. Ci sono pocheil Decameron,
mentre abbastanza scarse (ma non trascurabili) sono le novelle ambientate nel remoto o nell'antichità, ambientate in un passato più classico. Lo schema del viaggio, con il suo fascino, i suoi pericoli e i suoi imprevisti, costituisce l'ossatura della narrazione: esso comporta un paesaggio insieme reale e fantastico, che fa da eco alle avventure, aderisce ai loro toni e alle loro sfumature. La geografia, la storia e la cronaca contemporanea nutrono quello che la critica suole definire il "realismo" di Boccaccio, concorrono cioè a dar vita a un mondo concreto e circostanziato. Ma questo "realismo" non ci dà un ritratto speculare, un "panorama" o mondo illustrato, però, è una copia automatica della vita contemporanea e della sua dimensione quotidiana: ilIl testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:finto che si pone come è, mondo di Boccaccio al contrario, un mondo finto, che si pone però come realtà, in realtà. significative ed essenziali con l'universo circostante. quanto ingloba corrispondenze è I personaggi affermano se stessi, come già si accennato, grazie alla loro capacità di apparire, di farsi riconoscere e valutare dagli altri; ma, per rappresentarli, Boccaccio non scende a minuti particolari, bensì fa balenare alcuni scorci rapidi, che spesso La rappresentazione bastano a rivelare tutto il senso di una vita o di un carattere. Un ruolo fondamentale • I personaggi affermano se assumono poi alcuni semplici spezzoni di realtà, certe figure e certi oggetti che si stessi per la loro capacità impongono con forza sulla narrazione grazie alla loro pura e semplice presenza. Altre è il gioco stilistico e linguistico dell'autore a dilatare il rilievo degli di apparire e farsi volte, al contrario, riconoscere e Boccaccio oggetti,
A caricarli di valore, o a deformarne i connotati fino al grottesco. Non si perde mai nella descrizione dei dettagli. Tutte le esperienze culturali accumulate da Boccaccio negli anni precedenti collaborano alla rappresentazione del Decameron. Temi e situazioni risalgono a fonti disparate, che vanno dalle tradizioni popolari e folcloriche alla multiforme tradizione narrativa romanza. Grande incidenza ha poi la letteratura latina antica, rappresentata anche da esperienze dell'autore, autori che figuravano poco o mancavano nella precedente produzione di Boccaccio: è nuova soprattutto la presenza di Apuleio e di quegli scrittori della tarda antichità che suggeriscono situazioni di rovesciamento, di parodia, di deformazione magica e grottesca; mentre l'insegnamento retorico di Cicerone e di Quintiliano guida Boccaccio a definire i
caratteri e i limiti della parola narrativa, il funzionamento del riso e del motto •dell’autore e gran parte delle Molti modelli ritorn